Inviato: 03 nov 2008, 01:12
immagino il sistema suggerito da Ansaloni
Mario Straneo
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indubbiamente... (e di buoni motivi ce ne sono anche altri).Ho anche capito perché hanno inventato il riscaldamento indiretto![]()
Originally posted by PPoli - 01/11/2008 : 19:35:33
la "capacita` termica" del filamento (data dal prodotto della capacita` termica specifica del materiale con cui e` costruito per la sua massa). E` l'analogo termico di quello che e` l'inerzia in meccanica, per questo spesso la si chiama anche cosi`.Ma che è 'sta inerzia termica?
Originally posted by gluca - 02/11/2008 : 11:14:29
BTW: molto interessante anche il discorso sul "super-linearity phenomenon" con filamento "starved"...It appears that the thermal hum is measurable, but in real conditions, it kicks in any significant way only for small DHT tubes with very wimpy filaments: 30, 26. Power tubes such as 2A3 or 6B4G show predominantly distortion-induced hum all the way down to 20hz of filament AC.
certamente, ma e` lo stesso.P, il ripple di cui parlano i datasheet è sempre a bassa frequenza mentre i problemi con i regolatori sono ad alta frequenza.
Ho controllato il trasformatore prevede anche 25-0-25 per eventuali regolatori.Tiziano, 20V raddrizzati dovrebbero bastare per i regolatori di Colemans ... proviamoci ... al più recuperiamo un 12V+12V toroidale e facciamo la prova.
** if god seems far away guess who moved (unknown) **
Originally posted by gluca - 03/11/2008 : 10:33:37
Il condensatore C3 sul piedino di adj dovrebbe abbattere il ripple di circa 15 db (in funzione della frequenza).4) DC Regolata in tensione
meglio il CLC con condensatore di ingresso piccolo, per ridurre le correnti di picco sui diodi (e di conseguenza la potenza del rumore ad ampio spettro generato). Meglio ancora ovviamente un ingresso induttivo (LC e basta) o, al limite, se puoi sprecare un po` di tensione, un piu` economico RC.La CLC in ingresso sarà utile o tanto vale sbatterci un 10/15.000u secco.
Originally posted by PPoli - 14/11/2008 : 00:05:51
Se proprio ne hai bisogno (di usare la DC per un triodo a riscaldamento indiretto), dovresti usare una cella iniziale RC (per ridurre la generazione di disturbi ad alta freq, come diceva l'altro paolo) e sostituire quel C6 da 150uF con un 2.7ohm in serie con 1uF per creare con la carattestica induttiva del 317 una cella criticamente smorzata.PS Stavo per dimenticare: nel mio caso sempre un pre con un triodo a riscaldamento indiretto.
Originally posted by PPoli - 14/11/2008 : 00:05:51
OH! Si, non è il trasformatore ... ma il ponte raddrizzatoreOH! Ma cos'è quel trafo da 200V e 2A???? Stai pazziando?
** if god seems far away guess who moved (unknown) **
Originally posted by gluca - 14/11/2008 : 20:57:35
Certo che sì. Puoi fare come nello schema che hai postato, oppure banalmente utilizzando un secondario con presa centrale e mettendo a massa quella. L'importante ovviamente è che ciascun tubo abbia un secondario dedicato, e che questo sia collegato a massa soltanto nel punto previsto (attraverso la presa centrale del secondario dedicato oppure il cursore del potenziometro nel tuo schema).zen-o ha scritto: 21 mar 2022, 11:40 è possibile alimentare i filamenti delle DHT (in questo caso la 300B) in alternata (5V diretti) e mettere il negativo di griglia con relativo catodo a massa ?
Bene, Grazie Paolo ...UnixMan ha scritto: 21 mar 2022, 13:45Certo che sì. Puoi fare come nello schema che hai postato, oppure banalmente utilizzando un secondario con presa centrale e mettendo a massa quella. L'importante ovviamente è che ciascun tubo abbia un secondario dedicato, e che questo sia collegato a massa soltanto nel punto previsto (attraverso la presa centrale del secondario dedicato oppure il cursore del potenziometro nel tuo schema).zen-o ha scritto: 21 mar 2022, 11:40 è possibile alimentare i filamenti delle DHT (in questo caso la 300B) in alternata (5V diretti) e mettere il negativo di griglia con relativo catodo a massa ?
no. In quel caso il potenziometro non ci va (il collegamento è fisso, non puoi regolare il riferimento di massa per minimizzare il ronzio).
basta e avanza un avvolgimento separato; anche uno solo per entrambi i tubi, basta che separi dopo raddrizzatore e (primo) filtro per permettere la regolazione indipendente del BIAS di ciascun tubo.zen-o ha scritto: 21 mar 2022, 14:24Ps: Per la griglia, meglio un trasformatore separato ? Oppure sono sufficienti avvolgimenti separati ?
Quasi figo, un pezzo in meno ... se poi servisse il pot per minimizzare il ronzio ci si mette togliendo lo zero centrale.
Bene Benissimo ...UnixMan ha scritto: 21 mar 2022, 14:41basta e avanza un avvolgimento separato; anche uno solo per entrambi i tubi, basta che separi dopo raddrizzatore e (primo) filtro per permettere la regolazione indipendente del BIAS di ciascun tubo.zen-o ha scritto: 21 mar 2022, 14:24Ps: Per la griglia, meglio un trasformatore separato ? Oppure sono sufficienti avvolgimenti separati ?
cosa? l'alimentazione in AC dei filamenti? Sulle finali, se il cablaggio è fatto bene, ben poco.
Dipende anche dai diffusori e dai tubi impiegati
Interessante; la Ad1 assorbe, da datasheet, 0.95A, quindi:mariovalvola ha scritto: 21 mar 2022, 19:43Dipende anche dai diffusori e dai tubi impiegati
Con 45 e 2A3 più facili le monoplacca per ovvi motivi, di solito, ottieni effettivamente un rumore accettabilissimo.
Con le PX4, poco di più. Con le AD1 e le RE604 ancora di più.
Con la 300B (bisognerebbe vedere quale) inizia a diventare maggiormente percepibile
Le 6B4G sono una guerra
Con le VT25 e le 50, il rumore, è difficile da gestire
845 e 211, lasciamo perdere.
Alimentare con apposito secondario (con o senza presa centrale) è una soluzione percorribile ma devi avere una rete davvero stabile, priva di rumore, con trasformatori pensati bene e privi di gigantismi. I giapponesi, sbagliando, preferiscono pensare alla maggiore universalità e ti avvolgono secondari in grado di fornire troppa corrente ( che ovviamente serve quando raddrizzi la tensione). Se devo alimentarmi una AD1, mi basta 1A. Avere 5A con quei delicatissimi filamenti ad arpa, mi viene l'ansia. A questo punto, o lavori con resistenze in serie per centrare la tensione oppure devi sperimentare altri artifici. A questo punto salvi capra e cavoli con i Coleman. Non sono perfetti ma, alla fine, sono il male minore.
Sto provando anche degli alimentatori assolutamente scorretti dal punto di vista "ideologico". Si tratta di schedine switching cinesi vendute dal sito francese radioelec.
Entri con i 230 e hai in uscita una tensione continua lievemente regolabile con soft start. Propongono schedine per 2A3, AD1, 300B, ecc.
Il rumore è circa 5mV se le usi nude e crude. Se usi uno stupido filtro LC arrivi agevolmente a 0.1mV di rumore residuo sulla tensione DC. A breve, queste schedine, le ascolterò su un ampli per cuffie Stax con 2A3 e trasfo di uscita 1:2. Immagino che su un ferro di uscita normale, il rumore percepibile, sarà ancora più basso.