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Inviato: 04 dic 2006, 03:16
da gionni
Ciao a tutti,
sto provando il collegamento para-feed su un S.E. con KT66 a triodo finale e bias catodico.
L'induttore che fà da carico anodico alla finale è un 10 H stratificato, non per uso anodico ma per alimentazione (è GIUSTO PER PROVARE).
Il suono, rispetto ad altri collegamenti è più esteso lato alte frequenze e un pò meno gonfio nel medio- medio basso. Devo dire che mi può piacere e perciò val la pena di appprofondire. Resta il fatto però, che le basse sono più timide, la distorsione già a volume moderato è maggiore ed il vattaggio in uscita è sensibilmente diminuito.
A mio parere l''induttanza non carica abbastanza la Kt66, oppure c'è un'oscillazione ad altissima frequenza per l'aumentata larghezza di banda (non c'è grid stop sulle griglie della KT66, ma questo problema con altre configurazioni non c'è).
Il T.U. è un Novarria nucleo a C, 11 avvolgimenti, 4,5 Kohm primario. Il cap di accoppiamento al T.U. è da 10 mf in poly.

Qualcuno potrebbe dirmi come funziona, dal punto di vista elettrico il para-feed? Ovvero il TU ed i suoi 4,5 Kohm sul primario, caricano la valvola oppure no, ed in caso negativo, il carico anodico è dato dall'induttore anodico? Per quest'ultimo, che caratteristiche elettriche devo chiedere al trasformatoraio per accoppiarlo bene alla valvola finale: induttanza, impedenza, cioè in parole povere come ottenere i 4,5 - 5 kohm per far lavorare la valvola al massimo delle possibilità?
Ed infine il T.U. nel caso di configurazione para- feed, che impedenza sul primario deve avere e quale induttanza sul primario, tenuto conto che nel circuito c'è anche l'induttore di carico anodico che fà il suo lavoro?

Spero che l'argomento sia interessante anche per altri ed attendo le vostre gradite risposte.

Grazie
Giovanni.

Inviato: 04 dic 2006, 05:32
da Luc1gnol0
Premesso che c'è chi possa risponderti con più proprietà ed approfondimento di me, sostanzialmente il parafeed ha due vantaggi: sgravare il trasformatore della continua, e separare i percorsi di ac e dc, migliorando il psrr (infatti in alcuni testi prende il nome di retard coil, e così la chiamava anche la WECO).
Detto questo, l'induttanza di carico dovrà reggere la tensione anodica (o meglio, l'anodica più la caduta di tensione ai suoi capi), ed il valore dell'induttanza deve essere comparabile o maggiore di quello del trasformatore in parallelo: Terman suggerisce un valore del 50% maggiore.
L'induttanza può essere sostituita da una resistenza, di alcune volte maggiore di quella di placca (si sperimenta più economicamente così).
Il condensatore di accoppiamento va scelto come per un accoppiamento RC con uno stadio successivo di impedenza pari al carico offerto dal primario (non deve filtrare le frequenze a te utili e deve essere della massima qualità che puoi permetterti, visto che è sul percorso del segnale).
I circuiti equivalenti a bassa ed alta frequenza sono risonanti, per cui dovrai calcolarti i parametri per evitare "tagli" o "alleggerimenti" in banda audio.
Spero di aver detto tutto, soprattutto senza errori marchiani, e magari senza troppa imprecisione (e sempre in attesa di interventi più qualificati... gluca? plovati?).

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Ciao, Luca

Inviato: 04 dic 2006, 06:42
da MBaudino
....L'induttanza può essere sostituita da una resistenza, di alcune volte maggiore di quella di placca (si sperimenta più economicamente così).

Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 03/12/2006 :  23:32:39
Se sostituisci la L anodica con una R poi ti serve una anodica molto alta ( ed una R di grosse dimensioni). La R deve essere di valore pari all' impedenza che avrebbe alla minima frequenza di lavoro l' induttanza anodicavche penseresti di adottare.Meglio uno dei tanti ccs, per fare le prove.
Mauro
Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 13:58
da Luc1gnol0
Meglio uno dei tanti ccs, per fare le prove.
Originariamente inviato da MBaudino - 04/12/2006 : 00:42:25
Non conosco il CCS manco un po': presumo che se ritorna a massa tramite l'alimentatore, e il tubo così caricato è accoppiato al trasformatore sempre tramite un condensatore, allora potrebbe essere una variazione da considerare, visto che l'alto valore di induttanza della bobina dovrebbe solo servire ad avere una reattanza adeguata alla necessità di caricare propriamente lo stadio d'uscita: no?

Peraltro l'uso della resistenza di carico non l'avevo mai considerato prima di leggerne sui testi di Terman, e mi pare pure su RDH4 (che ovviamente dei CCS non potevano sapere).

Una interessante variazione da considerare del parafeed è poi il cd. "lossy parafeed", con un condensatore e dei resistori in parallelo al condensatore di accoppiamento (vedi VoltSecond/Magnequest ed il di lui Paramour).

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Ciao, Luca

Inviato: 04 dic 2006, 16:02
da gluca
:D

Prova prova che a me piace. Ormai penso solo a quello (si fa per dire).

Il trafo deve/può avere un induttanza del primario molto più alta dei SE tradizionali dato che non ha traferro, la qual cosa aiuta nei bassi, e può quindi avere un nucleo ed avvolgimenti più piccoli il che aiuta negli alti. Di contro aggiungi un condesatore (che fa storcere il naso ad alcuni) che può essere di alta qualità dovendo essere di dimensioni contenute (una decina di uF al max, più tipicamente meno di 5). Il segnale si richiude attraverso questo cap evitando di passare dalla PSU. Costa anche di più ed hai componenti ad alta induttanza che sono sensibili alla loro mutua posizione.

L'accopiamento L di carico, L primario trafo e condensatore formano una cella risonante a bassa frequenza che deve essere dimensionata correttamente. COnta anche la R interna del tubo in questo. Ho fatto un file xls con i calcoli del caso che posso inviarti nel weekend prossino se ti va (il mac a casa si è fritto). Con questo file puoi provare a giocherellare con i parametri e vedere cosa ti piace di più. Calcola la risposta in modulo e fase in BASSA frequenza, che è quello che conta ... l'alta dipende da altri fattori.

Considera che induttanza di carico e primario del trafo di uscita (L ed R riflessa) sono in parallelo come carico della tua valvola. A 20Hz, la tua impedenza di carico è molto bassa

6.14*20*10=1228 ohm in parallelo con tutto il resto

questo potrebbe, come hai intuito, spiegare la debolezza dei bassi.

Usare un CCS (stato solido) al posto di una L di carico ha i vantaggi di eliminare costi ed ingombri ... ma ha lo svantaggio della necessità di una B+ comunque molto elevata e pari alla tensione anodica + il massimo swing di tensione del segnale + un eventuale margine di manovra/sicurezza. Naturalmente il CCS deve essere in grado di sostenere tale voltaggio. Questo va bene in un pre od in uno stadio driver ma uno stadio finale richiede segnali di centinai di volt all'anodo che rendono poco diffusa la soluzione.

Ciao
Gianluca


---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 04 dic 2006, 18:12
da Luc1gnol0
Usare un CCS (stato solido) al posto di una L di carico ha i vantaggi di eliminare costi ed ingombri
Originariamente inviato da gluca - 04/12/2006 : 10:02:53
Innanzitutto bel post (ah, ed i tuoi nuovi Cinemag li presterei a Mario dopo averli prestati a Mauro, per avere misure E recensione :) )

L'idea di usare un power resistor ho scoperto che è ancora in voga, alcune decine di anni dopo il Terman e lo RDH4: Nelson Pass lo consiglia al posto proprio del CCS del suo Zen per le ragioni che hai esposto (costi, ingombri).

In alternativa al power resistor, Pass ha sperimentato delle "normali" lampadine ad incandescenza, magari parallelate (se l'anodica lo consente a paragone della tensione di alimentazione), ma non ho approfondito.
Più che altro credo possa dare fastidio "fisico" (Pass ha utilizzato fino a 3 lampadine - da 300W/120V cadauna - in parallelo e per canale, con espressioni di grande "sollazzo").
Oltre a "sprecare" una quantità impressionante di energia elettrica (per un finale da pochi watt almeno).
Nel caso specifico poi della KT66, credo forse quest'ultimo suggerimento possa andare non proprio "benissimo": secondo i dati della GEC del '77, sebbene ci siano punti di lavoro a triodo a ca. 250-270V di anodica, il tubo sembra lavorare assai "meglio" a tensioni più alte (~450V).

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Ciao, Luca

Inviato: 04 dic 2006, 18:26
da gionni
Premesso che c'è chi possa risponderti con più proprietà ed approfondimento di me, sostanzialmente il parafeed ha due vantaggi: sgravare il trasformatore della continua, e separare i percorsi di ac e dc, migliorando il psrr (infatti in alcuni testi prende il nome di retard coil, e così la chiamava anche la WECO).
Detto questo, l'induttanza di carico dovrà reggere la tensione anodica (o meglio, l'anodica più la caduta di tensione ai suoi capi), ed il valore dell'induttanza deve essere comparabile o maggiore di quello del trasformatore in parallelo: Terman suggerisce un valore del 50% maggiore.
L'induttanza può essere sostituita da una resistenza, di alcune volte maggiore di quella di placca (si sperimenta più economicamente così).
Il condensatore di accoppiamento va scelto come per un accoppiamento RC con uno stadio successivo di impedenza pari al carico offerto dal primario (non deve filtrare le frequenze a te utili e deve essere della massima qualità che puoi permetterti, visto che è sul percorso del segnale).
I circuiti equivalenti a bassa ed alta frequenza sono risonanti, per cui dovrai calcolarti i parametri per evitare "tagli" o "alleggerimenti" in banda audio.
Spero di aver detto tutto, soprattutto senza errori marchiani, e magari senza troppa imprecisione (e sempre in attesa di interventi più qualificati... gluca? plovati?).

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Ciao, Luca


Originally posted by Luc1gnol0 - 03/12/2006 :  23:32:39
Ciao Luca e grazie della risposta.
Se ho capito bene dovrei chiedere a Mr. Novarria il valore dell'induttanza del primario del T.U. e farmi fare un induttore con un valore d'induttanza magggiore del 50%.
Se invece optassi per una semplice resistenza anodica di, mettiamo 5kohm, al posto dell'induttore, (considerando la R di placca attornoa 1 kohm) a quali svantaggi anndrei incontro, oltre alla caduta di tensione? Aumenterebbe la resisenza del circuito con conseguente aumento dell'impedenza d'uscita con ovvie ripercussioni sull'ascolto, visto che sull'anodo transita un bel po di corrente?

Grazie ancora
Giovanni.

Inviato: 04 dic 2006, 18:30
da gionni
....L'induttanza può essere sostituita da una resistenza, di alcune volte maggiore di quella di placca (si sperimenta più economicamente così).

Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 03/12/2006 :  23:32:39
Se sostituisci la L anodica con una R poi ti serve una anodica molto alta ( ed una R di grosse dimensioni). La R deve essere di valore pari all' impedenza che avrebbe alla minima frequenza di lavoro l' induttanza anodicavche penseresti di adottare.Meglio uno dei tanti ccs, per fare le prove.
Mauro
Mauro


Originally posted by MBaudino - 04/12/2006 :  00:42:25
Ciao Mauro e grazie, giro anche a te il nuovo quesito che ho posto a Luca.

Inviato: 04 dic 2006, 18:32
da MBaudino
A difesa del ccs.
La resistenza anodica richiede sempre una tensione pari o superiore al ccs, per lo meno se vuoi caricare un minimo la valvola: con una Ranodica troppo bassa il guadagno schianta e la distorsione esplode. Si usa il ccs proprio per avere una Ra virtualmente infinita.

Il ccs richiederà una Va molto superiore ad un induttanza, ovviamente.
Parlando di molte centinaia di volt (ma anche oltre 1000) il costo dell' alimentatore cresce in maniera esponenziale. Non ho mai visto schemi di ampli di potenza a tubi con R anodica e parafeed (se non quelli utilizzati per ricavare le curva I/V dei tubi): hai un link?

Dal punto di vista dinamico poi non c'è paragone nei confronti del ccs, che stravince. La risposta in frequenza può essere molto alta a piacere, la capacità parassita può essere di pochi pf o frazione.
Lo zen è un cazzillo a bassa tensione; le problematiche di alimentazione sono molto diverse fra un mosfet e un triodo

Sul suono del ccs e delle R poi si può discutere all' infinito, ma non sulla carta.
Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 18:42
da gionni
:D

Prova prova che a me piace. Ormai penso solo a quello (si fa per dire).

Il trafo deve/può avere un induttanza del primario molto più alta dei SE tradizionali dato che non ha traferro, la qual cosa aiuta nei bassi, e può quindi avere un nucleo ed avvolgimenti più piccoli il che aiuta negli alti. Di contro aggiungi un condesatore (che fa storcere il naso ad alcuni) che può essere di alta qualità dovendo essere di dimensioni contenute (una decina di uF al max, più tipicamente meno di 5). Il segnale si richiude attraverso questo cap evitando di passare dalla PSU. Costa anche di più ed hai componenti ad alta induttanza che sono sensibili alla loro mutua posizione.

L'accopiamento L di carico, L primario trafo e condensatore formano una cella risonante a bassa frequenza che deve essere dimensionata correttamente. COnta anche la R interna del tubo in questo. Ho fatto un file xls con i calcoli del caso che posso inviarti nel weekend prossino se ti va (il mac a casa si è fritto). Con questo file puoi provare a giocherellare con i parametri e vedere cosa ti piace di più. Calcola la risposta in modulo e fase in BASSA frequenza, che è quello che conta ... l'alta dipende da altri fattori.

Considera che induttanza di carico e primario del trafo di uscita (L ed R riflessa) sono in parallelo come carico della tua valvola. A 20Hz, la tua impedenza di carico è molto bassa

6.14*20*10=1228 ohm in parallelo con tutto il resto

questo potrebbe, come hai intuito, spiegare la debolezza dei bassi.

Usare un CCS (stato solido) al posto di una L di carico ha i vantaggi di eliminare costi ed ingombri ... ma ha lo svantaggio della necessità di una B+ comunque molto elevata e pari alla tensione anodica + il massimo swing di tensione del segnale + un eventuale margine di manovra/sicurezza. Naturalmente il CCS deve essere in grado di sostenere tale voltaggio. Questo va bene in un pre od in uno stadio driver ma uno stadio finale richiede segnali di centinai di volt all'anodo che rendono poco diffusa la soluzione.

Ciao
Gianluca


---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------


Originally posted by gluca - 04/12/2006 :  10:02:53
Interessanti i tuoi ragionamenti.

Il trafo ce l'ho già e per ora non se ne parla di cambiarlo. L'ho acquistato poco tempo fa per un normale S.E. e quindi è traferrato.

Scarto a priori l'ipotesi CCS perchè fuori dal mio già scarso bagaglio culturale (non mi intendo di stato solido) e filosofico (non me ne voglio intendere).

Ti ringrazio molto per il file con i calcoli.

Ciao
Giovanni.

Inviato: 04 dic 2006, 18:49
da gluca
Supponiamo di usare una R di carico di 5K ... e che la valvola ci faccia passare 50mA ed abbia 250V all'anodo. Ti viene fuori che hai bisogno di una PSU che ti dia almeno 500V (250V+5*50=500V) e con una valvola caricata malamente come dice MauroB.
Se ho capito bene dovrei chiedere a Mr. Novarria il valore dell'induttanza del primario del T.U. e farmi fare un induttore con un valore d'induttanza magggiore del 50%.
Direi di no. L'induttanza dei primari e tipicamente molto maggiore delle induttanze di carico e non viceversa.

1) Decidi quale carico vuoi che veda la valvola, ad esempio 5K.
2) L'induttanza del primario del trafo deve essere abbastanza alta in confronto ai 5K a bassa frequenza. Ad esempio 150H (che sono 19K a 20Hz)
3) L'induttanza di carico andrà poi in parallelo ai 5K di prima e perciò deve essere sufficientemente alta; ad esempio 7.5K di carico corrisponderebbero a 60H (20Hz) ed in parallelo ai 5K ti caricherebbero la valvola con 3K circa ... è un valore sufficiente? Se si OK, altrimenti aumenta la induttanza di carico. Nota che cmq il limite è sempre imposto dai 5K del trafo quindi non conviene andare oltre.
4) Seleziona il valore del cap di accoppiamento per evitare risonanze ed avere una risposta in frequenza ottimale.

Ripeto, se hai pazienza ti giro nei prossimi giorni il file xls che mi sono fatto a meno che tu non abbia strumenti più potenti come spice et similia.
Dal punto di vista dinamico poi non c'è paragone nei confronti del ccs, che stravince
OH! Usare un CCS e poi avere una bassa impedenza a valle dello stadio è un pò vanificare le possibilità del CCS stesso.

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 04 dic 2006, 18:51
da gluca
Scusa Gionni, leggo ora il tuo post.

Può "straferrare" il trasformatore e tenerlo ... è più facile a farsi che a dirsi.

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 04 dic 2006, 18:58
da MBaudino
I bassi sono facili da curare aumentando l' induttanza.
Quello di cui non sono convinto per nulla è che i tuoi acuti fossero buoni.
Ho provato una decina di giorni fa delle Novarria da 30H in un parafeed di 6c33c. I bassi erano buoni ma il decadimento della risposta al di sopra dei 10K era evidente (-3dB a 16 KHz)
E' questa è la soluzione piu' performante per un Novarria (bassissima Rint del tubo e con basse Rint va bene quasi tutto); con la KT i numeri della risposta in frequenza dovrebbero essere peggiori - molto molto molto peggiori.
Prima di procedere con una nuova Z di valore piu' elevato (che peggiorebbe comunque la risposta in alto) forse sarebbe meglio misurare la risposta attuale.
Sostanzialmente, è come se tu stessi usando un trasformatore di alimentazione come trasformatore di uscita; è una cosa possibilissima, ma poi non ti devi lamentare della risposta ( ed anche quasi sempre della distorsione). Nel primo post tu hai parlato di nduttore ''stratificato''; con questo termine si intende (se non sbaglio) solamente che l' avvolgimento è ordinatamente disposto strato per strato anzichè arrotolato alla selvaggia come quando avvolgi svogliatamente un arrotola cavo. Le induttanze anodiche dovrebbero essere 'sezionate' verticalmente ed orizzontalmente, che è una cosa diversa dalla stratificazione.
Il tutto IMHO, senza garanzie :)
Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 19:17
da MBaudino

OH! Usare un CCS e poi avere una bassa impedenza a valle dello stadio è un pò vanificare le possibilità del CCS stesso.

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------


Originariamente inviato da gluca - 04/12/2006 :  12:49:32
Ci incrociamo nei post 8)
Il vantaggio teorico del CCS è che a caricare l' anodo sarà solo l' impedenza riflessa sul primario del trafo, senza alcun contributo di resistenze o induttanze anodiche in parallelo. Il chè non è poco: nell' esempio da te fatto, anzichè 3,5K di carico anodico ( che è solo il doppio della Rp, da cui presumibilmente distorsione alta) avresti 5K usando un ccs. Poi, cosa non da poco, tutta la potenza sarebbe disponibile al primario del TU.
Potenzialmente.... poi si potrebbe sfruttare l' uscita followe del ccs per risolvere tutti i problemi di impedenza. Magari suona anche bene - forse meglio- ma allora tanto varrebbe fare un finale a mosfet.....
L' induttanza è molto piu' old fashion.... un buon modo per spendere tanti soldi.
Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 19:29
da gluca
Potenzialmente.... poi si potrebbe sfruttare l' uscita followe del ccs per risolvere tutti i problemi di impedenza
Ma dovresti cambiare il trafo per adattarlo alla nuova impedenza.
L' induttanza è molto piu' old fashion.... un buon modo per spendere tanti soldi
Bisogna vedere quanto costa in più la PSU adatta a pilotare un CCS nello stadio finale...

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 04 dic 2006, 20:02
da gionni
I bassi sono facili da curare aumentando l' induttanza.
Quello di cui non sono convinto per nulla è che i tuoi acuti fossero buoni.
Ho provato una decina di giorni fa delle Novarria da 30H in un parafeed di 6c33c. I bassi erano buoni ma il decadimento della risposta al di sopra dei 10K era evidente (-3dB a 16 KHz)
E' questa è la soluzione piu' performante per un Novarria (bassissima Rint del tubo e con basse Rint va bene quasi tutto); con la KT i numeri della risposta in frequenza dovrebbero essere peggiori - molto molto molto peggiori.
Prima di procedere con una nuova Z di valore piu' elevato (che peggiorebbe comunque la risposta in alto) forse sarebbe meglio misurare la risposta attuale.
Sostanzialmente, è come se tu stessi usando un trasformatore di alimentazione come trasformatore di uscita; è una cosa possibilissima, ma poi non ti devi lamentare della risposta ( ed anche quasi sempre della distorsione). Nel primo post tu hai parlato di nduttore ''stratificato''; con questo termine si intende (se non sbaglio) solamente che l' avvolgimento è ordinatamente disposto strato per strato anzichè arrotolato alla selvaggia come quando avvolgi svogliatamente un arrotola cavo. Le induttanze anodiche dovrebbero essere 'sezionate' verticalmente ed orizzontalmente, che è una cosa diversa dalla stratificazione.
Il tutto IMHO, senza garanzie :)
Mauro



Originally posted by MBaudino - 04/12/2006 :  12:58:16
Il suono con il para-feel è migliorato in alcuni parametri, uno dei quali è la risposta in frequenza lato alte frequenze, più estese.

Questo rispetto alla configurazione precedente (W.E. tipo 32-A) che prevede in serie, tra l'ultimo cap di alimentazione ed il T.U., un'induttanza (retarded coil).
Collegato tra l'induttanza ed il T.U. 'è connesso un cap poly il cui altro terminale è collegato tra catodo ed R di catodo.

Quest'ultimo circuito, a sua volta all'ascolto (per me) , è più performante di quello classico senza induttanza e con il cap che bypassa "più tradizionalmente" la R di catodo.

Quindi il raffronto è fatto a parità di T.U., induttanza e cap da 10mf, variando solo la tipologia del circuito.

Le misure che hai fatto si riferivano al T.U. o all'induttanza?
Se si riferiscono a quest'ultima, farei meglio a provare con delle resistenze, senz'altro più lineari.

Grazie.

Inviato: 04 dic 2006, 20:04
da gionni
Scusa Gionni, leggo ora il tuo post.

Può "straferrare" il trasformatore e tenerlo ... è più facile a farsi che a dirsi.

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------


Originally posted by gluca - 04/12/2006 :  12:51:46
Che bella notizia! Dimmi come si fà. (il nucleo è a C, fà lo stesso?)

Inviato: 04 dic 2006, 20:12
da gluca
qui

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... hichpage=6

ed in pagine successive trovi delle indicazioni. Se magari posti delle foto ... io non ho mai visto i trafi novarria

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 04 dic 2006, 20:16
da MBaudino
Non credo che tu debba adattare l' impedenza del TU alla nuova configurazione. Hai la sorgente ( source del mos) che semplicemente ha un uscita con impedenza molto bassa, ma copia esattamente ( a meno di una caduta trascurabile) la stessa tensione che hai sull' anodo; la differenza sarebbe che la valvola risulterebbe caricata con una R quasi infinita e quindi lavorerebbe al meglio delle sue possibilità. Tensioni e correnti disponibili sul source sono quindi esattamente quelle che hai sull' anodo, a meno di richieste extra di corrente da parte del carico, che sarebbero fornite dal mos. In pratica avresti Rout praticamente uguale a zero. Con Spice mi sembrava funzionasse , però non mi fido molto di quello che riesco a far dire a LTSPice.
E' una prova che mi sarebbe piaciuto fare, ma che come 1000 altre cose, farò nel 2012.
Visto che hai tutto montato ( ampli con ccs e parafeed, TU, diffusori ecc.) perchè non provi a spostare il punto di prelievo del segnale in uscita e ci dici come va? (Forse però mi confondo , e tu con il paraffeed e ccs hai fatto il pre e non il finale?)
Ciao Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 20:36
da MBaudino
Le misure che hai fatto si riferivano al T.U. o all'induttanza?


Originariamente inviato da gionni - 04/12/2006 :  14:02:52
Le misure sono fatte all' uscita del TU, ovviamente, ma sono conseguenza del mediocre funzionamento dell' induttanza derivante dalle sue capacità distribuite e dalla sua induttanza dispersa. Al crescere della frequenza queste capacità prevalgono e l' induttanza 'reale' vista dal segnale crolla. Ovvero, l' impedenza dell' induttanza inizia a diminuire al di sopra di pochi Khz. Avrai quindi un filtro passa basso costituito dalle resistenze della sorgente e di carico, nonchè dalle capacità ed induttanze disperse con effetti piuttosto deleteri sulla risposta in frequenza.
Un TU da alimentazione, in genere non sezionato ( ma sempre stratificato, direi) presenta (se usato come TU) delle frequenze di taglio molto basse, in genere dai 5-10Khz. Al crescere del numero di sezioni migliora la risposta in frequenza del TU ( in realtà i parametri sono tant) Molto dipende anche dalla Rint del tubo e dal carico: tubi ad alta Rint esaltano questi problemi ( ed è il motivo per cui tutti fanno TU per valvole a bassa Rint e quasi nessuno fa TU per la 211 e oltre).
Comunque i numeri che ti ho dato sono per una Z Novarria da 30H e non da 10 come la tua.
In genere non mi fido delle valutazioni ad orecchio- per lo meno delle mie-, soprattutto se fatte con largabanda ( forse non è il tuo caso)
Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 21:08
da Luc1gnol0
Se ho capito bene dovrei chiedere a Mr. Novarria il valore dell'induttanza del primario del T.U. e farmi fare un induttore con un valore d'induttanza magggiore del 50%.
Non è detto (ti ho riportato il suggerimento di Terman sic et simpliciter, vedi anche post di Gianluca, che però ha sbagliato i conti perchè il tuo ferro sicuramente NON ha 150Hy, forse neanche 15, in SE), anzi: potresti calcolare da solo l'induttanza a te necessaria impostando la relativa reattanza al valore che "preferisci" alla frequenza che "preferisci" (Xl=#982Lp): credo verrà molto maggiore dell'induttanza dell'attuale trasformatore di Novarria, con il traferro.
Se invece "straferri" come suggeritoti, allora vale il calcolo di Gianluca (150Hy è un bel valore per un PP con ferro "normale") ma non sono sicuro (in linea teorica) su alcune sue conclusioni circa i valori dell'induttanza di carico anodico.
Se invece optassi per una semplice resistenza anodica
Originariamente inviato da gionni - 04/12/2006 : 12:26:01
Hai la caduta di tensione ed essendo in parallelo al carico, una diminuzione dello stesso, cosa che con l'induttanza non accade (nella stessa misura) perché la caduta di potenziale si calcola sulla resistenza in DC della stessa.
Se non commetto banali errori di calcolo, nel caso di R=4,5K avresti necessità di un'anodica "doppia" e ti ritroveresti con un carico dimezzato (mentre con l'induttanza conta la reattanza, come ha esemplificato Gianluca, e ti puoi gestire meglio la cosa).

Per sperimentare se hai dei miglioramenti, ed ancor prima di "straferrare", SECONDO ME puoi procedere con la R: è vero che avresti probabilmente una riduzione di potenza sensibilie, ma si può studiare un punto di lavoro a più bassa anodica E più basso carico che possa fornirti un comodo compromesso (temporaneo) per studiare il suono: la KT66 comunque ti darebbe almeno un paio di watt e con una disotrsione comparabile (6% THD con 2,75K di carico, 7% THD con 4,5K di carico).
Daltronde ora stai lavorando con 1,2K di reattanza in parallello a 4,5K (a 20Hz), per cui secondo me PUO' servire a dare una prima sgrossatura (sempre PSU permettendo).

N.B.: arrivo buon ultimo e ti rispondo solo per onor di firma, visto che mi avevi domandato il parere: però lascio il campo a Mauro e Gianluca, senz'altro più preparati. :)

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Ciao, Luca

Inviato: 04 dic 2006, 22:03
da gionni
Quindi, allo stato attuale del discorso, le opzioni sono 2:

Induttanza - non peggioro troppo in carico impostato dal T.U. e salvo il voltaggio anodico ma ho una flessione relativamente consistente delle alte frequenze per la presenza di capacità disperse dell'induttanza.

Resistenza - dimezzo il carico (in parallelo al TU) ed abbasso la Va della kt66 (per via dell'assorbimento della R anodica); si abbassa la potenza d'uscita ma si salva la risposta in frequenza.

Non sono nelle condizioni di abbassare di molto la potenza d'uscita perchè già ci sto stretto per via dei diffusori. I diffusori sono delle Celestion 7000: sospensione pneumatica, 2 wf da 20 cm. con tagli in frequenza non uguali e medio/alti a nastro da 900 hz; efficienza 89 db circa. Non sono un amante della musica ad altisssimo volume, da come si evince.

Inviato: 04 dic 2006, 22:15
da gluca
150Hy è un numero tanto per iniziare a parlare di un trasformatore senza gap. Chiaramente il novarria SE avrà molto meno (15H?). Per il resto sono ipotesi fatte con componenti che potrebbero andare bene. OH! Leggete sempre il mio disclaimer!

Mauro ... in parafeed ho fatto il pre (che ha il ccs e farò la prova ad uscire dal mos) ma anche il finale compreso lo stadio driver (mi sono fissato??) quindi non sei confuso. Utilizzando (con il mos follower) un trafo a rapporto di impedenza inferiore (non so, ad esempio un 2500:600) ci tirerei fuori più guadagno. Per il resto non credo che il chippino abbia problemi particolari. Magari riesco a farlo stasera (traffico permettendo)

Ciao

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 04 dic 2006, 22:18
da MBaudino

Induttanza - non peggioro troppo in carico impostato dal T.U. e salvo il voltaggio anodico ma ho una flessione relativamente consistente delle alte frequenze per la presenza di capacità disperse dell'induttanza.
Puoi anche cercare in un secondo tempo un induttanza anodica. però mi sembrava di capire che eri soddisfatto delle alte, ma erano le basse ad avere il problema.

Resistenza - dimezzo il carico (in parallelo al TU) ed abbasso la Va della kt66 (per via dell'assorbimento della R anodica); si abbassa la potenza d'uscita ma si salva la risposta in frequenza.
Non è un opzione,ma un disastro.... :D La potenza diventerà trascurabile e la distorsione feroce.
Prova a postare tensioni, correnti in gioco e carichi. Così ragioniamo sui numeri
Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 22:26
da Luc1gnol0
Induttanza - non peggioro troppo in carico impostato dal T.U. e salvo il voltaggio anodico ma ho una flessione relativamente consistente delle alte frequenze per la presenza di capacità disperse dell'induttanza.
Con l'induttanza Novarria, ed in base alle misure fatte da Mauro, aggiungo.
Credo che se ti rivolgi a costruttori più performanti (esteri) le cose potrebbero essere sensibilmente diverse. Io direi di sentire almeno: Sowter (caro, in relazione alle laminazioni, ma competente e disponibile), Tribute (un'impresa parlargli), AEI (lavorazioni simili a quelle di Tribute e un FILO più disponibili con gli interlocutori esteri). Anche Euterpe sa avvolgere bene, e ci puoi parlare in italiano, ma non ho conoscenza dei risultati (prescindo da eventuali posizioni nei confronti di Ciro Marzio, personaggio direi "problematico").
Con Tribute credo potresti contare (e in misura forse inferiore con Sowter) su una discreta "rivendibilità".
Non sono nelle condizioni di abbassare di molto la potenza d'uscita
Originariamente inviato da gionni - 04/12/2006 : 16:03:39
Scusa se te lo dico, ma che ci fai con 5w abbondanti su una 7000? Proprio le Celestion erano tra gli alfieri di un certo british sound (se mi passate una generalizzazione, timbricamente corretto ma compresso in dinamica e sordo come sensibilità)?
In ogni caso la prova con la R personalmente l'avevo intesa solo per capire, approfittando del fatto che hai la KT66 con polarizzazione catodica (leggi: niente negativo di griglia da rifare), se aumentando la reattanza (simulata dalla resistenza) le cose filavano un po' meglio, e questo "prima" di acquistare una grossa induttanza di carico.

Due consigli estemporanei:
1) potrebbe essere una buona occasione per passare alla polarizzazione a back bias;
2) se ti piace "giocare" fatti degli altoparlanti adatti: intendo per es. un monovia "per prove", intorno ad un altoparlante a basso costo ma di discreta sensibilità, magari da completare col tempo con un crossover e sezione bassi adeguati; una prima indicazione potrebbe essere un tang band w4 655 non schermato (25 euro? boh).

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Ciao, Luca

Inviato: 04 dic 2006, 22:42
da MBaudino

2) se ti piace "giocare" fatti degli altoparlanti adatti: intendo per es. un monovia "per prove", intorno ad un altoparlante a basso costo ma di discreta sensibilità, magari da completare col tempo con un crossover e sezione bassi adeguati; una prima indicazione potrebbe essere un tang band w4 655 non schermato (25 euro? boh).

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 04/12/2006 :  16:26:45
Condivisibile in genere contenuti e forma di quello che dici.
Sul punto quotato mi permetto di dissentire. Un monovia non potrà mai essere uno 'strumento' di valutazione delle elettroniche, soprattutto della loro larghezza di banda.
Non risponde ai bassi, perde sugli acuti, è praticamente ininfluente al fattore di smorzamento (non avendo bassi, si sente solo il loro spappolarsi al diminuire del DF). Un monovia va giusto bene per vedere se un ampli amplifica.
Meglio un sistema economico di misura oppure un buon diffusore 3 vie con un orecchio molto ben tarato.
Messo a punto l' elettronica poi puoi anche decidere di usarla con un monovia - accettandone i tanti limiti-, ma è una scelta a posteriori
Mauro

Inviato: 04 dic 2006, 22:56
da Luc1gnol0
La potenza diventerà trascurabile e la distorsione feroce
Originariamente inviato da MBaudino - 04/12/2006 : 16:18:27
Probabilmente sbaglio io Mauro: in ogni caso, gli ho suggerito un punto di lavoro classico per la KT66 a triodo, come da datasheet GEC, che incidentalmente è molto vicino a quello che avrebbe a disposizione se usasse una R da 4-5K e 3-5W di dissipazione.

Peraltro una cosa va detta circa questa ipotesi: dal carico io ho desunto, guardando il datasheet, che stia andando con un'anodica tra i 440V ed i 550V (per cui se avesse un po' di margine sull'alimentatore lo potrebbe fare il tentativo). Gionni di suo non mi pare che abbia dato dei valori numerici su cui ragionare (non ho riletto tutto il 3d).

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Ciao, Luca

Inviato: 05 dic 2006, 00:00
da Luc1gnol0
Sul punto quotato mi permetto di dissentire
Originally posted by MBaudino - 04/12/2006 : 16:42:23
Mi sono espresso male. :oops:
Il mio "magari" era un'espressione politically correct circa la direzione da prendere.
Anche io avevo in mente un 3 vie, ed in tale ottica un larga banda come medio (configurato inizialmente come monovia) mi sembra una soluzione per approcciare la cosa in modo autonomo ma progressivo.
Se poi il LB ha una fs intorno ai 60-70Hz (meglio quindi di tanti mini-monitor più o meno "definitivi"), una sensibilità accettabile, e costa meno della metà di un Fostex economico... mi sembra una discreta cosa. :)
E tutto ciò principalmente nell'ottica di una sperimentazione "economica".
Spero di aver chiarito un po' il mio intervento. :oops:

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Ciao, Luca

Inviato: 05 dic 2006, 00:29
da plovati
Gionni, se vuoi fare un parafeed, fai un parafeed.
Se usi una induttanza casual, un trasformatore da SE e un accoppiamento a condensatore sempre casual puoi sicuramente divertirti ma di certo non puoi trarre conclusioni generali sulla topologia parafeed in sè.

La risposta estesa in alto che 'senti' è probabilmente dovuta al fatto che hai in realtà un taglio prematuro in basas frequenza, più che un reale (strumentalmente verificabile) ampliamento della banda passante in alto. Il parafeed, anche quello 'vero', già di suo ha una risposta di secondo ordine vale a dire più rapidamente calante in basso. Con una induttanza scarsa hai un peggioramento ulteriore.
Per verificare se il punto è questo, basta un CD di test con le varie frequenze e un tester. O una scheda audio.
Se il suono così 'alleggerito' ti piace di più puoi ottenerlo probabilmnete più semplicemente ed economicamente diminuendo il valore del condensatore di bypass catodico in un classicissimo circuito Single Ended a bias automatico.

La KT66 a mia conoscenza (in realtà ragiono sulla 6L6GC, molto simile) non è la scelta migliore per un parafeed, che riserverei a valvole di alta corrente anodica e bassa tensione, dove il parafeed (o anche la sua variante Farber) ha degli effettivi vantaggi verso il convenzionale SE con trasformatore di uscita gappato.

Nella situazione attuale, sempre per giocare, ma con un minimo di comprensione tecnica, potresti utilizzare l'attuale trasformatore di uscita con gap ridotto come induttanza anodica e comprare un tasformatore per PP da pochi W ma di qualità.
Per variare il gap, con i nuclei a C ultimamente Novarria usava incollarli con silicone nero, per cui potrebbe non essere del tutto agevole. Comunque una volta separate le C e pulito tutto il silicone, spessori con una carta di altezza pari alla META' del gap voluto e richiudi usando delle fascette da idraulica per serrare ben bene.


_________
Piergiorgio

Inviato: 05 dic 2006, 02:46
da gionni
Grazie.