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Inviato: 19 ott 2005, 19:16
da nullo
Sto partendo per la costruzione di un monotriodo con 2A3 e blah blah...lo sapete.

La domanda vuole però essere di carattere più generale e riguardare più casi in modo che sia di utilità a più persone anche se esempi ad hoc saranno (più che) bene accetti.

Alcuni di voi mi hanno già dato lumi in privato e altri come Piergiorgio hanno fatto un grande lavoro in occasione del prog. Primo.

Mi piacerebbe però sapere da chi ha esperienza, perchè alcuni progettisti usano driver surdimensionati con tensioni di placca decisamente più alta di quanto sembrerebbe necessario.

Alcuni ad esempio usano dei tubi finali che sò 2A3 300B EL 34 con tensioni fino a 600 Volts

Ancora ho visto usare una L in luogo della resistenza di griglia, vantaggi?


Ciao, Roberto

Inviato: 19 ott 2005, 19:22
da plovati
Alta tensione =linearità=bassa distorsione.
La induttanza di carico anodico permette di esternde lo swing di tensione a parità di tensione B+ applicata.

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Piergiorgio

Inviato: 19 ott 2005, 20:15
da nullo
Omissis : la L era riferita alla griglia della finale, quindi fa parte del carico, se non mi sono sbagliato a leggere.

Comunque grazie per la risposta, intanto, anche quella di carico anodico interessa.

Ci sarà però un limite sensato nella relazione fra il tutto ( +B, ditorsione e necessità minime), oppure chi più ha...

CRoberto

Inviato: 19 ott 2005, 20:18
da plovati
Ci sarà però un limite sensato nella relazione fra il tutto ( +B, ditorsione e necessità minime), oppure chi più ha...

Originariamente inviato da nullo - 19/10/2005 :  15:15:10
Due limiti almeno: la dissipazione della valvola e il costo.



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Piergiorgio

Inviato: 19 ott 2005, 21:07
da riccardo
Sto partendo per la costruzione di un monotriodo con 2A3 e blah blah...lo sapete.


Mi piacerebbe però sapere da chi ha esperienza, perchè alcuni progettisti usano driver surdimensionati con tensioni di placca decisamente più alta di quanto sembrerebbe necessario.

Alcuni ad esempio usano dei tubi finali che sò 2A3 300B EL 34 con tensioni fino a 600 Volts


Ciao, Roberto


Originariamente inviato da nullo - 19/10/2005 : 14:16:32
addomando: scusa Roberto, ma i 600 Volts li intendi come differenza di potenziale anodo catodo?
No, vero?


Saluti

R.R.

Inviato: 19 ott 2005, 23:56
da mariovalvola
Bravo Nullo ! Hai colto in pieno il problema di un finale a riscaldamento diretto.
La vera differenza, nei vari approcci, sta nel driver.
Sono 15 anni che ci sbatto il naso in tutti i modi e non mi sento ancora di potere dire la parola fine.
HO provato la 5693 la 310a oppure la nf2 con certi risultati (tra poco ci ritornerò in maniera più accurata).
Ho provato vari triodi in RC, triodi a riscaldamento diretto e indiretto accoppiati a trasformatore, sia in entrata che in uscita.
Ho azzardato configurazioni stile sakuma (tks 22+re604 +re604 )interessanti.
Dalla disperazione ho rispolverato anche i circuiti srpp .
Sempre luci e ombre.
Le soluzioni più ideologiche soffrono di pesantissime distorsioni armoniche che possono anche piacere ma che non hanno nulla a che vedere con l'alta fedeltà.
Sono anch'io in una fase critica.
Forse ha ragione un caro signore della provincia di Varese che mi ha insegnato tantissimo. Gode tranquillamente con uno ZAIKA puro con 5693 con la we300b. Eppure questo circuito è pieno di limiti e contraddizioni. Da spaccarsi la testa.



Mario Straneo

Inviato: 20 ott 2005, 00:37
da plovati
Gode tranquillamente con uno ZAIKA puro con 5693 con la we300b. Eppure questo circuito è pieno di limiti e contraddizioni. Da spaccarsi la testa.

Originariamente inviato da mariovalvola - 19/10/2005 :  18:56:52
Si potrebbe postare uno schema ed elencare i limiti del driver dello Zaika? Anche usando una C3m al posto della 6SJ7/5693 si hanno le stesse limitazioni?

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Piergiorgio

Inviato: 20 ott 2005, 01:01
da mariovalvola
Premesso, caro Piergiorgio, che emerge l'ingegnere che c'è in te. Se tu avessi un approccio più gastronomico alla progettazione di un finale monotriodo, questa domanda non l'avresti posta.
Sto scherzando ovviamente.
I limiti elettrici dello zaika sono:
-risposta sulle alte non esemplare
-distorsione non bassissima

le caratteristiche che si possono percepire all'ascolto (che all'inizio possono anche piacere) sono tipici del pilotaggio a pentodo di un triodo a riscaldamento diretto (esasperati dalla presenza della 300b) Suono morbido, dolce e colorato .
Provocatoriamente ricorderei che anche il klimo beltaine non si discosta molto come logica. (a parte l'escamotage dell'annullamento della corrente continua sul primario)
Come esempio illustre ricordei il MITICO legend che tanta fortuna ha portato alla Francia e a Jean Hiraga (questa era la versione nobilitata dalla presenza della regina 310a. Lo Zaika prevedeva la 5693/6sj7.)
La c3m (io, vado a memoria, preferisco la c3g) ha l'impostazione sonica tipica di queste particolari valvole professionali.
Sono piuttosto dure sul medio. Con sistemi a tromba si sente troppo.
Questa sera provo a postare lo ZAIKA.
Non escludo di riprovare questo approccio (vorrei soprattutto rispolverare la nf2) eventualmente posterò la distorsione armonica a 1 w che riesco a tirare fuori.

Mario Straneo

Inviato: 20 ott 2005, 01:44
da mariovalvola
ecco il controverso schema:
http://www.bonavolta.ch/hobby/fr/audio/300b_6.htm

Mario Straneo

Inviato: 20 ott 2005, 02:06
da mr2a3
A mè sto Zaika sembra semplicemente il "classico" monotriodo dell'iniziale revival (chissà se si scrive così) caratterizzato proprio dal suono caldo e morbido.
Insomma quelli che Aloia già molti anni fà chiamava "charleston".

Provocatoriamente ricorderei che anche il klimo beltaine non si discosta molto come logica. (a parte l'escamotage dell'annullamento della corrente continua sul primario)
Questo invece non sono sicuro di capirlo, parafeed?

Ciao
Massimo

Inviato: 20 ott 2005, 02:11
da mariovalvola
Usa un el34 per controbilanciare la corrente continua circolante nel trasformatore d'uscita
il parafeed è un sistema (io lo vidi per la prima volta esposto da Montu' ma non penso da lui inventato) diverso.

Mario Straneo

Inviato: 20 ott 2005, 02:16
da mr2a3
Sembra interessante (anche perchè una volta i beltaine li ho sentiti suonare) anche se da solo "non ci arrivo".

Vedrò se in rete si trova lo schema.

Grazie e ciao
Massimo

Inviato: 20 ott 2005, 03:03
da plovati
Non c'è bisogno che cerchi dappertutto. Pensa ad un trasformatore di uscita PP dove mezzo ramo primario è connesso alla 300B l'altrà metà ad un generatore di corrente a pentodo.

E questa vale per il dolce!

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Piergiorgio

Inviato: 20 ott 2005, 04:03
da gluca
Vabbè ma sto driver lo facciamo o no?

Direi che la topologia ed i pezzi di ferro sono noti

1) trafo IN 1:2
2) triodino
3) trafo IT 1:1, 60H, 30mA?
4) 2A3
5) trafo out 2.7k

A) Se fai il bias della 2A3 a -45Vpk allora ti servono 32 Vrms di segnale alla griglia per la max potenza etc... Dato che un CD/DAC/pre ti dà 2Vrms allora il driver deve amplificare di 16 ... diciamo pure 20 per tenerci qualche db di margine e surdimensionarlo.

B) +6db te li danno già i trafo all'ingresso quindi il driver deve amplificare di un fattore 10. Compito facile per la 6SN7 che hai già oppure la 6N6pi che avevo proposto nell'altro 3D

C) decidiamo come dare il bias al driver. Abbiamo detto bias fisso con pilozze per presentare al trafo IT una minore resitenza e migliorare la risposta in freq etc....

D) chi prova a tracciare le curve (ellissi) di carico magari per la 6SN7? Io propongo come al solito di tirare su la corrente

Etc...

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 20 ott 2005, 16:15
da titano
Francamente non capisco tutta questa eccitazione per schemi che sono ideologicamente vecchi di cinquant'anni. Come si fa a dire che un sistema che è pieno di distorsione di seconda armonica e limitato in banda possa essere hi-fi? Capisco il calore e la morbidezza...ma alla lunga non vi danno la nausea?

Discorso driver. Secondo me bisognerebbe partire dallo stadio finale e dalla scelta della sua topologia per poi decidere che tipo di driver utilizzare. A supporto di questa affermazione ricordo a che spesso viene utilizzata la tecnica della predistorsione del segnale nel driver, in modo tale da compensare le schifezze che escono dal solito stadio finale SE.
Io sono per il differenziale o per i collegamenti push pull tipo Western Electric Ultrapath...ma questa è un'altra storia.

L'accoppiamento a trasformatore ha certamente il suo fascino, a partire dalla velocità con cui gli overload vengono superati, ma va usato ragionandoci sopra e soprattutto scegliendo il giusto tubo da pilotare. I probelmi sono la corrnete di bias che passa nel primario e l'induttanza minima necessaria per estendere la risposta in basso...e le due cose non vanno di comune accordo. Non so a voi me a me le ellissi di carico non piacciono...
Il carico LC secondo me non ha senso, è una cella risonante e l'induttanza, oltre che costosa, ha gli stessi problemi di corrente dc e induttanza del trasformatore. Molto, infinitamente meglio a questo punto usare un carico attivo, che permette prestazioni inavvicinabili per qualunque induttanza, facendo lavorare il driver alla minima distorsione, col bonus, in alcuni casi, di permettere bassisima impedenza in uscita dallo stadio, in modo tale da poter pilotare il condensatore di accoppiamento senza problemi.

Però signori torno su questo punto...un driver a minima distorsione non è sempre la soluzione migliore. Bisogna prima di tutto tenere a bada quella dello stadio di uscita. Un'idea io l'avrei...ma bisogna vedere come reagite alla parole "controreazione locale"...

Marco

Inviato: 20 ott 2005, 16:23
da gluca
hai in mente il mu-stage .... meglio certo, molto meglio ... e poi l'interstadio che nullo ha già?
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 20 ott 2005, 16:26
da titano

C) decidiamo come dare il bias al driver. Abbiamo detto bias fisso con pilozze per presentare al trafo IT una minore resitenza e migliorare la risposta in freq etc....


Originariamente inviato da gluca - 19/10/2005 : 23:03:33
Gianluca come vorrsti usare le pile per dare il bias al driver?
Io ho provato tempo fa qualche soluzione del genere ma non mi ha mai soddisfatto pienamente. Di possibili collegamenti comunque ce ne sono diversi. Si può usare la batteria direttamente collegata alla resistenza di griglia (che deve essere, secondo datascheet quella consigliata per la polarizzazione fissa...). In questo modo lasci liberi i catodi collegandoli direttamente a massa, cosa buona e giusta. In qquesto caso consiglio celle la litio, la cui curva di carica e il comportamento in frequenza della sua impedenza dovrebbe essre più stabile. Ovviamente dovresti avere o un trafo o un condensatore in ingresso visto che la griglia sarà negativa rispetto a massa.

Altra soluzione usare celle ricaricabili Ni-Mh direttamente sui catodi. In questo caso si deve valutare se la batteria è in grado di gestire la corrente di bias (con la quale si ricaricherà la cella...). Soluzione che dovrebbe garantire prestazioni più stabili ma peggiori.

Altra soluzione da valutare secondo me potrebbe essere quella di usare una batteria di led sul catodo. La loro bassa impedenza non è niente male e se lo stadio è polarizzato il classe A con carico ad alta impedenza funzionano molto bene. La loro caduta di tensione è stabile se la corrente AC non varia troppo in regime dinamico.

Marco

Inviato: 20 ott 2005, 16:38
da titano
hai in mente il mu-stage .... meglio certo, molto meglio ... e poi l'interstadio che nullo ha già?
Gianluca


Originariamente inviato da gluca - 20/10/2005 : 11:23:23
Io certo non voglio costringere nessuno a cambiare idea, dico solo la mia.
A me piacciono le soluzioni furbe. Un carico attivo permette una curva di carico piatta, senza la necessità di dissipare centinaia di volt su una resistenza e senza le limitazioni in banda passante delle induttanze.
Comunque per la questione interstadio, iodirei che va scelto molto bene il tubo che dovrà venir caricato. Roberot non ha certo preso un trasformatore della mutua e quindi se fossi in lui partirei dalle specifiche del ferro. Le informazioni sul trafo saranno state testate con una certa condizione di funzionamento. Siccome gli ingeneri che fanno le prove non sono degli idioti, spero, lo avranno testato nelle migliori condizioni possibili.
Io cercherei di non discostarmi troppo da tali condizioni e proverei un tubo che possa assecondare tali condizioni.

Potrebbe anche prendere in considerazione, al massimo, l'idea di un due stadi in ingresso: uno stadio che guadagni in tensione seguito da un cathode follower col carico sul catodo formato dal primario del trasformatore. Questo dovrebbe linearizzare non poco la risposta (corrente costante sul cathode follower=minima distorsione) e permettere l'utilizzo di un tubo che possa funzionare bene anche con poca corrente di bias.
Il problema è l'impedenza vista dal primario dell'interstadio e i tubi che hanno poca resistenza di placca cominciano quasi tutti a lavorare bene quando attraversati da diversi mA.

Marco

Inviato: 20 ott 2005, 17:04
da gluca
Sono perfettamente d'accordo con te ... infatti avevo espresso queste considerazioni in alcune mail private a Rob quando il sito non era ancora attivo. Dovendo usare l'IT, ed a me piacciono e stanno piacendo ancora di più gli autotrasformatori, conviene usare tubi con bassa impedenza interna e tirare su la corrente di placca ... questo poi aiuta anche per vincere le capacità parassite etc...
Meglio ancora se il tubo va a bias fisso.

Non ho ancora provato le pilozze, dovrei riuscire stasera con il mio driver, l'idea è di collegare il polo negativo al secondario del trafo in ed usare un 0.1uF FKP (nel mio caso) come bypass. La resistenza di griglia ora può essere piccola a piacere e di fatto servirà solo a caricare il secondario del trafo ... in effetti la griglia vedrà soprattutto la resistenza DC del trafo stesso.

Pile? Non lo so. A me servono -18V per dare il bias alla 801A quindi ho preso delle 9V banali ... poi vediamo se cambiare.

Per triodi "normali" magari la cosa è più semplice dato che il bias sarà dell'ordine dei pochi V ... allora qualche bottoncino al Li o simile è più gestibile.

Credo sia meglio così piuttosto che metterla in serie al segnale sotto il catodo. Dico credo perchè non ho ancora provato. Cmq dovendo farci passare 20ma circa nel tubo la pila (ricaricabile) dovrebbe avere una capacità di 200mah minimo per stare sotto il catodo come gisutamente scrivevi.

Ancora un'altra alternativa è dare il bias con un led sotto il catodo. Nel mio attuale amp (proprio alla WE ultrapath!!!) mi sta piacendo. E' anche semplice-semplice.

Ciao
Gianluca





---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 20 ott 2005, 18:57
da nullo
Calma nell'esposizione, c'è chi corre e chi zoppica....

Spero pian piano di mettere insieme qualche conoscenza in più per capire appieno, ma ci vuole tempo.

Carico attivo, ti riferisci al driver ( SRPP ecc.)? Se s,ì è un dispositivo che ha tutta la mia stima, così come il discorso della polarizzazione a Led, ma credevo che nel caso di una 6SN7 magari parallelata la corrente fosse troppa.

Già dopo le prime email con Gluca e i ragionamenti seguiti le batterie non mi sono sembrate quel generatore meraviglioso che potevano sembrare, ma tutto va prima provato.

Marco, quando parli di "disegnare" una distorsione ad hoc, hai in testa la cacellazione armonica?... forse bisognerebbe aprire una discussione specifica sull'argomento, e intuitivo il funzionamento...ma implementarla è molto lontano dalle mie capacità. Sò che Aloia nell'MSB la otteneva giostrando sul generatore del Neg. di griglia del Driver, ma credo occorra un anal. FFT per centrare l'obbiettivo.

Gluca( attivissimo ) ha già postato le caratteritiche del trafo interstadio in mio possesso, lo NC-20F Tango, ma se ritenete che si possa far di meglio senza IT, troverà un altro padrone senza rimpianti da parte mia, non amo le ideologie, ma i risultati.

Se servisse qualche dato specifico, lo posto quanto prima, così si può dare un'idea di come approcciare ad un progetto.

Ciao, Roberto

Inviato: 20 ott 2005, 19:18
da plovati
Marco, quando parli di "disegnare" una distorsione ad hoc, hai in testa la cacellazione armonica?... forse bisognerebbe aprire una discussione specifica sull'argomento, e intuitivo il funzionamento...ma implementarla è molto lontano dalle mie capacità. Sò che Aloia nell'MSB la otteneva giostrando sul generatore del Neg. di griglia del Driver, ma credo occorra un anal. FFT per centrare l'obbiettivo.

Originariamente inviato da nullo - 20/10/2005 :  13:57:35
Basta anche un righello ed una matita, almeno per il primo dimensionamento, poi il tweak si puo' fare anche ad orecchio.
Per Primo (na sarà MSB, daccordo) è stata utilizzata questa tecnica.
Apriamo pure un altro 3D, aiuterebbe a mantenere un po' di ordine.

_________
Piergiorgio

Inviato: 20 ott 2005, 19:19
da gluca
Provaci cmq. Con l'IT ti sbrighi prima che con un mu-follower (che farei con un pentodo ... od un mosfet se fossi capace). Nel frattempo puoi mettere a punto un altro driver più complesso. Io credo che i risultati con quel tango e la giusta valvolozza saranno molto positivi.

Se poi vuoi andare subito su un carico attivo ... magari si possono usare dei mosfet per la 6SN7.

Ciao.

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 20 ott 2005, 19:43
da titano
X Nullo. Si parlavo proprio di cancellazione armonica. A me non piace tanto come soluzione ma può funzionare bene.
Sinceramente preferisco l'idea di usare un po' di controreazione locale sullo stadio di uscita ( catodica stile quadII e affini oppure placca griglia) e poi fare un driver come dio comanda che non aggiunga nulla al segnale, se possibile.

Il driver migliore comunque è quello che lavora in sinergia con gli stadi che seguono e con quelli che precedono. Quindi non ci sono soluzioni univoche. Il progetto va pensato insieme e secondo me si deve partire dallo stadio di uscita.

Prova con i trafo e poi prova anche qualche altra soluzione.
Per carico attivo intendo qualcosa che fornisca bassa resistenza in continua ed alta impedenza dinamica. Si può fare con diverse tecnologie.
A me piacciono i mosfet. Sono nati per erogare corrente e quindi si trovano a loro agio in questo compito. Consumano meno di una valvola (niente filamento) ed occupano molto meno spazio, permettendo di metterne anche più d'uno in cascata.

Il non plus ultra quanto a prestazioni è quello progettato da Gary Pimm. Link già postato altrove, se serve lo ripropongo. Come già detto ho disegato gli stampati se qualcuno ha voglia di fare qualche test.

In alternativa usando anche un solo mos serie IRF seguendo di indicazioni di Kimmel potrebbe portare a qualche risultato.
Altrimenti c'è la soluzione proposta con sempre maggior insistenza da Nardi, che usa un Mje340 e un led all'ALGAS per polarizzarlo.

Tutte cose da provare.

Non ho ancora proposto l'accoppiamento in continua perchè secondo me ha senso solo negli stadi simmetrici. Il discorso è dovuto al legame che uno stadio asimmetrico ha con la sua alimentazione, attraverso la quale inevitabilmente passa il segnale audio.

Per i led. Devi guardare sui dascheet qual''è la corrente limite. A me pare che la gran parte di quelli rossi possa gestire senza problemi oltre 20mA.
Controllerò.

Batterie. Mah...il discorso è sempre legato a come uno stadio reagisce alle polarizzazioni fisse. Se la tensione di alimentazione si sposta e il negativo di griglia resta fisso si può finire in zone poco sicure. remoto con i driver ma comunque poco piacevole.
La cosa interessante negli stadi CCS (constant current source) è che la corrente resta costante ma non solo. Fissando il negativo di griglia e la corrente il parametro tensione di placca non ha possibilità di spostarsi. E quindi? Che succede se varia la tensione di alimentazione a causa della normale fluttuazione della rete? Beh il CCS si prende cura di dissipare l'eventuale caduta di tensione aggiuntiva ( e viceversa) lasciando lo stadio praticamente a parametri di funzionamento costanti. Carino no?

Per gli stadi finali la cosa non funziona ovviamente...e il modo di fornir il negativo di griglia è uno dei punti su cui lavorare. Ne parleremo in altra sede...

Marco

Inviato: 20 ott 2005, 20:28
da gluca
Ci sarebbe anche il mosfet 10M45 tanto sbandierato dal chitarraro di DIYAUDIO. L'implementazione sembra essere semplice

www.tubelab.com

Quanto B+ serve invece per il CCS di Pymm?

Ciao
Gianluca



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Inviato: 20 ott 2005, 22:58
da gluca
Ipotesi

6SN7: bias di griglia a -4.8V (comodo per le pile da 1.2V), 12.5mA, 210V all'anodo, catodo a 0V, 10uF tra catodo e trafo IT al collegamento con B+. La resistenza interna viene altina ... 7500R. Usando le due sezioni in parallelo si raddoppia però la miller (saranno un 90pF per sezione) che viene poi moltiplicata ancora per 4 all'ingresso dal trafo in ... io scarterei questa ipotesi.

6N6pi: bias di griglia a -4.8V, 150V all'anodo, catodo a terra, 20mA, 2500R di impedenza del tubo. Molto meglio così per il trafo IT Tango. 10uF come sopra. Pilozze alle griglie e bypass da 0.1uF (o più grande ... non lo so). Secondo me viene una bellezza fatto così ... è giusto metà del mio ampli :-)


Altre alternative possono essere la 6H30 e ECC99.


Andando invece sul carico con mosfet tipo quello citato nel precedente post ci si può mettere anche con la 6SN7 sui 180V ed alimentare però il mosfet con un 330V minimo che tornano comodi anche per la 2A3. Il codnensatore di accoppiamento con la finale viene di conseguenza. Non avendo esperienze specifiche con queste cose con i piedini non dico però altro.

Ciao
Gianluca

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Inviato: 20 ott 2005, 23:04
da mariovalvola
A parte aspetti soggettivi da risolvere per forza individualmente,
minore è la distorsione complessiva migliore è il risultato (ovviamente snza ricorrere a trucchi).
Ho spesso constatato , nella mia piccola esperienza, che la distorsione del driver è la più trascurata e , spesso quella che pesa di più sul risultato finale.
Con la stessa valvola di pilotaggio , lo stesso trasformatore interstadio, la stessa finale e lo stesso trasformatore d'uscita puoi passare dal 2 % al 0,4%
semplicemente mettendo un condensatore che evita il passaggio dell cc nel nucleo del trasformatore interstadio. Con una pesante incidenza della seconda armonica.(le cifre sono non assolute ma veritiere , nel senso che danno un peso reale alle variazioni in gioco).

A questo punto avrei bisogno di un grosso favore: qualcuno ha sottomano lo schema di un'alimentatore a semiconduttori che mi permetta di avere una tensione regolabile da 30-60.70V 100mA, per poter giocare ad annullare la corrente continua circolante nel primario facendo scorrere una corrente opposta nel secondario che mi faccia pure da tensione negativa per la griglia della finale (è un giochino visto su sound practices per pilotare una 211 con una 211 tramite un nc-20). ringrazio anticipatamente.



Mario Straneo

Inviato: 20 ott 2005, 23:25
da gluca
Mario si parla di argomenti similari nel forum di Dave Slagle (www.intactaudio.com), non so se hai già data un occhiata e/o lo conosci ... potresti trovare spunti interessanti anche da quelle parti.

Ciao.
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 20 ott 2005, 23:35
da mariovalvola
Grazie. Non lo conoscevo.
p.s. Mi sono gustato particolarmente gli interventi 'densi' di Titano che sono per molti versi condivisibili.

Mario Straneo

Inviato: 21 ott 2005, 02:39
da titano
Ci sarebbe anche il mosfet 10M45 tanto sbandierato dal chitarraro di DIYAUDIO. L'implementazione sembra essere semplice

www.tubelab.com

Quanto B+ serve invece per il CCS di Pymm?

Ciao
Gianluca



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Originariamente inviato da gluca - 20/10/2005 : 15:28:00
Un dato da non trascurare nel caso di ccs è la capacità di shunt che rende reattivo il carico peggiorando le prestazioni assolute.
Dai un occhio alle misure presentate da Pimm:

http://home.pacifier.com/~gpimm/ccs_performance.htm

Io comunque ho chiesto a supertex dei DN2540 da provare in cascode.
I c4s di bottlehead li ho provati. Divertenti, tendono ad oscillare se non si sta attenti perchè non sopportano la capacità dei collegamenti troppo lenti.
Grid stopper, bypass locali e via... da provare per fare esperienza.
Quelli di Pimm li ho provati troppo di corsa, adesso non ho il tempo di approfondire. Sono diventato matto a cercare gli LND150 per cui la sto tirando un po' lunga. Comunque primo impatto...un altro pianeta. Testati su un tavolaccio con una 6sn7 e una 5687.

Per la tensione...diciamo che una 40ina di volt + lo swing che vuoi tirar fuori dal carico sono una buona partenza. Se scendi sotto funziona comunque ma le capacità parassite aumentano e la risposta in banda diminuisce. Almeno cosi mi ha detto lo stesso Gary via mail.
Sia gli lnd che gli irf tengono botta fino a 500V in ingresso. Gli irf se ben raffreddati possono dissipare 70W...quindi no fear.


Per Mario...beh intanto benvenuto tra i moderatori. Ci voleva l'aiuto di un esperto di ferri come te!
Felice d'aver sollazzato la tua lettura con quel poco che posso condividere.
Magari potrebbe non sembrare ma un paio d'anni fa non distinguevo una resistenza da un condensatore...ehehehe

Quando dici " minore è la distorsione complessiva migliore è il risultato (ovviamente senza ricorrere a trucchi)."...cosa intendi per trucchi? Mica ti vorrai dire che sei nemico della controreazione?

Per il circuito di compensazione dovresti chiedere a Piergiorgio che ha investigato parecchio sulle soluzioni di questo tipo.
Io vedrei bene una soluzione con uno specchio di corrente.
Dipende però da cosa hai in mente di fare...e che trasformatore vuoi usare. Potresti aggiungere qualcosa in merito?

Marco

Inviato: 21 ott 2005, 02:51
da mariovalvola
Mi piace pensare alla linearità intrinseca del dispositivo attivo.
Per questo motivo continuo ad amare le valvole. La potenza che mi serve , di solito, arriva al massimo a pochi W. Nel mio caso penso sia più produttivo avere, ex ante , una bassa distorsione ' genetica' che cercare di correggere ex post un qualcosa non proprio intrinsecamente lineare. Se poi si pensa a come un amplificatore senza controreazione si possa interfacciare a un altoparlante reale, effettivamente, dei problemi ci sono. Dipende dalle combinazioni che hai. Sistemi per aumentare il fattore di smorzamento senza ricorrere a controreazioni (anche) locali ci sono. E' tutta una partita da giocare. Non ho preconcetti. Forse la si può utilizzare come ultima terapia.
Mi ricordo quando cercavo di tenere per le orecchie la riaa TANGO eq600p . Dalla disperazione avevo provato circuiti controrazionati. Succesivamente sono riuscito a farne a meno. Però, ammetto, non andava male.

Mario Straneo

Inviato: 21 ott 2005, 03:13
da titano
Se posso dirlo...anche il tubo più lineare continuerà a disorcere troppo in uno stadio asimmetrico senza un po' di aiuto. Se vuoi evitare la controreazione e le soluzioni furbe allora l'unica cosa che ti resta è selezionare in modo furioso le valvole e darti al push pull totale. Ricoda solo che per perseguire questa strada Imai è quasi impazzito 8) .

Io sinceramente non sono per le soluzioni ideologiche, francamente trovo che il risultato sia importante e che vada perseguito. Per questo se trovo qualcosa di piuttosto semplice e funzionale, lo uso e valuto i risultati, non l'alone misterioso che lo avvolge.

Io sono convinto che sistemi come la controreazione siano stati bistrattati perchè usati senza cognizione di causa da persone che non avevano idea di cosa stessero facendo. Come giustamente disse Norman Crowhurst, un amplificatore che usi la controreazione non lo puoi fare e poi aggiungere a caso un loop globale senza tener conto delle frequenze di taglio e del polo dominante, altrimenti otterai un oscillatore non un ampli.
Se non tieni conto dei ritardi di gruppo come diavolo si può pretende che possa funzionare su una banda abbastanza estesa da non influire sulla banda audio? Se non si tiene conto delle caratteristiche del trasformatore come si può pensare di inserirlo in un loop? E' o non è un elemento reattivo?

Usata bene funziona bene...usata male funziona male.

Così come molti altre soluzioni. Resta il fatto che il minimalismo non sempre funziona...e che puoi usare porte d'oro e finestre d'argento, ma un tugurio resterà sempre un tugurio. O cambi casa o ti accontenti degli spifferi.

Marco

Inviato: 21 ott 2005, 03:34
da mariovalvola
quando a un watt ottengo lo 0,2% di distorsione totale senza controreazione, mi accontento del mio monotriodo (ho circa 100dB/w di efficienza. in casa con due W mi sparano i vicini)
Evviva Imai . ma i suoi ampli soffrono 2 volte il problema dell'interfacciamento con il diffusore (sarà per questo che gradisce tubi come la 6sa7).
Non sono per le costruzioni ideologiche assolutamente. Sarebbe bello ascoltare un amplificatore dove controreazione e piacere d'ascolto possano andare d'accordo.
Non sono assolutamente del partito "cesso a pedali cablato in argento".
E' per questo che mi pongo molti interrogativi sul miglior driver possibile prescindendo dalle costruzioni ideologiche
MI sembra che il grande Norman Crowhurst avesse un amore incondizionato per ottenere il massimo con il minimo dispendio di mezzi.
(Mi ricordo uno strepitoso push-pull a doppio trasformatore)
Hai per caso suoi articoli con tubi a riscaldamento diretto?
Ciao .
p.s. per carità non devo catechizzare nessuno.



Mario Straneo

Inviato: 21 ott 2005, 03:47
da titano
Tutto quello che ho di Norman è reperibile on line...anzi se qualcuno ha qualcosa di suo...

Beh...con 100dB7W di potenza te ne serve poca...il probema semmai è non sentire anche i disturbi in giro per l'etere. O sbaglio?

Per il miglior driver non smetterò di ripetere che dipende da cosa deve pilotare e in che condizioni, con che tipo di accoppiamento ecc...
Se vuoi la minor distorsione allora ci vuole un tubo lineare, un carico che appiattisca la retta di carico e possibilmente una alimentazione degna di nota.

Norman amava le soluzioni furbe al posto giusto. I ccs gli sarebbero piaciuti.
Per pilotare una 2A3 io proverei conuna el84 a triodo.
Anche il "supercascode" presentato su chf qualche numero fa sembra interessante...anche se con troppo guadagho forse per una 2A3. (tra l'altro non è una soluzione nuova...io avevo già visto qualcosa di simile).

Direi che oltre al driver si dovrebbe valutare bene come dare il negativo di griglia. Autobias?

Marco

Inviato: 21 ott 2005, 03:49
da drpaolo
Resta il fatto che il minimalismo non sempre funziona...e che puoi usare porte d'oro e finestre d'argento, ma un tugurio resterà sempre un tugurio. O cambi casa o ti accontenti degli spifferi.
Non sono per le costruzioni ideologiche assolutamente.
................................
Non sono assolutamente del partito "cesso a pedali cablato in argento".

Questo Forum mi va proprio a genio ! :) :) :)

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 21 ott 2005, 03:56
da mariovalvola
Mi mancavi Paolo. :)

Grazie per la chiacchierata. Vado a nanna. Ciao

Mario Straneo

Inviato: 21 ott 2005, 04:39
da plovati
Che smancerie!!
Mi fa piacere che vi troviate bene in questo nostro spazio, era proprio quello a cui miravamo.

Ricordatevi che non sta in piedi da solo, fate propaganda; assicuratevi che i vostri amici partecipino e sostengano il sito con piccole donazioni.

Fine della pubblicità, tutti i bimbi a nanna.

_________
Piergiorgio

Inviato: 25 ott 2005, 02:57
da mariovalvola
Dopo un qualche giorno, mi riaccingo a parlare di driver.
Mi rendo sempre più conto che oltre alla teoria, ai modelli, alle alimentazioni ideali, all'fft, conta maledettamente di più l'ascolto. Può sembrare un discorso un poco da bar dell'audiofilo ma devo dire che certi virtuosismi circuitali sono una perfetta risposta a una domanda forse inesistente.
Mi sono , domenica, rifatto le orecchie ritornando sui miei passi.
Cosa che consiglio a tutti gli autocostruttori. Molte volte si crede di andare avanti mentre , spesso, si rischia di andare indietro.
Uno stupidissimo amplificatore con un tn351 una re134 un nc20 e una px4,
e un f-7003 tutto in bias automatico mi ha fatto riflettere sulla ricerca spasmodica di prestazioni strumentali estreme. Non è l'amplificatore che ottiene risultati eclatanti come distorsione armonica (c'è di peggio in giro però ), non è il più potente. Rimane comunque una piacevolezza all'ascolto inarrivabile.
Capisco che il discorso possa sembrare in contraddizione con quanto ho esposto in questi giorni ma è giusto provare e riprovare e continuare ad ascoltare senza presunzioni.
Proverò a breve con questa configurazione qualche giochino poco usato sulla polarizzazione della finale. Vederemo dove si andrà a finire.

Mario Straneo

Inviato: 25 ott 2005, 14:05
da plovati
mariovalvola si è ciromarzizzato, ciromarzizzatevi anche voi...

:) piergiorgio

Inviato: 25 ott 2005, 20:10
da riccardo
Uno stupidissimo amplificatore con un tn351 una re134 un nc20 e una px4,
e un f-7003 tutto in bias automatico

Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 24/10/2005 : 21:57:43

Mi ha colto un dubbio:
ma co' tutte ste' sigle schtraneeeee,
non è che stai parlando del magnificatore ottico del sistema di puntamento missili del Tornado,
e ci troviamo la CIA nel sito??
:-))


Saluti

R.R.

Inviato: 25 ott 2005, 23:09
da mariovalvola
Non preoccuparti.
Mi scuso per le abbreviazioni dei ferri e dei tubi.
E' tutta roba commerciale e identificabile.

Piergiorgio, non preoccuparti, non mi sta venendo l'accento napoletano.
Però viene da riflettere. Negli anni '80 avevano le orecchie tappate?
Eppure un legend , che a una fredda analisi è un amplificatore con più difetti che pregi,ha fatto furore in impianti estremi.
Le parziali prove che ho fatto con alimentatori a mosfet stile Callegaris (si scrive così l'articolista di chf?) non sono confortanti. Questi bellissimi alimentatori pieni di promesse, non riescono a superare un normale rettificatore a tubo seguito dal classico C-L-C . La cosa dovrebbe fare riflettere soprattutto gli appassionati più orientati verso soluzioni virtuose dal punto di vista circuitale.
D'accordo che, come diceva Aldo Busi, "non basta essere gay per sentirsi artisti", certamente non basta avere dei dubbi per far suonare un amplificatore.
Il mio vuole essere uno stimolo a provare e sperimentare di tutto. ascoltandoci poi anche parecchia musica . Forse questo è l'unico modo per costruirsi delle certezze ma anche per demolirsene. :)



Mario Straneo

Inviato: 25 ott 2005, 23:25
da audiofanatic
Tutto quello che ho di Norman è reperibile on line...anzi se qualcuno ha qualcosa di suo...


Marco




Originariamente inviato da titano - 20/10/2005 :  22:47:13
La serie di articoli "Audio Measurement Course" (mi pare) pubblicati su Audio negli anni 60, mi pare di averli tutti o quasi (cioè ho le riviste e bisogna tirarli fuori)

Filippo
www.audiofanatic.it

Inviato: 26 ott 2005, 02:21
da plovati
Ho molti articoli di Norman, tra cui alcune chicche che ho messo nella biblioteca di Primo. Se volete posiamo fare una sezione dedicata raccogliando tutto quello che si riesce (deve aver fatto 600 articoli e un centinaio di brevetti).
chiuso OT

_________
Piergiorgio

Inviato: 26 ott 2005, 04:03
da triodopentodo
Ciao Roberto,
ho visionato lo schema che hai proposto a riguardo del monotriodo 2A3 e sinceramente non ci vedo nulla di esaltante in tale schema.
Già semplicemente eliminando il ramo R+C di catodo della 2A3 (che in questo caso verrebbe vincolata direttamente a massa con l'alimentazione del filamento fatta alla stessa maniera) e realizzando un negativo di griglia, ne guadagni di dinamica e in linearità. Scordati del tutto l'alimentazione del filamento della 6SJ7 in alternata (passa alla continua con lo stesso ref a massa oppure un avvolgimento dedicato 3.15+3,15 con centrale a massa) per abbattere decisamente il rumore di alternata e prevedi due reti di alimentazione positiva, una per la finale e una per il pentodo di segnale.

Mario

Inviato: 26 ott 2005, 06:11
da nullo
Ciao Mario, i tuoi consigli saranno ben accetti, lo schema era solo un esempio per ragionare, l'idea che ho intesta è più complessa e ricalca i tuoi suggerimenti in gran parte.

Ho comprato alcuni trasformatori IT, IN e OUT ( per il pre) che ho intenzione di testare con grande curiosità, Mario(valvola) è molto preparato al riguardo e mi ha fatto molto piacere scambiare idee e sopratutto ascoltare le sue, compreso anche i suoi ultimi post.

Per la mia esperienza le alimentazioni apparentemente complicate e DIVISE per stadi, così come l'uso di una specifica per il neg. di griglia, portano vantaggi sonori.

Resta il fatto che chi ha lavorato, studiato, misurato e ASCOLTATO molto più di me ha tutta la mia attenzione.

Aspetto altri tuoi consigli,

ciao, Roberto

Inviato: 28 ott 2005, 04:35
da triodopentodo
Ciao Roberto,
perdonami se sono stato un po' brusco come mia prima volta in questo forum...mi devo ancora "tarare" sull'ottimo livello di discussioni aperte dagli utenti e per me è uno stimolo ed una occasione di imparare cose nuove.
Figurati che la mia prima esperienza lavorativa seria è stata nel campo dell'audio industriale ma durante l'università, la frequentazione di alcuni salotti fiorentini di cultori del "buon suono" mi ha fatto capire che "riprodurre fedelmente un qualsiasi suono registrato dal vivo, in una camera di una casa, con qualsivoglia impianto è un'impresa tutt'altro che facile"
Ci resta quindi da analizzare le nostre sensazioni durante un ascolto per trarne fisicamente "godimento".
...in soldoni significa....è tutto molto soggettivo!
Per questo, mi impegno a proporti uno schemino di amplificatore con le caratteristiche da te elencate.....questo sicuramente prima di Natale, sai, ci devo lavorare un po' su! Magari poi si scopre che suona pure bene e per me sarebbe il massimo!
Allora....alle prossime......click!

Mario

Inviato: 28 ott 2005, 04:54
da nullo
Beh sarebbe un ottimo regalo e uno spunto per ragionare un pò insieme.

Grazie e ciao

Roberto

Inviato: 01 nov 2005, 03:42
da triodopentodo
Francamente non capisco tutta questa eccitazione per schemi che sono ideologicamente vecchi di cinquant'anni. .....
Io sono per il differenziale o per i collegamenti push pull tipo Western Electric Ultrapath...ma questa è un'altra storia.....
Però signori torno su questo punto...un driver a minima distorsione non è sempre la soluzione migliore. Bisogna prima di tutto tenere a bada quella dello stadio di uscita. Un'idea io l'avrei...ma bisogna vedere come reagite alla parole "controreazione locale"...

Marco
...sto progettando un particolare push-pull di 2A3, pilotato con un doppio triodo in differenziale con pozzo di corrente sui catodi....non appena disponibile il trafo di uscita cercherò di montarne un esemplare.

Mario

Inviato: 01 nov 2005, 18:45
da triodopentodo
Ciao a tutti, questo è un primo parto della "sega con le 2A3", vedremo come va nei prossimi giorni.

Saluti


Immagine Allegato: sega_con_2A3_rev2.pdf ( 10864bytes )

Inviato: 01 nov 2005, 18:50
da mariovalvola
Scusa la domanda, 2,5k anodo-anodo?
che trasformatore d'uscita usi?

Mario Straneo

Inviato: 01 nov 2005, 18:58
da triodopentodo
Scusa la domanda, 2,5k anodo-anodo?
che trasformatore d'uscita usi?

Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 01/11/2005 : 12:50:56
In effetti ho la possibilità di far realizzare i trafo su misura, questo valore però viene fuori semplicemente valutando varie ellissi di carico possibile e non è ancora definito.
Potrebbe quindi variare nell'intorno dei 2500ohm P-P, magari verso l'alto (2700ohm e giù di li)
Devo inviare però una correzione allo schema...invertito la posizione della R di grid stop.
lo schema è il seguente:

Inviato: 01 nov 2005, 18:59
da triodopentodo
...se poi magari mi fa inserire il file è meglio!!


Immagine Allegato: sega_con_2A3_rev3.pdf ( 10927bytes )

Inviato: 01 nov 2005, 19:31
da triodopentodo
...ultima cosa, poi vi lascio riflettere....
Il buon Novarria nel suo catalogo ha un trafo di uscita 2500ohm di primario con presa centrale (push-pull) che lui ha siglato "TU6"
I trafo di Novarria sono abbastanza validi per ottenere un buon livello di ampli, unico consiglio è quello di prendere i nuclei a "C" che si riescono eventualmente a cartinare, al contrario di quelli ad EI.
Non si sa mai, potrebbe essere necessario aumentare di qualche centesimo il traferro per rendere uguali i due trafo dei due canali.

Shalom.... :twisted:

Inviato: 01 nov 2005, 22:15
da gluca
Ma non sono pochi 2500 per un PP di 2A3?

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 01 nov 2005, 22:24
da mariovalvola
Per me sono pochi anche per una sola.
Va detto che il progettista decide come meglio crede.
Imai con la 2a3 lavora attorno agli 8k.
La resistenza di fuga di griglia per la 2a3 in bias fisso è altina.
Non so in che classe abbia scelto di fare funzionare l'oggetto. Certo ha scelto un carico molto 'verticale' che, oltretutto non giova al mantenimento della classe A. Ripeto , però, che il progettista è sovrano.
Una cosa è certa. Le valvole funzionano così bene che riescono a fare emergere qualcosa anche con i ferri più incredibili proposti dai più fantasiosi e pirotecnici artigiani (molte volte è questo il termine appropriato vista la propensione al fuoco) .

Mario Straneo

Inviato: 01 nov 2005, 23:20
da triodopentodo
Per me sono pochi anche per una sola.
Va detto che il progettista decide come meglio crede.
Imai con la 2a3 lavora attorno agli 8k.
La resistenza di fuga di griglia per la 2a3 in bias fisso è altina.
Non so in che classe abbia scelto di fare funzionare l'oggetto. Certo ha scelto un carico molto 'verticale' che, oltretutto non giova al mantenimento della classe A. Ripeto , però, che il progettista è sovrano.
Una cosa è certa. Le valvole funzionano così bene che riescono a fare emergere qualcosa anche con i ferri più incredibili proposti dai più fantasiosi e pirotecnici artigiani (molte volte è questo il termine appropriato vista la propensione al fuoco) .

Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 01/11/2005 : 16:24:08
Ciao Mario,
come avevo anticipato nei precedenti post, ci sto ancora lavorando su ma come sicuramente saprai, un buon finale valvolare nasce dal corretto dimensionamento di tutte le sue parti, iniziando dallo stadio di uscita.
Se vai a guardare i classici datasheet delle 2A3 al sito
http://www.triodeel.com/2a3_p2.gif potrai notare che il carico ideale per un push-pull di 2A3 è di circa 3Kohm con una Vb di 300V e una corrente a riposo di 80mA.
Ho cercato di stare più basso di tensione anodica per riuscire a tenere una corrente di riposo di circa 90mA e quindi di avvicinarmi al quarto di classe A che per un AB1 non è male....con questo la potenza max sarà non superiore ai 12W.
Alla tensione di 250V l'anodo della 2A3 presenta una resistenza interna di circa 800ohm che è più che compatibile con un carico di 2500-2700ohm P-P in push pull.
Ciliegina sulla torta....proprio per evitare fenomeni di autocombustione, mi sono guardato bene dal tirare al limite di tensione superiore le 2A3 che per questo lavorano per piccoli segnali ben al di sotto della curva di pot. max consigliata e che solo spunti dinamici di un certo rilievo possono far sforare leggermente questo limite.
.....meditate gente.....meditate! ;)

Inviato: 01 nov 2005, 23:23
da gluca
C'è un bel grafico sul radiotron ... fig 13.14. E' per la 45 cioè per mezza 2A3...

8K sono decisamente molti ... magari cercava un fattore di smorzamento particolarmente alto per lo speaker?

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------

Inviato: 01 nov 2005, 23:33
da triodopentodo
C'è un bel grafico sul radiotron ... fig 13.14. E' per la 45 cioè per mezza 2A3...

8K sono decisamente molti ... magari cercava un fattore di smorzamento particolarmente alto per lo speaker?

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------


Originariamente inviato da gluca - 01/11/2005 : 17:23:52
Ciao Gianluca,
grazie per la tua precisazione.....in effetti la tua analisi è corretta, dato che 8K sono una enormità.....praticamente non si sfuttano per niente le doti correntose del triodo! Mah, chi sa!
Una delle regole auree che il buon Paolo Zeloni ex Hampton mi insegnò anni fà, prima di andare fuori di melone, fu la seguente: prendi un triodo, conosci la sua resistenza di placca ad una determinata tensione, moltiplicala per 3 e il valore che ne ricavi è il tuo limite minimo di impedenza del primario del trafo di uscita. Valori superiori privilegiano la bassa distorsione ma perdi di potenza max trasferita sull'altoparlante.

Miao.... :grin:

Inviato: 01 nov 2005, 23:47
da mariovalvola
Personalmente preferisco pensare le due valvole in serie al segnale. Ti trovi almeno 1600 ohm su 2500 di carico. Vedi tu . Lo devi ascoltare tu. (compresi i ferri di Novarria).
I data sheet ragionano in maniera diversa. Devono fare vedere cosa sa dare al massimo la valvola.
Le Ad1 ho provato a farle andare a 2300 ohm (come vuole il data sheet)..... lasciamo perdere.
le px4 le tengo a 5k e vivo bene.
Le 2a3 le ho provate dai 3,5k ai 5K.
I data sheet servono per sapere cosa fa male a un tubo. Cosa ne accelera il decadimento. I punti di lavoro non si scelgono solo con il righello altrimenti si finisce come con il triodino che a furia di fare conti da ragioniere, le 2a3 erano tirate per il collo. Cosa ammessa anche da Camorani che utilizzava lo stesso punto di lavoro nel suo monotriodo per poi ritornare a un carico più alto con correnti più modeste.

Mario Straneo

Inviato: 02 nov 2005, 06:24
da triodopentodo
Personalmente preferisco pensare le due valvole in serie al segnale. Ti trovi almeno 1600 ohm su 2500 di carico. Vedi tu . Lo devi ascoltare tu. (compresi i ferri di Novarria).
I data sheet ragionano in maniera diversa. Devono fare vedere cosa sa dare al massimo la valvola. .....
I data sheet servono per sapere cosa fa male a un tubo. Cosa ne accelera il decadimento. I punti di lavoro non si scelgono solo con il righello ....


Originariamente inviato da mariovalvola - 01/11/2005 : 17:47:05
...eccomi di nuovo con voi, purtroppo ho avuto ospiti e non ho potuto rispondere velocemente al post di Mario.
Ebbene vorrei precisare che l'elettronica applicata è un po' come la matematica.....non è una questione di opinioni!
Infatti il modo più facile per calcolare il corretto carico di primario di un PP con qualsiasi coppia di valvole o di verificare se quello ipotizzato è corretto è proprio quello di prendere le curve caratteristiche di una valvola, identificare la curva di pot. max anodica, identificare il punto di lavoro di ogni singola valvola, duplicare il grafico realizzato e sovrapporlo come è visibile nel seguente grafico in modo da far coincidere i due punti di lavoro ottenuti.
Immagine
In questo modo si ottiene un gran casino di curve ma la cosa importante da valutare è soprattutto se le due curve di pot max (quelle in celestino) non si intersechino mai (da precisare che il mio punto di lavoro è 250V circa 56mA identificato dal pallino rosso). Così facendo ci si assicura di non far crepare le valvole finali prima del tempo (sforamento della pot. max durante la modulazione).
Lo spazio che resta tra le due curve è lo spazio utile per tracciare la nostra tanto amata ellisse di carico (per semplicità è tracciata una retta per non appesantire ulteriormente il grafico identificata dal colore viola) che dovra anch'essa non intersecare le curve di pot. max ma tuttalpiù essere a loro tangenti (non sempre è possibile!).
A questo punto ho verificato che i famosi 3000ohm di primario su ogni datasheet esistente sul pianeta per le 2A3 in push pull sono un ottimo compromesso per potenza trasferita al carico e per linearità (i nostri nonni ne sapevano di cose sulle valvole, eh!)
Alla luce di quanto ho affermato sopra, sono costretto a rivedere anche le mie ipotesi di progetto per la sega con le 2A3 ed allinearmi sui nuovi valori identificati (ebbene si, ho voluto fare lo sborone e adesso devo correggere il tiro)

Alla prox....buonanotte! :twisted:

Inviato: 02 nov 2005, 12:56
da mariovalvola
Premesso che ognuno a casa sua fa come vuole,
io continuo, all'atto pratico, a preferire carichi più alti.
Se proprio si desidera andare a vedere cosa succede graficamente, soprattuto usando valvole moderne (ma vale anche per le nos.... ricordiamoci che più sale la Gm più le differenze tra i tubi salgono) sarebbe meglio applicare tutto questo talento su curve almeno reali. Altrimenti è solo un bell'esercizio.
Seconda cosa: immagino che prima o poi dovrai collegarci un altoparlante.
se non t'interessa l'andamento tormentato della risposta in frequenza, (ammesso che il TU sia lineare del suo) stai andando nella direzione giusta.

Non ho i titoli nè la volontà di fare scendere dall'alto nessuna verità. Sono tutte fasi fisiologiche in un autocostruttore evoluto (o involuto come me) Siamo tutti adulti , usiamo le nostre oecchie e il nostro cervello. Pareri diversi dal mio sono comunque legittimi e graditi. :D :D

Mi rendo conto che siamo andati fuori tema e mi scuso con tutti.
Mario Straneo

Inviato: 02 nov 2005, 19:03
da plovati
Anche secondo me la 2A3 in PP vuole un carico più alto, 5Kaa è un buon compromesso. Sovrapponendo le curve delle due valvole bisogna cercare infatti di avere delle curve composite più lineari possibili.
Aprite un altro 3D su quest'argomento che è interessante, ma in questo è OT.
Suggerisco una lettura a questo documento, il migliore disponibile sull'argomento:
http://www.pearl-hifi.com/06_Lit_Archiv ... ry_MIT.pdf

_________
Piergiorgio

Inviato: 02 nov 2005, 19:47
da audiofanatic
Anche secondo me la 2A3 in PP vuole un carico più alto, 5Kaa è un buon compromesso. Sovrapponendo le curve delle due valvole bisogna cercare infatti di avere delle curve composite più lineari possibili.
Aprite un altro 3D su quest'argomento che è interessante, ma in questo è OT.
Suggerisco una lettura a questo documento, il migliore disponibile sull'argomento:
http://www.pearl-hifi.com/06_Lit_Archiv ... ry_MIT.pdf

_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 02/11/2005 :  13:03:30

a questo punto bisogna provare... io conosco più o meno la filosofia di MarioTriodopentodo e so che cerca sempre di spremere corrente e quindi (voleva farmi usare i 700V massimi di placca per una 807 e poi pilotarla in A2 perchè dice che con meno tensione è moscia... :D )

Però in certi casi bisognerebbe chiarire esattamente che carico si collega, perchè se MarioTriodopentodo dice 3000 pensando a 6 Ohm reali e tu dici 5000 pensando a 8 Ohm nominali (ma nel tuo caso so se che non è così) ecco che le differenze si assottigliano

comunque, fermo restando il problema che cambiando TU anche altri parametri potrebbero cambiare, quindi una accoppiata potrebbe uscire privilegiata, perchè non provare entrambi i carichi e vedere cosa succede?

Filippo
www.audiofanatic.it