hehehe, il buon Piergiorgio è "sceso in campo" in gran rispolvero...
In generale, i tuoi discorsi non fanno una piega.
Forse, in fondo, credo che sia pure scontato che le differenze di vedute tra me e te siano semplici "sfumature", talvolta culturali, talvolta dialettiche (o linguistiche, dato che a proposito di "forma e sostanza", la lingua Italiana è tra le poche al mondo che permette sfumature infinite di "forma", magari senza cambiare "la sostanza"...

).
In linea di principio, siamo d'accordo su tutto, pure sulle questioni che possono riguardarmi direttamente.
In parte sono felice che la mia provocazione abbia sortito a dare "una scossa" al forum evitando che le differenze di visione di insieme si omologhino nel classico (ed inutile) "minimo denominatore".
Le sfumature che non devono passare sottotraccia:
OK, il mi lamento "di troppi o soli tubi", ma non mi si fraintenda; La questione si porrebbe a prescindere dalla tecnologia.
Quello che manca sempre sia sulle riviste che nei forum, è una attenzione "al fine" (o al "Graal" di Riccardo).
Mi si dice: "- gli autocostruttori necessitano di dritte pratiche, della filosofia non si interessano...". E no, cari amici, non ve la cavate cosi...
Quando paragonate un My_ref con un vostro lavoro non ponete questioni di "divertimento autocostruttivo", diventate "audiofili" a tutti gli effetti, con tanto di recensione acustica ed estetica. Ecco che quindi, a fronte di preconcetti continui e costanti, ormai" sottintesi" tanto sono radicati da decenni, io, che non credo alle leggende, voglio cercare di capire non tanto come funziona il vostro ampli, ma pensate un pò, il vostro "graal", perchè di quello si tratta.
Un elemento che mi amareggia più di tutto il resto è di dovere prendere atto che i miei tentativi di spiegare alla gente che in elettronica esistono spiegazioni a tutti i fenomeni, anche a quelli psicoacustici, siano stati vani. Non tanto quando si parla di membri distratti o non preparati, ma ancor più quando a ribadire il "qualunquismo" sono gente come Piergiorgio, che di fondo credo capaci e competenti. Frasi come "...Si faccia avanti chi puo' riuscire a dimostrare una relazione tra parametri tecnici e sensazioni di ascolto..." dimostrano che i miei intenti non solo non siano stati "capiti" su un piano espositivo e dialettico, ma neanche su un piano strettamente "filosofico".
Caro Piergiorgio, ti comunico che un set di misure incrociate che preveda:
- la THD statica a diverse frequenze e per differenti livelli, in particolare a basso e bassissimo livello, non a piena potenza
- La IMD statica come sopra
- La risposta in frequenza su carico reale o realistico
- Un test completo di "reverse driven", che comprenda la misura dello smorzamento in modulo e fase
- La misura e quantificazione spettrale del rumore di fondo residuo (leggi le ipotesi di "dithering" fatte da Paolo**, poi costruisci un generatore di rumore bianco o rosa ed un mixer/equalizzatore parametrico e giocaci...), compresa la analisi dell' inviluppo dell rumore residuo di alimentazione
- eventuale analisi di risposta ai transienti
**edit: per la precisione, parlo di Paolo Caviglia e le sue ipotesi che il rumore di fondo possa generare dinamiche di "dithering" in combinazione con il segnale musicale, sul 3D "quanta potenza serve...". Condivido in pieno la questione, anche perchè è semplicemente alla base delle teorie di compressione in voga negli anni 70 citate dallo stesso Paolo. Incredibile quanto un tappeto di rumore ad hoc (o la sua assenza) possa incidere sul vissuto acustico....
Il tutto supervisionato da una persona che "sappia cosa vuole ottenere", può dare tutte le risposte che tu cerchi, compresa la probabile propensione a varie frequenze e quant' altro. D' altronde, sono le stesse conclusioni che io ho tirato dopo decenni di test comparativi (ascolto/misura, non test acustici ciechi che non portano a nessuna analisi concreta) che guarda caso portano a conclusioni analoghe a quelle tratte da test di ascolto come quelli del "club del 0.1dB"....
Mi chiedo; Quanti grandi filosofi dell' autocostruzione (compreso tu, Piergiorgio) avranno semplicemente deciso di provare a fare il test reverse driven su TUTTI i loro ampli, per poi trarne delle conclusioni comparate con l' ascolto ?
Per inciso, del test inverso si trovano tracce fin dagli anni 60, per esempio è la misura che Pass espone per rilevare il fattore di smorzamento in documenti che si trovano nel suo sito datati anni 70, per cui non parliamo di una mero metodo cervellotico inventato da un radioamatore (che per inciso si concentrava di più sull' idea del "first cicle" che neanchè sul concetto, assodato da anni, della misura inversa")...
Ecco, questo mi aspettavo. Invece di pontificare sul fatto che di misure esplicative non ne esistono, sarebbe bello che la gente imparasse ad usare il loro oscilloscopio per fare una misure che abbia un senso.
Ebbene, io non sono riuscito ad inculcare questo semplice concetto dopo mesi di scritti vari, quindi in pratica ho fallito su tutto il fronte.
Mea culpa, non del forum o di altro, ne convengo....
Le mie idee di audio sono sicuramente pragmatiche, ossia massimo risultato con il minimo sforzo (non intellettuale, ma minima spesa a parità di prestazioni). Capisco la posizione di Piergiorgio che considera tale approccio troppo professionale, quindi "fastidioso" dal punto di vista ludico per chi fa già queste cose per lavoro. Quello che non passa, stranamente, è che i miei lavori (condivisibili o meno) sono la prova vivente che la tecnologia non è mai un limite ma sempre una risorsa.
Detto in parole più povere:
Non chiediamo a tutti i poveri autocostruttori di diventare degli "ingegnierizzatori industriali", ma almeno di prendere atto che le leggende si possono smontare. Io dimostro con i fatti che le teorie sul "dispositivo miracoloso" sono inutili, che le leggende sul NFB sono solo leggende ecc...
Un My_ref piace, non piace, revA o C ? non importa. Intanto tutti danno per scontato che sia ampiamente confrontabile con il "gotha" dell' audio (gli Americani fanno dei test paralleli con Aleph Leach e quant' altro...), ed io ho sempre avuto il buon senso di non entrare nel merito dei "gusti personali".
Poi non si ribadisce mai a sufficienza che il My_ref è "il mio scherzo", che per inciso costa pure meno dello "scherzo" originale.
A volte ho la sensazione che non sia passata neanche questa "sfida" di fondo (e 2 batoste).
Riguardo Evolution, non ne ho parlato prima e non ne parlerò certo diffusamente ora. Condivido molte analisi di mercato Piergiorgio, ed anche se io ho perso gran parte degli "stimoli" credo che quando i pochi che ne dispongono cominceranno ad usarlo in modo continuativo il lavoro parlerà da solo. Mi permetto solo di aggiungere 2 cose importanti:
1. non ho mai pensato che il forum dovesse "promuovere" il mio lavoro. La questione che ho posto era più generale, proprio per la giusta legge "tutti o nessuno". I favoritismi di parte creano sempre problemi.
2. Evolution è vittima, credo, di un messaggio sbagliato che evidentemente è passato. Se My_ref è open source, una "evoluzione di My_ref" resta pur sempre legata al progetto originale (quindi agli stessi principi). Il problema di fondo è stato solo pratico; L' ultima volta che divulgai una evoluzione del lavoro (revC) assistetti ad un proliferare di gente che si inventava modifiche improbabili e potenzialmente dannose, quindi ho pensato di non dare dettagli espliciti su evolution, per non incentivare una "corsa alla modifica". Inizialmente avevo pensato di dare alla gente un piccolo chips con incorporato tutte le parti critiche messe a punto da me (per questioni di garanzia di funzionamento, non per avere monopoli), ma poi mi accorsi che senza un PCB layout studiato nei particolari il lavoro sarebbe stato vano. Per inciso, a parità di potenza, il nuovo lavoro ha una THD da induzione (presente nel semplice PCB di My_ref revA-c) minore di almeno 10-15 dB, solo grazie al nuovo layout. Certo, ho fatto la scelta di controllare personalmente "la filiera", anche perchè garantisco che una lavorazione SMD di qualità non è alla portata di un' autocostruttore (anche per la reperibilita di materiali di alta qualità). Credo che, con il senno di poi (e qui rispondo indirettamente anche a Mario), avere privilegiato la qualità di fondo anzichè la diffusione sia stato un boomerang, in parte per la questione "commerciale" in parte perchè la gente ama "smanettare" più che ottenere risultati. In ogni caso, quel lavoro è stato solo una versione "signature" a tiratura limitatissima e molto migliorata a mia cura di un progetto già diffuso ed open suorce, senza numeri o velleità commerciali, tanto che è una iniziativa del tutto privata. Ecco la semplice ragione per cui non ho cercato i canali commerciali. Davanti all' evidenza, dovrò abbandonare gli ambienti DIY per dedicarmi a situazioni più commerciali, oppure (probabile) abbandonare totalmente l' iniziativa.
Ma questo è un discorso tedioso che non riguarda il forum, per cui mi scuso della lunghezza di intervento ed in particolare del avere toccato tematiche personali
PS: Piergiorgio, non è la prima volta che ti sento parlare di setup e di "cambiare casa" o cose del genere, lasciando intendere che sia l' ampli di turno a "non essere flessibile" più che il resto della catena. Voglio ricordare a tale proposito che la flessibilità d' uso è un parametro che in elettronica industriale o consumer è definito da una dinamica di "media statistica", e che se alcune decine o centinaia di persone aprezzano qualcosa (non dico un My_ref, si tratta di un discorso generale), in tutte le varianti di setup possibili e tu no, il dubbio che sia il caso di cambiare il setup deve per forza venire a te, non alla media degli utenti....
ALtro punto, utile agli audiofili: TUTTI gli impianti basati sul gusto personale sono "autoreferenti", compreso l' udito medesimo. Per esempio, la revA "è piacevole" ma molto meno "coerente" della revC con il segnale originale, in particolare a causa del modulo e fase della resistenza di uscita. domanda:
se posso mettere a punto 2 impianti diversi, uno che lavori a favore di una revC e l' altro a revA, quale sarà il più "lineare ed attendibile" ? Io non ho dubbi, e mi sembra che manco molte altre decine di persone, una volta messo a punto il sistema, non tornino più indietro.
Ecco che la "cultura audiofila" tanto cara a Riccardo ha un senso compiuto anche nella "scientificità" di approccio con l'audio (a parità di risultati mi affido al sistema più lineare sulla carta, in modo che ogni mattone successivo sia messo su elementi conprovati e non sul mio stato psicofisico della sera prima)....
ciao
Mauro
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