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Inviato: 05 feb 2007, 14:26
da nullo
http://moss.forumup.it/viewtopic.php?t= ... b8eab97515

... ma come diavolo si incolla il piombo? Ci vorrebbe qualcosa di meglio di un pò di blue tack!

Ho i casa del lamierino da circa 1mm., potrei fare più strati, se mi aiutate , poi vi racconto come è andata.

..piccolo OT, ho trovato il talco a buon prezzo, sacchi da 25 Kg., circa 50 euro al quintale, qualche problema perchè un grossista e quindi occorrerebbe una partita IVA, ma si dovrebbe superare il problema...

Ciao, Roberto

Inviato: 05 feb 2007, 16:08
da gluca
Ciao Roberto,

avevo proposto in vibratorio delirio tempo fa, di fare un impasto di silicone e pallini di piombo ... il silicone alla fine si stacca dai componenti senza insozzare molto.

Ricordo che Olimpia usa spalmare i cap di una bella mano di bitume (non sono sicuro), ricordo pure polemiche attorno all'argomento.

Sinceramente, leggere che modifiche di questa entità, che a prima vista sembrano banali, possano portare benefici così sorprendenti, come leggevo nei messaggi che citavi, mi lascia sempre un pò perplesso. Sarà che non ho l'orecchio fine.

Prima o poi proverò.

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 05 feb 2007, 16:17
da MBaudino
Non sono mai riuscito a fare un incollaggio strutturale piombo/piombo, neppure decappandolo con fluborico o carteggiandolol
Usando colle forti tipo epossidiche o poliuretaniche (tipo Extreme) basta divaricare leggermente le due lamine, e l' incollaggio si apre (peeling). Questo perchè 'cede' lo straterello superficiale di piombo, che preferisce stare attaccato alla colla e si stacca dalla massa del piombo.
Diverso è il caso di attaccare una lastrina di piombo su una superficie rigida. Migliaia di gommisti equilibrano le ruote appiccicando del piombo con un biadesivo. Quindi la strada sarebbe questa; il problema è che se l' integrato scalda parecchio, così facendo scalderà ancora di piu'. Questo non fa bene al componente, ma meno ancora al biadesivo - che prima o poi si spappola.
Il problema termico è quindi da tenere presente. Se il componente non scalda, ti suggerisco direttamente l' uso dei contrappesi da gommista, che hanno già un biadesivo di alta qualità applicato.
Mauro

Inviato: 05 feb 2007, 16:52
da freccia
E se usi il bostik?

Saluti:
Francesco

Inviato: 05 feb 2007, 19:25
da Teslacoil
Hola All!

Io ho incollato con successo dei fogli di piombo all' interno di un
contenitore di legno usando il bostik superchiaro e devo dire che per
ora NON si sono staccati; anche i particolari di piombo incollati sul
piombo sono riuscito ad incollarli con il superchiaro, anche se in tale
caso e' un po piu' difficile perche' la porosita' del legno fa si che la
colla si asciughi comunque in qualunque condizione, al contrario del
piombo su piombo dove invece l' asciugatura all' interno e' pressoche'
impossibile (quindi vale la solita regola dei due strati sottili lasciati
preasciugare in aria libera e poi messi assieme pressando accuratamente.


Ciao!
Fabio.
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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Inviato: 05 feb 2007, 19:33
da riccardo
La colla denominata ARTIGLIO?

domando:
visto che il piombo fonde a 180 gradi, mi pare, e se non si tratta di cercare una completa coesione di tutta la superficie, non basta sciogliere un poco di piombo e puntinare i fogli da far aderire? Tipo punti di elettrosaldatura?
Lo spessore lo si riduce poi con la mazzetta, no?

Che poi, scusate: se riuscite a raggiungere una qualità ragionevole in tutti gli elementi della catena, NON E' poi impossibile capire che il pianoforte è uno strumento percussivo ecc ecc. ecc ecc. ecc, ecc,
Tanto per essere chiari, e NON sto parlando di risultati di poco conto, a dare un quadro fedele del contenuto del cd, ci riesce perfino un MINIBAX, dotato di un operazionale discretamente performante da 3 euro. Fossi in voi lascerei un attimo perdere l'ampli finale, e passarei 3 o 4 mesi ad accanirmi sulla sorgente e sui cavi e sulla sezione pre dell'impianto in questione. A quel punto avrà un senso trasformare l'impianto in una fucina.
E provate stò cavolo di borotalco.


Saluti

R.R.

Inviato: 05 feb 2007, 21:01
da nullo
Calma e gesso..ehm talco :oops:

Ora è vero Riccardo quel che dici ma, comincia col talco ed il pianoforte è un pò più percussivo, ieri ho provato gli elastici, ancora un pò più, sospendiamo od aumentiamo in altra maniera la reazione inerziale nel tw, nel mid...ecc. ecc. ancora una volta di più

Deve essere chiaro che gli affinamenti arrivano alla fine, dopo tanta sostanza, non dobbiamo pensare il contrario.

Se i madornali problemi di vibrazioni sono attenuati dove si fa maggiormente sentire l'intervento...ecco apparire l'importanza di quelli secondari, che avranno modo di far vedere il loro vantaggi, ripeto, anche se dovrebbe essere ovvio, si parte dalle cose più evidenti e si prosegue. Non confondiamo 1% con lo 0,1%, ma prova a sommare tanti 0,1%...... ;) , Se tu lavorassi in F1 partiresti dalle vibrazioni dell'antenna per le trasmissioni?.. ma alla fine del lavoro ci sarà spazio anche per quella.

Russo dice espressamente che non è riuscito a trovare il fondo ( leggi dettagli in trapsrenza), con la somma di tutti i suoi accorgimenti, noi dobbiamo ancora iniziare...

Tornando al discorso iniziale, anche sui tubi di segnale due parti di piombo strette con due fascette potrebbero dire la loro, purchè si lasci all'aria la maniera di muoversi intorno.

Sulle parti che scaldano è opportuno usare attenzione, ma ce ne sono tante su cui si può lavorare con tutta tranquillità.
avevo proposto in vibratorio delirio tempo fa, di fare un impasto di silicone e pallini di piombo ... il silicone alla fine si stacca dai componenti senza insozzare molto.

Ricordo che Olimpia usa spalmare i cap di una bella mano di bitume (non sono sicuro), ricordo pure polemiche attorno all'argomento
Gluca, senza dover spalmare niente ( solo la terribile puzza), in edilizia esistono pellicole bituminose adesive, con accoppiato alluminio o rame, io li ho già usati sui cap, e qualcosina fanno sentire, certo che il piombo dovrebbe far di meglio. Non credo che il silicone vada bene, occorre qualcosa di più rigido se vogliamo tirar fuori il massimo dall'accoppiamento col piombo.


Ciao, Roberto

Inviato: 05 feb 2007, 21:05
da MBaudino
Il piombo fonde a 327°C

Visto che il Piombo sopra un ic non è sollecitato a trarzione, proverei con l' epossidica; se il componente scalda leggermente userei l' acciaio liquido (che è sempre epox, ma caricato con metalli, quindi termicamente meglio conduttivo. Se scalda parecchio non ci incollerei sopra nulla.
Mauro

Inviato: 05 feb 2007, 21:12
da riccardo
Calma e gesso..ehm talco :oops:
Ho la tendenza ad essere cinico. :D
Cmq, non ho capito a fondo se nel discorso dell'ing. Russo esista una cura equamente distribuita fra la ricerca del meglio nel funzionamento propriamente elettronico degli apparati, oltre all'applicazione di principi riguardanti la fisica meccanica.
La cosa non è di poco conto.
Roberto dicevi giusto tempo fa che il cesso a pedali può dare quel poco che da, ma: c'è qualche passo nelle teorie di Russo dove si parla SOLO e SOLTANTO di una certa particolare congruità tecnica delle elettroniche?


Saluti

R.R.

Inviato: 05 feb 2007, 21:31
da nullo
La teoria è semplice, dice: non cercare di accontentare l'orecchio, cerca l'errore..l'hai trovato, bravo!..ok!...ora hai i mezzi per cercarne uno pù piccolo e via così.

L'elettronica così come il diffusore, li scegli di conseguenza, anche questo sembra ovvio...ma non così non è :)

Ciao, Roberto

Inviato: 05 feb 2007, 22:07
da riccardo
Mauro, ricordo che quando ero piccolo c'erano in giro una gran quantità di piombini che venivano usati dalle Poste, per i plichi, i pacchi, ecc ecc. Con mia nonna li squagliavamo in un pentolino per farci dei rudimentali pupazzetti, versando il piombo su un pezzo di mattone scavato.
Basta un pentolino inox. Colare il piombo su una mattonella, e martellare per avere la piastrina. No?


Il piombo fonde a 327°C

Visto che il Piombo sopra un ic non è sollecitato a trarzione, proverei con l' epossidica; se il componente scalda leggermente userei l' acciaio liquido (che è sempre epox, ma caricato con metalli, quindi termicamente meglio conduttivo. Se scalda parecchio non ci incollerei sopra nulla.
Mauro


Originariamente inviato da MBaudino - 05/02/2007 : 15:05:27
Saluti

R.R.

Inviato: 05 feb 2007, 22:35
da MBaudino
Certo.
Il piombo (con lo stagno) è il solo metallo comune ad essere facilmente fusibile. Non consiglio di fonderlo in casa, poichè i vapori di piombo sono abbastanza tossici ed è inutile andarsi a cercare grane.

Si può fondere facilmente all' aperto con un grogliolino di terracotta/ceramica/ metallo usando un fornellino da campeggio o quelle pistole a gas (di cui non ricordo il nome, si trovano normalmente in ferramenta). La fiamma ossidrica lo fonde in un istante.

Lo si può colare in una qualunque forma in un range amplissimo di materiali, dal cemento, al gesso alla ceramica, al metallo.

Mauro

Inviato: 06 feb 2007, 03:06
da riccardo
Certo.
Il piombo (con lo stagno) è il solo metallo comune ad essere facilmente fusibile. Non consiglio di fonderlo in casa, poichè i vapori di piombo sono abbastanza tossici ed è inutile andarsi a cercare grane.

Si può fondere facilmente all' aperto con un grogliolino di terracotta/ceramica/ metallo usando un fornellino da campeggio o quelle pistole a gas (di cui non ricordo il nome, si trovano normalmente in ferramenta). La fiamma ossidrica lo fonde in un istante.

Lo si può colare in una qualunque forma in un range amplissimo di materiali, dal cemento, al gesso alla ceramica, al metallo.

Mauro


Originariamente inviato da MBaudino - 05/02/2007 : 16:35:57
:D :D
e quindi, perchè incollarlo?
lo COLI SOPRA AGLI IC..... :grin: :grin: :grin: :grin:

Saluti

R.R.

Inviato: 07 feb 2007, 05:38
da nullo
..ehi qui c'è gente che lavora un pò di rispetto! :grin:

Una persona mi a detto di aver provato il PB sui tubi, notevoli vantaggi e notevole volatilità dei tubi finali, defunti poche ore dopo...

Se si adottano due semigusci avendo cura di non serrarli troppo e di lasciare girare un pò d'aria, pensavo che almeno quelli di segnale, non dovrebbero avere problemi, suggerimenti?... e sulle finali per chi le usa?

Ciao Roberto
PS
datemi una mano...è il nuovo test per Domenica, poi vi racconterò, come al solito....

Inviato: 07 feb 2007, 06:27
da Teslacoil
Hola All!
Una persona mi a detto di aver provato il PB sui tubi, notevoli vantaggi e notevole volatilità dei tubi finali, defunti poche ore dopo...

Se si adottano due semigusci avendo cura di non serrarli troppo e di lasciare girare un pò d'aria, pensavo che almeno quelli di segnale, non dovrebbero avere problemi, suggerimenti?... e sulle finali per chi le usa?
Fare una colata unica di piombo in uno stampo alettato per la dissipazione
del calore e puciarci dentro la valvola con piombo ancora liquido per farlo
aderire bene al vetro????? ;)
Ammesso che NON esploda il vetro per dilatazione termica, potrebbe
essere una valida soluzione per piombare le valvole in maniera stabile
e contemporaneamente fargli dissipare il calore.

Ad ogni modo, posso capire una piombatura sulle valvole iniziali, dove
qualunque vibrazione viene amplificata un sacco di volte e ripresentata
agli altoparlanti, ma ha senso fare la stessa cosa anche sulle valvole
finali, dove sono in gioco ampiezze elevate e segnali di pilotaggio "duri"???


Io il Pb l' ho sempre usato per altri scopi..... :D

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 07 feb 2007, 14:17
da MBaudino
Per le valvole, ti sintetizzo cosa penserei di fare io quando, un giorno lontano, metterò mano al saldatore.

Il mio ragionamento segue questa strada:
a) grazie al vuoto le vibrazioni non si trasmettono dal vetro agli elettrodi
b) il calore si disperde attraverso il vetro
c) eventuali pressioni sonore captate dal vetro, possono essere trasmesse agli elettrodi attraverso la base del tubo
d) come sopra, ma derivanti dal telaio

Quindi io farei così:
1) proteggerei la valvola con schermo cilindrico, abbastanza (anzi, parecchio) largo. Rame ed alluminio ti schermano bene dai campi E, il Pb potrebbe essere una buona soluzione per tutto, tranne che che i magnetici (ma pazienza). Lo schermo aperto sopra per lo scambio dell' aria. Possibilmente qualche apertura alla base (meglio se ad anello) per fare camino e raffreddare il vetro ( tipo il sistema dell' amico Daniele Ansaloni ma in piombo; lui lo fa in vetro al solo scopo di protezione meccanica e termica)
2) se lo schermo è sufficientemente largo puoi metterci qualche smorzatore ad anello sul vetro della valvola
3) la base dello schermo la fisserei al telaio. Se la vedono loro a scambiarsi vibrazioni ed altre informazioni. A noi non interessa
4) la valvola (o meglio il suo zoccolo) lo monterei su una basetta ( dal carbon block ai compositi di tuo zio ai compositi piombo/tungsteno/gomma :D ) insieme a tutti i suoi componenti relativi. Una valvola, una basetta o quasi. Ogni basetta sospesa elasticamente dal telaio, sistema tappeto elastico. Sul perimetro della basetta (sui 4 lati) potresti fissare lateralmente degli anellini con vite (quelli classici da ferramenta) e farci scorrere dentro un UNICO elastico cedevole sufficientemente lungo.Ad ogni passata l' elastico è rinviato ad analoghi anellini posizionati sul telaio. Tipo legaccio delle scarpe. Il sistema ha un poco di attriti, ma neppure troppi (magari spruzzata di lubrificante siliconico o meglio al teflon sugli anellini)

In pratica:
- lo schermo protegge la valvola ed è a massa (elettrica e ''meccanica'')
- la valvola è su una basetta isolata e sospesa
- la valvola dissipa bene tutto il calore prodotto

Non so se serve, ma è un bel giochino. Se recuperi un poco di mumetal da un vecchio oscilloscopio, puoi anche metterci quello nel sandwich dello schermo (almeno sulle valvole del pre fono).... diventerà uno strumento utilissimo per studiare la radiazione del big-bang

La mia prima cazz.. del giorno l'ho scritta. Buon lavoro a tutti
Mauro

Inviato: 07 feb 2007, 15:04
da nullo
Eppure LUI in persona :

http://www.audiofaidate.org/forum/uploa ... 20Moss.jpg


..e non è uno che non provi qualche strada aternativa prima di decidere...

Mi lascia veramente perplesso, lo schermo così "fasciante", ma sti tubi sono così delicati se non dissipano grazie a molta aria intorno?...in fondo Ansaloni mette sotto vuoto i sottovuoto.. :D

Ciao, Roberto

Inviato: 07 feb 2007, 15:38
da MBaudino
Conoscevo la foto. Ho sempre pensato che il layout fosse una simpatica presa per i fondelli. Mi rendo conto che non è così, per cui sono molto perplesso, anzi è una delle cose che mi lasciano piu' perplesso insieme alla questione del 17cm. Non tanto per le valvole fasciate, quanto per la totale 'apertura' del sistema ad ogni fonte di contaminazione E/H.
I miei montaggi volanti a scopo di prova e misure sono sempre risultati dei ronzator-soffiator-captator-amplificator di tutto, ma io non sono Russo. Naturalmente potrebbe aver fatto solo stadi ad impedenze relativamente basse.
Dal punto di vista termico probabilmente ha realizzato un perfetto contatto piombo /vetro, interponendo anche pasta conduttiva. Il piombo conduce piu' del vetro; quello che bisogna evitare sono i punti di non contatto, con relativa microcamera di aria. In qs. punti la dispersione di calore sarebbe limitata dalla trasmissione termica nell' aria inglobata, in assenza di ogni moto convettivo. Magari con piombo 0,5mm.

Il cilindro di Pb non deve essere saldato sul lato della giunzione x lasciare espandere il vetro. Magari un filo di epox per tenere fissa (+-) un estremità, interposizione di pasta conduttiva, poi arrotolamento a sigaretta del Pb sul vetro senza sovrapposizione. Le molle tengono fermo il tutto (+-) . Sacrifica una EL34.... o una 300B W.E. del 1941

Per quel che mi ricordo, il sistema Ansaloni era un cilindro di vetro praticamento aperto alla base e aperto sopra. Ne derivava la protezione della valvola ed un buon tiraggio. Una settimana fa il suo sito era bloccato da psw di accesso, provo a rivedere.

Mauro

Inviato: 07 feb 2007, 17:34
da riccardo
la soluzione di Mauro mi pare ingegneristica, anche se non architettonica.
Qualcuno ricorderà San Sulpice, a Parigi.
Il gotico in cui la struttura è la forma, la sostanza, l'aspetto, il dogma, il metafisico. La struttura, non l'architettura.

E Renzo Piano, che l'ha copiata para para per il Beauburg. Il Senso, ha copiato, non la forma, che non c'è, perchè la struttura non si copia, si addatta allo scopo.

A parte l'OT, ricordo nitidamente alcuni datasheet di valvole dove si menziona la distanza minima di altri oggetti dal vetro della valvola, al fine di favorire la corretta dissipazione.
Un vecchio articolo di Chiomenti,su una valvola al mese?


Saluti

R.R.

Inviato: 07 feb 2007, 19:34
da Teslacoil
Hola All!

Qui' sembra che si stia uscendo completamente dalla strada..... :)

A parte le soluzioni "artistiche" di appendere i componenti con elastici
per smorzare le vibrazioni e fare poi un groviglio di cavi tutti scoperti
in perfetto accordo con le norme di sicurezza e compatibilita'
elettromagnetica e con il buon gusto estetico ( cose in cui si potrebbe
anche chiudere un occhio nel prototipo ma che dovrebbero essere i primi dettagli di cui tenere conto in un prodotto finito ) e i problemi
dovuti alla dissipazione di calore, per prima cosa dovremmo rispondere
a queste tre domande:

- A COSA SERVE LA PIOMBATURA????
- QUANTO INCIDE NEL FUNZIONAMENTO GLOBALE DELL' APPARATO ????
- IL RAPPORTO PRESTAZIONI / PREZZO / FATICA / TEMPO / ESTETICA
E' VANTAGGIOSO????


Ora per favore NON venitemi a dire che coprendo di piombo le valvole
avete sentito dei miglioramenti nel microdettaglio, sugli archi, un suono
piu' frizzante e bla bla bla perche' NON e' assolutamente cosi' che si
possono giudicare miglioramenti tanto infimi del suono:

Un possibile metodo per iniziare la valutazione potrebbe essere quello di
mettere in cortocircuito gli ingressi dell' ampli sotto test, connettere
alle sue uscite dei carichi fittizi mettendo in parallelo uno strumento di
misura dell' ampiezza ( es oscilloscopio )

Per prima cosa misuriamo ed annotiamo il valore di tensione d' uscita
presente a vuoto (rumore e disturbi EM vari )

a questo punto, usando un altro amplificatore di pari potenza sonorizzare la stanza con le stesse casse che saranno destinate all'
ampli sotto esame, per rendere piu' veritiero il test l' amplificatore
sotto esame dovrebbe essere messo nella stessa posizione in cui
dovra' essere installato.

fonometro alla mano, regolate il volume per il massimo livello d' ascolto
ed effettuate nuovamente la misurazione all' oscilloscopio.


A questo punto si montano gli schermi provvisori e si rifanno le misure.


ora, con un po di matematica possiamo ricavare l' incidenza percentuale
che avranno i disturbi EMI e le vibrazioni sul suono e quanto le nostre
schermature provvisorie sono riuscite ad attenuare/accentuare il
problema; per rendere il risultato piu' veritiero dovremo convertirlo in
decibel.
I piu' pignoli potrebbero usare un generatore si segnale sinusoidale
per pilotare l' amplificatore ausiliario e stilare un grafico della
microfonicita' in base alla frequenza (occhio a NON sfondare le casse!)


a questo punto, dati e curve alla mano, rispondiamo alle domande:

- A COSA SERVE LA PIOMBATURA????
- QUANTO INCIDE NEL FUNZIONAMENTO GLOBALE DELL' APPARATO ????
- IL RAPPORTO PRESTAZIONI / PREZZO / FATICA / TEMPO / ESTETICA
E' VANTAGGIOSO????


Scusate se ho messo il bastone tra le ruote ma quando ci vuole ci vuole!
(PS: tra tutti quelli che sono venuti a Carnate io sono stato l' unico a
NON aver ascoltato l' amplificatore prima di portarlo, l' avevo finito la
notte prima e mi sono dovuto fidare delle sole misure strumentali.....
ha funzionato egregiamente! ) :p

Ciao!
Fabio.
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