AES convention - report

Discussioni varie, audio e non.
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d_oris
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Messaggio da d_oris »

Dopo un mese scrivo due righe sull'AES Convention di Vienna (uno dei due incontri 'grandi' annui).
Gli eventi in realtà erano due, contemporanei: uno tecnico (la convention dell'aes appunto, con conferenze e presentazioni) l'altro commerciale (il pro-audio expo).

La convention aveva la struttura solita con paper lesson (seduti in aula) e poster lesson (in piedi nei corridoi) nelle pause. due sessioni parallele di lezioni, su 4 giorni di conferenze.

per tutti e 4 i giorni una sessione era occupata dalla ricerca sull'audio per la multimedialità (si spaziava dall'audio per i telefonini alla ricerca sul multicanale per il cinema). le poche lezioni che ho seguito non mi hanno emozionato, erano perlopiù presentazioni aziendali, ma sono sicuro che la maggior parte degli investimenti in ricerca acustica vanno in quella direzione.
Mi è sembrata, in quell'ambito, stimolante e ancora libera in terreni di ricerca, la discussione su compressione e auralizzazione. poi, appena si passa dalla teoria alla codifica, si entra delle scatole chiuse dei formati proprietari.

l'altra sessione variava invece di giorno in giorno. i primi due il tema generico era la psicoacustica (ero lì per quello e 2 giorni sono restato :-)), il terzo si parlava di diffusori e pilotaggio, il quarto... non lo so perchè ero già ripartito con la rabbia di non aver potuto seguire le lezioni del terzo giorno.

l'ambito psicoacustico ha confini labili, dentro ci finisce un po' di tutto, e puoi trovarci: - l'ingegnere della schoeps che riflette sul fatto che in una misura all'impulso la convoluzione della delta, o meglio il suo spettro di ampiezza, è quasi tutto fuori dalla banda dell'udibile. allora a che serve? e propone soluzioni alternative rimanendo sempre sulla 'vecchia' risposta impulsiva.
(parentesi: la delta di dirac non appartiente all'insieme che l'analisi funzionale chiama L^2, però c'è la disuguaglianza di Hausdorff e Young che allargherebbe l'integrabilità della distribuzione di Fourier ad alcuni funzionali tra L^1 e L^2. se ne parla da circa 30 anni senza che nessuno in questo ambito abbia pensato di fare nessun manifesto della nuova scienza della riproduzione sonora. ho avuto il piacere di parlare per mezz'ora con il relatore di questo studio e con estrema naturalezza e chiarezza si sono affrontati risultati che molti guru tengono per sè. eppure la schops non è un'azienda senza fine di lucro).
- il resto del mondo deve invece implementare in tempo reale e allora la risponta all'impulso crea troppi problemi e si ricorre a misure di sweep & amenità simili. c'è chi le ridiscute.
- un'università dei balcani realizza microfoni usando led al posto del condensatore e polarizzando oppurnamente le uscite si trova un segnale digitale in uscita al microfono. ancora in stato prototipale ma molto interessante. il problema è la miniaturizzazione dei componenti optoelettronici.
- si cominciano a cercare soluzioni esatte dell'equazione del campo acustico (come avviene nella chimica molecolare). si presentano molti algoritmi che cercano di semplificare le soluzioni dell'equazione differenziale non omogena del campo.
- altre cose tediose... se però qualcuno avesse voglia di sorbirsi altre descrizioni pallose può chiedere :-)

Il pro audio expo è una semplice vetrina come tante altre di marchi legati alla registrazione ed elaborazione audio.
Per asindeto, riporto in ordine sparso, tra le mille cose:
- lundhal che, visto l'ambito, presentava perlopiù trasformatori microfonici.
- schoeps che caricava l'attenzione sui microfoni digitali
- studer con i monitor attivi (molto simili ai genelec. 3 vie con woofer da 38 e sezione medioalti orientabile)
- manger con monitor a 2 e 3 vie. non li avevo mai sentiti. con il rumore di fondo che c'era (alcuni direbbero non invarianza) impossibili di valutare. Però grandi e belli, il che non fa mai male.
- bruel & kijer con sistemi di misura costosissimi, che non fanno quasi nulla rispetto ai concorrenti ma che hanno un fascino notevolissimo. c'era anche la real head + torso per le misurazioni: per quello che studio quotidianamente un sogno.
- akg e neumann con veri e propri musei di microfoni (peraltro credo che le uniche valvole presenti nei 3-4 ettari di fiera fossero i pentodini lì dentro)

saluti

Dario
Denis Sbragion
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Messaggio da Denis Sbragion »

Ciao Dario,

innanzitutto grazie per il report. Qualche domanda, se hai tempo.
e propone soluzioni alternative rimanendo sempre sulla 'vecchia' risposta impulsiva.
Che tipo di soluzioni alternative? Mi basta giusto un'indicazione di massima, poi magari i dettagli me li cerco da me.
- il resto del mondo deve invece implementare in tempo reale e allora la risponta all'impulso crea troppi problemi e si ricorre a misure di sweep & amenità simili. c'è chi le ridiscute.
Anche qua, che strada stanno prendendo o tentano di prendere?
- si cominciano a cercare soluzioni esatte dell'equazione del campo acustico (come avviene nella chimica molecolare). si presentano molti algoritmi che cercano di semplificare le soluzioni dell'equazione differenziale non omogena del campo.
Anche sta cosa è interessante direi che...
- altre cose tediose... se però qualcuno avesse voglia di sorbirsi altre descrizioni pallose può chiedere :-)
...hai trovato la persona giusta se hai tempo. ;)

Saluti,

Denis Sbragion
Denis Sbragion
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

Benvenuto Denis :)

Interessa anche a me la questione, comunque!
l'ingegnere della schoeps che riflette sul fatto che in una misura all'impulso la convoluzione della delta, o meglio il suo spettro di ampiezza, è quasi tutto fuori dalla banda dell'udibile. allora a che serve? e propone soluzioni alternative rimanendo sempre sulla 'vecchia' risposta impulsiva.
Quasi tutto fuori... beh, la distribuzione spettrale (ammesso sia possibile identificarne una, vedi sotto) è uniforme e infinita, se non vado errato: una percentuale uguale è in ciascuna banda, a parità di larghezza di banda. Certo, la banda udibile è piuttosto limitata. Però i test di onda quadra... quel tipo di treno di impulsi è (parlo visivamente eh, "ad occhio") quasi del tutto riproducibile dalle elettroniche audio (NON può essere, che io sappia, riprodotto da CD 16bit 44kHz, però). Allora, l'idea è che non sono test da tenere in considerazione?
parentesi: la delta di dirac non appartiente all'insieme che l'analisi funzionale chiama L^2, però c'è la disuguaglianza di Hausdorff e Young che allargherebbe l'integrabilità della distribuzione di Fourier ad alcuni funzionali tra L^1 e L^2. se ne parla da circa 30 anni senza che nessuno in questo ambito abbia pensato di fare nessun manifesto della nuova scienza della riproduzione sonora.
Ricordo che un mio docente mi parlò dell'uso di un delta di Dirac a banda limitata, utile per lo studio di alcune cose nell'ambito delle telecomunicazioni...

Ciao!
Giaime Ugliano
Giaime Ugliano
Denis Sbragion
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Messaggio da Denis Sbragion »

Ciao Ugliano,
Benvenuto Denis :)
grazie! :)
Ricordo che un mio docente mi parlò dell'uso di un delta di Dirac a banda limitata, utile per lo studio di alcune cose nell'ambito delle telecomunicazioni...
Beh, le misure reali sono sempre e necessariamente fatte con una approssimazione a banda limitata della delta di Dirac. Di solito però si procede per deconvoluzione usando opportuni segnali stimolo (MLS, sweep lineare, sweep logaritmico, etc), in quanto una simil-delta di Dirac ha quasi sempre energia troppo limitata per garantire un rapporto S/N adeguato.

Alcuni di questi segnali hanno effetti collaterali molto utili. Per esempio lo sweep logaritmico consente di separare le componenti non lineari del sistema, o perlomeno le componenti non lineari a carattere armonico, ottenendo in un sol colpo la misura dei parametri lineari e della distorsione armonica. Se ti interessa in rete si trova il classico articolo di Mueller e Massarani che spiega in dettaglio pregi e difetti di ogni approccio.

Saluti,

Denis Sbragion
Denis Sbragion
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Messaggio da d_oris »

perdona per il ritardo con cui ti rispondo. ormai ho capito che posso scrivere una volta a settimana...
Ciao Dario,

innanzitutto grazie per il report. Qualche domanda, se hai tempo.
e propone soluzioni alternative rimanendo sempre sulla 'vecchia' risposta impulsiva.
Che tipo di soluzioni alternative? Mi basta giusto un'indicazione di massima, poi magari i dettagli me li cerco da me.
in due righe:
usa una delta di dirac complessa e attraverso la trasformata di Hilbert definisce una risposta all'impulso complessa, che poi implementa su matlab a livello numerico (visto che i suoi microfoni tirano fuori bit) con una matrice che definisce 'brute force'.

il riferimento è:
C.Langen, Demystifying the measuremente of impulse response in condenser microphones, convention paper 7065

sul sito AES non sono ancora presenti in pdf i paper singoli (e non so se ci saranno).
io ho il cartaceo.
- il resto del mondo deve invece implementare in tempo reale e allora la risponta all'impulso crea troppi problemi e si ricorre a misure di sweep & amenità simili. c'è chi le ridiscute.
Anche qua, che strada stanno prendendo o tentano di prendere?
qui è più complessa... ti rispondo appena capisco bene cosa c'è scritto sui 4 articoli che vertono su questi problemi.


perdona ancora la fretta ma interessa a me per primo confrontarmi con chi ha più esperienza di me con misure acustiche (o mi sbaglio?)

a presto

Dario


p.s. domani sera (sabato 16) suono a chieti, in abruzzo.
se a qualcuno potesse interessare qui ci sono i dettagli www.nopress.it/mrdedalus
ora scappo a prendere il treno.
Denis Sbragion
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Messaggio da Denis Sbragion »

Ciao Dario,
perdona ancora la fretta ma interessa a me per primo confrontarmi con chi ha più esperienza di me con misure acustiche (o mi sbaglio?)
boh, non lo so, un po' di esperienza ce l'ho, ma pur sempre come hobbista. Per ora ti ringrazio per le informazioni e non c'è bisogno che ti scusi per i "ritardi", non ci corre dietro nessuno. ;)
p.s. domani sera (sabato 16) suono a chieti, in abruzzo.
Un po' lontanuccio per me, però un "in bocca al lupo", più che volentieri.

Saluti,

Denis Sbragion
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Messaggio da Denis Sbragion »

C.Langen, Demystifying the measuremente of impulse response in condenser microphones, convention paper 7065
Ho recuperato l'abstract:

P12-7 Demystifying the Measurement of Impulse Response in Condenser Microphones—Part I—Christian Langen, Schoeps Mikrofone - Karlsruhe, Germany
Good impulse response is an important reason for preferring condenser microphones in audio applications that require high quality. However, it is difficult to characterize the impulse response of a microphone precisely. We cannot create an acoustic impulse that approximates the Dirac delta function closely enough that a microphone will emit only its own impulse response. Electrical spark discharges, pistol shots, and pressure-step methods all approximate the Dirac distribution, but due to their limitations one must still deconvolve the impulse responses of the excitation signal and that of the microphone itself. Since every known method for performing such deconvolution has further pitfalls of its own, a novel time-domain method of deconvolution is introduced.
Convention Paper 7065

Si tratta sicuramente di un problema parecchio diverso da quello a cui mi riferivo io. Ciò non toglie che sia parecchio interessante.

Saluti,

Denis Sbragion
Denis Sbragion
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