Nessuna filosofia da difendere, solo qualche impressione giusto per ingannare il tempo in attesa del grande evento.
Mah. Ottima cosa dici, secondo me invece dipende. L'amplificatore non
è solo lo stadio d'uscita. Il fatto di rendere più lineare lo stadio
di potenza non significa certo riuscire ad ottenere prestazioni
globali migliori.
Naturalmente. Mi riferivo allo schema linkato da PG, che mi sembra
ottenga 16-18 w anche utilizzando un carico da 2,5K (oltre alla A2).
Parlando solo di Rc, a parità di altre condizioni, mi sembra positivo
rinunciare a parte della potenza a fronte della possibilità di
ridurre l' intermodulazione e la resistenza in uscita dell' ampli.
Pensando anche al pilotaggio in griglia positiva può anche succedere
che il driver distorca più dello stadio di uscita, soprattutto se si
usano tubi che richiedono per essere pilotati swing di tensione
importanti.
Guarda l' unica esperienza che ho fatto in A2 riguarda le EL84:
arrivavano ad assorbire 10 mA di griglia, circa 1/4 -1/5 della
corrente anodica. Immagino che una 300B con 60 mA (o con 90 come nel
link, se ho capito bene) possa assorbire ( ver Vak >= Vgk)
decisamente di piu'. Il driver dovrebbe fornire la corrente
ovviamente senza distorcere; nel caso della EL84 (poveretta) dopo
aver provato un parallelo di ECC82 alla fine ho usato un mos di
potenza ( tipo superdrive di tubelab)
Da tener presente poi anche la difficoltà aggiuntiva nella
costruzione del trasformatore d'uscita, che vorrei ricordarlo è
sempre percorso da corrente DC. Dipende, di nuovo, da quanto i
miglioramenti nella linearità dello stadio sono inficiati dalle
prestazioni del "ferro" e del driver.
Certo è piu complesso il TU. Però oltre alla maggiore linearità hai
anche vantaggi nella riduzione della Rout; aumentare comunque il
fattore di smorzamento prima di applicare NBF (anche locale) mi
sembra cosa non da poco.
Se proprio vogliamo mettere in difficoltà il driver a quel punto
forse sarebbe più ragionevole pensare ad usare una qualche forma di
feedback locale, col vantaggio di migliorare oltre alla distorsione
pure il fattore di smorzamento.
Qua' non concordo del tutto. Se per FB locale intendi un CR fra
uscita del TU ed il catodo della finale in A1, perchè questo
dovrebbe mettere in crisi il driver? Se la griglia non richiede
corrente ( o richiede pochissimi mA) il driver deve fornire solo
maggior tensione oltre a qualche mA in piu' per caricare le varie
capacità. Senza arrivare alla EL34 a triodo come driver si possono
trovare delle soluzioni meno esose 'energeticamente' , oltre
ovviamente al trasformatore interstadio. Se proprio vogliamo mettere
veramente in crisi il driver si potrebbe pensare ad un TU sul catodo
della finale, ma non ho esperienza (anche se è una tipologia che
voglio provare assolutamente). Concordo pienamente sull' utilità di
avere un alto valore del fattore di smorzamento, al quale concorrono
ovviamente il rapporto di trasformazione, la resistenza degli
avvolgimenti, la NBF locale sulla finale ed eventualmente quella
globale.
Ci sono doppi triodi noval che dissipano oltre 4W e sopportano
correnti anodiche di oltre 15mA (6350, 5687, 6414 ecc).
Inoltre lo stadio di pilotaggio un cathode follower con carico attivo
il quale permette, a causa dell'elevata impedenza in ac del pozzo di
corrente, di lasciare l'inseguitore catodico di lavorare senza
risentire del carico in parallelo della resistenza catodica e di
fornire uno swing ti corrente in uscita quasi pari a quello anodico
del pilota.
Non ho molta esperienza e quindi ritengo che tu abbia ragione;
qualche simulazione e qualche prova mi hanno dato l' impressione che
sia meglio far assorbire dal carico un massimo del 20/25% della
corrente catodica del driver della pilota ( dal che è derivato l' uso
del mos); ma ti ripeto ... non ho casistica
Piuttosto sarei curioso di sapere .....
In attesa dell' alba del nuovo millennio, vi auguro buon pomeriggio
Mauro