Pagina 3 di 3
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 13:40
da sinuko
ora uso una miscela di acqua distillata (occhio al tipo), alcol isopropilico e Triton X100 i risultati mi sembrano buoni.
, visto che hai fatto 30 fai 31

, se non è segreta (tutto il rispetto se lo fosse) mi daresti la tua ricetta?
Riguardo l'acqua distillata per il momento ho utilizzato quella per i ferri da stiro..consigli in proposito?
edit: dove posso trovare alcol isopropilico e Triton X100
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 13:41
da mariovalvola
usa un sistema di pulizia con aspirazione dei "liquami"
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 13:51
da marziom
la ricetta è tutt'altro che segreta, uso le proporzioni pubblicate su
TNT.
il triton è un prodotto che si usa nei laboratori, io l'ho avuto tramite "amicizie", non che sia una cosa costosa intendiamoci... eventualmente puoi sostituirlo con gli altri tensioattivi che leggi nell'articolo... Mauro (Baudino), se ci legge, potrebbe segnalarti qualcosa di più semplice reperibilità.
L'alcol isopropilico lo trovi
qui.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 15:05
da riccardo
L'alcool isopropilico si ordina in farmacia, (è un galenico) la boccia è da un litro, e a secondo della farmacia costa da 5 a 11 euro.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 15:11
da UnixMan
forse è più costoso (e meno reperibile?), ma perché non provare ad usare uno dei detergenti da clean room specifici per PVC?
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 18:21
da marziom
UnixMan ha scritto:forse è più costoso (e meno reperibile?), ma perché non provare ad usare uno dei detergenti da clean room specifici per PVC?
glassex e simili?
ci sono residui (profumi/ceranti/ecc) che rimarrebbero sul disco.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 18:24
da nullo
Puoi usare durettamente anche un detergente per vetri, quello che devi considerare è il residuo secco che deve essere basso, ma se risciacqui e poi aspiri...
Per aspirare il liquami, ti basta un aspirapolvere, meglio se puoi regolarne la velocità del motore.
Io feci una accrocco del genere:

Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 18:43
da sinuko
UnixMan ha scritto:forse è più costoso (e meno reperibile?), ma perché non provare ad usare uno dei detergenti da clean room specifici per PVC?
.. gli hai provati e hai esperienze in proposito?.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 18:48
da marziom
nullo ha scritto:Puoi usare durettamente anche un detergente per vetri, quello che devi considerare è il residuo secco che deve essere basso, ma se risciacqui e poi aspiri...
profuma al termine? ...se si, è rimasto qualcosa.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 19:11
da UnixMan
marziom ha scritto:UnixMan ha scritto:forse è più costoso (e meno reperibile?), ma perché non provare ad usare uno dei detergenti da clean room specifici per PVC?
glassex e simili?
eh?

No-no-no, sto parlando di prodotti professionali per uso tecnico in "camera pulita"!
Tipicamente sono soluzioni microfiltrate a base di acqua deionizzata, alcol isopropilico e tensioattivi. Che ovviamente sono prive di qualsiasi additivo inessenziale e pensate per non lasciare residui.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 19:16
da marziom
allora teoricamente si... fai qualche esempio cosi vediamo costi e reperibilità.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 19:29
da UnixMan
sinuko ha scritto:UnixMan ha scritto:forse è più costoso (e meno reperibile?), ma perché non provare ad usare uno dei detergenti da clean room specifici per PVC?
.. gli hai provati e hai esperienze in proposito?.
li ho usati parecchie volte per lavoro... (per l'appunto in camera pulita). Ce ne sono di vari tipi per i diversi materiali da pulire, tra cui anche uno specifico per PVC e affini.
(sempre tra i materiali da clean room, suggerirei anche gli appositi panni in "tessuto-non-tessuto", molto assorbenti e che ovviamente non lasciano pelucchi o polveri).
Per gli LP non li ho mai provati, ma dovrebbero essere la soluzione ideale. L'unico problema è il costo e soprattutto la reperibilità. Dubito che ci sia qualche fornitore che vende anche a privati.
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 19:34
da UnixMan
marziom ha scritto:allora teoricamente si... fai qualche esempio cosi vediamo costi e reperibilità.
a memoria non ricordo davvero, non mi sono occupato di ordini e non è che abbia fatto molto caso a marchi e produttori.

Casomai appena posso ci guardo.
BTW, è questo genere di roba:
http://www.google.com/search?q=clean+room+detergent
Re: Il fascino irresistibile dell'analogico.
Inviato: 16 gen 2011, 23:37
da nullo
Io non so cosa vi spinga a cercare il diverso quando quello che si ha sotto mano va benissimo, anzi va oltre la bisogna, infatti ne basta pochissimo e diluito; questo fu il commento di Baudino al'epoca:
Il tensioattivo è uno dei piu' comuni; il piu' famoso è il Lauriletere etossilato ecc. , ma di solito per usi comuni si usa una famiglia piu' amia di acidi grassi come partenza della sintesi. Puro è un solido, meno se ne mette meglio è. Si sciacqua bene, in acqua fa molta schiuma ( che diminuisce fino ad annullarsi in presenza di solventi, tipo i glicoli eteri). Non evapora per nulla
I glicolieteri sono bellissimi solventi polari, molto solubili in acqua, con evaporazione da media a lenta. Oggi si usano solo piu' i derivati del glicole proprilenico, perchè meno tossici. Rispetto all' isopropilico sono molto piu' attivi su plastiche delicate, tipo polistirolo: secondo me sgrassano fin troppo per l' applicazione specifica, li usavo nei prodotti per pulire superfici metalliche molto sporche di grasso (tipo forni, macchinari ecc.) Evapora tutto, piu' o meno velocemente
Il profumo non ha alcun effetto.
Dovrebbero esserci anche tracce di sequestranti e antisedimentanti, probabilmente non riportati in etichettatura perchè al di sotto della soglia minima che rende obbligatoria la dichiarazione in etichetta.
Il vantaggio del glicoletere rispetto all' alcol in una macchina lavatrice è che evapora meno ( se ne perde meno con il tempo, ne va meno in ambiente, è molto molto meno infiammabile -cosa importantissima questa)
Importanti sono il risciacquo e l'aspirazione, quelli sì che contano.