Pagina 1 di 1

Lo stadio phono assoluto

Inviato: 23 gen 2011, 12:19
da doctor
Ciao a tutti!
Ultimamente mi sto ponendo delle domande sugli stadi phono. :!:
In Internet ho notato che gli audiofili spesso indicano gli stadi con RIAA passiva come i migliori. Ancora, ho visto schemi a valvole piuttosto semplici (solitamente due-tre triodi per canale e più raramente pentodo più triodo) additati come "the best". Di riflesso, gli schemi commerciali delle case più blasonate utilizzano al 90% RIAA inserite nel loop di feedback e schemi spesso ibridi con molti componenti (p.es. Audio Research). Poi altre case al vertice mondiale delle realizzazioni SS, utilizzano OP-AMP e dichiarano caratteristiche "astronautiche". 8)
Inutile dire che le prove d'ascolto sono sempre, in tutti i casi, entusiastiche... :x il meglio del meglio. :hai:
Ma allora secondo la Vs esperienza dove sta la verità?
Negli schemi più semplici a portata di autocostruttori o nelle realizzazioni complesse? Valvole o SS? Ibridi? RIAA attiva o passiva?
So benissimo che non esiste una risposta univoca ma deve pur esserci qualche "paletto" da fissare e da cui partire.
Infine mi sono imbattuto in un concetto a me sconosciuto: HEADROOM.
Qualcuno sa dirmi come si misura e di cosa si tratta?
Grazie!

PAOLO

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 23 gen 2011, 13:47
da marziom
guarda qui
traslando il concetto sul pre-phono, è la capacità di quest'ultimo di accettare anche segnali più ampi del previsto senza andare in distorsione.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 23 gen 2011, 18:08
da BOROB
Credo che se esistesse il CIRCUITO ASSOLUTO, alla fine, con tanti sensibili ascoltoni, ce ne saremmo accorti.
Lo adotteremmo tutti da tempo e nessuno spenderebbe tempo e risorse a ricercarlo...

Il miglior RIAA è quello che, in aggiunta al tuo impianto - ambiente, più piace alle tue orecchie...
... finchè non ne ascolti uno migliore...

Perdonami per la filosofia spicciola profusa a piene mani.

Ciao
BRB

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 23 gen 2011, 18:23
da gluca
il blowtorch di j curl ed il suo stadio phono??

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 00:48
da EF80
A mio avviso gli apparecchi commerciali sono "zavorrati" apposta per gonfiare i prezzi e basta... vedi audio research v70 che hai 2 stadi a fet uno dietro l'altro e in cascata uno a triodi per pilotare in fine delle KT90 connesse a triodo... e tutto questo baraccone ha ancora bisogno di un preamplificatore per poter essere pilotato. Semplicemente se facessero un circuito fatto bene senza roba superflua non riuscirebbero a giustificare i prezzi... poi tanto per completare il quadro la rettificazione e' a SS con 4 bei elettrolitici grossi come lattine di coca e un regolatore di tensione a mosfet, e NFB globale dal trasformatore di uscita.

A mio avviso la roba commerciale e' troppo pensata solo per costare e/o forse anche per esporre dati e grafici. Per me autocostruendosi le cose si possono avere + soddisfazioni, sia personali per averlo fatto da soli sia anche uditive.. anche perche' io sono convinto che quello che spesso piace sono moderate coloriture del suono e presenza di armoniche che rende tutto piu' piacevole da ascoltare, mentre la roba che si reclamizza solo con dati strumentali magari finisce per essere fredda e insulsa.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 09:43
da doctor
Mi riesce difficile pensare che a livello industriale si "sprechi" del denaro. Anzi, si tende a risparmiare ovunque! Basti pensare che diversi costruttori non ci penserebbero due volte a risparmiare anche un solo euro su apparati da centinaia o migliaia di euro. :envy:
E poi avete presente un classico NAD 3020 o simile? Lo stadio phono non è proprio semplicissimo...ma allora mi chiedo: se bastavano un paio di FET (vedi es. il PACIFIC RIAA) perchè non hanno utilizzato quelli e si sono andati a complicare la vita con schemi più complessi ed all'apparenza meno "audiofili"?
Perchè hanno "sprecato" denaro ed (a prima vista) si sono accontentati di uno stadio meno performante con RIAA inserita nel loop di feedback? :tmi: E perchè imperano gli odiosi piccoli elettrolitici come capacità interstadio? :@
Eppure i pareri degli ascoltoni ed anche le misure darebbero ragione a NAD...
Ed il NAD è solo un esempio.
Ma allora non è che ci sfugge qualcosa?
Forse come dice GIZMO la realtà è che a molti piacciono delle coloriture del suono che in tanti apparati commerciali sono limitate...
Ma allora mi chiedo: ci piace davvero la riproduzione "fedele" o in realtà cerchiamo ben altro con i nostri stadi a doppio triodo o a doppio FET senza controreazione (parlando della norma) così ricchi di seconde armoniche?

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 12:03
da marziom
non banalizziamo per favore.
A nessuno viene in mente che un azienda (almeno quelle serie), oltre che realizzare un prodotto funzionante, deve fornire:
1) un oggetto sicuro, anche secondo le normative vigenti.
2) un oggetto che in maniera documentabile e tracciabile sia oggettivamente funzionante (misure rif. SIT).
3) un oggetto che continui a funzionare nel tempo sempre con le medesime performance.
4) un oggetto che continui a funzionare nelle più disparate condizioni ambientali e di rumore RF/EMI.
5) un oggetto che sia riparabile e per cui esistano dei pezzi di ricambio.
6) l'azienda deve pagare le tasse e i dipendenti.
7) ...in tutto questo ci dovrebbe pure guadagnare qualcosa.

Se pensate di poter far meglio... la strada è aperta per tutti.

PS
E con questo non voglio dire che non esistano fenomeni palesemente gonfiati e/o cantinari allo sbaraglio, ma fare di tutta l'erba un fascio...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 12:10
da EF80
doctor ha scritto:Mi riesce difficile pensare che a livello industriale si "sprechi" del denaro. Anzi, si tende a risparmiare ovunque! Basti pensare che diversi costruttori non ci penserebbero due volte a risparmiare anche un solo euro su apparati da centinaia o migliaia di euro. :envy:
E poi avete presente un classico NAD 3020 o simile? Lo stadio phono non è proprio semplicissimo...
Una persona autorevole una volta ma detto: Te le cose che leggi sui giornali di audio e sui forum in internet devi impararle tutte, se no quando parli con un'audiofilo sembri ignorante, pero' quando fai gli amplificatori devi farli bene.. chi ha orecchio per intendere...

In buona sostanza questi industriali risparmiano dove possono mentre per gonfiare il prezzo altrove aggiungono a volte forse secondo logiche piu' del cliente che meramente tecniche...
Forse come dice GIZMO la realtà è che a molti piacciono delle coloriture del suono che in tanti apparati commerciali sono limitate...
Ma allora mi chiedo: ci piace davvero la riproduzione "fedele" o in realtà cerchiamo ben altro con i nostri stadi a doppio triodo o a doppio FET senza controreazione (parlando della norma) così ricchi di seconde armoniche?
Io sono convinto che la perfezione "hifi" (solitamente solo strumentale) tanto sbandierata da certi personaggi (solitamente untori dello SS) non esiste, non so se per carenza degli strumenti di misura o per carenze umane, fatto sta che se esistesse allora ogni apparecchio sarebbe uguale all'altro.

Sono convinto invece che ogni apparecchio e' "imperfetto" a modo suo, e le imperfezioni sono proprio quelle che fanno la differenza di ascolto tra uno e l'altro. In buona sostanza: risonanze, coloriture, distorsioni armoniche la fanno da padrone, se sono troppo abbondanti ovviamente fa schifo, se ce ne sono troppo poche il suono diventa freddo "tipo stato solido" (anche se vai a valvole), se ce n'e' una piccola quantita' e del tipo giusto il suono piace, se del tipo sbagliato piace meno.

Tutto il problema e' trovare il tipo giusto che probabilmente e' anche abbastanza soggettivo.

Pero' non dimentichiamo che esiste anche l'audiofilo con i soldi nelle orecchie, cioe' che con piu' ne spende con meglio ci sente... Ho ascoltato personalmente un ampli da 10.000 euro da un figlio di papa' gasatissimo che non aveva proprio un bel niente di particolare.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 12:11
da EF80
marziom ha scritto:non banalizziamo per favore.
A nessuno viene in mente che un azienda (almeno quelle serie), oltre che realizzare un prodotto funzionante, deve fornire:
1) un oggetto sicuro, anche secondo le normative vigenti.
2) un oggetto che in maniera documentabile e tracciabile sia oggettivamente funzionante (misure rif. SIT).
3) un oggetto che continui a funzionare nel tempo sempre con le medesime performance.
4) un oggetto che continui a funzionare nelle più disparate condizioni ambientali e di rumore RF/EMI.
5) un oggetto che sia riparabile e per cui esistano dei pezzi di ricambio.
6) l'azienda deve pagare le tasse e i dipendenti.
7) ...in tutto questo ci dovrebbe pure guadagnare qualcosa.
Certo ma questi pero' potrebbero essere compromessi che si riflettono poi su qualcos'altro...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 12:22
da mariovalvola
doctor ha scritto:Mi riesce difficile pensare che a livello industriale si "sprechi" del denaro. Anzi, si tende a risparmiare ovunque! Basti pensare che diversi costruttori non ci penserebbero due volte a risparmiare anche un solo euro su apparati da centinaia o migliaia di euro. :envy:
E poi avete presente un classico NAD 3020 o simile? Lo stadio phono non è proprio semplicissimo...ma allora mi chiedo: se bastavano un paio di FET (vedi es. il PACIFIC RIAA) perchè non hanno utilizzato quelli e si sono andati a complicare la vita con schemi più complessi ed all'apparenza meno "audiofili"?
Perchè hanno "sprecato" denaro ed (a prima vista) si sono accontentati di uno stadio meno performante con RIAA inserita nel loop di feedback? :tmi: E perchè imperano gli odiosi piccoli elettrolitici come capacità interstadio? :@
Eppure i pareri degli ascoltoni ed anche le misure darebbero ragione a NAD...
Ed il NAD è solo un esempio.
Ma allora non è che ci sfugge qualcosa?
Forse come dice GIZMO la realtà è che a molti piacciono delle coloriture del suono che in tanti apparati commerciali sono limitate...
Ma allora mi chiedo: ci piace davvero la riproduzione "fedele" o in realtà cerchiamo ben altro con i nostri stadi a doppio triodo o a doppio FET senza controreazione (parlando della norma) così ricchi di seconde armoniche?

Ciao,

Paolo

Per me, le cose sono non stanno in questi termini.
Qualificare la produzione commerciale in modo univoco, è già una forzatura:
un audio tekne è diversissimo come costruzione, materiali, prestazioni elettriche e di ascolto da un audio note, da un krell, da un M.L. e da un C.J.
forse, si dovrebbe, in primis, dividere la produzione commerciale di qualità da quella solo "d'immagine".
alcuni marchi, bisogna aggiungere, in passato, erano molto più attenti alla qualità intrinseca delle loro elettroniche. Attualmente per ridurre i costi (non i prezzi), volano molto più bassi.
l'alta fedeltà di un passato neppure troppo lontano, aveva e ha molto da dire: Quad, Leak, Klangfilm, Agi, Grundig, (non li sto accomunando sto solo elencando i primi che mi vengono in mente)
Altri hanno sempre prodotto schifezze a caro prezzo (si vedano certi monotriodi bestemmia, ultrapotenti con tubi finali assolutamente inadatti) oppure reinterpretazioni orride e instabili del solito Williamson (che rimane un grande amplificatore). Qualcuno ricorda certi amplificatori enormi e costosi, colpevoli di aver fatto esplodere gli ultimi lotti disponibili di KT88 vere?
Il mercato, lo si deve ricordare, è vissuto generando dogmi assolutamente discutibili:
-la potenza come valore qualitativo
-la bassa distorsione a prescindere da come la si ottiene
-l'alto fattore di smorzamento
-il prezzo indicatore di qualità
-la classe A (venduta male come quella degli elettrodomestici)
Anche per questo il mercato si è collassato drammaticamente.
La divisione tra alta fedeltà "fedele" e ricerca di eufonia (ricerca di "coloriture"), è grossolana.
L'alta fedeltà serve a ingannare i sensi (e il cervello che li governa) per darti l'illusione di essere dove non sei, di essere davanti a un evento reale. Il pensare che solo con determinate misure (prescindendo da come si ottengono)  lo si possa ottenere è un'ipotesi finzione.
Non si riesce neppure a mettersi d'accordo su cosa sia importante per un ascolto fedele. (fedeltà intesa come capacità di illudere, di ingannare i sensi) 
I cervelli sono diversi, le esperienze, la cultura, la sensibilità variano moltissimo. Cosa chiedi all'ascolto domestico? cosa ti serve per creare questa illusione? cosa ti crea questa alchimia?
 
 
L'autocostruzione può aiutarti molto in quest'ottica. Solo così puoi avvicinarti a livelli inarrivabili che, ovviamente, possono fornire una risposta convincente solo a te stesso e/o, al limite, a persone che per vari motivi, hanno un vissuto (inteso come insieme di sensibilità/suggestioni/gusti ) simile al tuo.
Certo, conta la preparazione specifica, l'esperienza, il tempo e il vil metallo.
Un autocostruttore ha, comunque, meno vincoli, può scegliere i componenti in funzione delle loro reali prestazioni prescindendo da una eventuale ripetibilità dell'oggetto. Può sperimentare liberamente strade diverse non facilmente percorribili da chi deve, comunque, vendere.
 
Lo stadio phono assoluto, per me, gira intorno a un filtro riaa induttivo.
Esistono, comunque, altre strade :
il pre progettato da dr.Paolo, incarna perfettamente quello che intendo.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 13:06
da EF80
mariovalvola ha scritto:L'alta fedeltà serve a ingannare i sensi (e il cervello che li governa) per darti l'illusione di essere dove non sei, di essere davanti a un evento reale. Il pensare che solo con determinate misure (prescindendo da come si ottengono)  lo si possa ottenere è un'ipotesi finzione.
Questo e' una cosa che dal lato pratico pero' paga poco, nel senso che per avere questa "sensazione" di realta' con un impianto super fedele devi anche disporre di registrazioni di una qualita' ben oltre la media, che sono molto rare da trovare. Io ho trovato alcune tracce SACD dove c'e' un pezzo di jazz e uno di blues veramente registrati bene e che con le mie tannoy e il solito vecchio PP da 6 watt a canale danno una sensazione di ascolto veramente live, confermatomi anche da alcuni musicisti che ogni tanto passano per casa mia... ma il problema e' poi tutto il resto che non e' registrato come dovrebbe, a quel punto puo' diventare conveniente avere un impianto che piu' o meno artificiosamente ti colora il suono per aggiungergi in qualche modo quello che manca anche se poi questo probabilmente non rispecchia quello che sarebbe l'ascolto in reale di quell'artista per lo meno da godimento alle orecchie...

A questo proposito il mio ultimo ampli dovrebbe nell'intenzione essere piu' fedele possibile (cosa che mi dovrebbe essere riuscita piuttosto bene) ma poi ho intenzione di maneggiare il segnale nel successivo DAC, cosi' modificando il DAC posso modificare il suono generale...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 13:19
da marziom
GizMo ha scritto: devi anche disporre di registrazioni di una qualita' ben oltre la media, che sono molto rare da trovare.
non pensare... a volte si trovano CD registrati in modo superbo anche su etichette sconosciute.
...tutt'è capire cosa si intende per "superbo".

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 13:22
da EF80
Certo ma di un CD registrato superbamente di un'artista che non mi piace me ne faccio poco, non e' che ascolto la musica solo in base alla qualita' della registrazione... Cioe' nel senso che se mi piace tizio ma tizio vende CD registrati cosi' cosi' cosa faccio? ci sono cmq casi limite se e' troppo registrato male diventa inascoltabile, sopratutto quando c'e' troppa compressione dinamica (tanto hanno tutti gli ipod no? maledetti...).

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 13:24
da mariovalvola
marziom ha scritto:
GizMo ha scritto: devi anche disporre di registrazioni di una qualita' ben oltre la media, che sono molto rare da trovare.
non pensare... a volte si trovano CD registrati in modo superbo anche su etichette sconosciute.
...tutt'è capire cosa si intende per "superbo".

Assolutamente d'accordo.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 14:27
da doctor
(Quotando MARIOVALVOLA):
Anch'io sono affascinato dalla RIAA passiva L-C :smile: ma a mio avviso, due induttori in serie al segnale provocano inevitabili risonanze (anche a livello di armoniche) che finiscono col colorare il segnale. Che poi questo possa piacere, beh, è un altro discorso.
Invece quello che sarebbe interessante e che non ho quasi mai visto proporre è una RIAA passiva R-C in PARALLELO al segnale e non in serie. :razz:

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 14:32
da UnixMan
doctor ha scritto:allora mi chiedo: se bastavano un paio di FET (vedi es. il PACIFIC RIAA) perchè non hanno utilizzato quelli e si sono andati a complicare la vita con schemi più complessi ed all'apparenza meno "audiofili"?
oltre a quanto hanno già detto Mario e Marzio, aggiungerei un "piccolo" dettaglio: circuitazioni semplici e minimali (e senza NFB) come quelle che citi hanno bisogno di una selezione di tutti i componenti (attivi e passivi) estremamente accurata, altrimenti il risultato finale è sostanzialmente casuale (e ovviamente neanche uguale tra i due canali, oltre che da un esemplare all'altro).

Senza contare che alcuni componenti "invecchiano" e cambiano le loro caratteristiche nel tempo...

I circuiti complessi (ed il NFB) servono a rendere le prestazioni uniformi, ripetibili e poco o nulla dipendenti dalle tolleranze dei componenti. Cosa che per una produzione in serie è molto importante. Costa meno decuplicare il numero di componenti che essere costretti a selezionarli accuratamente (e magari dover poi tarare uno per uno gli apparecchi prodotti).

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 14:50
da doctor
Unixman,
Hai detto una cosa molto interessante! :clap:
In effetti potrebbe essere uno di quei "paletti" che tanto ho cercato.
GRAZIE!

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 16:04
da EF80
doctor ha scritto:(Quotando MARIOVALVOLA):
Anch'io sono affascinato dalla RIAA passiva L-C :smile: ma a mio avviso, due induttori in serie al segnale provocano inevitabili risonanze (anche a livello di armoniche) che finiscono col colorare il segnale. Che poi questo possa piacere, beh, è un altro discorso.
Invece quello che sarebbe interessante e che non ho quasi mai visto proporre è una RIAA passiva R-C in PARALLELO al segnale e non in serie. :razz:
A dire il vero io ho sempre visto con filtri RC mai con induttanze, prova a guardarti questo http://www.dissident-audio.com/RIAA_PC900/Page.html

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 17:24
da doctor
GizMo ha scritto:
doctor ha scritto:(Quotando MARIOVALVOLA):
Anch'io sono affascinato dalla RIAA passiva L-C :smile: ma a mio avviso, due induttori in serie al segnale provocano inevitabili risonanze (anche a livello di armoniche) che finiscono col colorare il segnale. Che poi questo possa piacere, beh, è un altro discorso.
Invece quello che sarebbe interessante e che non ho quasi mai visto proporre è una RIAA passiva R-C in PARALLELO al segnale e non in serie. :razz:
A dire il vero io ho sempre visto con filtri RC mai con induttanze, prova a guardarti questo http://www.dissident-audio.com/RIAA_PC900/Page.html
Infatti questo è il tipico stadio phono con RIAA passiva serie ed è un classico con i due triodozzi. :wink:
Quello che si vede MOLTO raramente invece è una RIAA passiva che operi in parallelo :o (rara almeno quanto una RIAA L-C...).

Ciao,
Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 gen 2011, 17:28
da marziom
doctor ha scritto: Quello che si vede MOLTO raramente invece è una RIAA passiva che operi in parallelo...
scusa l'ignoranza, ma in parallelo a che? ci mostri un esempio...per quanto raro ce ne sarà uno.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 25 gen 2011, 00:42
da doctor
marziom ha scritto:
doctor ha scritto: Quello che si vede MOLTO raramente invece è una RIAA passiva che operi in parallelo...
scusa l'ignoranza, ma in parallelo a che? ci mostri un esempio...per quanto raro ce ne sarà uno.
Sì, dovrei avere uno schema nei meandri del PC ma devo cercarlo ed appena possibile lo posterò.
In definiiva si tratta di questo:
Le RIAA passive classiche sono composte da un resistore (quasi sempre da alcune decine di Kohm) in serie tra due stadi. Dopo il resistore troviamo un C in parallelo verso massa. In sintesi è un passa-basso. Poi una cella R-C in serie è posta in parallelo al C del passa-basso.
Le RIAA passive in "parallelo" invece, NON prevedono il passa-basso in serie tra i due stadi. I due stadi sono collegati tra loro direttamente ma, in parallelo alla connessione tra i due appunto, ci sono celle R-C che creano l'equalizzazione richiesta.
Elettricamente, quella R serie che manca tra i due stadi, è la grossa differenza.
Come avviene nelle RIAA L-C dunque, il segnale non attraversa una R di valore elevato.
Spero di essermi spiegato... :geek:

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 25 gen 2011, 00:55
da EF80
doctor ha scritto:Infatti questo è il tipico stadio phono con RIAA passiva serie ed è un classico con i due triodozzi. :wink:
Quello che si vede MOLTO raramente invece è una RIAA passiva che operi in parallelo :o (rara almeno quanto una RIAA L-C...)
Pero' i triodozzi son un po' particolari :) :) io e' un pezzo che voglio adottarli da qualche parte perche' sentire come suonano mi incuriosisce molto... nel caso ti interessasse, visto che sui DS originali non trovi le curve anodiche me le sono acquisite io col tracciacurve :)

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 25 gen 2011, 09:45
da marziom
doctor ha scritto: Le RIAA passive classiche sono composte da un resistore (quasi sempre da alcune decine di Kohm) in serie tra due stadi. Dopo il resistore troviamo un C in parallelo verso massa. In sintesi è un passa-basso. Poi una cella R-C in serie è posta in parallelo al C del passa-basso.
Le RIAA passive in "parallelo" invece, NON prevedono il passa-basso in serie tra i due stadi. I due stadi sono collegati tra loro direttamente ma, in parallelo alla connessione tra i due appunto, ci sono celle R-C che creano l'equalizzazione richiesta.
Elettricamente, quella R serie che manca tra i due stadi, è la grossa differenza.
Come avviene nelle RIAA L-C dunque, il segnale non attraversa una R di valore elevato.
ah, questo è....
quella resistenza serie un motivo ce l'ha... sopratutto con i tubi.
Sei cosciente che con la c.d. "riaa parallelo" le frequenze di intervento dipendono fortemente dalla resistenza interna del tubo?

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 25 gen 2011, 09:46
da doctor
GizMo ha scritto:
doctor ha scritto:Infatti questo è il tipico stadio phono con RIAA passiva serie ed è un classico con i due triodozzi. :wink:
Quello che si vede MOLTO raramente invece è una RIAA passiva che operi in parallelo :o (rara almeno quanto una RIAA L-C...)
Pero' i triodozzi son un po' particolari :) :) io e' un pezzo che voglio adottarli da qualche parte perche' sentire come suonano mi incuriosisce molto... nel caso ti interessasse, visto che sui DS originali non trovi le curve anodiche me le sono acquisite io col tracciacurve :)
Ben vengano le curve! :razz: Magari interessano anche ad altri; potresti postarle a beneficio comune.
Grazie

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 25 gen 2011, 09:50
da doctor
marziom ha scritto:
doctor ha scritto: Le RIAA passive classiche sono composte da un resistore (quasi sempre da alcune decine di Kohm) in serie tra due stadi. Dopo il resistore troviamo un C in parallelo verso massa. In sintesi è un passa-basso. Poi una cella R-C in serie è posta in parallelo al C del passa-basso.
Le RIAA passive in "parallelo" invece, NON prevedono il passa-basso in serie tra i due stadi. I due stadi sono collegati tra loro direttamente ma, in parallelo alla connessione tra i due appunto, ci sono celle R-C che creano l'equalizzazione richiesta.
Elettricamente, quella R serie che manca tra i due stadi, è la grossa differenza.
Come avviene nelle RIAA L-C dunque, il segnale non attraversa una R di valore elevato.
ah, questo è....
quella resistenza serie un motivo ce l'ha... sopratutto con i tubi.
Sei cosciente che con la c.d. "riaa parallelo" le frequenze di intervento dipendono fortemente dalla resistenza interna del tubo?
Certo, è una RIAA "difficile" da ottimizzare e penso pure da calcolare...
Io non ci ho mai fritto sù il cervello ma mi piacerebbe disporre del tempo necessario per arrivare ad un qualche dignitoso risultato. Per ora devo lasciar perdere... :?:

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 26 gen 2011, 16:23
da doctor
QUI http://www.klaus-boening.de/html/phonos ... ualization
Si trova un raro esempio di RIAA "parallela". :wink:

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 26 gen 2011, 17:21
da marziom
doctor ha scritto:QUI http://www.klaus-boening.de/html/phonos ... ualization
Si trova un raro esempio di RIAA "parallela". :wink:
...non a caso implementata con dei jfet...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 26 gen 2011, 20:32
da doctor
Già...
Ma sento il mormorio di coloro che sono contrari a tutto ciò che non sia "sotto vetro" :lol: . Strano che autocostruttori autorevoli non abbiano mai presentato nulla di simile... sotto vetro. 8)
Perchè non unire le conoscenze ed abbozzare qualcosa di dignitoso? :razz:
O siamo diventati tutti schiavi dei CD? :?
Per esempio mi piacerebbe che DUEFFE :clap: con la sua competenza e fantasia potesse darmi (darci) un'idea... e magari qualche "ING" potrebbe dirci la sua... :clap:

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 26 gen 2011, 20:54
da marziom
non hai capito il senso del mio intervento... e vabbè...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 26 gen 2011, 22:12
da doctor
Può essere, mi sono appena fatto una bottiglia di prosecco Carpenè Malvolti e non sono propriamente lucido... :oops:
E' un caso, non sono un alcolizzato :rofl: ...buono però, lo consiglio... :razz:
Ciao!

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 27 gen 2011, 11:37
da EF80
a me non mi sembra strano quel circuito e' un filtro che invece che andare a massa e messo a cavallo tra i 2 bracci di un circuito immagino alimentato in duale... sbaglio?

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 27 gen 2011, 13:02
da doctor
Certo, nulla di strano, ma sicuramente di diverso dal solito :o (R di valore medio-alto in serie tra primo e secondo stadio del pre). Secondo alcuni Autori, è proprio quella R serie che farebbe perdere in qualità nei confronti della mitica RIAA L-C dove la componente R-serie è minima.
Nel caso in esame, è come se l'equalizzazione avvenisse IN PARALLELO ai drain dei FET e tra primo e secondo stadio non ci sono R-serie. 8)
http://www.klaus-boening.de/html/riaa.h ... w_rate_exp

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 27 gen 2011, 13:09
da mrttg
doctor ha scritto:Già...
Ma sento il mormorio di coloro che sono contrari a tutto ciò che non sia "sotto vetro" :lol: . Strano che autocostruttori autorevoli non abbiano mai presentato nulla di simile... sotto vetro. 8)
Se fai una roba simile a tubi probabilmente devi fare il trimming di tutta la rete riaa :smile: (per il singolo canale).

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 27 gen 2011, 17:30
da doctor
mrttg ha scritto:
doctor ha scritto:Già...
Ma sento il mormorio di coloro che sono contrari a tutto ciò che non sia "sotto vetro" :lol: . Strano che autocostruttori autorevoli non abbiano mai presentato nulla di simile... sotto vetro. 8)
Se fai una roba simile a tubi probabilmente devi fare il trimming di tutta la rete riaa :smile: (per il singolo canale).
Perfettamente d'accordo.
Infatti la mia era una piccola (ed innocente) provocazione... :oops:

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 00:06
da doctor
Sto meditando di provare un pre fono con LME49720 (praticamente un LM4562) ed un altro con l' AD797. 8)
Gli OP-AMP sono "facili" ed un prototipo si dovrebbe metter su in fretta. :razz:
Qualcuno ha esperienze in merito? Suggerimenti?
Grazie

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 01:46
da EF80
il risultato che ottieni con degli operazioni e' talmente scontato e banale che quasi non c'e' gusto a realizzarlo 8) Puoi costruirlo poi lo tieni come confronto con un valvolare e/o ibrido, per me i risultati migliori li hai con discreti a SS o tubi o l'insieme dei 2.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 08:23
da drpaolo
il risultato che ottieni con degli operazioni e' talmente scontato e banale che quasi non c'e' gusto a realizzarlo...
Se non sei capace a progettarlo e/o non hai le idee ben chiare sul da farsi, certamente è così !

Se, invece....

P.S. tieni presente che, al momento, il riferimento assoluto per gli stadi RIAA (MM e MC) è un sistema a stato solido -progettato negli anni '70, con componenti degli anni '70- che impiega operazionali integrati e transistor.

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 09:32
da superfigone
drpaolo ha scritto:
il risultato che ottieni con degli operazioni e' talmente scontato e banale che quasi non c'e' gusto a realizzarlo...
P.S. tieni presente che, al momento, il riferimento assoluto per gli stadi RIAA (MM e MC) è un sistema a stato solido -progettato negli anni '70, con componenti degli anni '70- che impiega operazionali integrati e transistor.

Paolo
che sarebbe?

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 09:58
da doctor
GizMo ha scritto:il risultato che ottieni con degli operazioni e' talmente scontato e banale che quasi non c'e' gusto a realizzarlo 8) Puoi costruirlo poi lo tieni come confronto con un valvolare e/o ibrido, per me i risultati migliori li hai con discreti a SS o tubi o l'insieme dei 2.
Beh, io non darei nulla per scontato.
Per esempio il Mark Levinson 32 è un pre che utilizza gli AD797 ed il risultato non mi sembra ne scontato ne banale... :wink:
Poi, se mi si dice che al di là di tutto si considera a priori superiore la tecnologia a discreti o le valvole, allora il discorso è un altro ma occorrerebbe motivare o perlomeno argomentare l'affermazione.

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 09:59
da doctor
drpaolo ha scritto:
il risultato che ottieni con degli operazioni e' talmente scontato e banale che quasi non c'e' gusto a realizzarlo...
Se non sei capace a progettarlo e/o non hai le idee ben chiare sul da farsi, certamente è così !

Se, invece....

P.S. tieni presente che, al momento, il riferimento assoluto per gli stadi RIAA (MM e MC) è un sistema a stato solido -progettato negli anni '70, con componenti degli anni '70- che impiega operazionali integrati e transistor.

Paolo

Già...cosa sarebbe?
Grazie

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 10:17
da plovati
http://www.epidauro.org/phpBB3/viewtopi ... =44&t=3864

(da qualche parte che non ricordo più c'era uno schema completo e più leggibile)

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 10:51
da doctor
plovati ha scritto:http://www.epidauro.org/phpBB3/viewtopi ... =44&t=3864

(da qualche parte che non ricordo più c'era uno schema completo e più leggibile)
Quindi se non ho capito male questo AGI 511 sarebbe il riferimento assoluto?
:!:
Ho notato che nello schema si sono "dimenticati" i valori di alcuni componenti tra cui quelli della cella RIAA. Sarebbe interessante riconsiderare lo schema con i componenti attuali... :razz:

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 11:33
da EF80
doctor ha scritto:
GizMo ha scritto:il risultato che ottieni con degli operazioni e' talmente scontato e banale che quasi non c'e' gusto a realizzarlo 8) Puoi costruirlo poi lo tieni come confronto con un valvolare e/o ibrido, per me i risultati migliori li hai con discreti a SS o tubi o l'insieme dei 2.
Beh, io non darei nulla per scontato.
Per esempio il Mark Levinson 32 è un pre che utilizza gli AD797 ed il risultato non mi sembra ne scontato ne banale... :wink:
Poi, se mi si dice che al di là di tutto si considera a priori superiore la tecnologia a discreti o le valvole, allora il discorso è un altro ma occorrerebbe motivare o perlomeno argomentare l'affermazione.

Ciao,

Paolo
Gli operazionali sono generati dal mondo degli stato solidisti convinti che qualsiasi distorsione sotto il 5% e' impossibile da sentire (anche se dubito sia vero, o vero per tutti), dove l'unica cosa che conta sono le misurazioni strumentali, quindi i vari produttori fanno gara commerciale a chi riesce a mettere piu' zeri dopo la virgola..,

In questi termini qualsiasi circuito ad operazionali dal piu' obsoleto al piu' moderno dovrebbe cmq suonare alla stessa maniera perche' la loro distorsione e' sempre cmq "0,qualcosa". Per questo dico che il risultato e' scontato suonera' come qualsiasi altro apparecchio commerciale di cui i supermercati sono colmi, ma la vera cosa interessante dell'autocotruzione e' cercare quelle piccole distorsioni "buone" che rendono tutto piu' gradevole all'ascolto che vengono meglio con certi componenti piuttosto che con altri. Il mio suggerimento e' di fare quello a raghetti, poi fanne uno a valvole fatto bene e ascolta le differenze prima con le orecchie e dopo con gli strumenti di misura :smile: magari ti accorgi che quello che suona meglio per lo strumento e' il peggiore, oppure apparentemente per lo strumento sono uguali...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 11:46
da plovati
Gizmo, gizmo..
Speravo che frequentare il forum per diverso tempo ti consigliasse a più miti e articolate espressoni delle tue convinzioni.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 11:59
da doctor
GizMo ha scritto:
doctor ha scritto:
GizMo ha scritto:il risultato che ottieni con degli operazioni e' talmente scontato e banale che quasi non c'e' gusto a realizzarlo 8) Puoi costruirlo poi lo tieni come confronto con un valvolare e/o ibrido, per me i risultati migliori li hai con discreti a SS o tubi o l'insieme dei 2.
Beh, io non darei nulla per scontato.
Per esempio il Mark Levinson 32 è un pre che utilizza gli AD797 ed il risultato non mi sembra ne scontato ne banale... :wink:
Poi, se mi si dice che al di là di tutto si considera a priori superiore la tecnologia a discreti o le valvole, allora il discorso è un altro ma occorrerebbe motivare o perlomeno argomentare l'affermazione.

Ciao,

Paolo
Gli operazionali sono generati dal mondo degli stato solidisti convinti che qualsiasi distorsione sotto il 5% e' impossibile da sentire (anche se dubito sia vero, o vero per tutti), dove l'unica cosa che conta sono le misurazioni strumentali, quindi i vari produttori fanno gara commerciale a chi riesce a mettere piu' zeri dopo la virgola..,

In questi termini qualsiasi circuito ad operazionali dal piu' obsoleto al piu' moderno dovrebbe cmq suonare alla stessa maniera perche' la loro distorsione e' sempre cmq "0,qualcosa". Per questo dico che il risultato e' scontato suonera' come qualsiasi altro apparecchio commerciale di cui i supermercati sono colmi, ma la vera cosa interessante dell'autocotruzione e' cercare quelle piccole distorsioni "buone" che rendono tutto piu' gradevole all'ascolto che vengono meglio con certi componenti piuttosto che con altri. Il mio suggerimento e' di fare quello a raghetti, poi fanne uno a valvole fatto bene e ascolta le differenze prima con le orecchie e dopo con gli strumenti di misura :smile: magari ti accorgi che quello che suona meglio per lo strumento e' il peggiore, oppure apparentemente per lo strumento sono uguali...
Ma allora il "riferimento assoluto" non è così assoluto...
:o
E poi ci sono domande che sorgono spontanee:
1) Nel riferimento assoluto AGI511 ci sono oltre ai "ragnetti" una marea di condensatorini ceramici e...non aggiungo altro :tmi:
2) Io vorrei non solo ascoltare, ma CAPIRE:
Se suona bene anzi, strabene un circuito con vecchi op-amp e condensatori ceramici e RIAA attiva, mi sa che alcune radicate convinzioni di molti audiofili debbano andare a farsi benedire. Se invece le valvole sono insuperabili allora chi ascolta e soprattutto chi costruisce roba tipo Mark Levinson deve ascoltare i valvolozzi e poi gettarsi cenere sulla testa...
Però le cose non stanno esattamente così.
E SIAMO AL PUNTO DI PARTENZA: TUTTI HANNO RAGIONE E TUTTI HANNO TORTO. :tmi:

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 13:07
da EF80
devi provare e trovare quello che ti piace, ovviamente un circuito a valvole costruito male sara' peggio di uno a chip costruito bene... poi quello che dicono degli apparecchi commerciali va sempre preso con le pinze, spesso solo mere misure strumentali che non si sa nemmeno come siano state effettuate... tipo nei finali che misurano con l'amplificatore attaccato a un carico resistivo e ti sparano grafici meravigliosi che non corrispondono nemmeno con la realta' del funzionamento collegato a un diffusore. concetti simili valgono anche per altri apparecchi, molti magari decantano certe qualita' solo dai dati strumentali ma quanto valgono? ti ricordo che le stesse persone che sbandierano questi dati dove dichiarano THD 0,0001% sono le stesse persone che se gli parli di valvole e di distorsioni piacevoli partono e ti dicono "ma vala' son tutte cazzate l'orecchio umano sotto il 5% non puo' avvertire nulla" ... allora perche' tanto sforzo per aggiungere un zero in piu' nelle caratteristiche del tuo chip?

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 13:42
da Echo
doctor ha scritto: E SIAMO AL PUNTO DI PARTENZA: TUTTI HANNO RAGIONE E TUTTI HANNO TORTO. :tmi:
....esiste un qualsiasi campo dove entra in ballo la percezione dove non accade questo?? :wink:

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 17:45
da doctor
Sono d'accordo.
Resto però perplesso :o quando leggo che i condensatori ceramici rovinano il suono e l'AGI511 ne usa a profusione. Ed ancora quando leggo che le RIAA passive suonano meglio delle RIAA attive; peccato che la maggior parte dei prodotti più rinomati ed apprezzati usano RIAA attive e l'AGI511 ne è solo l'ultimo esempio. Ed ancora, a rischio di ripetermi: gli op-amp suonano scontatamente "normali" ma un prodotto di riferimento assoluto (Mark Levinson 32) usa proprio op-amp. Forse bisognerebbe riscrivere :?: qualche dettame "biblico" nel campo dell'alta fedeltà e forse occorrerebbe ammettere che un circuito ben studiato e realizzato può essere veramente bensuonante sia con bjt, sia con fet, sia con op-amp o con valvole.
In questo senso le famose prove d'ascolto in "doppio cieco" potrebbero aiutare molto.
Sarebbe anche interessante stilare una classifica :razz: dei pre che più abbiamo apprezzato tutti noi e vedere come sono costruiti...

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 18:28
da superfigone
Dove posso vedere lo schema del mark Levinson?
Grazie

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 18:54
da doctor
Lo schema non si trova...si sa solo che usa gli AD797. E' un apparato estremamente complesso e puoi trovare notizie cercando con Google...
:wink:
Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 29 gen 2011, 20:56
da EF80
doctor ha scritto:Sono d'accordo.
Resto però perplesso :o quando leggo che i condensatori ceramici rovinano il suono e l'AGI511 ne usa a profusione. Ed ancora quando leggo che le RIAA passive suonano meglio delle RIAA attive; peccato che la maggior parte dei prodotti più rinomati ed apprezzati usano RIAA attive e l'AGI511 ne è solo l'ultimo esempio. Ed ancora, a rischio di ripetermi: gli op-amp suonano scontatamente "normali" ma un prodotto di riferimento assoluto (Mark Levinson 32) usa proprio op-amp. Forse bisognerebbe riscrivere :?: qualche dettame "biblico" nel campo dell'alta fedeltà e forse occorrerebbe ammettere che un circuito ben studiato e realizzato può essere veramente bensuonante sia con bjt, sia con fet, sia con op-amp o con valvole.
In questo senso le famose prove d'ascolto in "doppio cieco" potrebbero aiutare molto.
Sarebbe anche interessante stilare una classifica :razz: dei pre che più abbiamo apprezzato tutti noi e vedere come sono costruiti...

Ciao,

Paolo
C'e' la questione del costo, se vogliono venderti un baracchino e fartelo pagare un tot bisogna che lo condiscono, e bisogna vedere da cose e' indotto il giudizio delle persone... io senza fare nomi ho avuto per le mani dei finali di marca stranote e blasonate, apparecchi "di riferimento" che costavano diverse migliaia di euro e che oltre ad evidenti cappelle circuitali non suonavano nemmeno in modo eccezionale e ovviamente il giudizio del proprietario e' indotto dalla combinazione "costa tanto allora suona bene".

Cmq credo sia inutile continuare a parlare, costruisci e prova, le parole sono solo parole, e proprio perche' vuoi andare a copiare qualcosa di gia' fatto che perdi tutto il gusto nel costruirlo, il gusto e' anche nello sperimentare cose nuove di testa propria senza copiare schemi gia' fatti.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 08:33
da drpaolo
Ma allora il "riferimento assoluto" non è così assoluto...
Le parole devono avere un significato; se io scrivo che l'AGI è un riferimento assoluto (per il momento), non escludo che -nel vasto mondo- esista un preamplificatore migliore dell'AGI . Dico solo che -fino ad adesso- non si è trovato.

Chiaramente il confronto deve essere fatto in un sistema audio "assoluto" (=che compie il minor numero di errori sistematici) altrimenti il tutto si risolve in una pagliacciata.
Resto però perplesso quando leggo che i condensatori ceramici rovinano il suono e l'AGI511 ne usa a profusione.
Ma lo schema dell'AGI lo hai "letto" ? Hai visto dove sono quei condensatori ? Conosci lo studio originale che ha determinato la diceria di cui sopra ?

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 09:36
da plovati
drpaolo ha scritto: Conosci lo studio originale che ha determinato la diceria di cui sopra ?

Paolo
Io no, puoi postare lo studio che citi?

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 09:40
da superfigone
doctor ha scritto:Lo schema non si trova...si sa solo che usa gli AD797. E' un apparato estremamente complesso e puoi trovare notizie cercando con Google...
:wink:
Ciao,

Paolo
grazie, sarebbe interessante vedere uno di questi schemi di pre da riferimento assoluto, anche perché la parola assoluto in hi fi non esiste nel senso che la parola assoluto comprende più di uno, probabilmente almeno una decina... O sbaglio?

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 09:50
da doctor
Beh, eccoti accontentato! Il VENDETTA SCP2B di John Curl 8) (ex progettista Mark Levinson ed ora della sua Parasound): Questo stadio fono è considerato da molti come "the best". :clap:

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 10:24
da drpaolo
Io no, puoi postare lo studio che citi?
http://web.archive.org/web/200308071226 ... htm#signal

P.S. Walt Jung è (stato) uno dei più noti application engineers di Analog Devices.

Se si legge con attenzione lo studio citato e si "legge" anche correttamente lo schema dell'AGI, risulta chiarissimo (a chi ha un po' di dimestichezza con l'elettronica !) che -in questo caso- l'uso dei condensatori ceramici non provoca alcun tipo di problema, a meno che non si giudichi udibile una distorsione armonica inferiore allo 0,01%.

Sempre nella stessa ottica (con la necessità di un minimo di conoscenza della tecnica elettronica) è facilissimo dimostrare come lo schema dell'AGI sia incredibilmente superiore allo schema di John Curl, che non è altro che la trasposizione a discreti dello schema di un operazionale integrato.

Mi spiace manchi lo schema dell'alimentazione AGI, ma la sua superiorità risulta anche dalla cura di alcuni particolari circuitali, che invece mancano o non sembrano considerati nello schema di John Curl pubblicato.

Poi, se io affermo che l'AGI è (al momento) il riferimento RIAA assoluto, non lo affermo per sentito dire, ma perchè, avendo le orecchie, il cervello e ascoltando, ne sono perfettamente consapevole.

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 10:59
da drpaolo
C'e' la questione del costo, se vogliono venderti un baracchino e fartelo pagare un tot bisogna che lo condiscono, e bisogna vedere da cose e' indotto il giudizio delle persone...
Ti invito anch'io a moderare le tue affermazioni, perchè quello che tu hai scritto è una simpatica str@@@ata (e, forse, ragionandoci, anche tu te ne renderai conto).

Prova un po' ad andare da un gallerista di Milano a chiedergli che ti venda un piccolo Cretto di Burri al costo del materiale usato per produrlo (forse meno di un Euro) e poi vediamo dove ti manda, se non chiama prima gli infermieri col le camicie di contenzione...

Se il baracchino, come tu lo chiami, ti risolve un problema in precedenza mai risolto, quanto vale questa azione di problem solving ? Dieci, cento o mille volte il costo del materiale ?

La soluzione alternativa è semplice: non risolvi il problema, oppure ti sbatti inutilmente buttando soldi dalla finestra senza cavare un ragno dal buco.

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 11:09
da doctor
Ringrazio Dr Paolo per aver linkato lo studio sui condensatori: lo leggerò con calma.
Forse stiamo arrivando a tirare qualche somma?... :smile:
Per esempio la demonizzazione dei condensatori ceramici è un must tra gli audiofili eppure sembra che si tratti solo di leggenda metropolitana :? . Ed ancora: l'uso di componenti SS obsoleti :tmi: (tipo LM749), che farebbe inorridire qualunque audiofilo moderno, fa le scarpe ai moderni op-amp. Ma il segreto forse è nel COME :geek: si usano i componenti e non tanto nei componenti in se.
Ed ancora, dove sta la tanto decantata RIAA passiva, o ancor meglio la RIAA L-C?...
Forse, come sta venendo a galla, per anni abbiamo creduto in falsi miti. ;(
In ultimo, non metto in dubbio quello che Dr Paolo afferma sull'ascolto dell'AGI, ma devo credere anche a chi ha osannato il VENDETTA ed a chi ha ascoltato altri prodotti...

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 11:38
da EF80
drpaolo ha scritto:Chiaramente il confronto deve essere fatto in un sistema audio "assoluto" (=che compie il minor numero di errori sistematici) altrimenti il tutto si risolve in una pagliacciata.
Per me riferimento assoluto e' solo una frase di marketing, potrebbero pure dire che "e' stato eletto prodotto dell'anno 2011" che e' uguale. I pareri delle persone possono anche essere influenzati dal tamtam tribale in maniera pseudo religiosa, su queste cose preferisco dubitare, sicuramente funzionera' bene poi.

Quanto ai condensatori ceramici se sono fughe RF vanno bene

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 11:41
da EF80
doctor ha scritto:Beh, eccoti accontentato! Il VENDETTA SCP2B di John Curl 8) (ex progettista Mark Levinson ed ora della sua Parasound): Questo stadio fono è considerato da molti come "the best". :clap:
Si ma la questione e' se prendi dei valvolai e li metti a confronto con dei veneratori del silicio, quello che e' the best per uno gruppo e' uno schifo per l'altro gruppo e viceversa, come ti ho gia' suggerito costruiscene uno a SS e poi uno a valvole e fatti i tuoi esperimenti...

Una cosa ti posso dire di quello schema piano di fettini, io i jfet a volte li uso, me capitato anche di comprarne dei piccoli lotti, se li vai a misurare son tutti diversi uno dall'altro con delle tolleranze enormi sulle loro curve tanto che le valvole diventano oggetti quasi precisi a confronto, la via e' selezionarli come ho fatto io che ho selezionato e diviso per idds fet per fer, e quando li uso tengo conto della loro caretteristica... oppure fai come si fa nel mondo dello stato solido dove fai circuiti piu' complessi e pieno di retroazioni per diventare insensibili alle tolleranze dei componenti... che per me e' un'ottimo modo solo per abbattere i costi di produzione, ma non per fare un'apparecchio che sia tecnicamente il meglio possibile.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 12:07
da EF80
drpaolo ha scritto:Prova un po' ad andare da un gallerista di Milano a chiedergli che ti venda un piccolo Cretto di Burri al costo del materiale usato per produrlo (forse meno di un Euro) e poi vediamo dove ti manda, se non chiama prima gli infermieri col le camicie di contenzione...
OT: se un telo di plastica rossa ritorto con un buco nel mezzo e' arte allora tutti sono capaci di fare arte, queste per me sono solo buffonate e chi le fa dei gran furbastri che ci prendono un sacco di soldi a gente facilmente impressionabile...

Detto questo e tornando ai ceramici come la metti con la loro enorme variabilita' termica del valore? quando c'e' freddo il circuito suona in un modo e quando c'e' caldo suona in un'altro ? visto che ti fanno dei +-20 o anche 30% sul valore con il variare di 20 gradi ambiente, un filtro fatto con dei ceramici non dev'essere molto stabile...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 12:10
da EF80
doctor ha scritto:Per esempio la demonizzazione dei condensatori ceramici è un must tra gli audiofili eppure sembra che si tratti solo di leggenda metropolitana :?
Nono, pigliati un ceramico, attaccalo a un capacimetro e poi sparagli arai calda e poi fredda con in phon segnati i valori e fatti il calcolo di quanto si sposta il tagli di un filtro passabasso/alto con tali variazioni.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 12:11
da UnixMan
GizMo ha scritto:OT: se un telo di plastica rossa ritorto con un buco nel mezzo e' arte allora tutti sono capaci di fare arte, queste per me sono solo buffonate e chi le fa dei gran furbastri che ci prendono un sacco di soldi a gente facilmente impressionabile...
|( :shake:

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 12:18
da doctor
GizMo ha scritto:
doctor ha scritto:Per esempio la demonizzazione dei condensatori ceramici è un must tra gli audiofili eppure sembra che si tratti solo di leggenda metropolitana :?
Nono, pigliati un ceramico, attaccalo a un capacimetro e poi sparagli arai calda e poi fredda con in phon segnati i valori e fatti il calcolo di quanto si sposta il tagli di un filtro passabasso/alto con tali variazioni.
Gizmo, premesso che non sono un "Nono" e premesso che io sto solo cercando di tirare delle somme su AFFERMAZIONI ALTRUI a cui semmai dovresti replicare e non a me, prova a sparare aria calda o fredda su ceramici monolitici multistrato e su NP0, poi mi fai sapere...
:lol:
Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 12:21
da UnixMan
GizMo ha scritto:Nono, pigliati un ceramico, attaccalo a un capacimetro e poi sparagli arai calda e poi fredda con in phon segnati i valori e fatti il calcolo di quanto si sposta il tagli di un filtro passabasso/alto con tali variazioni.
questo è vero, ma...

non tutti i ceramici sono uguali: ad es. i C0G / NP0 non hanno questo problema.

per alcune applicazioni, in particolare quando si ha a che fare con la RF, i ceramici sono i migliori a causa della loro bassissima induttanza parassita.

Non esiste il componente ideale; tutti hanno pregi e (purtroppo) difetti che li rendono più o meno adatti per una applicazione piuttosto che per un'altra.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 13:26
da superfigone
doctor ha scritto:Beh, eccoti accontentato! Il VENDETTA SCP2B di John Curl 8) (ex progettista Mark Levinson ed ora della sua Parasound): Questo stadio fono è considerato da molti come "the best". :clap:
Sarebbe interessante un paragone con un valvolare come suggerisce gizmo, ma in cieco, avete mai provato? Vedrete che sorprese.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 13:38
da doctor
superfigone ha scritto:
doctor ha scritto:Beh, eccoti accontentato! Il VENDETTA SCP2B di John Curl 8) (ex progettista Mark Levinson ed ora della sua Parasound): Questo stadio fono è considerato da molti come "the best". :clap:
Sarebbe interessante un paragone con un valvolare come suggerisce gizmo, ma in cieco, avete mai provato? Vedrete che sorprese.
Hai avuto esperienze in merito?
Puoi essere più preciso? :wasntme:
Grazie

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 14:45
da superfigone
Abbiamo provato ad ascoltare due finali un valvolare ed uno a transistor, eravamo in 5, solo in due hanno saputo distinguerli, ovviamente la prova andrebbe strutturata meglio e su un campione più ampio.
Ma la cosa più divertente è stata fare ascoltare un pre valvolare a due valvolisti, i quali ne hanno apprezato le doti, peccato che la valvola era li solo per bellezza ;0)

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 14:55
da UnixMan
Potenza della suggestione... ma qui in molti non ci credono e/o credono di esserne immuni... :lol:

BTW, è anche da dire che lo "stress da esame" indotto da quel genere di prove a volte può falsarne i risultati.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 30 gen 2011, 16:53
da superfigone
UnixMan ha scritto:Potenza della suggestione... ma qui in molti non ci credono e/o credono di esserne immuni... :lol:

BTW, è anche da dire che lo "stress da esame" indotto da quel genere di prove a volte può falsarne i risultati.
Te ne dico un altra, qui ci sono cascato pure io, eravamo in 7 ed il giudizio è stato unanime: abbiamo ascoltato un impianto per 15 min circa, poi un secondo impianto al buio perché non dovevamo vedere di che cosa si trattava... Giudizio positivo unanime sul secondo impianto, peccato che non era stato sostituito nemmeno un cavo.
Si voleva dimostrare che togliere un senso che distrae parecchio l'ascolto, ci si concentra meglio sui dettagli

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 31 gen 2011, 12:43
da EF80
UnixMan ha scritto:Potenza della suggestione... ma qui in molti non ci credono e/o credono di esserne immuni... :lol:

BTW, è anche da dire che lo "stress da esame" indotto da quel genere di prove a volte può falsarne i risultati.
Sei tu che hai studiato on so quanti anni per riuscire a fare un ibrido che suonasse circa come un valvolare, sei il + qualificato per spiegare dove stanno le differenze tra i 2 mondi :)

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 31 gen 2011, 19:29
da superfigone
GizMo ha scritto:
UnixMan ha scritto:Potenza della suggestione... ma qui in molti non ci credono e/o credono di esserne immuni... :lol:

BTW, è anche da dire che lo "stress da esame" indotto da quel genere di prove a volte può falsarne i risultati.
Sei tu che hai studiato on so quanti anni per riuscire a fare un ibrido che suonasse circa come un valvolare, sei il + qualificato per spiegare dove stanno le differenze tra i 2 mondi :)
mi piacerebbe vederlo questo ibrido, dove posso vederlo?

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 31 gen 2011, 22:25
da UnixMan
superfigone ha scritto:mi piacerebbe vederlo questo ibrido, dove posso vederlo?
in questo thread:

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 591#p58591

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 620#p58620

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 312#p70312

ecc.

qui: http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=1&t=7478 c'è un progetto in corso per la realizzazione di una PCB (e eventualmente successivo GB) per un pre flessibile + SSOPT.

Se fai una ricerca sul forum trovi diversi thread in cui se ne è parlato (ed anche qualche foto del mio prototipo e della implementazione di Vincenzo).

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 01 feb 2011, 16:25
da superfigone
UnixMan ha scritto:
superfigone ha scritto:mi piacerebbe vederlo questo ibrido, dove posso vederlo?
in questo thread:

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 591#p58591

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 620#p58620

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 312#p70312

ecc.

qui: http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=1&t=7478 c'è un progetto in corso per la realizzazione di una PCB (e eventualmente successivo GB) per un pre flessibile + SSOPT.

Se fai una ricerca sul forum trovi diversi thread in cui se ne è parlato (ed anche qualche foto del mio prototipo e della implementazione di Vincenzo).

ok allora già li conosco, li seguo da tempo! molto interessante

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 03 feb 2011, 17:50
da doctor
Joe Curcio 8) (National engineer e appassionato audiofilo), ha proposto in una sua application note una soluzione a op-amp dove gli stadi amplificatori vengono alimentati per mezzo di altri op-amp, al fine di ottenere un'elevatissima reiezione al ripple. :o
Invece Pass ha proposto uno schema minimalista a JFET: il pearl, anch'esso molto curato nella parte alimentazione anche se con soluzioni diverse.

Qualcuno ha avuto modo di cimentarsi con questi schemi o perlomeno di ascoltarli?
:razz:
Grazie,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 06 feb 2011, 11:05
da mrttg
doctor ha scritto:Joe Curcio 8) (National engineer e appassionato audiofilo), ha proposto in una sua application note una soluzione a op-amp dove gli stadi amplificatori vengono alimentati per mezzo di altri op-amp, al fine di ottenere un'elevatissima reiezione al ripple. :o


Ciao ho avuto occasione di ascoltarla da un amico mi ha impressionato positivamente :wink:
Invece Pass ha proposto uno schema minimalista a JFET: il pearl, anch'esso molto curato nella parte alimentazione anche se con soluzioni diverse.
Paolo
La National in termini di costi e di capacità realizzativa è piu impegnativa.

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 06 feb 2011, 19:17
da doctor
mrttg ha scritto:
doctor ha scritto:Joe Curcio 8) (National engineer e appassionato audiofilo), ha proposto in una sua application note una soluzione a op-amp dove gli stadi amplificatori vengono alimentati per mezzo di altri op-amp, al fine di ottenere un'elevatissima reiezione al ripple. :o


Ciao ho avuto occasione di ascoltarla da un amico mi ha impressionato positivamente :wink:
Invece Pass ha proposto uno schema minimalista a JFET: il pearl, anch'esso molto curato nella parte alimentazione anche se con soluzioni diverse.
Paolo
La National in termini di costi e di capacità realizzativa è piu impegnativa.
Ho visto che un LMExxx, op-amp quadruplo, costa circa 15 euro. :smile: Con un singolo integrato si ha tutta la parte attiva per costruire due canali. Se poi consideriamo gli op-amp nella parte alimentazione e tutta la paccottaglia passiva, direi che con un centinaio di euro possiamo avere tutto quanto serve per realizzare un pre fono completo, cabinet escluso. :razz: Non male...considerando anche la tua positiva impressione. 8)
Mi piacerebbe però se qualcuno azzardasse delle proprie proposte per un pre fono "assoluto" :clap: . Insomma, qualcuno avrà pure realizzato un "no compromise" o avrà un piccolo sogno nel cassetto o più semplicemente avrà ascoltato qualcosa che l'ha profondamente colpito... :wink:
Condividerlo?

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 06 feb 2011, 21:49
da mrttg
doctor ha scritto:
Mi piacerebbe però se qualcuno azzardasse delle proprie proposte per un pre fono "assoluto" :clap: . Insomma, qualcuno avrà pure realizzato un "no compromise" o avrà un piccolo sogno nel cassetto o più semplicemente avrà ascoltato qualcosa che l'ha profondamente colpito... :wink:
Condividerlo?

Ciao,

Paolo
Forse qualcuno del forum sta meditando di fare un pcb per il phono National... se decide sta a lui manifestarsi :o

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 07 feb 2011, 19:19
da doctor
Se qualcuno avrà una PCB basata sul LME49740 ben venga! :razz:
Però ho notato che i "soliti Americani" , amano cablare questi circuiti con uno strano stile point-to-point utilizzando una piastra ramata come base di massa e ripiano meccanico. I componenti vengono incollati alla base ramata con colla a caldo :tmi: . Dicono che funzioni bene, estetica a parte... :?:

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 07 feb 2011, 20:24
da mrttg
doctor ha scritto: Però ho notato che i "soliti Americani" , amano cablare questi circuiti con uno strano stile point-to-point utilizzando una piastra ramata come base di massa e ripiano meccanico. I componenti vengono incollati alla base ramata con colla a caldo :tmi:
A cosa ti riferisci di preciso posta un link in genere è una tecnica assai usata nel breadboard dei circuiti (a basso rumore, ad alta velocità e RF); piuttosto amata in National e Linear Technology:
http://www.analog.com/static/imported-f ... MT-100.pdf

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 07 feb 2011, 21:51
da doctor
Ecco un esempio: :o

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 23 mar 2011, 17:16
da doctor
Torno alla carica con le mie elucubrazioni...
Visto e considerato che i tubi storici tipo ECC83 e simili nelle vecchie versioni Siemens, Telefunken ecc... hanno ormai raggiunto quotazioni degne di un mutuo, mi sono guardato intorno.
Si trova parecchia roba Russa, ma nutro seri dubbi sulle effettive equivalenze e sulla qualità di molti di questi tubi. :?
C'è un tubo però, che si trova ancora a livello occidentale con brand storici e che appare sconosciuto e poco considerato, ma che sembra una scelta eccezionale per un pre fono assoluto: E186F. :wink: :razz:
Si trova ancora dicevo, ed a pochi euro, forse proprio perchè snobbato (ingiustamente) dalla pletora degli appassionati che altro non vedono se non i vari ECC...
Il data sheet fa veramente sbottare gli occhi. :o Qualcuno lo ha mai usato e soprattutto lo ha mai usato come pre fono? Schemi?
Grazie!

Ciao,

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 23 mar 2011, 18:04
da UnixMan
doctor ha scritto:Si trova parecchia roba Russa, ma nutro seri dubbi sulle effettive equivalenze e sulla qualità di molti di questi tubi. :?
la 6С45П (6S45P) dovrebbe essere molto indicata per un pre phono. Almeno sulla carta molto più delle ECC83.

http://www.tubes.ru/techinfo/HiFiAudio/6c45p-e.html

È un tubo che non ha equivalenti diretti occidentali. È un triodo singolo con elevato guadagno, bassa rp, banda passante molto ampia e bassissimo rumore (molto inferiore ad una ECC83).

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 23 mar 2011, 23:28
da marziom
doctor ha scritto:Torno alla carica con le mie elucubrazioni...
Visto e considerato che i tubi storici tipo ECC83 e simili nelle vecchie versioni Siemens, Telefunken ecc... hanno ormai raggiunto quotazioni degne di un mutuo, mi sono guardato intorno.
Si trova parecchia roba Russa, ma nutro seri dubbi sulle effettive equivalenze e sulla qualità di molti di questi tubi. :?
C'è un tubo però, che si trova ancora a livello occidentale con brand storici e che appare sconosciuto e poco considerato, ma che sembra una scelta eccezionale per un pre fono assoluto: E186F. :wink: :razz:
Si trova ancora dicevo, ed a pochi euro, forse proprio perchè snobbato (ingiustamente) dalla pletora degli appassionati che altro non vedono se non i vari ECC...
Il data sheet fa veramente sbottare gli occhi. :o Qualcuno lo ha mai usato e soprattutto lo ha mai usato come pre fono? Schemi?
Grazie!

Ciao,

Paolo
eri tu quello che cercava la RIAA "parallelo"?
tie, l'ho buttato giù "en passant":
Immagine 1.png
completalo tu se vuoi...

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 mar 2011, 10:47
da doctor
Ciao e grazie per lo schema. :smile: E' solo un abbozzo teorico ho hai già sperimentato qualcosa? E per i valori dei componenti (in particolare della rete di equalizzazione)?

Grazie

Paolo

Re: Lo stadio phono assoluto

Inviato: 24 mar 2011, 11:51
da marziom
una bozza da completare per i volenterosi.