In mezzo a tante dotte letture, spero che abbiate individuato qualche elemento che possa darmi una mano nella pratica.
Ovvero, quale deve essere la geometria del TU con CF ''perfetto'' o quasi.
Ho cercato di dimensionarne uno, di massima, e mi sono immediatamente fermato. Questo per due ordini di problemi:
PROBLEMA 1:L' AVVOLGIMENTO AUX FA PARTE DEL PRIMARIO O DEL SECONDARIO? l' avvolgimento ausiliario è da intendersi come parte del primario o come parte del secondario? Non dal punto di vista elettrico, ma magnetico. In pratica, suddividendo lo spazio disponibile nel rocchetto al 50% al primario e 50% al secondario ( condizione che ritengo vincolante,in base a qualche lettura forse capita male, per avere la minore induttanza dispersa ovvero la massima mutua induttanza) a quale dei due volumi rubo spazio per farci stare l' avvolgimento ausiliario? E' chiaro che comunque il TU funzionerà,ma non credo allo stesso modo; sto ragionando sul trasformatore ''ideale''.

Naturalmente si può sempre fare un po' e un po', ma mi sembra piu' una decisione politica che tecnica. Insomma, questo avvolgimento ausiliario, vedendolo all' interno del TU, è un primario o un secondario ?
Aloia, nel suo SE per 6C33C, usava a questo scopo il solito secondario (quello di uscita verso i diffusori)a cui collegava da un lato il catodo della finale e l' altro a massa (oltre ai diffusori, ovviamente), subendo come conseguenza una leggera polarizzazione in DC del woofer (un centinaio di mV, che lui giudicava ininfluenti).
Il TUU del forum invece utilizza lo spazio del primario.
Il componente ''perfetto'' o quanto meno ottimale, come dovrebbe essere pensato?
PROBLEMA 2: SEZIONAMENTI, COME ALTERNARE LE SEZIONI. Con l' avvolgimento aux si viene in genere a perdere la possibilità di alternare primari e secondari. Anche lo splittaggio della sez. esterna del primario perde un poco di significato, essendo la FMM di questo avvolgimento molto diversa da quella delle altre sezioni. Quindi, o fraziono le poche spire dell' AUX in un alto numero di strati (cosa impensabile per lo spreco di spazio)) e alterno pri/aux/sec splittando alle estremità, oppure l' avvolgimento aux sarà concentrato in una (o poche sezioni) messe piu' o meno a caso nel susseguirsi delle alternanze prim/sec. Forse il fatto di essere connesso alla bassa impedenza del catodo renderebbe preferibile il posizionamento all' estremità esterna del rocchetto (quella a maggiora capacità dispersa), ma si verrebbe così a perdere lo splittaggio dell' ultima sezione del primario; inoltre il flusso non sarebbe granchè concatenato.
In sintesi, avete trovato qualche indicazione sulla geometria ottimale per realizzare questo tipo di trasformatori?
Mauro