hehehe, tranquillo, Valerio, ci arriviamo, ci arriviamo...
Sia chiaro che io valuto le cose mano a mano che le individuo, proprio come voi, non voglio fare quello del partito preso.
Andiamo per gradi. Piergiorgio ha lanciato il sasso, abbiamo introdotto l'argomento, ora passiamo a fare qualche misurina reale per dare un'aiuto ai nostri amici come Mauro:
Grafico 1. Ho usato una quadra filtrata con pendenza di salita equivalente a quella di una seno a 20Khz (trapezioidale, che ribadisco non esiste in audio...), adatta alla classica misura di tim di otala (3,2Khz) Tensione di circa 3Vp (6Vpp).
L'ampli è un My_ref, il carico è 8ohm resistivi. La corrente che ne risulta è di circa 0,3A anche essa prelevata da una sonda in corrente che non mi sono preso la briga di tarare sul fattore di scala (non rilevante per queste valutazioni al volo). Tutto come da teoria, fase relativa e modulo:
grafico 2: concetto di accumulo di carica descritto da Self e dal ragionamento di Piergiorgio, carico 8ohm+ 2uF in parallelo. Il condensatore accumula la carica imponendo al ampli di erogare ad ogni transiente una corrente prossima a quelle di un (quasi) corto circuito, per di più in anticipo di fase. La risultante è che la reazione non sa più che pesci pigliare e si salva con una oscillazione smorzata (notare che questo caso non ha nessuna Re tampone):
Orrore, siamo nei casini....

Peccato che questa situazione sia praticamente inesistente, in presenza di altoparlanti "normali" e filtri passivi "normali", anche se non si può certo escludere....
Ma veniamo al caso reale. Stesse condizioni di sopra ma collegato alle mio ESB QL65, 2 vie semplici semplici con woofer da 20mm, vecchia maniera. Esse sono dichiarate per "8ohm nominali":
Ecco un plot stile Self. La sovracorrente del sistema in fase transiente. Notare però che se valutiamo la media del fattore di forma di quella corrente, scopriamo che è quelle di un normale carico di 8ohm resistivi !!
In pratica lo slew rate del pilotaggio genera si un "fattore di cresta" nella corrente, ma di valori molto poco "violenti", mediamente mai superiori al doppio della corrente "nominale ordinaria" (ma tutti sappiamo che una impedenza nominale di 8ohm ha dei picchi minori intorno a 5-6 ohm abitualmente, quindi siamo perfettamente in "zona di previsione" del progetto dell'ampli....)
Esagero, tolgo il filtro allo slew rate. Quello che passa dall' ampli lo scarico sul QL65:
Mah, alla fine non cambia quasi nulla. Perchè ? Perché il passa basso naturale dei filtri cross e degli altoparlanti limita comunque le dinamiche descritte prima. Bisogna aggiungere che la gran parte delle modulazioni al transiente che un diffusore genera sono da attribuire più ai filtri cross che agli altoparlanti, proprio per effetto limitativo di Re. I filtri sono celle LC che spesso dispongono componenti reattive direttamente sulla linea dell' ampli, quindi capaci di iniettare il loro contributo senza mediazioni resistive...
Questo è un woofer da 21cm in aria libera, sottoposto allo stesso stimolo:
Conclusioni preliminari:
Non solo le componenti meccaniche degli altoparlanti non generano agevolmente richieste di picchi di corrente, ma il loro effetto bassa banda e passa basso limitano le condizioni di stimolazione a prescindere dal pilotaggio. Solo un equalizzazione inversa, come in certi "motional feedback" che preveda una inezione di extracorrente volontaria per accelerare il movimento può modificare questa natura...
Ma io posso sempre sbagliarmi....
ciao
PS: prossimamente andiamo a vedere la cosa del transiente, situazione che giustamente va considerata in queste dinamiche....
Aggiunta per Valerio:
NOn si può dire che un ampli possa erogare una energia istantanea infinita, ma si può dimostrare "quanta" corrente ed in che tempo un ampli specifico riesce ad erogare. Se guardi i miei grafici, nel caso dell'ampli che ho usato, la curva di erogazione su carico capacitivo la dice lunga. In caso di richiesta da parte del carico, ALMENO una quantità di corrente analoga con analogo slew rate la darebbe. Il fatto che nel caso reale questa pendenza non esista, significa che IL CARICO NON LA RICHIEDE non che l' ampli lo limita....
Mauro
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