E chi l'ha detto che sono diffusori per il teatro?
Sono i diffusori per il Simposio!
Servono agli ascritti al Simposio per fare le loro belle prove a casa, e nel laboratorio.
Poi servono per provare gli ampli ai Simposi, ed allietare gli stessi con musica.
ciao,
Fabio.
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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)
Originally posted by dueeffe - 18/06/2009 : 14:41:42
A questo punto sono un po' confuso, anch'io ero arrivato a conclusioni simili a quelle di Sinuko.
Jorge, proprietario del 3D, pochi post precedenti a questo infatti scrive:
Se si vuole aver successo, infine, conviene non dimenticare le caratteristiche del ambienta d'ascolto a Teatro, particolarissime, e non riscontrabili a casa di nessuno. Non escludo un viaggetto previo a Monterubbiano, per rinfrescare la memoria, e fare un accurato sopralluogo.
Secondo me, si deve pensare agli obiettivi da raggiungere, e poi spendere quel che c'e da spendere. Non di più (inutilmente), ma neanche, di meno.
Ribadendo anche quanto meglio scritto poco prima (non stò a copiare la citazione) circa la scelta di realizzare un diffusore di alta qualità assoluta anche se un po' costoso (vedi suggerimento di largabanda extralusso sia pure come battuta).
Continuo a considerare quindi perdente l'ipotesi di Filippo (tipo due vie incrociato in zona rischiosa con componenti economici tentando "o' miracolo" con il crossover).
I contributi quindi dovrebbero essere finalizzati ad un diffusore con componenti anche costosi (il giusto per un'ottima qualità con efficienza minima 93dB) da utilizzare in teatro (o altri luoghi di ritrovo per simposiarchi) in conviviali ma non per questo meno attente valutazioni di ampli "no limits" in tutto tranne che per la potenza imposta.
Sbaglio?
Ciao!
Massimo
Originally posted by mr2a3 - 18/06/2009 : 15:35:20
Il Simposio nasce con l'idea di aggregazione, studio e sfida.
L'oggetto "cardine" è l'ampli coi milliwatt.
Durante le discussioni abbiamo sollevato le problematiche di regolamento (specie per i 999 milliwatt massimi) ma anche per tutte quelle che possono essere le condizioni di contorno.
Si è subito dimostrata la necessità di avere un diffusore comune, tale da permettere ad ognuno di condurre prove durante la realizzazione degli ampli.
Dapprima si è pensato ad un oggetto commerciale da adottare ufficilamente.
Considerata però la natura DIY dei partecipanti, si è deciso di optare per un oggetto autocostruito "open source", così da poter permettere ad ognuno di realizzarselo.
Chiaro è che vi è grande possibilità che i Simposi vengano svolti anche nel Teatro Pagani, perciò i diffusori dovranno comportarsi egregiamente anche in quel luogo.
Nulla toglie che tali eventi possano svolgersi in luoghi diversi, nei vari momenti della giornata (un simposio deve collocarsi massimo in due giorni, e svolgersi concretamente in una sola intera giornata).
E, per quanto possibile, vorranno essere anche itineranti.
La convivialità legata allo spirito ed al concetto stesso del termine ci obbliga a considerare la possibilità di allestire un impianto "da Simposio" anche nella sala ristorante dove il Simposio viene a "concretizzarsi".
Si vorranno "scandire", di fatto, i tempi ed i luoghi:
(esempio)
mattina e/o pomeriggio in sala sufficientemente capiente (ad esempio il Teatro Pagani) e cena in sala ristorante (epilogo del Simposio).
Comunque sia, un Simposio non potrà di certo svolgersi nelle mura domestiche (per ovvia questione di capienza).
Vogliate infine intendere che lo studio del "contorno" non si fermerà certo ai soli diffusori, ma verterà anche sul resto del sistema (sorgente, cavi ecc.) e che non vi saranno limiti di budget, giacchè il raggiungimento della massima qualità possibile e delle massime prestazioni sono altamente incoraggiate.
Spero di essermi spiegato in modo chiaro.
saluti,
Fabio.
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(Al Capone)