Da qualche tempo mi chiedo che futuro potrebbe avere Audiofaidate. Mi pare chiaro, e non da ora, che i sostenitori del forum sono non più del 10% e che gli utenti realmente partecipi e propositivi si attestano su pochi punti percentuali del totale degli iscritti.
C'è inoltre da qualche mese più di un indizio di aver raggiunto anche una certa saturazione di argomenti, avendo coperto nelle varie discussioni molti campi e trattato argomenti in profondità fino al limite ragionevolmente possibile in un forum non indirizzato agli adetti ai lavori.
I progetti collettivi sono arenati, quelli storici snobbati, le richieste di chiarimenti si concentrano su schemi di poco valore trovati in rete, gli approfondimenti teorici sommari, la biblioteca poco letta, gli incontri dal vivo e gli scambi di materiale limitati a contatti privati.
D'altra parte ci sono una serie di iscritti, anche della prima ora, molto preparati e competenti che per motivi diversi (e spesso a ragione) non intendono partecipare ad un forum aperto, dove non ci sia un certo filtro sugli utenti, filtro dato dalla competenza tecnica o molto più semplicemente dalla buona educazione.
C'è da dire anche che nella realtà, considerando nella somma anche i contatti che avvengono tramite mail e MP, il bilancio è meno peggio di quanto delineato. Non avviene però tramite forum pubblico e questa è una realtà di cui prendere atto.
Un problema del genere è comune a tutti i forum di autocostruzione audio, meno in quelli internazionali, molto più evidente in quelli italiani. A quanto pare l'autocostruttore italiano è in massima parte un perditempo, cui piace parlare a vanvera di argomenti che non conosce direttamente, come si fa al bar con il calcio&affini. Atteggiamento che fa perdere tempo, ma è meno dannoso di quello, ugualmente presente, dell'autocostruttore/cantinaro perennemente interessato a metter in piedi un'impresa nel garage di casa, sperando di emulare la HP...
Il nostro forum, ha inoltre un problema del tutto unico nel panorama italiano: quello di trovare donazioni per garantirsi il sostentamento. In teoria dovrebbe essere semplicissimo, avendo 1000 iscritti, già un euro a testa sarebbe sufficiente... la storia di questi dua anni insegna che se non fosse per i soliti venti/trenta fessi non si coprirebbero neppure le limitatissime spese del server.
Non ho la sensazione che audiofaidate abbia esaurito la spinta iniziale, ma piuttosto che sia necessario un raccoglimento per fare un salto fuori dalla palude degli argomenti stantii, delle impressioni riportate, del deleterio cut&paste e dei giudizi sommari.
Come ogni saltatore sa bene, un salto ben riuscito richiede concentrazione, una lunga rincorsa ben cadenzata e un rannicchaimento per caricare ogni muscolo prima di spiccare il volo.
Secondo me abbiamo bisogno di riflettere pacatemente e prendendoci il tempo necessario sul futuro di audiofaidate, avendo ben presenti i limiti attuali e le potenzialità reali di così tante persone accomunata dalla stessa passione.
La mia proposta è di istituire un club di audiofaidate (il nome non è importante, chiamatelo pippo se vi dà fastidio la parola club), chiuso.
Dovrebbe essere composto dagli iscritti più attivi, invitati a partecipare per chiamata nominativa. I successivi partecipanti verranno iscritti per cooptazione e accettati solo se presentati da almeno tre garanti. Gli iscritti dovranno essere chiaramente individuati per nome e cognome e fornire un numero di telefono e un aemail regolarmente consultata.
Gli iscritti così individuati, se accetteranno di partecipare, verseranno una quota di supporto (dell'ordine immagino di 20 euro all'anno) e avranno diritto:
- ad un area riservata del forum, dove discutere degli argomenti che ritengono senza preoccupazioni di sorta riguardo alle possibili reazioni esterne, polemiche e incomprensioni
- ad un server ftp per lo scambio di files (dati di progetto, allegati di grandi dimensioni)
- ad una pagina web personale
- ad un database visibile da tutti gli iscritti per la condivisione/scambio di componenti e apparecchi
- alla partecipazione a due eventi annuali (esibizioni/contest/seminari) organizzati da audiofaidate solo per gli iscritti
- alla partecipazione ad un programma di scambio CD (il gira CD)
- all'accesso ad una biblioteca di testi tecnici e riviste di settore disponibili per il prestito temporaneo tramite posta
- se fosse possibile data la dislocazione geografica, all'utilizzo di un piccolo laboratorio audio aperto una sera a settimana
Senza bisogno di regole, regolette o altro.
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Piergiorgio