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Inviato: 10 ott 2007, 22:04
da mrttg
Ciao spesso si parla ci CF; pensavo di raccogliere un poco di informazioni articoli, schemi in un 3rd; per iniziare un ottimo schema di Hiragà

Tiziano

PS: Luc1gnol0 tu che hai una profonda conoscenza delle vari pubblicazioni conosci articoli sull' argomento?

Inviato: 10 ott 2007, 23:32
da mariovalvola
..azz
proprio un tamura grosso vai a recuperare :D :D
Bello (pur con il suo driver abbastanza ordinario...)

Mario Straneo

Inviato: 10 ott 2007, 23:43
da mariovalvola
Immagine

e' sempre la solita minestra :)

Mario Straneo

Inviato: 11 ott 2007, 02:01
da Luc1gnol0
Luc1gnol0 tu che hai una profonda conoscenza delle vari pubblicazioni conosci articoli sull' argomento?
Originariamente inviato da mrttg - 10/10/2007 : 17:04:53
Quando si parla di feedback occorre una seria preparazione tecnica, quindi (secondo me) ti occorre un... titano.

Tutto quello che so è l'idea di base di un trade-off tra linearità ed impedenza di placca versus lo swing di pilotaggio: se non sto dicendo castronerie (nel qual caso "mi corrigerete") un 20% di CFB corrisponderebbe grossomodo ad una perdita secca di ca. il 20% della tensione erogata, sprecata verso massa, e che deve essere fornita in aggiunta al pilotaggio "normale" dal driver, e quindi un 20% dell'avvolgimento sottratto al normale lavoro di adattamento. Dunque, l'avvolgimento separato ruberà spazio nella camera del rame, di modo che avrai che l'accoppiamento tra gli avvolgimenti primari e secondari sarà più lasco (con quel che ne consegue): bilanciare tra gli estremi diventa così più roba da "black magic", che non da "gennarino parlavvanvera" come il sottoscritto.
Come malamente inteso leggendo da George Fletcher Cooper (meriterebbe una sezione con Norman Crowhurst in biblioteca), il CFB sostanzialmente tende a "piegare" il ginocchio delle curve in senso contrario a quello "naturale", e questo fatto, adeguatamente sfruttato in fase di polarizzazione, dovrebbe portare benefici effetti, in particolar modo per i PP, che vedranno le anodiche meglio combaciare all'incrocio sulle loro rette di carico composite.

Articoli... al momento mi viene in mente soltanto Shishido su Sound Practices (vedi se Mario può fare altro, oltre che sfottere), l'articolo del suo SE di 801 con CF (8w su carico di 1,5k!) ma non ricordo che sia propriamente un articolo denso e pregnante. Magari Armando sulla JoeList può reperire altre segnalazioni.

EDIT: uno schema qualsiasi? Il venerabile ARC D76 Immagine
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Ciao, Luca

Inviato: 11 ott 2007, 02:14
da mariovalvola
Il mio riferimento alla solita minestra riguardava le difficoltà realizzative di questi amplificatori. Nel primo caso o ti acquisti il tamura o ...
nel secondo caso, o ti trovi il ricambio originale oppure stai alla finestra.
Io non ho particolari esperienze con questo genere di amplificatori ( ho provato in SE con il tuu e una px 4: andava bene ma ho preferito ritornare alle cose normali )

Certamente, soprattutto in un push-pull potrebbe essere una scelta furba. Sarebbe, in quest'ottica, da provare l'amplificatore di Norman Crowhurst con i due trasformatori d'uscita. Semplificherebbe, almeno, la vita del normale autocostruttore.
p.s. Aloiano lo stadio d'uscita del d76 o è il contrario? :D :D

Mario Straneo

Inviato: 11 ott 2007, 02:17
da MBaudino
Quando vieni su il 20, se vuoi ti lascio giocare tutto il giorno con il mio stadio finale PP di PL504 (a pseudotriodo; abbastanza simile alla 2A3, arrivavo a 12-15W poi avevo difficoltà di pilotaggio) con TUU PP in CF. Ti tiro fuori anche tutte le misure fatte, se le ritrovo.
Mauro

Inviato: 11 ott 2007, 02:30
da mariovalvola
in qualche schema degli anni '50 ( le mie rivisteeee !!!!!) qualcuno consigliava di provare a fare uscire di catodo i tubi finali del classico Wiliamson
nei single ended Suono aveva proposto qualcosa del genere con la 300 b in uscita.

Mario Straneo

Inviato: 11 ott 2007, 03:13
da Ivo
Ciao !

Chi era a Vimercate l'hai sentito 8)

http://www.dissident-audio.com/SE_6L6/Page.html

Ivo.

Inviato: 11 ott 2007, 14:33
da mrttg
Quad II un classico:
Immagine


Tiziano

Inviato: 11 ott 2007, 15:16
da Luc1gnol0
Quad II un classico:
Originariamente inviato da mrttg - 11/10/2007 : 09:33:11
Quad e McIntosh NON sono a mio parere da considerare, avendo tante e tali caratteristiche che, oltre a renderne "impossibile" una replica, ne fanno delle soluzioni a se stanti, che poco hanno a che vedere col feedback catodico in sè e per sè considerato.

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Ciao, Luca

Inviato: 11 ott 2007, 15:19
da Luc1gnol0
Chi era a Vimercate l'hai sentito 8)
Originariamente inviato da Ivo - 10/10/2007 : 22:13:35
Ivo, please, would you mind to speak here about cathode feedback briefly (maybe in english)? Thank you in advance.

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Ciao, Luca

Inviato: 12 ott 2007, 03:17
da plovati
Come malamente inteso leggendo da George Fletcher Cooper (meriterebbe una sezione con Norman Crowhurst in biblioteca),

Originally posted by Luc1gnol0 - 10/10/2007 : 21:01:27
Si può fare, raccogliamo gli articoli. Chi ne ha li spedisca in buon PDF a me e Danilo.
Magari Armando sulla JoeList può reperire altre segnalazioni.

Originally posted by Luc1gnol0 - 10/10/2007 :  21:01:27
OT: ma la joelist sulla 83 ha più detto nulla?
Qui continua ad andare benone.

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Piergiorgio

Inviato: 15 ott 2007, 03:29
da MBaudino
In mezzo a tante dotte letture, spero che abbiate individuato qualche elemento che possa darmi una mano nella pratica.
Ovvero, quale deve essere la geometria del TU con CF ''perfetto'' o quasi.
Ho cercato di dimensionarne uno, di massima, e mi sono immediatamente fermato. Questo per due ordini di problemi:

PROBLEMA 1:L' AVVOLGIMENTO AUX FA PARTE DEL PRIMARIO O DEL SECONDARIO? l' avvolgimento ausiliario è da intendersi come parte del primario o come parte del secondario? Non dal punto di vista elettrico, ma magnetico. In pratica, suddividendo lo spazio disponibile nel rocchetto al 50% al primario e 50% al secondario ( condizione che ritengo vincolante,in base a qualche lettura forse capita male, per avere la minore induttanza dispersa ovvero la massima mutua induttanza) a quale dei due volumi rubo spazio per farci stare l' avvolgimento ausiliario? E' chiaro che comunque il TU funzionerà,ma non credo allo stesso modo; sto ragionando sul trasformatore ''ideale''. :) Naturalmente si può sempre fare un po' e un po', ma mi sembra piu' una decisione politica che tecnica. Insomma, questo avvolgimento ausiliario, vedendolo all' interno del TU, è un primario o un secondario ?

Aloia, nel suo SE per 6C33C, usava a questo scopo il solito secondario (quello di uscita verso i diffusori)a cui collegava da un lato il catodo della finale e l' altro a massa (oltre ai diffusori, ovviamente), subendo come conseguenza una leggera polarizzazione in DC del woofer (un centinaio di mV, che lui giudicava ininfluenti).
Il TUU del forum invece utilizza lo spazio del primario.
Il componente ''perfetto'' o quanto meno ottimale, come dovrebbe essere pensato?

PROBLEMA 2: SEZIONAMENTI, COME ALTERNARE LE SEZIONI. Con l' avvolgimento aux si viene in genere a perdere la possibilità di alternare primari e secondari. Anche lo splittaggio della sez. esterna del primario perde un poco di significato, essendo la FMM di questo avvolgimento molto diversa da quella delle altre sezioni. Quindi, o fraziono le poche spire dell' AUX in un alto numero di strati (cosa impensabile per lo spreco di spazio)) e alterno pri/aux/sec splittando alle estremità, oppure l' avvolgimento aux sarà concentrato in una (o poche sezioni) messe piu' o meno a caso nel susseguirsi delle alternanze prim/sec. Forse il fatto di essere connesso alla bassa impedenza del catodo renderebbe preferibile il posizionamento all' estremità esterna del rocchetto (quella a maggiora capacità dispersa), ma si verrebbe così a perdere lo splittaggio dell' ultima sezione del primario; inoltre il flusso non sarebbe granchè concatenato.

In sintesi, avete trovato qualche indicazione sulla geometria ottimale per realizzare questo tipo di trasformatori?

Mauro