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Inviato: 18 feb 2009, 06:54
da nullo
Gluca, esistono in rete diverse foto con gira che assomigliano grosso modo a quello che hai indicato, ma non hanno in comune col mio, i principi che mi piacerebbe indagare un poco (un rozzo tentativo, come del resto ha fatto Paolo) e che sono invece espressi in questi apparecchi:


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Trova/trovate le differenze fra i tre, se hai/avete voglia...

Ciao, Roberto

"Those are my principles, and if you don't like them... well, I have others." - Groucho Marx)

Inviato: 18 feb 2009, 07:15
da gluca
Cmq risponda, quello mi prende a male parole ... 1 e 2 mi paiono molto simili. 3 è decisamente diverso nel piatto, braccio e per le sospensioni. Mi pare poca risposta. Torno ad ascoltare i bit sino a tempi migliori :(

Piuttosto, a quale delle tre soluzioni ti stai ispirando?

Il gira di Paolo, di cui ho avuto il piacere di vederne le operazioni di assemblaggio e messa in esercizio, suonava molto al di sopra di ogni aspettativa nonostante l'aspetto fragile ed i materiali poveri e "riciclati". Mi spiace che qualcuno abbia invece tratto giudizi frettolosi a causa di pregiudizi.

PS: mi riferivo (vedi link del messaggio precedente) esclusivamente all'aspetto esteriore.

** if god seems far away guess who moved (unknown) **

Inviato: 19 feb 2009, 06:06
da nullo
Il primo ed il secondo, hanno una base, quella che ho già approntato anch'io, sospesa su molle ad aria, che determinano un buon isolamento dalle sollecitazioni che arriverebbero attraverso il piano di appoggio.

Sopra di esso, sono poggiati gli elementi costituenti il gira, con interposti, sacchi contenenti talco, alternati a pesanti strutture in piombo di forma lenticolare.

Vorrei che tu citassi le differenze (evidenti!), fra il primo ed il secondo braccio..... le hai notate?

Ma andiamo oltre, guarda questo:

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Sono scomparse le pesantissime strutture in talco e piombo sotto il piatto ed il motore, per far posto a molle ad aria ( i cilindri azzurri e grigi). Alta cedevolezza, ma questo non fa però mancare la immobilità che necessita fra le varie parti, il meccanismo è lo stesso che può spiegare come funziona il gira senza piatto visto in foto sopra ( e quello di Paolo).

Il braccio invece, rispetto ai primi due, viene bilanciato per trovare il giusto peso di lettura, e qui sarebbe bello farci due chiacchiere sopra, cosa cambia?



Ciao, Roberto

"Those are my principles, and if you don't like them... well, I have others." - Groucho Marx)

Inviato: 19 feb 2009, 22:04
da Echo
...questa faccenda del giradischi autocostruito mi incuriosisce molto e ho un paio di domande da farvi (spero non troppo stupide):

Deve esserci una proporzione tra la distanza tra fulcro del braccio e fulcro del piatto e quella tra fulcro del braccio e la puntina?
C'è una misura prestabilita (o comunque un modo per calcolare) tra fulcro del braccio e la puntina ...e più in generale sulla lunghezza del braccio?

..grazie; )

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http://gabrielligiorgio.wordpress.com/

Inviato: 20 feb 2009, 01:04
da drpaolo
In realtà l'ottimizzazione dei parametri del braccio serve a ridurre la distorsione di lettura (coi bracci imperniati).

La teoria si trova QUI, a partire da Bauer e Baernwald.

Paolo

Inviato: 20 feb 2009, 06:25
da nullo
Più semplicemente.... (parlo per chi non mastica matematica a colazione)

Per chi non ha mai riflettuto sul problema del perché un braccio debba avere un disegno geometrico particolare ed una appropriata collocazione rispetto al piatto, ecco un banale disegno che può aiutare.

Possiamo considerare il solco rettilineo se prendiamo in considerazione una piccolissima porzione, partendo dall'esterno per poi proseguire verso l'interno.

La puntina deve essere ortogonale al solco, per leggerlo senza distorcere. Durante la traslazione sul disco, essa non corre su una linea ( raggio del disco ), ma descrive un arco, quando vincolata ad un braccio imperniato, la puntina di conseguenza si trova ad essere ruotata di qualche grado, rispetto al solco, per gran parte della durata della lettura.

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Un braccio più lungo, se la caverà ovviamente meglio di uno corto, ma ciò non basterà, l'introduzione del giusto offset fra braccio e puntina assieme ad una opportuna collocazione secondo Baernwald, è ( quasi) risolutivo.

Il braccio tangenziale corre evidentemente su di una linea, ma introduce problematiche diverse e forse più perniciose.

Ciao, Roberto

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Inviato: 20 feb 2009, 08:32
da Echo
l'introduzione del giusto offset fra braccio e puntina assieme ad una opportuna collocazione secondo Baernwald, è ( quasi) risolutivo.

[/right][/i]
per opportuna collocazione intendi quella del fulcro del braccio rispetto al fulcro del piatto giusto?

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http://gabrielligiorgio.wordpress.com/

Inviato: 20 feb 2009, 20:17
da nullo
Il cantilever deve collocarsi sopra la tangente al solco, la puntina nel preciso punto di contatto fra tangente e solco stesso, questa particolare condizione dovrebbe essere mantenuta per tutta la facciata.

Perché ciò accada con minima approssimazione, devi introdurre una appropriata relazione fra i parametri che determinano le caratteristiche geometriche del braccio:

Lunghezza effettiva

Offset

Overhang

Trovi in rete tutto il materiale che vuoi al riguardo.

Puoi trovare spunti riflessioni e rimandi a link interessanti, anche sulla discussione sull'antiskating qui su audiofaidate:
Link

.. e, sempre qui, il quella sull'utilizzo della dima per il montaggio corretto della testina.



Ciao, Roberto

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Inviato: 01 mar 2009, 17:59
da nullo
Prima di continuare la discussione su gira, sul braccio e sulla perniciosità della vibrazioni, posto un documento che riassume alcune considerazioni sul movimento della puntina e del relativo segnale in uscita alla testina.

Un collage di appunti che in precedenza avevo preso e sottoposto ad alcuni, nella speranza di dipanare la matassa, a voi l'onere della replica, nel caso trovaste i soliti possibili errori:



Immagine Allegato: Del movimento della puntina.pdf ( 142072bytes )

Ciao, Roberto

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Inviato: 01 mar 2009, 21:40
da nullo
Beh, mi sembra ora di cominciare ad approfondire:



Immagine Allegato: Piccola premessa.pdf ( 75306bytes )

Ciao, Roberto

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Inviato: 02 mar 2009, 17:27
da nullo
Proviamo ad andare avanti, cominciando ad analizzare i possibili interventi sul basamento, ecco cosa ci proponiamo di fare, eliminare i possibili collegamenti fra il pavimento, tavolo di appoggio, e base del giradischi ( tutto questo, vale comunque per qualsiasi componente l'impianto):

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Le prime croci sugli elementi fonte di inquinamento, è possibile porle in essere, con l'ausilio di una sospensione elastica fuori banda audio. Se ci poniamo ampiamente sotto i 20Hz, come frequenza di risonanza del sistema, con smorzamento basso, la forza eccitante il sistema, avrà un ottimo filtraggio, secondo le regole più volte ricordate.

Qui un riassunto delle prerogative.

E' chiaramente fuori banda anche una sospensione abbondantemente sopra i 20KHz, ma provate ad analizzare la cosa e vedrete che qualcosa non torna guardando la curva di trasmissibilità.

Poi possiamo considerare anche un appoggio non elastico, creato con l'ausilio di polveri dentro appositi sacchetti, sistema che può dare già discrete soddisfazioni... non è detto che i due sistemi non possano coesistere ; )

I piani del pavimento, tavolo, base del giradischi, dovrebbero di per sé, avere caratteristiche interessanti, nel loro proprio modo di vibrare. quindi meglio usare materiali e forme opportune. Lastre di poco spessore che suonano come un gong, non sono adatte alla bisogna, anche privilegiare un rapporto fra le tre dimensioni troppo lontano dal 1:1:1, può creare i presupposti per la creazione di forti e perniciose oscillazioni.

Ciao, Roberto

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Inviato: 04 mar 2009, 07:16
da nullo
L'attenzione si concentra ora sull'elemento che lega vari blocchi funzionali del gira, eccolo evidenziato dalla linea blu nel solito disegno:

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Tipicamente questa funzione viene assolta da un sottile lamierino, ad esempio nel Thorens e nel Linn:


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Nei modelli superiori della Thorens si passa ad elementi in pressofusione, esistono kit e pure upgrade casalinghi ( ad es, QUI ), alla ricerca di immobilità fra le parti ad esso collegate.

Il controtelaio è in genere sospeso su molle, per isolare il sistema dalle sollecitazioni esterne, se si adotta la sospensione direttamente sotto la base, come accennato nell'intervento precedente, possiamo porre una bella croce sull'elemento risonante fondendo base ed il controtelaio stesso.

Come si possa rendere i blocchi funzionali immobili tra loro in banda di lavoro ( rendere innocue le vibrazioni) ed assicurarli alla base, lo si può già evincere dalle foto postate in precedenza ( e dalle vecchie chiacchiere al riguardo).



Ciao, Roberto

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Inviato: 05 mar 2009, 07:46
da nullo
Avevo fatto una domanda a Gluca, qualche post sopra:
Vorrei che tu citassi le differenze (evidenti!), fra il primo ed il secondo braccio..... le hai notate?


Il ragazzo, stranamente, non si è applicato :D , proverò a dire qualcosa sui bracci, compreso qualcosina in risposta alla domanda, ma solo per riproporla nuovamente. Cerco risposte...



Immagine Allegato: tonearm appunti.pdf ( 35719bytes )

Ciao, Roberto

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Re: Giradischi ( turntable), preliminari

Inviato: 17 mar 2010, 07:47
da Echo
...poi con il tuo giravinili dove sei arrivato?

Re: Giradischi ( turntable), preliminari

Inviato: 17 mar 2010, 23:21
da nullo
Lento raccattar di parti utili e grossa indecisione fra il fare un grosso piatto solidamente vincolato ed un piccolo platorello sospeso, con leggera propensione per il secondo. Appena prendo, ehm provo a prendere, il toro per le corna, posto qualche foto.

Mi spiace, ma in genere non ho molta fretta :oops:

Re: Giradischi ( turntable), preliminari

Inviato: 26 giu 2011, 20:33
da nullo
nullo ha scritto:
Mi spiace, ma in genere non ho molta fretta :oops:
One step beyond:
Braccio sospeso e base 01.jpg
Braccio sospeso e base.jpg
Braccio sospeso e base particolarre articolazione.jpg
Il disco in alluminio, posto sopra il centro di articolazione, verrà sospeso tramite elastici tesi tra le torrette, il braccio verrà appeso sotto, tramite articolazione a filo.

Le prolunghe alle torrette di fissaggio, mi permetteranno di sperimentare l'uso di un elastico al posto del contrappeso, come spiegato qui di seguito nel pdf( il doc era già stato postato in precedenza in questa discussione):

http://www.audiofaidate.org/uploaded/nu ... ppunti.pdf

Re: Giradischi ( turntable), preliminari

Inviato: 30 giu 2011, 17:31
da nullo
Queste righe le ho trovate oggi in rete, mentre ero alla ricerca di qualche conferma di quel che vado cercando di mettere a fuoco sulla importanza dell'aumento dell'inerzia del braccio. Come fare per far sì che tale inerzia si comporti nella stessa maniera, quando le sollecitazioni che vengono dalla puntina, arrivano da direzioni diverse?

In ogni caso, se possiamo fare a meno del contrappeso, e credo si possa, la concentrazione della massa nell'area del fonorivelatore, proprio vicino allo snodo dello stilo, non aiuterebbe?
In our listening tests, the Resonance Control Kit improves the $5000 Schroeder tonearm just as much as it upgrades the $325 Rega: you'll hear a lovely new airiness in the highs and firmer, deeper, more tuneful bass with newfound articulation. The physics are simple: bonding our 28g brass "mini Heavyhat" to the top of the headshell kills the resonances in the cartridge/headshell structure-leading to enhanced clarity in the treble and the midrange. The bottom octaves improve so much because our 28g headshell weight and 100g add-on for the arm's counterweight more than quadruple the inertia of typical tonearms. That makes a much stabler platform to resist the large stylus/cantilever excursions caused by strong bass passages.

The Tone Arm Resonance Control Kit is designed to:

• make any tone arm a more stable platform for holding the cartridge steady during large stylus excursions (as in loud bass passages)

• reduce higher frequency resonances in the headshell and counterweight. This yields significantly better dynamics as well as deeper, cleaner bass and better midrange/treble resolution

A good-sounding tone arm has to strike a balance between high inertia to resist music-induced stylus forces and low inertia for negligible resistance to the relatively slow cartridge motions needed to track record warps and record eccentricity. Conventional engineering wisdom holds that the “ideal” balance is struck by arms of 7 to 12 grams equivalent mass for high compliance, soft suspension cartridges (i.e. those designed for 1.0 to 1.2 grams downforce) and 15 to 25 grams for high compliance, stiff suspension cartridges (1.8 to 2.5 grams). This “ideal” inertia is based on the widely believed engineering rule-of-thumb that tone arms need to be tuned to a resonant frequency between 7 and 11 hertz, a hypothesis that falls apart when tested by ear.

In audio, as in the rest of science, a good test always trumps theory —no matter how elegant or plausible. To test whether today’s standard arm inertias are “ideal” or not, we added weights to the headshells of current, widely used arms (and added sufficient counter-balancing weights at the rear of the counterweights). Our test subjects ranged from Stanton and Rega arms at the low end to the world reference 12” ebony Schroeder arm at the high end. Low compliance cartridges tested were Denon, Dynavector, Grado and Koetsu; high compliance cartridges were Soundsmith, Shure and a retipped Denon modified for high compliance. Tests were conducted with both slightly warped and seriously warped LPs.

The results were unequivocal: for every arm and cartridge tested, sound quality improved significantly with the increased headshell and counterweight mass. As expected, bass extension and articulation was clearly better. Unexpectedly, the midrange/treble transparency and detail improved even more markedly. Achieving these excellent results was crucially dependent on the use of brass and the use of point contact mountings for the weights.

Included are a brass headshell weight and counterweight add-on, both with machined-in triplepoints-and the CA adhesive needed for bonding them to the tonearm.

Re: Giradischi ( turntable), preliminari

Inviato: 01 lug 2011, 13:52
da berga12
come procede questo gioco?

trovandomi un thorens tra le mani aperto come un panino da farcire, seguirò queste note precedenti per tentare un nuovo approccio nell'upgrade...

chissà che schifezza ne esce!?!?

Re: Giradischi ( turntable), preliminari

Inviato: 03 lug 2011, 08:26
da nullo
berga12 ha scritto:come procede questo gioco?

..... seguirò queste note precedenti per tentare un nuovo approccio nell'upgrade...
Gioco? :smile:

Tanto per affrontarne alcune, prova a dire come monterai il motore, sul telaio o sul controtelaio flottante, elasticamente o rigidamente e come pensi di collegarlo al piatto, tramite la sola cinghia o passando per un volano?

Cinghia rigida o elastica? ... lunga o corta?

Il piatto del Thorens è leggero, suona come una campana ( d'altronde è fatto come una campana :sad: ) ed è solo malamente poggiato sul contropiatto, come pensi di comportarti?

Il solo pensare alle possibili variabili è come sporgersi su un abisso.

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- Solo gli imbecilli non hanno dubbi.
- Ne sei sicuro?
- Non ho alcun dubbio.

Re: Giradischi ( turntable), preliminari

Inviato: 03 lug 2011, 20:43
da UnixMan
nullo ha scritto: - Solo gli imbecilli non hanno dubbi.
- Ne sei sicuro?
- Non ho alcun dubbio.
:ROFL:

Grande De Crescenzo. :)