hahaha, Paolo, se vuoi approfitto di questi scambi per fare un piccolo corso di tecnica audio applicata....
magari! :p
1. Un PSU ideale ha una impedenza di uscita nulla o tendente a 0.
2. Un PSU ideale mantiene il parametro del punto 1 a prescindere dalla frequenza di modulazione inversa (un PSU si stimola sulle uscite come nel test reverse driven)
e fin qui`, non c'e` dubbio...

eh, che fregatura vivere nel mondo reale!
A "sentimento" come dice qualcun altro

, mi viene da pensare che un PSU, specie quando la componente capacitiva è limitata (il tuo caso),
beh, per la verita`, nel mio caso oltre 1000uF (in uscita) su un carico riflesso di ~600ohm non la definirei una capacita` poi cosi` "limitata"...
(se poi consideri che il tutto lavora a 200V e rotti... fai un po` il conto di quanti Joule disponi! :o ma questo e` un'altro discorso.

)
possa agevolmente giovare di un sistema di livellamento misto, in cui il modulo di fase reale sia sensibilmente più vicino a quello che teoricamente da le massime prestazioni, quello resistivo. Ovviamente una cella LC, anche se per un range limitato, avrà una risposta inversa rifasata o quantomeno non capacitiva pura. Seppoi la modulazione ha di suo una fase specifica (e nel tuo caso non avrei dubbi, tra ferri vari) può darsi che serva anche accordare il tutto per una fase di risposta coerente tra i 2 elementi (modulatore-ampli e PSU).
giusto... idea interessante... MOLTO interessante!!!
Nessun mistero o altro, elettrotecnica agevolata al giorno d' oggi dalla simulazione. Hai mai provato a valutare "il suono" dei tuoi test in base a questo tipo di valutazioni (comparazione tra linearità di risposta simulata e risultato) ?
No... ma questa e` una "dritta" fantastica, devo assolutamente provare!!! :p
(certo, l'unico problema e` che verosimilmente x ottenere dati attendibili la simulazione va` fatta con un carico che quantomeno assomigli a quello reale...)
Misteri di Layout: non dirlo a me, se esiste una "mia filosofia" forse è proprio relativa a questo. In ogni caso, non contribuire alla mistificazione anche tu. Nessun mistero, di solito si tratta solo dinamiche induttive o elettrostatiche.
Per carita`! :o mi sa` che e` il caso che chiarisco una volta x tutte: quando parlo di "misteri", intendo semplicemente riferirmi sempre e comunque a qualche fenomeno fisico che (io) non ho compreso, non certo a fenomeni incomprensibili ne` tantomeno esoterici/paranormali/soprannaturali...
NFB e PSRR: Mi fa piacere che tu associ questo ad un vantaggio...

Mi pareva che fosse opinione comune che un sistema come il mio non potesse (per definizione) essere in nessun modo musicale e comparabile con quelli no-nfb. Già "la comparabilità" è una mia conquista. Ma perchè, se questo è un vantaggio, dovrei abbandonarlo per avere problemi sul PSU ? Per masochismo o per avere qualche alibi ?
andiamo con ordine: e` ovvio che PSRR ed NFB sono vantaggiosi nei confronti delle problematiche legate all'alimentazione; dubito che chiunque abbia idea di cosa stiamo parlando possa affermare il contrario...
viceversa, il discorso sull'elevato PSRR - e piu` in generale l'uso di circuitazioni "complesse" - e sull'uso del NFB rispetto all'ottenimento del "buon suono" e` un po` piu` complesso per liquidarlo con una battuta.
Indubbiamente, l'"opinione comune" di cui sopra si basa su una esperienza altrettanto comune: e` piu` facile realizzare/trovare oggetti "bensuonanti" basati su topologie semplici e senza NFB che non viceversa, cosi` come e` piu` facile realizzare/trovare ampli "bensuonanti" a valvole piuttosto che a stato solido.
Questo ovviamente non significa (e qui` sta` l'errore del qualunquismo legato alle facili quanto inopportune generalizzazioni affrettate) che non sia possibile realizzare il "buon suono" con tecnologie diverse ma solo che, evidentemente, e` piu` difficile farlo.
Almeno, questo e` il mio punto di vista... e, molto pragmaticamente, e` anche il motivo x cui, potendo scegliere, opto per progetti "vacuum state" dove ho maggiori probabilita` di successo con i limitati mezzi (tempo/denaro/strumentazione/conoscenze/...) di cui posso disporre.
Per altro questo genere di confronti, anche per esperienza diretta, non prescinde mai dalle abitudini, gusti personali ma in particolare dal setup di prova in cui si fanno le valutazioni.
sicuramente... ancorche` devo dire che -proprio x "scremare" x quanto possibile l'elemento soggettivo- ho coinvolto nei test diverse altre persone, incluse alcune che non hanno idea di cosa sia un ampli a valvole piuttosto che SS, etc., ed i giudizi sono stati unanimi. Per quanto riguarda il setup purtroppo hai ragione: la statistica e` sostanzialmente nulla. I confronti diretti con i Williamson li ho fatti solo nel mio impianto, mentre vari confronti con varie successive versioni del prototipo del "powertotem" li abbiamo fatti solo a casa dell'amico e collega George "Joseph_K", ovviamente con il suo impianto (in qualche caso -se non ricordo male- integrato dal mio DAC).
Peraltro sono sempre 50-80 euro di materiale elettronico a suonare, non un ampli che assurge a riferimento mondiale.
pero` sono poche decine di euro che "fanno le scarpe" a parecchi blasonati ampli commerciali che costano molto ma mooolto di piu`...
Cavi di uscita: Beh, ricordo di avere scritto qualcosa a riguardo, dubito fortemente di avere mai detto che My_ref sia "immune dal cavo di potenza".
ovviamente no, non volevo insinuare questo. Pero` hai piu` volte sostenuto che il My_ref sarebbe dovuto essere molto meno sensibile ai cavi di potenza rispetto ad altre tipologie, mentre dalle mie -pur limitatatissime- esperienze apparentemente e` risultato "sensibile" quanto qualsiasi altro.
BTW: non fosse che temo sia infattibile x problemi di stabilita`, sarebbe a dir poco interessante provare a riportare il NFB con un cavo separato direttamente dai morsetti del carico (diffusori) anziche` dall'uscita dell'ampli in modo da poter veramente "annullare" gli effetti del cavo... (analogamente a quanto si fa` con gli alimentatori).
Io ho detto più volte che la struttura del circuito fa si che la NFB sia sensibile alla deltaV del carico+cavo e non della semplice tensione di uscita a bassissima impedenza come nei casi classici. questo inserisce di fatto il sistema diffusore+cavo nella rete di reazione, e l'ampli tenderà a compensare eventuali fluttuazioni di impedenza dell' intero anello.
e fin qui` ti seguo... (ancorche` onestamente non sia molto convinto dell'"entita`" di tale effetto).
Ma ti annuncio che è la stessa cosa che succede nel tuo SE, grossomodo...(ti sei mai chiesto perchè un SE, a prescindere dalla topologia, é mediamente più performante di un PP ?)
Uh? 'spetta, che pero` qui` non ti seguo piu`...
perche` da questo punto di vista un PP dovrebbe essere diverso da un SE? E poi, xche` parli di "SE vs PP" in generale?
(voglio dire, se stavi pensando al mio "powertotem", ok; visto che il tubo di uscita e` connesso ad inseguitore l'NFB - se pure in quantita` ridicole - il mu della 6C33 e` <2! - in qualche modo c'e`, ma la maggior parte dei SET non hanno NFB ne` globale ne` locale...)
Questione "piacevolezze varie":
Anche qui non si tratta di misteri o altro, si tratta di "definire piacevolezza", ma potrei anche dire "dettaglio" e tutti gli altri termini adiofili.
annoso problema, quello della definizione delle "qualita`" di un sistema audio...
Pensa poi che il mio criterio di valutazione principale di un impianto "Hi-End" e` ancora piu` pazzesco: in breve, e` la sua capacita` di... "trasmettere emozioni"! :o
Si`, non e` facile da esprimere a parole, e non riesco a definirlo diversamente... ma in sostanza e` questo: e` la capacita` di far si` che la musica che sto` ascoltando mi coinvolga emozionalmente. Il "contenuto emozionale" ovviamente e` nella musica (e/o nelle associazioni che questa provoca nel nostro cervello, o quel che sia... poco importa), ma non tutti gli impianti riescono a "trasmettermi" questo contenuto (i.e. ad "attivare" il cervello) allo stesso modo.
Tipicamente, la maggior parte dei sistemi a stato solido riesce a "trasmettermi" poco o nulla, anche ascoltando musica che di solito mi commuove fino alle lacrime...
se riesci a spiegarmi in termini tecnici come e perche` sia cosi` ti propongo per il Nobel!
Ad ogni elemento soggettivo è possibile associare una serie di situazioni tecniche, in modo abbastanza scientifico, non tanto dal punto di vista fisiologico (la psicoacustica non è un fattore strumentale ma percettivo), ma come causa-effetto.
1. Risposta in frequenza: Se ti fai, come dico sempre a tutti, un equalizzatore parametrico e ripeti la prova Giussani e
discorso interessante... quella del "club 0,1dB" sarebbe una prova da fare, chissa`...
Altro discorso interessante (e che forse potrebbe portare ad un metodo di valutazione un po` piu` oggettivo della "qualita`" di un sistema di quanto non si faccia attualmente) potrebbe prendere spunto da un articolo che ho appena scorso, e di cui ho trovato il link proprio qui`...
http://www.celticaudio.co.uk/articles/science.pdf
Se non mi e` sfuggito qualcosa, mi sembrerebbe che meriterebbe di discuterne in un thread per conto suo... possibile che invece sia passato cosi` "in sordina"?
2. Rumore di fondo: La composizione del tappeto di rumore, nella zona compresa tra -70dB e -100dB circa, riesce a produrre un "effetto dithering" a volte anche molto accentuato. La cosa più macroscopica si nota a bassa frequenza. Basta che
buffo, avevo avuto la stessa sensazione anche io, ma non ne ho mai trovato cenno da nessuna parte.
Non ci vuole un genio a capire che le variazioni di corrente relativa possono essere ben più elevate che quelle di tensione ai capi, e questo può regolarmente generare diversità di livello acustico molto pronunciate.
...qui` mi viene da tornare ad una mia vecchia idea fissa, purtroppo mai sviluppata: il pilotaggio in potenza!
Si`, intendo proprio dire di fare un "amplificatore" dove la grandezza controllata non e` la tensione o la corrente di uscita, quanto piuttosto il prodotto tra le due, cioe` Pout == Vout * Iout = K * (Vin)^2 (N.B.: ho usato le maiuscole per chiarezza di lettura, ma ovviamente mi riferisco ai valori istantanei di v,i e p).
Ahime`, purtroppo pero` e` mica banale fare un ampli "quadratico"... dove lo pesco / come lo faccio un moltiplicatore adatto?
(P.S.: se ti viene in mente qualche idea/suggerimento in merito... spara!!! :p )
Ciao,
Paolo.