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Inviato: 02 giu 2007, 04:48
da Luc1gnol0
MAGGIO 2007

Sottile, come sempre. Grafica consueta. Pubblicità praticamente assente (se si esclude quella "captive" Blu Press). Lo stile degli scritti sembra non avere una linea editoriale particolare, ma segue i vezzi dei singoli autori. Come da promesse dell'editore, mi pare di notare la completezza delle immagini relative agli schemi, ai circuiti stampati e/o alla disposizione dei componenti.

EDITORIALE

Solite storie (promesse, annunci, proclami), stavolta con la "minaccia" di ripresentare quanto prima Paolo Franceschi (sto scherzando, signori di Digitex, bentornato al sig. Paolo Franceschi).

COVER STORY

In copertina c'è un bello scatolo in radica intarsiata che attira subito lo sguardo: "Nano... un monotriodo essenziale ma raffinato". L'ennesimo "soap project" ammannito dall'ineffabile ing. Fulvio Chiappetta, ovviamente a base di "abbiamo già parlato in uno scritto ad esso dedicato", "ritorneremo certamente sull'argomento per chiarire meglio alcuni concetti", e "appuntamento alla prossima puntata". Un tuffo nel mare magnum del finale a tubi termoionici, single ended due stadi in cascata, ma con carico distribuito e accoppiamento diretto per rendere meno "inutili" i suoi 1,5-2W.
Come premesso, si attende il numero successivo per entrare in argomento sugli aspetti pratici, e sull'alimentatore, vero cuore di ogni SE a mio avviso.
L'articolo, come sembrerebbe leggendo l'editoriale e la rubrica della posta, è forse inteso per un pubblico novizio o quasi. Nondimeno, causa secondo me l'arcinoto stile dell'ineffabile direttore (è pesante "in modo assolutamente rigoroso"), rischia di fallire questo eventuale suo intento, pur presentando una lunga carrellata introduttiva su alcuni aspetti basilari dell'amplificazione di potenza a tubi (per es., occhiello su come funzionano i tubi a vuoto). Per chi invece qualche nozione "base", pur male (come il sottoscritto), l'ha già letta prima d'ora, l'utilità della "cover story" è pressoché risibile (per tacere del prurito). Niente bibliografia o fonti, come d'uopo col direttore.

ALTRI ARTICOLI

Migliore, secondo me, è l'articolo a firma del noto autocostruttore Alberto Bellino, che dopo aver prodotto incidentalmente sulla rivista un mezzo clone delle già note Tipolo, pardon, Jamo R909, presenta un excursus teorico e pratico sul progetto della cassa chiusa, nelle due declinazioni della sospensione pneumatica e del baffle infinito. Completa con un accenno ad una sua cassa chiusa di riferimento, realizzata intorno ad altoparlanti artigianali costruiti su sue specifiche. Per chi come me non capisce molto di diffusori, una buona lettura.

Nel sommario risulta l'ottava parte de "Mezzanotte e dintorni", pardon, del (ma è il secondo?) excursus di Marzullo sugli amplificatori a stato solido in classe A: questa puntata è incentrata su un progetto di amplificatore di tensione "universale" (si dice VAS?). Sono la persona meno indicata per parlare di stato solido per cui non mi dilungo in ulteriori dettagli (ora che ci hanno abbandonato per diverse ragioni Mauro Penasa e Piercarlo Boletti, spero che gente del calibro di Antonino-Nebbioso riprenda a postare qualcosina). Consueta (per l'autore) messe di pagine, grafici e quant'altro.

Dall'annunciata collaborazione con Le radio di Sophie, Marco Dr. Gilardetti, Università di Torino (peraltro conosciuto anche come contributore italiano a Wikipedia per i noti argomenti), presenta il primo di tre articoli dedicati agli alimentatori degli apparecchi a valvole, con alcune particolarità come il diverso utilizzo di raddrizzatrici a vuoto a riscaldamento diretto ovvero indiretto nel raddrizzamento a ponte di Graetz. L'articolo è peraltro già in rete dal 7 maggio scorso qui. Per gli ignoranti come me, interessante.

Poi alcuni piccoli articoli.

Un piccolo articolo a firma Ari Polisois, seconda parte (ma su che numero era la prima?) dell'articolo su un amplificatore finale a valvole "didattico", pardon, "polivalente". Si ritrovano alcune soluzioni care ad Ari Polisois, ma in sostanza ho avuto l'impressione che le tre paginette siano dedicate a (per alcuni, ai consueti) discorsi sugli effetti "negativi" della controreazione globale, supportati da un inciso a firma di Roger Hebert, patron della Wyetech Laboratories, traduzione di un documento presente sul sito dell'azienda, peraltro infarcita dai commenti ironici del traduttore: da notare come la Wyetech non mi pare che sia un'azienda "contro" la controreazione, per es. il suo preamplificatore "Opal" è basato su di un circuito - inusuale in campo audio - grounded grid, isolato da due cathode follower). Per gli amanti di queste disquisizioni.

Un piccolo articolo a firma Gianni Cornara, in cui l'emulo di Nardi (o di Chiappetta? Non mi ricordo) completa il suo progetto, già presentato su CHF, di un "amplificatore da studio", con una cassa per chitarra-basso elettrico, equipaggiata con un Ciare PW328 da 12 pollici nominali accordato in bass reflex. L'articolo contiene brevi digressioni sull'uso del noto programma di simulazione BASS-PC. Per chi suona la campana, pardon, la chitarra.

Un piccolo articolo a firma Giuseppe Diamantini, su un VU Meter ad occhio magico, argomento da lui già affrontato negli anni migliori della precedente gestione: la riproposizione è fatta allo scopo di suggerire l'uso di tubi economici ed ancora reperibili, come lo EAM86. Consueta competenza.

Infine un piccolo articolo a firma Alberto Minarelli su un semplicissimo decoder FM stereo basato su "bacarozzo" National LM1310 ed una manciata di componenti su millefori, dedicato alla sostituzione (eventuale) dei decoder d'epoca a valvole, con riferimento ad un vecchio articolo (7-8 anni fa?), forse di Diego Nardi, sui sintonizzatori. Di una certa utilità.

GIUDIZIO COMPLESSIVO SUL NUMERO

Sul mio personalissimo cartellino, 5 (di stima).
Con un occhio di riguardo ai lettori di ricambio, 6 e ½ (sbf).
Dal punto di vista della sperimentazione pura, dell'avanzamento della conoscenza: 2. Ma non è più il fine di CHF da almeno 7-8 anni, per cui possiamo anche mutare in: n.c.

PER L'EDITORE

(Anche stavolta) CHF non l'ho comperato.

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Ciao, Luca

Inviato: 04 giu 2007, 02:21
da plovati
Io invece CHF l'ho comprato. Mi sembrava un giudizio troppo severo, il tuo, fino a quando non ho letto il numero in questione.
Lasciamo perdere i voti, ma insomma una qualsiasi linea editoriale ce l'avrà il Chiappetta, che non sia quella di ripetere a iosa la solita solfa in decine di articoli di diversi autori? La scusa dei lettori nuovi non regge, Saranno nuovi, ma non fessi.
Basterebbe tradurre una delle vecchie serie di articoli di Crowhurst, non a caso pare che Marzullo abbia un certo successo con la sua riproposizione italianizzata (in tutti i sensi) dei lavori di Pass.

Vabbè facciamo un giochino.. che valvola userà il Nano? Io voto PCL85.

PS. Vendo ultimo CHF in eccellenti condizioni, un solo giorno di vita, a 3,5euro.

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Piergiorgio

Inviato: 04 giu 2007, 13:35
da hobbit
Non capisco molto il senso del post, vuoi forse ricambiare la pubblicità che CHF implicitamente fa ai forum?
Io sono un po' di numeri che CHF ho invece ripreso a comperarlo.
Non hanno un livello predefinito, alcuni sono migliori altri peggiori, ma mi sembra che nel panorama editoriale italiano non abbia concorrenti.
Ad esempio trovo molto interessante la serie di articoli di Marzullo, è stato notevolissimo il contributo di Aloia con il Triodosolido (la classe non è acqua), interessante l'articolo del numero passato sugli Hitachi..... qualche spunto c'è, poi ci sono una serie di articoletti che lasciano il tempo che trovano. Del resto anche su AFDT non è che tutti i giorni trovi dei bei spunti.... soprattutto ora che mi va di parlare anche di stato solido, mi vien da dire fortuna che c'è Marzullo (tanto per ripetermi).
Ciao,

Francesco

Inviato: 04 giu 2007, 14:19
da plovati
Francesco, credo che i delusi, tra i quali mi ci metto, si contino tra chi è cresciuto con i vecchi numeri di CHF.

I nuovi lettori non hanno riferimenti, e tuttosommato sono in cerca di qualsiasi cosa possa riguardare il loro recente interesse.
Con tutto il rispetto possibile (per Trapattoni), avere come riferimento Marzullo per progetti a stato solido mi pare come seguire un seminario sulla semiotica tenuto da Trapattoni.
Leggiti Pass, Self, i vari articoli sul JLH, se trovi i vecchi application note RCA e Toshiba, il corso sugli ampli a stato solido che Aloia fece su Suono anni anni fa, i vecchi CHF con Comi, Allera, Mattei.
Se lo farai non potrai concordare con i delusi :)


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Piergiorgio

Inviato: 04 giu 2007, 19:25
da Luc1gnol0
@hobbit
Non so se ti riferivi a me col tuo intervento, o a plo'.
Se fosse riferito a me, la mia è solo una personale recensione del numero di CHF, sullo stile di quelle di gluca su AudioXpress. La valutazione è sul numero singolo, e triplice, per cercare di dare una sorta di completezza "cubista".

Quanto al merito, se fosse mai necessario entrare nel merito, sul sig. Marzullo, al di là della oggettiva lunghezza della sua trattazione, nulla ho eccepito, anzi nulla ho detto per mancanza di competenza alcuna (mia) nello ss (tuttavia, per avere qualche dubbio su alcuni limiti dell'autore Marzullo, basta leggere quanto scrisse mesi fa a proposito dei cathode follower a tubi).
Quanto all'ing. Chiappetta, ritengo soggettivamente e statisticamente acclarato che siano più le cose che non dice rispetto a quelle che dice, con il risultato di non aversi quasi mai nulla di utile dai fiumi di parole che fattura alla Blu Press.

@plovati
Personalmente credo che i "lettori di ricambio" DIFFICILMENTE possano avere accesso alla documentazione a cui accenni (a parte quella in inglese presente in rete): leggere il tuo sensato suggerimento mi fa pensare un po' ai frustranti inviti dei Chiomenti d'antan ad andare a ritrovarsi questo o quel WW, questo o quell'altro autore. Auguri (ai "lettori di ricambio"!).

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Ciao, Luca

Inviato: 04 giu 2007, 19:45
da plovati
@plovati
Personalmente credo che i "lettori di ricambio" DIFFICILMENTE possano avere accesso alla documentazione a cui accenni (a parte quella in inglese presente in rete): leggere il tuo sensato suggerimento mi fa pensare un po' ai frustranti inviti dei Chiomenti d'antan ad andare a ritrovarsi questo o quel WW, questo o quell'altro autore. Auguri (ai "lettori di ricambio"!).
Originally posted by Luc1gnol0 - 04/06/2007 :  14:25:24
Questo era prima di audiofaidate :)
Gli articoli di Aloia io li ho su carta, il manuale degli ampli a discreti RCA pure. Se qualcuno ha voglia di scannerizzarli e me li ritorna integri...

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Piergiorgio

Inviato: 04 giu 2007, 19:58
da Luc1gnol0
Questo era prima di audiofaidate :)
Originariamente inviato da plovati - 04/06/2007 : 14:45:40
Buono a sapersi, però non capisco una cosa: al ns. forum non si applica la legge sulla proprietà intellettuale? :oops:

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Ciao, Luca

Inviato: 04 giu 2007, 20:12
da plovati
Per il manuale RCA e diversi numeri di Sperimentare etc sono talmente vecchi che non mi pare applicabile.
Per l'Aloia, chi si prende carico della scansione inoltrerà richiesta di consenso alla pubblicazione all'editore e all'autore.

Chiunque poi puo' sempre prestare i sui libri a chi vuole. In un club ad esempio con biblioteca comune... ma questo è un altro discorso.

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Piergiorgio

Inviato: 04 giu 2007, 23:10
da hobbit
Rispondo ad entrambi.
Non dico che siamo in presenza di numeri memorabili di CHF, però ditemi tra le cose che si possono prendere in edicola come si potrebbe migliorare.
Sto riscoprendo i vecchi cari libri e quando nelle bancarelle ne vedo di interessanti me li compro. Per quanto possano costare alla fine è sempre poco rispetto quello che si spende in edicola mese dopo mese.

Faccio però fatica a capire questa mutua "pubblicità" gratuità che CHF e AFDT si fanno!

Ciao,

Francesco

Inviato: 04 giu 2007, 23:25
da plovati
Non comprabili in edicola, ma ordinabili alla Blupress gli arretrati di CHF. Mi sembrava avessero dei CD con i PDF degli arretrati, ma sul sito non ne trovo più traccia. Sono spesso presenti a molti mercatini e fiere di settore.
Ogni tanto qualcosa su Audioreview e per chi orecchia il francese Revue du Son. Per le valvole gli arretrati di Soundpractices ordinabili a Joe Roberts, per gli altoparlanti in tedesco Klang+Ton e HobbyHiFi

Pubblicità a noi CHF non ne ha mai fatto. Mai una volta ha nominato il sito. Noi magari involontariamente a CHF la facciamo, perchè come dici tu in italiano c'è poco d'altro.

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Piergiorgio

Inviato: 05 giu 2007, 00:18
da Luc1gnol0
Non dico che siamo in presenza di numeri memorabili di CHF
Ripeto: era, voleva essere, è una sorta di "recensione" di un prodotto editoriale: si recensiscono prodotti validi e meno validi.
E se non ci sono (e bada bene, NON ci sono mai stati) concorrenti di CHF in lingua italiana, che ci possiamo fare?
Faccio però fatica a capire questa mutua "pubblicità" gratuità che CHF e AFDT si fanno!
Originariamente inviato da hobbit - 04/06/2007 : 18:10:40
La pubblicità (nell'accezione che mi pare usi tu) credo sia intrinseca in una "recensione": non dobbiamo dare valutazioni sul mondo esterno per evitarla? Ed a che pro? Peraltro, come ha detto plo', CHF è stata nominata (e come si sarebbe potuto evitarlo? :D ) mentre il Dir. Gen. A. Bassanelli ed il dir. ing. F. Chiappetta NON hanno mai nominato AFDT {per cui credo che solo i lettori di AFDT se ne siano accorti, di questa cd. "pubblicità" mut(u)a}.

In ogni caso, se avesse portato una vendita in più al giornale, significherebbe che, al di là del mio parere, tale prodotto incontra un favore del "mercato": viceversa, se avesse perso una vendita, l'eventuale ma oggettiva utilità della cd. "recensione" non muterebbe. Imvho.

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Ciao, Luca

Inviato: 28 ott 2007, 21:15
da gluca
Posto qui che mi sembra che il forum di CHF sia poco frequentato. Tanto credo che anche "loro" leggano questo forum.

Ho preso l'ultimo numero all'aeroporto di roma fiumicino. Ci volevano venti minuti prima della partenza del trenino per Termini: 11 euro ... porca vacca ... ogni volta bestemmio per il prezzo. Mi sono infilato nell'edicola per sbirciare le riviste porno (suono, AR etc... porno per i prezzi dell'alta fedelta che sono proibiti e per altri motivi un pò troppo polemici per essere resi pubblici). CHF non incontra ancora i miei gusti e perciò sono un lettore saltuario.

Ma sono stato attirato dal titoletto in copertina Nematos 211 pre linea e dalle foto all'interno dello stesso oggetto. Un pre con la 211 di Munaretto e filamenti in continua con raddrizzamento a valvola. Mahaahhuahha!? Meraviglia e curiosità. E poi sono io quello che sniffa il mercurio delle valvole. Pensavo proprio l'altro giorno guardando un asta per i thyratron WE354 che forse forse si potevano usare anche le valvole per raddrizzare l'alimentazione dei filamenti. Ma troppi trafi, troppo spreco di energia (i filamenti di quei thyratron vanno a 20A quasi), troppi soldi etc... etc...

Cmq Munaretto lo ha fatto. E cmq la topologia dello schema non mi piace affatto per una serie di motivi ed ho dubbi forti sul filtro impiegato proprio per il filamento. Vi siete rifatti i conti soprattutto della prima induttanza da 2mH/8A?

Già Luca

PS A me il cugggino Nardi mi sta simpatico pure che non lo conosco.

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 28 ott 2007, 21:17
da gluca
Posto qui che mi sembra che il forum di CHF sia poco frequentato. Tanto credo che anche "loro" leggano questo forum.

Ho preso l'ultimo numero all'aeroporto di roma fiumicino. Ci volevano venti minuti prima della partenza del trenino per Termini: 11 euro ... porca vacca ... ogni volta bestemmio per il prezzo. Mi sono infilato nell'edicola per sbirciare le riviste porno (suono, AR etc... porno per i prezzi dell'alta fedelta che sono proibiti e per altri motivi un pò troppo polemici per essere resi pubblici). CHF non incontra ancora i miei gusti e perciò sono un lettore saltuario.

Ma sono stato attirato dal titoletto in copertina Nematos 211 pre linea e dalle foto all'interno dello stesso oggetto. Un pre con la 211 di Munaretto e filamenti in continua con raddrizzamento a valvola. Mahaahhuahha!? Meraviglia e curiosità. E poi sono io quello che sniffa il mercurio delle valvole. Pensavo proprio l'altro giorno guardando un asta per i thyratron WE354 che forse forse si potevano usare anche le valvole per raddrizzare l'alimentazione dei filamenti. Ma troppi trafi, troppo spreco di energia (i filamenti di quei thyratron vanno a 20A quasi), troppi soldi etc... etc...

Cmq Munaretto lo ha fatto. E cmq la topologia dello schema non mi piace affatto per una serie di motivi ed ho dubbi forti sul filtro impiegato proprio per il filamento. Vi siete rifatti i conti soprattutto della prima induttanza da 2mH/8A?

Già Luca

PS A me il cugggino Nardi mi sta simpatico pure che non lo conosco.

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 28 ott 2007, 21:47
da Giaime
Un pre con la 211 di Munaretto e filamenti in continua con raddrizzamento a valvola. Mahaahhuahha!? Meraviglia e curiosità. E poi sono io quello che sniffa il mercurio delle valvole. Pensavo proprio l'altro giorno guardando un asta per i thyratron WE354 che forse forse si potevano usare anche le valvole per raddrizzare l'alimentazione dei filamenti. Ma troppi trafi, troppo spreco di energia (i filamenti di quei thyratron vanno a 20A quasi), troppi soldi etc... etc...

Originally posted by gluca - 28/10/2007 : 16:17:45
Ma soluzioni del genere vanno in linea con le scelte editoriali, certamente: io mi chiedo, chi è che può seguirli?

Chi è interessato al lato tecnico della questione? Preparazione elettronica e interesse nel raggiungere un ottimale rapporto qualità/prezzo? Non credo, avrebbero usato diodi al silicio e fatto uno studio approfondito su quali possono essere le influenze sul comportamento dell'amplificatore dei metodi per accendere il filamento.

Chi è interessato all'autocostruzione valvolare, per passione, per il gusto di farlo insomma? Ma neanche, ingombri e costi credo siano fuori discussione per "l'hobbista".

Quindi?

PS non l'ho letto questo numero di CHF, ovviamente, le mie sono considerazioni generali.

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 28 ott 2007, 22:02
da gluca
Giaime ... io non ho capito il senso del tuo intervento (in senso stretto).

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 28 ott 2007, 22:19
da Giaime
Nel senso che, da quanto mi racconta chi legge abitualmente CHF, esso nonostante i cambi di linea editoriale, cambi di redazione, cambi di impaginazione o che altro, rimane pur sempre "schierato politicamente" verso l'esoterismo e le esagerazioni termoioniche, piuttosto che proporre "cose nuove"...

O è un'impressione? Ribadisco che l'ultimo numero non l'ho letto.

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 28 ott 2007, 22:34
da gluca
a parte questa cosa di munaretto c'è

-un test sui cavi di Aloia (riflessione di onde, se ne parlava anche su AFDT??): interessante anche nelle conclusioni (o non conclusioni)
-un paio di puntate (VI parte e XII parte!!!) di corsi teorici che se non hai tutti i numeri non servono ad una cippa
-II parte di JAP, un amp per cuffie elettrostatiche del cugggino di Nardi. Interessante il suo quadretto sul risparmio energetico etc...
-IV parte di un amp polivalente di Ari Polisois (articolo che non dice gran che se non ripetere generiche considerazioni, forse servono anche qui le altre puntate)
-un test dei diffusori Mirage MS1

Insomma, quello che non mi è piaciuta è la frammentazione degli articoli in numerose puntate: sarà forse stato necessario per approfondire alcuni temi specifici senza appesantire la rivista.

Aspetto i vs commenti sul nematos (if any)

Ciao

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 28 ott 2007, 22:42
da MBaudino
Mi pare che dai tempi di Ciro Marzio, CHF abbia abbandonato quello che tu chiami "esoterismo".

Con il Bassa: netto recupero dello s.s., dei diffusori, articoli di varia umanità in genere interessanti, uscite in edicola costanti.
Claudio Negro for president.
Valvole tendenzialmente in diminuzione, ma sempre presenti con frequenza.
Peccato la solita eccessiva sbrosciatura in n-puntate degli articoli, specie quelli di Chiappetta.
Resto dell' idea che siano 5 euro ben spesi.
Mauro

Inviato: 28 ott 2007, 22:53
da Giaime
-un test sui cavi di Aloia (riflessione di onde, se ne parlava anche su AFDT??): interessante anche nelle conclusioni (o non conclusioni)

Originally posted by gluca - 28/10/2007 : 17:34:55
Allora ci leggono :D se fosse così avremmo tutti i mezzi (visibilità e credibilità) per iniziare a diffondere idee strane 8)

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 28 ott 2007, 23:06
da gluca
Allora ci leggono
Penso di si, ma non mi pare che l'autore (Aloia) abbia mai acuto parole tenere nei confronti dei forum (neanche in questo articolo).

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 29 ott 2007, 02:36
da MBaudino
Cmq Munaretto lo ha fatto. E cmq la topologia dello schema non mi piace affatto per una serie di motivi ed ho dubbi forti sul filtro impiegato proprio per il filamento. Vi siete rifatti i conti soprattutto della prima induttanza da 2mH/8A?


Originariamente inviato da gluca - 28/10/2007 :  16:17:45
Questo pre va giusto nell' ottica del 'risparmio' energetico proposto nell' incorniciato di Nardi. Purchè sia tenuto spento :D .
GLuca, visto che ti piace Nardi, dovrai alimentare a pannelli fotovoltaici i filamenti della tua TL304.

Alimentatore dei filamenti a parte, nell' interessante progetto presentato valuterei due cose:

1.Il pre di Munaretto ha un' impedenza di uscita di 10Kohm: buona idea?

2. L' alimentatore della anodica fornisce 430V, dice l' autore. Si trova all' anodo una R da 10Kohm e poi la 211 con 1 Kohm sul catodo. Come faccia in queste condizioni il bias ad essere -16V e Ia=20 mA lo sa solo il supervisore tecnico Chiappetta. Se Ia è veramente 20mA e Vb+ di 430V, con Ra=10K e Rk=1K, la Vak sarà di 210V; da datasheet la 211 assorbe 20 mA a 200V con griglia a circa 0V, magari anche leggermente positiva. Quindi qualche cosa non quadra nei valori indicati: magari non sono -16V,e non sono 20 mA e neppure 430 V. :o O magari mi sbaglio.

La zona per altro è poco lineare, ma i segnali sono piccoli. Contento l' autore, contenti tutti. Presumo quindi che: o la 211 usata sia decotta o che ci sia piu' probabilmente un errore nel testo.

Che dite?

Mauro

Inviato: 29 ott 2007, 03:30
da gluca
Beh ... allora per star dietro al risparmio energetico dovremmo proprio dimenticarci le valvole.

1. Penso che la impedenza di uscita sia molto inferiore ai 10K del potenziometro essendo questo in parallelo ai 10K sull'anodo ed alla Rp della valvola (che "vede" anche la R di catodo attraverso il mu della 211). Povera 211. Se proprio si devono fare pre con queste valvole si usi un pò di ferraglia.

2. A dire il vero nel testo è indicato 800Ohm di R catodica ma nello schema salta fuori 1k. Non lo so, non ho mai usato la 211 almeno per ora e ad essere sincero mi sarei aspettato anche io qualche considerazione in più sulla scelta del punto di funzionamento. Trallaltro hai notato i soli 300Ohm alla griglia della 211? Rappresenteranno il carico sulla sorgente ... Continuo a non capire.

Quello che distruba me è il costo dei due trafo da 190VA per alimentare le 367, tanto vale usare un ponte SS per raddrizare la tensione per il filamento della 211 ed investire quei soldi in induttanze di carico oppure trafi di uscita.

Ciao

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 29 ott 2007, 04:34
da MBaudino
Sono arrivato adesso a casa e posso rivedere lo schema. L' impedenza di uscita è in funzione della posizione del potenziometro. Da 10K a scendere,effettivamente. Un buon sistema per alimentare le leggende sui cavi e passare 10 anni a sceglierli.
I 300 ohm sono proprio all' ingresso, non me li ricordavo: che il CD abbia a soffrire, macchina diabolica.

Che dire. Sono scelte individuali, basta esserne consapevoli; apprezzabili come tutte le scelte individuali. Dovresti contattare Munaretto, secondo me siete sulla stessa lunghezza d' onda; anzi, lui mi sembra che abbia sniffato mercurio piu' di te. :D

Mi sarei aspettato invece qualche considerazione o avvertenza da parte del comitato tecnico di CHF, giusto per gli sprovveduti come me e te. Come ha piu' volte ripetuto il suo editore, il comitato tecnico presieduto da Chiappetta, è una garanzia per evitare che vengano pubblicate su CHF le frequenti bizzarrie progettuali che si vedono invece nei vari siti amatoriali e soprattutto nei forum tipo il nostro.

Mauro
PS: <<due trafo da 190VA>> ??? Sono solo 19VA. Segui il cuore, non usare diodi s.s. :D

Inviato: 29 ott 2007, 05:13
da gluca
PS ... vero, sono da 19VA. L'ambiente è (più) salvo ed anche il portafogli.
PPS ... la Z in uscita dipende anche dalla R di carico anodico e dalla valvola che appaiono in parallelo.

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 29 ott 2007, 05:56
da MBaudino
PSs PSS PSS PSS sto passando la notte in ufficio, ti ci metti anche tu con questi pss e mi addormento sulla scrivania.
Ho ricontrollato le curve 'ufficiali' dei quaderni di CHF per la 211. Per filamento in continua (e quindi con la Vg normalmente riferita al terminale negativo dei filamenti) la griglia dovrebbe essere poco sotto lo zero per far passare 20 mA a poco piu' di 210vak, e non a -16. Immagino che l' arcano sarà poi spiegato sul loro forum o sulla rivista.
Tu come pensavi di fare per il pre con la 211: solito ccs?
Mauro

Inviato: 29 ott 2007, 13:44
da gluca
Non è chiaro il testo al riguardo, ma credo che abbia collegato il filamento ad un solo capo (come faccio io) e probabilmente al capo positivo in modo da "abbassare" il catodo virtuale di 5V (metà tensione di alimentazione dei filamenti). Mah? Questo spiegherebbe in parte i 1k di catodo che sono nello schema: 1k*20mA=20V. 20-10/2=15V ... che sono in pratica i 16V di bias di cui parla nello schema. Come questi siano coerenti con le curve non lo so, non ho mai usato la 211.

Io farò come sempre. Filamenti con raddrizzatore SS e filtro LCLC(L), un ramo del filamento a terra (tipicamente il negativo), e pilozza alla griglia. Potrei anche usare un regolatore invece della seconda cella LC.

OH! La 211 dovrei usarla come driver (accoppiamento DC) con la 304TL e non come pre: mi tengo strette le mie 10Y. Ma non ne sono ancora sicuro dati i costi associati e poi finirei per avere due monofonici divisi in 2 telai da 40kg ciascuno per canale. Mi pare veramente un esagerazione.

Dovessi usarla in un pre, userei probabilmente il cascode di jfet con uscita mu-follower per risparmiare anche il trafo di uscita ed i soldi di un induttanza di carico. Penso sia meglio, ma molto meglio, dello schema proposto.

OH! Secondo i miei poveri conti la prima induttanza di filtro del filamento della 211 dovrebbe essere minimo di 7mH/10A con quei 22V del trafo della 367. Le altre da 0.4mH non è che facciano gran che. Secondo me ha usato quello che si trovava per casa (forse quei tipici toroidi piccini)

Ciao



** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 29 ott 2007, 13:44
da plovati

Tu come pensavi di fare per il pre con la 211: solito ccs?
Mauro

Originally posted by MBaudino - 29/10/2007 :  00:56:30
Posso suggerire di aprire il vetro e usare la placca solo come supporto di un operazionale? :D Ancora più originale, no? :grin:


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Piergiorgio

Inviato: 29 ott 2007, 13:52
da gluca
Posso suggerire di aprire il vetro e usare la placca solo come supporto di un operazionale? Ancora più originale, no?
meh ... questo si che sarebbe un pre pollution-free, environmental-friendly, nardi-style etc... :D

** Some they rest their head at night, some get no sleep at all **

Inviato: 29 ott 2007, 23:16
da plovati
OH! La 211 dovrei usarla come driver (accoppiamento DC) con la 304TL e non come pre: mi tengo strette le mie 10Y. Ma non ne sono ancora sicuro dati i costi associati e poi finirei per avere due monofonici divisi in 2 telai da 40kg ciascuno per canale. Mi pare veramente un esagerazione.

Originally posted by gluca - 29/10/2007 :  08:44:25
OH! Anche gluca ha dei limiti?

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Piergiorgio

Inviato: 29 ott 2007, 23:35
da gluca
Però pensandoci bene ... se dedico un intera stanza separata alle elettroniche di segnale ed un altra alle PSU ... forse ce la faccio :)

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