Giocando con il Primo
- Marcus
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Dopo le prove di agosto, la soluzione che al momento preferisco è questa:
TUU: configurazione B
Gap: 0,18 mm (preferito rispetto a 0,1 - 0,24 - standard)
Capacità di accoppiamento : 0,68 uF (preferito rispetto a 0,1 - 0,47 - 1 uF)
La soluzione con lo stadio d'ingresso modificato per ridurre la distorsione su un carico da 4 k non l'ho ancora provata.
Ciao,
Marco.
TUU: configurazione B
Gap: 0,18 mm (preferito rispetto a 0,1 - 0,24 - standard)
Capacità di accoppiamento : 0,68 uF (preferito rispetto a 0,1 - 0,47 - 1 uF)
La soluzione con lo stadio d'ingresso modificato per ridurre la distorsione su un carico da 4 k non l'ho ancora provata.
Ciao,
Marco.
- plovati
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Re: Giocando con il Primo
Polarizzazioni catodiche:
tutte da provare.
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Piergiorgio
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Re:
plovati ha scritto:Controreazione,



mmmh, casomai proverei con un po` di "partial feedback", i.e. aumenta il valore della R sull'anodo della driver e mettine una tra i due anodi.un poco di totale, come ho alla fine scelto io nella versione speciale di Primo postata da qualche parte sul forum o (non l'ho provata questa sul Primo) una frazione di cathode feedback.
Il parallelo delle due R deve essere ~= al valore attuale della R sull'anodo del driver, mentre il loro rapporto (che molto a spanne stabilisce il tasso di NFB) deve essere compreso grosso modo tra 1:1 ("50%" di NFB) e circa 1:mu/2 (mu della finale). La R di valore maggiore e` ovviamente quella tra i due anodi.
Ma nel caso (i.e. se metti NFB in tensione, "partial" o globale che sia) usa un carico anodico sensibilmente piu` basso.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Giocando con il Primo
Approfittando di questi giorni di ferie ho sostituito i diodi Stealth del ponte raddrizzatore con degli Schottky 1200 V 1 A SiC,
comunque non ho notato cambiamenti sotto l'aspetto sonico, anche perché la modifica non è stata immediata.
comunque non ho notato cambiamenti sotto l'aspetto sonico, anche perché la modifica non è stata immediata.
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Re: Ma c'è così tanta differenza tra le 6EM7 e le 6EA7?
Mi sono accorto che lo schema pubblicato nel post precedente l'avevo pensato solo sulla carta, ma non l'ho mai effettivamente realizzato.
Lo schema che sto utilizzando effettivamente invece è questo: dove prima ancora della sostituzione dei i diodi Stealth con degli Schottky avevo già cambiato i condensatori elettrolitici dell'alimentazione con dei polipropilene ed il condensatore di accoppiamento era stato sostituito da un 0,82 uF in PTPE di provenienza russa.
In seguito ad un raptus di acquisto ho comprato su ebay quattro 6EM7 RCA Radiotron full base, due 6EA7 sempre Radiotron Full Base e una 6EM7 Sylvania full. base: Ma c'è così tanta differenza tra le 6EM7 e le 6EA7?
Per accoppiarle, non avendo un provavalvole, può essere una buona idea quella di inserirle nell'amplificatore e misurare le tensioni nei vari punti del circuito?
A fine Marzo invece ho cambiato le valvole con delle Raytheon full base e devo dire che la resa sonora risulta essere più aggressiva rispetto alle sylvania coin base.
Non ho però verificato se le Sylvania fossero quasi esaurite o meno.
Lo schema che sto utilizzando effettivamente invece è questo: dove prima ancora della sostituzione dei i diodi Stealth con degli Schottky avevo già cambiato i condensatori elettrolitici dell'alimentazione con dei polipropilene ed il condensatore di accoppiamento era stato sostituito da un 0,82 uF in PTPE di provenienza russa.
In seguito ad un raptus di acquisto ho comprato su ebay quattro 6EM7 RCA Radiotron full base, due 6EA7 sempre Radiotron Full Base e una 6EM7 Sylvania full. base: Ma c'è così tanta differenza tra le 6EM7 e le 6EA7?
Per accoppiarle, non avendo un provavalvole, può essere una buona idea quella di inserirle nell'amplificatore e misurare le tensioni nei vari punti del circuito?
A fine Marzo invece ho cambiato le valvole con delle Raytheon full base e devo dire che la resa sonora risulta essere più aggressiva rispetto alle sylvania coin base.
Non ho però verificato se le Sylvania fossero quasi esaurite o meno.
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Re: Giocando con il Primo
6EM7 e 6EA7 sono la stessa cosa, tranne che per la Fivre, dove la sigla 6EA7 designa un pentodo (o tedrodo, insomma roba diversa).
Quelle con la base non coin anche secondo me suonano meglio, da controllare anche la forma della mica superiore.
Quelle con la base non coin anche secondo me suonano meglio, da controllare anche la forma della mica superiore.
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Piergiorgio
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Re: Giocando con il Primo
Ok, grazie, sai com'è in internet si legge tutto e il contrario di tutto.
Queste che ho appena preso dovrebbero essere Black Plate, non so se l'informazione può tornare utile.
Queste che ho appena preso dovrebbero essere Black Plate, non so se l'informazione può tornare utile.
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Re: Giocando con il Primo
Ciao a tutti,
mi intrometto anch'io in questa discussione e ne approffitto per riportarla ai piani più alti.
In questi giorni di vacanza, ho voluto finire il mio primo "Primo" con 6GF7. Era un progetto che da tempo volevo portare a termine e finalmente ci sono riuscito..ma c'è un ma.
Il suono è cupo, spento e particolarmente presente nella parte grave dello spettro. L'ho confrontato con l'altro mio SE di El84 e non c'è paragone, risulta molto più chiuso. Eppure questo, per come l'ho realizzato, doveva essere un pelin migliore.
L'ampli ha funzionato alla prima accensione e li per li non ho notato nulla di che, ma una volta a casa ho notato questa opacità nel suono.
Eppure ho addotato tutti gli accorgimenti per rendere il suono più brillante e meno gonfio possibile, ovvero led TLLY440 sotto il primo triodo e zener sotto al secondo triodo. L'alimentazione è di tipo CLCRC con l'ultimo condensatore della Ducati da 22 mF non elettrolitico.
I condensatori di accoppiamento sono da 0.1 mF e i TU sono Raoli - nucleo a C con primario da 4.5 KOhm. Anche con le masse ho fatto attenzione ed ho usato del cavo in rame smaltato e per le anodiche del 24AWG.Cavo di segnale della TAsker molto fine , non ne ricordo la sigla ma apparentemente un buon cavetto.Potenziometri ALPS da 100 K.
Come soluzioni non ne vedo tante se non quella di agire sull condensatore di accoppiamento ed eventualmente bypassarlo con qualcosa di più piccolo. Inoltre non ho messo controreazioni.
Forse è proprio nella cotroreazione che dovrei agire per addattare meglio l'impedenza del TU alla valvola. Starei pensando di applicare un pò di partial feedback tra anodo e anodo...
Con questo sistema di NFB mi sono trovato bene nel mio SE di EL84 e l'ho facilmente regolata a mio piacimento e ad orecchio.
Cosa ne pensate? Riuscite a spiegarmi dove posso aver sbagliato?
Vi allego un foto della mia realizzazione anche se mancava ancora il primo condensatore di filtro.
Grazie a chi mi vorrà aiutare!
mi intrometto anch'io in questa discussione e ne approffitto per riportarla ai piani più alti.

In questi giorni di vacanza, ho voluto finire il mio primo "Primo" con 6GF7. Era un progetto che da tempo volevo portare a termine e finalmente ci sono riuscito..ma c'è un ma.

Il suono è cupo, spento e particolarmente presente nella parte grave dello spettro. L'ho confrontato con l'altro mio SE di El84 e non c'è paragone, risulta molto più chiuso. Eppure questo, per come l'ho realizzato, doveva essere un pelin migliore.
L'ampli ha funzionato alla prima accensione e li per li non ho notato nulla di che, ma una volta a casa ho notato questa opacità nel suono.
Eppure ho addotato tutti gli accorgimenti per rendere il suono più brillante e meno gonfio possibile, ovvero led TLLY440 sotto il primo triodo e zener sotto al secondo triodo. L'alimentazione è di tipo CLCRC con l'ultimo condensatore della Ducati da 22 mF non elettrolitico.
I condensatori di accoppiamento sono da 0.1 mF e i TU sono Raoli - nucleo a C con primario da 4.5 KOhm. Anche con le masse ho fatto attenzione ed ho usato del cavo in rame smaltato e per le anodiche del 24AWG.Cavo di segnale della TAsker molto fine , non ne ricordo la sigla ma apparentemente un buon cavetto.Potenziometri ALPS da 100 K.
Come soluzioni non ne vedo tante se non quella di agire sull condensatore di accoppiamento ed eventualmente bypassarlo con qualcosa di più piccolo. Inoltre non ho messo controreazioni.
Forse è proprio nella cotroreazione che dovrei agire per addattare meglio l'impedenza del TU alla valvola. Starei pensando di applicare un pò di partial feedback tra anodo e anodo...
Con questo sistema di NFB mi sono trovato bene nel mio SE di EL84 e l'ho facilmente regolata a mio piacimento e ad orecchio.
Cosa ne pensate? Riuscite a spiegarmi dove posso aver sbagliato?
Vi allego un foto della mia realizzazione anche se mancava ancora il primo condensatore di filtro.
Grazie a chi mi vorrà aiutare!

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Re: Giocando con il Primo
Se fossero le valvole che non vanno? Io uso delle 6gf7 Sylvania e sono molto soddisfatto del loro suono che non mi sembra affatto cupo anzi a volte quasi metallico, solo a volte.
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Re: Giocando con il Primo
non è che il TU è limitato in alto?
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Re: Giocando con il Primo
...allora ci deve essere qualcosa che non vàlisina77 ha scritto: L'ampli ha funzionato alla prima accensione...

scherzo...ma non troppo, dubito sempre di qualcosa che và al primo colpo... e di solito ci azzecco.
Cmq, più seriamente una passata di VA e ci toglieremmo il dubbio dal punto di vista strettamente strumentale.
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So di non sapere. Socrate
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Re: Giocando con il Primo
Ciao,
come potrebbe accadere una cosa del genere?
non ci voglio credere. Ho sbagliato io, da qualche parte ne sono certo...
vediamo domani con calma
grazie
ciao alessandro
Ho due Sylvania e due GE ma il suono rimane tale, purtroppo. Tu che TU usi?Se fossero le valvole che non vanno? Io uso delle 6gf7 Sylvania e sono molto soddisfatto del loro suono che non mi sembra affatto cupo anzi a volte quasi metallico, solo a volte.
ma dai no! ti pregonon è che il TU è limitato in alto?


...allora ci deve essere qualcosa che non và
scherzo...ma non troppo, dubito sempre di qualcosa che và al primo colpo... e di solito ci azzecco.

Potrebbe essere una buona occasione per VA anche se non propriamente una passeggiata..seriamente una passata di VA e ci toglieremmo il dubbio dal punto di vista strettamente strumentale.
vediamo domani con calma
grazie
ciao alessandro
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Re: Giocando con il Primo
Uso i TUU a lamierini gappati standard, perciò non propriamente roba hi-end, però per me più che adeguati ad ottenere risultati soddisfacenti.lisina77 ha scritto:Ho due Sylvania e due GE ma il suono rimane tale, purtroppo. Tu che TU usi?
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Re: Giocando con il Primo
Ciao!
Metto una foto dell'accrocchio..opinioni sull'layout?
il cavo che va dal potenziometro al pin della griglia non è schermato...ho usato un pò di stagnola presente nei cavi di segnale per proteggerlo.
Possibile che ci siano capacità parassite tali da determinare questo male?
ciao
alessandro
credo sia necessaria una buona dose di esperienza e gusto per poter udire differenze tra TU costruiti molto bene.Uso i TUU a lamierini gappati standard, perciò non propriamente roba hi-end
Metto una foto dell'accrocchio..opinioni sull'layout?
il cavo che va dal potenziometro al pin della griglia non è schermato...ho usato un pò di stagnola presente nei cavi di segnale per proteggerlo.
Possibile che ci siano capacità parassite tali da determinare questo male?
ciao
alessandro
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Re: Giocando con il Primo
Potenzialmente introduci delle capacità non trascurabili e non controllate con la stagnola e perciò un filtro passa basso per di più potrebbe captare anche vibrazioni..... Prova a toglierla e senti quello che succede.
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Re: Giocando con il Primo
dov'è il ritorno di massa delle sezioni finali? insieme a quelli del primo stadio?lisina77 ha scritto:Metto una foto dell'accrocchio..opinioni sull'layout?

serve a poco... e potrebbe anche fare più danni che altro. Piuttosto cerca di accoppiare ed avvolgere ciascun filo con il relativo ritorno di massa.lisina77 ha scritto:il cavo che va dal potenziometro al pin della griglia non è schermato...ho usato un pò di stagnola presente nei cavi di segnale per proteggerlo.
dovrebbero essere veramente alte e/o essere in un punto particolarmente "sensibile"...lisina77 ha scritto:Possibile che ci siano capacità parassite tali da determinare questo male?

Può essere qualsiasi cosa (inclusi i condensatori di alimentazione), ma temo sia più probabile un limite dei TU.
BTW: hai postato da qualche parte lo schema completo così come lo hai realizzato?
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Giocando con il Primo
ciao!
proprio cosi´. Lo so', è gia stato spiegato più volte come gestire le masse. Di fatto l'ampli è piuttosto silenzioso e non avverto ronzii di nessun genere. Se poi mi dici che tale scelta genera problemi nella risposta in alto..azz ?! E' stata più che altro una scelta dettata dalla disposizione dei componenti .
Nelle mie altre piccole esperienze "termoioniche" ho sempre inserito i fusibili sui due capi del primario del TA. In questo caso ho voluto inserirlo in serie al centro del secondario del TA.Da li parte il filo di massa che è uno. La massa si sdoppia su i due penultimi C (quelli che alimentano gli anodi delle finali - 100mF) e proseguono separatamente fino al singolo potenziometro.
Per quanto riguarda i TU non saprei proprio che dire. Posso provare a sostituire i Raoli con quelli Novarria che uso sul SE di EL84
.
Inoltre sto' cercando delle 6GF7A RCA per escludere pure quelle.
vedremo e vi faccio saper.
Intanto grazie e buona domenica
Alessandro
Si,dov'è il ritorno di massa delle sezioni finali? insieme a quelli del primo stadio?![]()

Nelle mie altre piccole esperienze "termoioniche" ho sempre inserito i fusibili sui due capi del primario del TA. In questo caso ho voluto inserirlo in serie al centro del secondario del TA.Da li parte il filo di massa che è uno. La massa si sdoppia su i due penultimi C (quelli che alimentano gli anodi delle finali - 100mF) e proseguono separatamente fino al singolo potenziometro.
Proverò a sostituire gli ultimi due C della Ducati con qualcos'altro. Oppure potrei provare a bypassarli con qualcosa di più piccolo.dovrebbero essere veramente alte e/o essere in un punto particolarmente "sensibile"...![]()
Può essere qualsiasi cosa (inclusi i condensatori di alimentazione), ma temo sia più probabile un limite dei TU.
Per quanto riguarda i TU non saprei proprio che dire. Posso provare a sostituire i Raoli con quelli Novarria che uso sul SE di EL84

Inoltre sto' cercando delle 6GF7A RCA per escludere pure quelle.
No, lo posto adesso..BTW: hai postato da qualche parte lo schema completo così come lo hai realizzato?
vedremo e vi faccio saper.
Intanto grazie e buona domenica
Alessandro
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Re: Giocando con il Primo
non proprio. Quello che accade è che si crea una interazione indesiderata tra gli stadi.lisina77 ha scritto:Se poi mi dici che tale scelta genera problemi nella risposta in alto..azz ?!
Dato che qualsiasi conduttore non ha mai resistenza ne tanto meno impedenza pari a zero, una corrente che ci scorre impone sempre ai suoi capi una (sia pur piccola) tensione. Che puoi ritrovarti iniettata dove non dovrebbe. Se poi su uno stesso conduttore confluiscono correnti diverse queste si sommano, ed altrettanto fanno le tensioni prodotte da queste ai suoi capi.
L'entità di tali "perturbazioni" ed interazioni indesiderate è spesso trascurabile ma, ove appena possibile, è sempre meglio evitarle alla radice.
Problemi inattesi sono sempre dietro l'angolo. Talvolta macroscopici e quindi immediatamente riconoscibili (ad es. evidenti autooscillazioni), più spesso subdoli e difficilmente identificabili.
Il medesimo fenomeno si verifica per qualsiasi collegamento, come è particolarmente evidente in ambito RF (e/o laddove si ha a che fare con segnali molto veloci), dove anche un solo cm di filo non è più un semplice "collegamento" ma rappresenta a tutti gli effetti un vero e proprio circuito risonante (R)LC di entità non trascurabile. In ambito audio il problema è molto meno pressante e di solito trascurabile ma, non di meno, non va mai sottovalutato a priori. Specie quando si hanno più correnti diverse che confluiscono su una linea comune, cosa che può portare ad interazioni impreviste ed indesiderate tra parti diverse del circuito. Come ad es. è tipicamente il caso di gran parte delle linee di massa e di alimentazione.
In generale, non bisogna mai far scorrere le correnti di uno stadio di potenza sulle stesse linee (conduttori) di massa ed alimentazione dove scorrono le correnti degli stadi di segnale. Così come, in un circuito stereo o multicanale, non bisogna mai far passare le correnti di canali diversi attraverso un conduttore comune.
Nel tuo caso, tra le altre cose hai una (piccola) frazione del segnale di uscita che viene iniettato all'ingresso dell'amplificatore. Si tratta della tensione (variabile) prodotta sul filo di massa dalla corrente (modulata==segnale!) che scorre da C5 attraverso TU, tubo finale e zener e da li torna a C5. Tensione che, attraverso lo stesso filo di massa, si sovrappone a quella di ingresso dell'ampli attraverso il catodo del primo stadio.
Ti ricorda qualcosa? Esatto. È un imprevisto quanto indesiderato loop di retroazione tra lo stadio di uscita e quello di ingresso. Se il tuo ampli avesse un guadagno molto elevato e/o una banda passante molto ampia (ed a seconda dei rapporti di fase tra i segnali, che possono rendere il feedback negativo o positivo, ed anche cambiare di segno in funzione della frequenza), questo potrebbe bastare ed avanzare per trasformare l'ampli in un potente oscillatore.
In casi meno eclatanti, come potrebbe essere il tuo, piccoli effetti di questo tipo possono comunque essere più che sufficienti per introdurre "colorazioni" sensibili (ed apparentemente incomprensibili) sul suono.
Non fosse altro perché qualsiasi conduttore non è mai perfettamente resistivo ma presenta sempre anche componenti reattive, col che l'effetto di un tale loop di retroazione imprevisto ed indesiderato è sicuramente dipendente dalla frequenza. In modi sostanzialmente imprevedibili ma sicuramente via via più rilevanti al crescere della frequenza stessa.
Faresti quindi meglio ad utilizzare conduttori separati per ciascuna alimentazione e per ciascun ritorno di massa, cioè separare i vari loop di corrente.
Ciascun conduttore di massa e di alimentazione "chiude" un loop di corrente (di segnale e/o di alimentazione) e deve farlo nel punto che consente di minimizzare le dimensioni del loop stesso nonché di evitare o almeno minimizzare le interazioni indesiderate.
Nel tuo caso, tutte le connessioni di massa del primo stadio del canale sinistro (incluse quelle dell'ingresso e della R di fuga di griglia del secondo stadio) devono giungere separatamente, attraverso altrettanti fili diversi, al centro stella locale del primo stadio, costituito dal terminale negativo di C4, mentre quelle dello stadio finale (in questo caso il solo zener) andranno portate allo stesso modo al terminale negativo di C3. I terminali negativi di C3 e C4 andranno poi riuniti (sempre attraverso fili separati) sul centro stella generale, rappresentato dal terminale negativo di C1. Stessa cosa ovviamente per l'altro canale.
Prima di ricablare ridisegna lo schema completo, senza separare la parte di alimentazione dal resto e disposto (all'incirca) come nella realizzazione pratica. Non usare i simboli per la massa ed Indica esplicitamente nel disegno tutte le varie linee distinte di masse ed alimentazioni. Su una copia del disegno indica inoltre il percorso di tutti loop di corrente, sia DC che di segnale. Poi posta qui i disegni...
Ciò detto, una causa più probabile per un eventuale prematuro roll-off così evidente (se non è imputabile al TU) potrebbe essere un problema di accoppiamento all'ingresso.

A memoria non ricordo più le caratteristiche di quel tubo, ma temo che la capacità di ingresso aumentata dall'effetto Miller non lasci troppo margine per impedenze troppo alte in serie all'ingresso. Che valore hanno il potenziometro di volume e la grid-stopper? Con cosa piloti l'ampli? (==che impedenza ha la sorgente?)
A proposito di possibili errori, verifica i valori delle grid-stopper, sia sul primo che sul secondo stadio. Se per sbaglio hai montato resistori di valori molto più elevati di quelli previsti...
Altra possibilità è un valore errato (ed eccessivo) dei resistori di carico anodico del primo stadio.
Ciao, Paolo.
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Re: Giocando con il Primo
sì, certo. Scusate la svista.Echo ha scritto:Perché c3 e c4 ?? Non è c3 e c5?

Ciao, Paolo.
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