doctor ha scritto:Mi riesce difficile pensare che a livello industriale si "sprechi" del denaro. Anzi, si tende a risparmiare ovunque! Basti pensare che diversi costruttori non ci penserebbero due volte a risparmiare anche un solo euro su apparati da centinaia o migliaia di euro.
E poi avete presente un classico NAD 3020 o simile? Lo stadio phono non è proprio semplicissimo...ma allora mi chiedo: se bastavano un paio di FET (vedi es. il PACIFIC RIAA) perchè non hanno utilizzato quelli e si sono andati a complicare la vita con schemi più complessi ed all'apparenza meno "audiofili"?
Perchè hanno "sprecato" denaro ed (a prima vista) si sono accontentati di uno stadio meno performante con RIAA inserita nel loop di feedback?

E perchè imperano gli odiosi piccoli elettrolitici come capacità interstadio?
Eppure i pareri degli ascoltoni ed anche le misure darebbero ragione a NAD...
Ed il NAD è solo un esempio.
Ma allora non è che ci sfugge qualcosa?
Forse come dice GIZMO la realtà è che a molti piacciono delle coloriture del suono che in tanti apparati commerciali sono limitate...
Ma allora mi chiedo: ci piace davvero la riproduzione "fedele" o in realtà cerchiamo ben altro con i nostri stadi a doppio triodo o a doppio FET senza controreazione (parlando della norma) così ricchi di seconde armoniche?
Ciao,
Paolo
Per me, le cose sono non stanno in questi termini.
Qualificare la produzione commerciale in modo univoco, è già una forzatura:
un audio tekne è diversissimo come costruzione, materiali, prestazioni elettriche e di ascolto da un audio note, da un krell, da un M.L. e da un C.J.
forse, si dovrebbe, in primis, dividere la produzione commerciale di qualità da quella solo "d'immagine".
alcuni marchi, bisogna aggiungere, in passato, erano molto più attenti alla qualità intrinseca delle loro elettroniche. Attualmente per ridurre i costi (non i prezzi), volano molto più bassi.
l'alta fedeltà di un passato neppure troppo lontano, aveva e ha molto da dire: Quad, Leak, Klangfilm, Agi, Grundig, (non li sto accomunando sto solo elencando i primi che mi vengono in mente)
Altri hanno sempre prodotto schifezze a caro prezzo (si vedano certi monotriodi bestemmia, ultrapotenti con tubi finali assolutamente inadatti) oppure reinterpretazioni orride e instabili del solito Williamson (che rimane un grande amplificatore). Qualcuno ricorda certi amplificatori enormi e costosi, colpevoli di aver fatto esplodere gli ultimi lotti disponibili di KT88 vere?
Il mercato, lo si deve ricordare, è vissuto generando dogmi assolutamente discutibili:
-la potenza come valore qualitativo
-la bassa distorsione a prescindere da come la si ottiene
-l'alto fattore di smorzamento
-il prezzo indicatore di qualità
-la classe A (venduta male come quella degli elettrodomestici)
Anche per questo il mercato si è collassato drammaticamente.
La divisione tra alta fedeltà "fedele" e ricerca di eufonia (ricerca di "coloriture"), è grossolana.
L'alta fedeltà serve a ingannare i sensi (e il cervello che li governa) per darti l'illusione di essere dove non sei, di essere davanti a un evento reale. Il pensare che solo con determinate misure (prescindendo da come si ottengono) lo si possa ottenere è un'ipotesi finzione.
Non si riesce neppure a mettersi d'accordo su cosa sia importante per un ascolto fedele. (fedeltà intesa come capacità di illudere, di ingannare i sensi)
I cervelli sono diversi, le esperienze, la cultura, la sensibilità variano moltissimo. Cosa chiedi all'ascolto domestico? cosa ti serve per creare questa illusione? cosa ti crea questa alchimia?
L'autocostruzione può aiutarti molto in quest'ottica. Solo così puoi avvicinarti a livelli inarrivabili che, ovviamente, possono fornire una risposta convincente solo a te stesso e/o, al limite, a persone che per vari motivi, hanno un vissuto (inteso come insieme di sensibilità/suggestioni/gusti ) simile al tuo.
Certo, conta la preparazione specifica, l'esperienza, il tempo e il vil metallo.
Un autocostruttore ha, comunque, meno vincoli, può scegliere i componenti in funzione delle loro reali prestazioni prescindendo da una eventuale ripetibilità dell'oggetto. Può sperimentare liberamente strade diverse non facilmente percorribili da chi deve, comunque, vendere.
Lo stadio phono assoluto, per me, gira intorno a un filtro riaa induttivo.
Esistono, comunque, altre strade :
il pre progettato da dr.Paolo, incarna perfettamente quello che intendo.