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mrttg
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Messaggio da mrttg »

Sono d'accordo sui ThermalTrak, li uso nel mio buffer diamond e vanno benone, nessun problema di deriva termica.

Se non erro anche Broskie ha proposto un ampli ibrido coi Thermaltrak.

Ciao

Andrea


Originally posted by andypairo - 19/03/2007 :  20:59:53
Andrea magari posta uno schema :D

Tiziano
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Messaggio da titano »

Sono d'accordo sui ThermalTrak, li uso nel mio buffer diamond e vanno benone, nessun problema di deriva termica.

Se non erro anche Broskie ha proposto un ampli ibrido coi Thermaltrak.

Ciao

Andrea


Originally posted by andypairo - 19/03/2007 : 20:59:53
Andrea magari posta uno schema :D

Tiziano


Originally posted by mrttg - 19/03/2007 : 21:06:31

http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2018

Questo immagino...lo hai assemblato?

Marco
Marco
andypairo
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Messaggio da andypairo »

Si, ho costruito un prototipo stereo e le prove iniziali sono state piuttosto incoraggianti.

Purtroppo la mancanza di un contenitore adeguato, la presenza della piccola Aurora (che ha cominciato a camminare ed è assai curiosa) e alcune trasferte di lavoro hanno impedito ulteriori prove.

All'ascolto l'ampli inizialmente non si fa notare, è poco "ruffiano", ma poi ti trovi a notare cose che non avevi mai notato. La cosa è particolarmente evidente sulle interpretazioni corali, che sembrano avere meno "impatto" ma rivelano una maggiore separazione tra i vari componenti.
Anche il senso del ritmo è veramente notevole, a volte gli arti prendono vita e si mettono a seguire la musica ;-)

Appena riesco a mettermi in condizioni di sicurezza conto di fare ulteriori prove, tra cui un po' di tube rolling sull'Aikido (E88CC, 6N1P, 6GU7, 6N6P) per vedere quale è la combinazione ottimale.

Ciao

Andrea
Badra69
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Messaggio da Badra69 »

Ho fatto un po' di valutazioni guardandomi qualche tonnellata di datasheets.
Mi sembra di aver capito che Irf non sono un gran che nel range in cui li dovrei usare. A parte le loro capacità di ingresso anche la loro linearità lascia abbastanza a desiderare.
Invece i mosfet laterali Hitachi tipo 2sk1058 e 2kj162:

http://www.ortodoxism.ro/datasheets/Hit ... yzruwz.pdf

ma anche i buz900/905 ed altri sono spettacolari, hanno una linearità notevole e penso che comunque li si usi viene fuori qualcosa di buono. Meglio di molti pentodi e tetrodi finali. Infatti ho l'impressione che uscendo di drain al costo di aumentare l'impedenza di uscita si ottengono carateristiche simil valvolari. Hanno un grande difetto, costano quanto delle valvole se non di più!
Devo ancora valure bene i vari Darlington se conviene l'uso rispetto i bipolari classici.
Volendo cominciare a riflettere con lo stato solido ho pensato di usare i componenti più comuni ed economici possibili. Non so alla fine se sarà questa la strada che seguirò o se seglierò quella dei bellissimi Hitachi o del gainglone con LM1875, ma per il momento ho provato a far questo:

Immagine

SIMetrix Intro 5.3 dice che funziona, ma se qualcuno mi può confermare. Poi non ho idea di come si compensino le derive termiche.

Ciao, Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 19/03/2007 :  19:14:51
....bellissimo schema molto simile a quello che ho postato io, la compensazione in temperatura la puoi fare con un serie di tre/quattro diodi in serie al potenziometro del bias (vedi come fatto sul mio schema)
i diodi vanno appoggiati alla aletta di raffreddamento.
Questa topologia riesce a dare delle prestazioni di tutto rispetto, l'unico
problema venuto fuori dalle simulazioni fatte è proprio una "delicata"
compensazione della temperatura che in alcune situazione può portare
l'amplificatore a lavorare in classe "B", in pratica si annulla completamente il bias (troppa retroazione del bias termico), comunque
giocando sul numero dei diodi appoggiati al dissipatore si può facilmente
aggirare il problema.

Calogero
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Messaggio da Giaime »

L'intenzione è di farli andare in classe A questo tipo di buffer?


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Messaggio da hobbit »

L'intenzione è di farli andare in classe A questo tipo di buffer?
Dici dello schema? Pensavo o ad un classe A o un AB con polarizzazione alta, comunque un qualcosa di accendibile l'estate!!!

Per lo stadio in tensione qualche consiglio?
....bellissimo schema molto simile a quello che ho postato io, la compensazione in temperatura la puoi fare con un serie di tre/quattro diodi in serie al potenziometro del bias (vedi come fatto sul mio schema)
i diodi vanno appoggiati alla aletta di raffreddamento.
Questa topologia riesce a dare delle prestazioni di tutto rispetto, l'unico
problema venuto fuori dalle simulazioni fatte è proprio una "delicata"
compensazione della temperatura che in alcune situazione può portare
l'amplificatore a lavorare in classe "B", in pratica si annulla completamente il bias (troppa retroazione del bias termico), comunque
giocando sul numero dei diodi appoggiati al dissipatore si può facilmente
aggirare il problema.

Calogero
Sono molto imbranato nell'uso del programma non riesco a simulare tutto quello che vorrei. Devo provare a montare. Ho comunque delle resistenze termiche con un impasto che ha una dipendenza dalla temperatura inversa proprio per questi scopi. Devo ripescare i dati.

Ciao,

Francesco
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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Messaggio da andypairo »

L'intenzione è di farli andare in classe A questo tipo di buffer?
Sebbene la classe A abbia i suoi perchè, specie in open loop, nemmeno io voglio rinunciare ad usare l'ampli d'estate, per cui direi classe AB, magari con polarizzazione altina.

Stando sul classe A ci sono parecchie altre alternative, tra cui il power follower di Ciuffoli, che a detta di molti è davvero ottimo (ed è pure piuttosto "semplice" circuitalmente parlando)

Ciao

Andrea
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Messaggio da Giaime »

Uhm... e qui si vede la mia ignoranza in fatto di stato solido.

Da quel poco che so, comunque, i bipolari permettono l'operatività in classe AB anche senza pesanti dosi di reazione negativa a raddrizzare la funzione di trasferimento (raddrizzamento, da quanto ne so, teoricamente impossibile, poichè quando il segnale al limite del clipping transita per lo zero, il guadagno open loop crolla perchè i dispositivi sono per un istante entrambi spenti o quasi, crolla così anche il guadagno d'anello, e addio correzione: e lì si sono inventati cose come il current dumping etc etc), invece i mosfet no, essendo più "duri" da spegnere.

E' corretto? :oops: Si può usare quindi il vostro schemino in classe AB senza nfb che includa lo stadio d'uscita, oppure la distorsione di crossover è elevata?

Spice può dire poco su questo poichè suppone i dispositivi identici, probabilmente nel simulatore le funzioni di trasferimento si sovrappongono perfettamente creando una bella riga dritta... ma potrei sbagliarmi.

Qualcuno getta luce? 8)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Messaggio da Piercarlo »


Qualcuno getta luce? 8)



Originariamente inviato da Giaime - 20/03/2007 :  12:19:17
Ci provo...

Anzitutto va puntualizzata una cosa: la cosiddetta "sovrapposizione delle
caratteristiche" che da come risultante una linea retta... è soltanto un'illusione
(anche con i tubi) perché comunque un finale non andrà MAI a pilotare un carico
davvero resistivo e le componenti reattive di un diffusore normale fanno del loro
peggio per spostare il punto di crossover tutt'intorno a dove dovrebbe stare con
tutte le conseguenze del caso (specialmente con gli stato solido che con il carico
e le sue bizzarie reattive ci devono fare i conti direttamente).

Questo significa che, in condizioni di lavoro normale con un carico reale, non lavora
mai veramente in classe B ma piuttosto in un misto di classe B e C in cui, per ridurre
ai minimi termini l'influenza della "C", la retroazione diviene assolutamente
indispensabile. La sua azione è di livellare le variazioni e, se non può far nulla contro
le discontinuità, può però agire nel senso di cercare di farle esistere, "sparando" le
componenti di distorsione il più in alto possibile nella banda audio - l'ideale sarebbe
fuori del tutto... purtroppo tra gli ideali e la realtà si pongono alcuni ostacoli non di
poco conto tra cui, il principale, è dovuto al fatto che la retroazione ha dei tempi
minuscoli ma non nulli di intervento, con annessi un po' di casini soprattutto sotto
l'aspetto della stabilità che, con la velocità, va poco o punto d'accordo.

Sulla polarizzazione ottimale di un classe B a bipolari si sono sprecati un po' di litri
di inchiostro che, secondo me, sarebbe stato meglio usare per scrivere altro.
Il perché è presto detto: la polarizzazione ottimale può esistere solo teoricamente
sulla carta ma non nella realtà dove una marea di fattori rendono aleatoria la
definizione stessa di punto ottimale, ragion per cui, piuttosto che starsene su un
"punto ottimale" evanescente e a forte rischio di cadere nel burrone della classe C
(come succede in TANTISSIMI amplificatori), è meglio abbondare un po' con le
correnti di riposo e lavorare in classe AB e mettersi il cuore in pace relativamente
al problema di avere due punti di crossover: sono *comunque* due che piaccia o no
per cui tanto vale accollarsi il cosiddetto "gm doubling" (come lo chiama Self ma sulla
cui esistenza effettiva, almeno nel caso dei bipolari, sono in molti ad avere dei dubbi)
e accettare di avere un crossover "dolce" piuttosto che "duro". Non si può fare molto altro...

Ci sarebbero un mare di altre cose da dire ma... la pausa è finita, mi spiace! :(

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da hobbit »

E' interessante la tua risposta perché dai uno spessore pratico e non teorico all'argomento, possibile solo a chi ci ha già combattutto con questi scarafaggi.
Spero che tu possa comunque approfondire l'argomento.

Detto ciò, riguardo a questa possibile variante dello stadio di guadagno in corrente (la tripletta) faccio i conti con il materiale a disposizione per questi esperimenti:
2 trasformatori da 12V 3,95A, ciò vuo dire che con una polarizzazione di 1-1,2A a canale ci dovrei stare. Il tutto non dovrebbe dissipare come una stufetta e dovrebbe garantire se non sbaglio 4W in classe A su 8R e 2W su 4R, un po' pochini per la verità. Non mi dispiace se quelli che hanno più esperienza correggono i miei calcoli grossolani. In AB invece le questioni dovrebbero andar nettamente meglio.

Ciao,

Francesco
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Messaggio da Piercarlo »

E' interessante la tua risposta perché dai uno spessore pratico e non teorico
all'argomento, possibile solo a chi ci ha già combattutto con questi scarafaggi.
Spero che tu possa comunque approfondire l'argomento.
Ci proverò... di roba da dire ce n'è parecchia e non sono tutte spine. C'è anche
qualche buona notizia per chi ha sempre visto il crossover come "la bestia".
Il tutto non dovrebbe dissipare come una stufetta e dovrebbe garantire se
non sbaglio 4W in classe A su 8R e 2W su 4R, un po' pochini per la verità.
Il contrario... 2W su 8R e 4W su 4R... Sono pochi ma intanto provali... ; )
Cura soprattutto che il ronzio non ti rovini la festa perché altrimenti classe A e
classe AB pari sono! :(
In AB invece le questioni dovrebbero andar nettamente meglio.
Perché? Ah, suggerimento volante... visto che la tensione e la potenza sono basse se puoi "spreca" anche uno stabilizzatore... dovrebbe fare qualche differenza.

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Giaime »

Grazie Piercarlo della esauriente risposta! :)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Messaggio da hobbit »

Il contrario... 2W su 8R e 4W su 4R... Sono pochi ma intanto provali... ; )
Cura soprattutto che il ronzio non ti rovini la festa perché altrimenti classe A e
classe AB pari sono! :(
Perché? Se ho 1A, i due transistor potranno modulare 2A e la potenza in classe A non dovrebbe essere RL*I*I/8?

Ciao,

Francesco
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Messaggio da Piercarlo »

Perché? Se ho 1A, i due transistor potranno modulare 2A e la potenza in classe A non dovrebbe essere RL*I*I/8?

Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 20/03/2007 : 20:41:27
Negli stadi di uscita a stato solido (senza trafsformatore) ciò che "fissa" la massima potenza di uscita è solo la tensione di alimentazione, la corrente di riposo su questo non ha nessuna influenza. La potenza sui vari carichi la si calcola tenendo fissa la tensione di alimentazione (che in linea di massima è fissa x davvero!) e trovando per ciascun carico la massima corrente richiesta e consenguentemente anche la massima potenza erogabile.

In pratica:

Puscita media = (Vcc/2)*(Vcc/2)/2RL o, equivalentemente Vcc*Vcc/8*RL

La tua formula sarebbe vera se l'amplificatore fosse, anziché un generatore di tensione massima di uscita, un generatore di *corrente* massima di uscita

NOTA BENE - Io l'ho fatto veramente semplice mettendo "Vcc/2" in realtà a Vcc vanno sottratte cadute di tensione dovute alle perdite più varie che in pratica, per avere una valuzione più realistica della potenza di uscita di un amplificatore occorre togliere a Vcc/2 almeno 2-3 Volt.

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Grazie Piercarlo della esauriente risposta! :)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Originariamente inviato da Giaime - 20/03/2007 : 19:43:17
Di nulla anzi, aggiungo per completezza e per rendere un'idea di cosa sia DAVVERO la distorsione di incrocio, che in pratica in uno stadio di uscita in classe B o AB gli incroci sono tanti quanti sono i dispositivi che commutano. Ovvero al minimo, in uno stadio equipaggiato con Darlington, vi sono quattro "cuspidi" di discontinuità. Se poi lo stadio di uscita vero e proprio è composto da PIU COPPIE DI FINALI, al computo dei punti di discontinuità vanno aggiunti due punti per ogni coppia di finali in più. Detto in altro modo... non abbiamo un vero e proprio incrocio ma puttosto una "nebbia" composta da tanti piccoli incroci, ognuno dei quali fa la sua parte di guastafeste.

Ciao
Piercarlo

PS - Come si ottiene il bollino "sostenitore"? Io sabato il grano l'ho cacciato! :D
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Messaggio da Giaime »

PS - Come si ottiene il bollino "sostenitore"? Io sabato il grano l'ho cacciato! :D

Originariamente inviato da Piercarlo - 20/03/2007 : 22:20:58
Posta qui:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=363


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Messaggio da Piercarlo »

E va bhe... se a Pasqua non è ancora successo niente mi faccio sentire... ; )

Ciao e grazie! :)
Piercarlo
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Messaggio da andypairo »

Negli stadi di uscita a stato solido (senza trafsformatore) ciò che "fissa" la massima potenza di uscita è solo la tensione di alimentazione, la corrente di riposo su questo non ha nessuna influenza. La potenza sui vari carichi la si calcola tenendo fissa la tensione di alimentazione (che in linea di massima è fissa x davvero!) e trovando per ciascun carico la massima corrente richiesta e consenguentemente anche la massima potenza erogabile.

In pratica:

Puscita media = (Vcc/2)*(Vcc/2)/2RL o, equivalentemente Vcc*Vcc/8*RL

La tua formula sarebbe vera se l'amplificatore fosse, anziché un generatore di tensione massima di uscita, un generatore di *corrente* massima di uscita

NOTA BENE - Io l'ho fatto veramente semplice mettendo "Vcc/2" in realtà a Vcc vanno sottratte cadute di tensione dovute alle perdite più varie che in pratica, per avere una valuzione più realistica della potenza di uscita di un amplificatore occorre togliere a Vcc/2 almeno 2-3 Volt.

Ciao
Piercarlo



Originariamente inviato da Piercarlo - 20/03/2007 :  22:12:29
Se ci riferiamo alla potenza in classe A (come credo intendesse Fraqncesco) allora il fattore limitante può essere la corrente (a seconda del carico, ma di norma lo è).
Con carichi a bassa impedenza è la corrente di bias a fissare la potenza massima in classe A, con impedenze elevate può essere la tensione di alimentazione a porre un limite alla massima potenza erogabile al carico.

Ciao

Andrea
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Messaggio da hobbit »

Se ci riferiamo alla potenza in classe A (come credo intendesse Fraqncesco) allora il fattore limitante può essere la corrente (a seconda del carico, ma di norma lo è).
Con carichi a bassa impedenza è la corrente di bias a fissare la potenza massima in classe A, con impedenze elevate può essere la tensione di alimentazione a porre un limite alla massima potenza erogabile al carico.

Ciao

Andrea


Originally posted by andypairo - 21/03/2007 :  00:11:41
Si, esattamente quello che intendevo.
Ciao,

Francesco
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Messaggio da hobbit »

Nella mia ricerca di informazioni mi sono imbattuto nel classico sito:

http://sound.westhost.com/project101.htm

Questo non è un ibrido però sono interessanti le considerazioni che il famoso autore fa a proposito dei mosfet laterali e sono anche di tutto rispetto le prestazioni del circuito.

Avrò scoperto l'acqua calda, ma le prestazioni di questi mosfet ripagano ampiamente il loro costo. Se poi li paragoniamo al costo di una buona valovola con il relativo trasformatore..... Anche gli otl hanno costi per altri motivi molto maggiori. Con questo non voglio dire che non abbia senso costruire amplificatori valvolari o a bjt, per carità!

Uno dei motivi che può portare alla costruzione di un ibrido è la ricerca di prestazioni ottime (e di un certo tipo di suono), tenendo basse le complicazioni circuitali ed i costi, cioè un minimalismo ma senza estremismi. Considerando questo tipo di dispositivi l'obiettivo non sembra difficile da raggiungere.

Ciao,

Francesco
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