Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cuffia
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Verissimo!
Moltissimi sistemi commerciali, anche molto costosi, hanno problemi con la dinamica. I particolari a basso livello sembra che vengano ingigantiti per far godere gli audiofili alla ricerca di emozioni. Con i pieni orchestrali non percepisci l'incremento di livello sonoro che cogli benissimo dal vivo.
E' tutto schiacciato in una fascia stretta d'utilizzo dove non ci si schioda. La musica viene semplicemente uccisa.
Spesso, per cercare di superare una dinamica compressa e/o inesistente, si è portati, erroneamente, ad alzare più del dovuto il volume facendo ancora più male alle tue orecchie e alla musica.
Con sistemi silenziosi, efficienti e dinamici puoi ascoltare benissimo a volumi bassi senza perdere nulla.
Moltissimi sistemi commerciali, anche molto costosi, hanno problemi con la dinamica. I particolari a basso livello sembra che vengano ingigantiti per far godere gli audiofili alla ricerca di emozioni. Con i pieni orchestrali non percepisci l'incremento di livello sonoro che cogli benissimo dal vivo.
E' tutto schiacciato in una fascia stretta d'utilizzo dove non ci si schioda. La musica viene semplicemente uccisa.
Spesso, per cercare di superare una dinamica compressa e/o inesistente, si è portati, erroneamente, ad alzare più del dovuto il volume facendo ancora più male alle tue orecchie e alla musica.
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Mario
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Quoto quanto avete detto. Il mio riferimento è solo in ambienti domestici normali. Infatti il minimo intellegibile si scontra con un rumore di ambientale sempre presente, mentre il valore massimo si scontra con esigenze di vicinato!
Ad esempio faccio fatica a trovare un livello corretto con cui ascoltare il Bolero di Ravel.
Ad esempio faccio fatica a trovare un livello corretto con cui ascoltare il Bolero di Ravel.
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Credo vi ricordiate(almeno per chi è negli anta) che già negli anni 70 venivano commercializzati gli LP cosiddetti " master recording "(Sheffiled Lab per fare un nome tra i vari allora disponibili) ai quali non era applicata praticamente nessuna compressione di dinamica in sede di incisione. Questi dischi "speciali" mandavano letteralmente in crisi gli impianti anche più quotati e costosi quando il livello medio di ascolto tendeva a salire(bastava anche un solo watt di potenza media per portare facilmente alla saturazione gli stadi finali di una qualsiasi ampli di media potenza ) .I woofers meno fortunati venivano praticamente "distrutti" con estrema facilità ed insieme a loro partivano anche i tweeters su cui si riversavano le armoniche superiori in seguito al clippaggio ripetuto.
La compressione di dinamica ,quindi,da sempre adottata nelle incisioni "commerciali" ha favorito la cultura della riproduzione "appiattita"...
Poi sono nati, sulla scia delle incisioni ad alta dinamica ,gli amplificatori che curavano la capacità di rispondere "dinamicamente"alle notevoli variazioni del segnale in ingresso e ciò mitigava gli appiattimenti
a cui eravamo abituati negli anni precedenti...in attesa dell'era digitale!
Sarà che gli analogisti più accaniti amavano questa tipologia riproduttiva tipica dell'LP che definiscono ancora(oggi) la più dolce?
La compressione di dinamica ,quindi,da sempre adottata nelle incisioni "commerciali" ha favorito la cultura della riproduzione "appiattita"...
Poi sono nati, sulla scia delle incisioni ad alta dinamica ,gli amplificatori che curavano la capacità di rispondere "dinamicamente"alle notevoli variazioni del segnale in ingresso e ciò mitigava gli appiattimenti
a cui eravamo abituati negli anni precedenti...in attesa dell'era digitale!
Sarà che gli analogisti più accaniti amavano questa tipologia riproduttiva tipica dell'LP che definiscono ancora(oggi) la più dolce?
Max
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
...io non saprei. Ho sempre la sensazione che, in ambito commerciale, ci sia una notevole differenza tra quello che si dichiara e quello che si fa realmente.
Io Possiedo alcuni titoli sheffield lab, ho reference recordings, molti super analogue disc. Nessuno mi fa saltare la puntina (forse certi problemi erano più figli della scuola dell'epoca dei pesi piuma di lettura associati a cedevolezze alte). Ho da anni anche il mitico audiophile records AP-20 "echoes of the storm": Non è un disco di musica ma il realismo che sa creare è disarmante
La sensazione di dinamica la trovo anche in LP decca di lirica non particolarmente curati dal punto di vista audiofilo. Ho un Trovatore con Del Monaco che è semplicemente pirotecnico. Se poi utilizzo i moderni 200 grammi a 45 giri c'è da rimanere stupiti. (sicuramente c'è manipolazione del segnale ma una discreta dinamica percepita rimane)
La dinamica teorica che dovrebbe offrire il digitale, in realtà, l'ho ascoltata molto raramente. Qualche Telarc, qualche ECM soprattutto di Arvo Part, qualche Fonè. Troppe volte il supporto digitale asseconda il malcostume degli impianti moderni: poca dinamica = pochi problemi.
Io Possiedo alcuni titoli sheffield lab, ho reference recordings, molti super analogue disc. Nessuno mi fa saltare la puntina (forse certi problemi erano più figli della scuola dell'epoca dei pesi piuma di lettura associati a cedevolezze alte). Ho da anni anche il mitico audiophile records AP-20 "echoes of the storm": Non è un disco di musica ma il realismo che sa creare è disarmante
La sensazione di dinamica la trovo anche in LP decca di lirica non particolarmente curati dal punto di vista audiofilo. Ho un Trovatore con Del Monaco che è semplicemente pirotecnico. Se poi utilizzo i moderni 200 grammi a 45 giri c'è da rimanere stupiti. (sicuramente c'è manipolazione del segnale ma una discreta dinamica percepita rimane)
La dinamica teorica che dovrebbe offrire il digitale, in realtà, l'ho ascoltata molto raramente. Qualche Telarc, qualche ECM soprattutto di Arvo Part, qualche Fonè. Troppe volte il supporto digitale asseconda il malcostume degli impianti moderni: poca dinamica = pochi problemi.
Mario
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Non è il supporto, ma il frutto della maledetta "loudness war". Ormai, dei 16bit del CD, la maggior parte delle registrazioni commerciali ne sfruttano realmente meno della metà. È tutto appiattito in cima grazie all'effetto di compressioni sempre più spinte...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
é la necessità che determina tutto ciò.
se vi convincete finalmente del fatto che siete voi gli anormali
, capirete che la gente di solito non ascolta la musica come un imbalsamato, seduto comodamente come fate voi, a imitare delle mummie per non perdere il punto d'ascolto
. La gente "normale"
ascolta la musica in macchina, in metropolitana, in ambienti rumorosi dove avere tanta dinamica significherebbe sentire ben poco di quello che c'è inciso. L'unica speranza dei pazzi audiofili è che qualcuno si convinca di applicare questi tipi di compressione in fase di riproduzione, di avere la registrazione intatta e scegliere la compressione o altre diavolerie in post processing.
In altre parole la loudness war è una cagata
, una cosa anacronistica, non conviene. non si poteva pensare di chiedere una cosa più pratica all'industria?
solo una provocazione...
se vi convincete finalmente del fatto che siete voi gli anormali



In altre parole la loudness war è una cagata

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Vincenzo
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Quando si desiderava ascoltare la musica con una ricostruzione dinamica adeguata, si potevano reperire in giro i cosiddetti "espansori di dinamica" che aiutavano a mitigare gli appiattimenti riproduttivi della stragrande maggioranza dei vinili allora in commercio...vi ricordate questo apparecchio?
uno dei tanti allora disponibili!

Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Max
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
notevole la piega che ha preso il post... si sta scatenando di tutto
io in compenso dopo tutti questi giorni di stop totale per assenza di tempo ad andare avanti sono riuscito a fare qualcosina.... domani se riesco posto qualche foto di come sto andando avanti
(e per fortuna che il circuito è semplice altrimenti mi sarei sparato)

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Tiziano
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Si, si è finito per parlare dei massimi sistemi, ma a ragione!politiz29 ha scritto:notevole la piega che ha preso il post... si sta scatenando di tutto![]()
Di solito è il missaggio, insieme alla disposizione dei microfoni aggiuntivi a fare questo, altrimenti l'amplificazione è una chiavica. La dinamica naturale di una orchestra è di circa 80dB con il fortissimo che può raggiungere i 110 dB (dicunt); nei supporti a me conosciuti semplicemente non ci entra e quindi fin dall'inizio la registrazione viene compressa ed un buon amplificatore te lo farà sentire in tutto il suo splendore! Inoltre il tecnico non sa quale amplificazione verrà usata e dovrà fare un qualcosa che possa essere riprodotto dignitosamente dalla "media" degli amplificatori. Poi ci sarebbe da considerare il contenuto musicale e quindi si dovrà scegliere quali particolari mantenere in secondo piano, o portare in avanti, se mai necessario.mariovalvola ha scritto:I particolari a basso livello sembra che vengano ingigantiti per far godere gli audiofili alla ricerca di emozioni. Con i pieni orchestrali non percepisci l'incremento di livello sonoro che cogli benissimo dal vivo.
E' chiaro che il concetto di dinamica, inteso come la differenza fra il minimo ed il massimo riproducibile, da solo non basta a definire un amplificatore " ben suonante".
Bisogna vedere anche come se la cava nel riprodurre contemporaneamente suoni di differente intensità.
Tutto questo senza considerare le prestazioni dei diffusori in generale ed il loro interfacciamento con l'ampli.
Il fatto è che funzionavano svincolati da quello che era stato fatto in fase di mastering e mediamente si finiva per disinserirli perchè rendevano la riproduzione ancora più innaturale e sono caduti nell'oblio.stereosound ha scritto:Quando si desiderava ascoltare la musica con una ricostruzione dinamica adeguata, si potevano reperire in giro i cosiddetti "espansori di dinamica" che aiutavano a mitigare gli appiattimenti riproduttivi della stragrande maggioranza dei vinili allora in commercio...
L'ascolto in cuffia ha il pregio di isolare dai rumori esterni e, con un ampli che abbia un buon rapporto S/N (non è mai troppo IMHO) e una buona "sensibilità", la dinamica che si può ottenere sarà veramente emozionante.
Ciao Trini
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
L'utilizzo della cuffia,a prescindere dalla qualità della stessa,non può considerarsi adeguata ai fini della corretta ricostruzione scenica nelle 3 dimensioni dato che le tecniche di ripresa non sono affatto adatte a questa tipologia di ascolto.trini ha scritto:
L'ascolto in cuffia ha il pregio di isolare dai rumori esterni e, con un ampli che abbia un buon rapporto S/N (non è mai troppo IMHO) e una buona "sensibilità", la dinamica che si può ottenere sarà veramente emozionante.
Ciao Trini
In pratica,seppur la registrazione può essere fatta in maniera semplice con la tecnica binaurale che assimilerebbe la posizione nello spazio ,di due microfoni utilizzati, alle orecchie umane (distanza media 16-18 cm),l'ascolto che ne deriva appunto, utilizzando una cuffia, risulterebbe fortemente alterato nella ricostruzione "spazio tempo"del messaggio inciso...
Se poi la tecnica di ripresa si basa sull'utilizzo di oltre due microfoni,allora non è possibile aspettarsi da una cuffia nulla di adeguato alla corretta riproduzione dell'evento.
Infatti per me l'ascolto in cuffia ha solo pochi vantaggi...
Max
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
qualche foto di aggiornamento visto che sono riuscito a fare qualche piccolo passo
in questa si vedono i cavi che collegano il trasformatore ai filamenti con le resistenze di caduta per portare la tensione ai 6,3 volt circa, sono fili con guaina in silicone dichiarati per tensioni di 600volt.
Li ho per prima twistati molto stretti, poi inseriti nella calza schermante una per la valvola pilota e due insieme in quella per le finali, dopo nel teflon e infine tutto in una guaina trecciata. La calza schermante è lasciata libera e isolata da tutto il resto nella parte vicina all'uscita dei filamenti, mentre dal capo del trasformatore viene fuori collegata ad un cavo giallo/verde che andrà alla massa della presa elettrica.

stesso lavoro fatto per il cavo di alimentazione che uscirà dall'ampli, in questo la calza schermante verrà collegata solo dal lato spina nel connettore di terra come si può notare dal cavo giallo insieme al giallo/verde, dal lato ampli invece lasciato libero e isolato all'interno del cavo.

questo invece è l'interno dell'ampli che comincia a prendere forma, sono ancora in alto mare ma come si dice... la pazienza è la virtù dei forti.
Si può notare il setto divisorio in alluminio, a sinistra sotto i condensatori passano le alimentazioni dei filamenti (uno rosso e l'altro nero).
Il cavo solido scoperto che collega il terminale 9 di tutte le valvole... poi questo lo collegherò con le altre terre o a massa sul telaio.
Per quanto possibile sto cercando di evitare i loop di massa e tenere i collegamenti quanto più corti possibili.
A proposito, il cavo schermato che va dal potenziometro alle valvole, l'ho lasciato con lo schermo scollegato dal lato valvole... ho fatto bene secondo voi o devo fare il contrario?

in questa si vedono i cavi che collegano il trasformatore ai filamenti con le resistenze di caduta per portare la tensione ai 6,3 volt circa, sono fili con guaina in silicone dichiarati per tensioni di 600volt.
Li ho per prima twistati molto stretti, poi inseriti nella calza schermante una per la valvola pilota e due insieme in quella per le finali, dopo nel teflon e infine tutto in una guaina trecciata. La calza schermante è lasciata libera e isolata da tutto il resto nella parte vicina all'uscita dei filamenti, mentre dal capo del trasformatore viene fuori collegata ad un cavo giallo/verde che andrà alla massa della presa elettrica.

stesso lavoro fatto per il cavo di alimentazione che uscirà dall'ampli, in questo la calza schermante verrà collegata solo dal lato spina nel connettore di terra come si può notare dal cavo giallo insieme al giallo/verde, dal lato ampli invece lasciato libero e isolato all'interno del cavo.


questo invece è l'interno dell'ampli che comincia a prendere forma, sono ancora in alto mare ma come si dice... la pazienza è la virtù dei forti.
Si può notare il setto divisorio in alluminio, a sinistra sotto i condensatori passano le alimentazioni dei filamenti (uno rosso e l'altro nero).
Il cavo solido scoperto che collega il terminale 9 di tutte le valvole... poi questo lo collegherò con le altre terre o a massa sul telaio.
Per quanto possibile sto cercando di evitare i loop di massa e tenere i collegamenti quanto più corti possibili.
A proposito, il cavo schermato che va dal potenziometro alle valvole, l'ho lasciato con lo schermo scollegato dal lato valvole... ho fatto bene secondo voi o devo fare il contrario?


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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
oggi alle 17:00 locali dalla piattaforma di lancio della mia cucina...
è avvenuta la prima accensione dell'ampli per cuffie senza nome.
L'unico collegamento ancora non "ufficiale" e volante è quello della 220 con fusibile e lampada da 100w in serie.
Però... mi sa che c'è qualcosa che non torna e forse penso di sapere anche il perché (l'ho realizzato quando ho smontato tutto e non ho verificato se è quello), come potete notare dal valore sul tester, se metto un puntale su una massa qualsiasi (in quel caso l'uscita cuffia) e l'altro puntale nella mia mano (piedi scalzi sul pavimento... dopo aver fatto una pre-verifica
), ci si ritrova con una tensione di più di 90 volt

il fusibile rapido da 1A non è saltato, la lampada da 100w fa una luce appena percettibile, e le valvole si scaldano come quando ho fatto la prova solo con l'alimentatore per filamenti, per la precisione le due finali un po' più calde della pilota al centro.
Potrebbe essere colpa del fatto che la prova l'ho fatta senza mettere lo chassis collegato al cavo di terra e che tutti i negativi dalle varie masse locali poi chiudono tutti insieme sul negativo del ponte di diodi?
Gli unici cavi collegati al cavo di terra sono gli schermi della tensione per i filamenti (ricordo che sono collegati solo dal lato terra) e il pin 9 delle tre valvole.
per chi vuole sbirciare dentro ecco le foto dell'interno divise per alimentazione e parte audio



L'unico collegamento ancora non "ufficiale" e volante è quello della 220 con fusibile e lampada da 100w in serie.
Però... mi sa che c'è qualcosa che non torna e forse penso di sapere anche il perché (l'ho realizzato quando ho smontato tutto e non ho verificato se è quello), come potete notare dal valore sul tester, se metto un puntale su una massa qualsiasi (in quel caso l'uscita cuffia) e l'altro puntale nella mia mano (piedi scalzi sul pavimento... dopo aver fatto una pre-verifica



il fusibile rapido da 1A non è saltato, la lampada da 100w fa una luce appena percettibile, e le valvole si scaldano come quando ho fatto la prova solo con l'alimentatore per filamenti, per la precisione le due finali un po' più calde della pilota al centro.
Potrebbe essere colpa del fatto che la prova l'ho fatta senza mettere lo chassis collegato al cavo di terra e che tutti i negativi dalle varie masse locali poi chiudono tutti insieme sul negativo del ponte di diodi?
Gli unici cavi collegati al cavo di terra sono gli schermi della tensione per i filamenti (ricordo che sono collegati solo dal lato terra) e il pin 9 delle tre valvole.
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
se la massa non è collegata in alcun modo alla terra, una misura ad alta impedenza così vuol dire ben poco. Se tocchi il telaio (la massa) con un "cercafase", che succede?
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Le norme sulla sucurezza dicono che ogni parte metallica accessibile (dall'utilizzatore) deve essere connessa a terra.
Senza attaccarti alla tensione di rete, metti un puntale sul piolino centrale della presa elettrica (la terra) e con l'altro vai a toccare ogni parte metallica accessibile (piano di alluminio, boccoline RCA, jack streo, viti e bulloni, ecc). Il valore di resitenza massimo dovrebbe essere 0,2 ohm (in realtà andrebbe misurato con una corrente di 25A, per 10sec così da garantire che il contatto è affidabile, ma il tester comunque è sufficiente per sapere se tutto è collegato come si deve)
Senza attaccarti alla tensione di rete, metti un puntale sul piolino centrale della presa elettrica (la terra) e con l'altro vai a toccare ogni parte metallica accessibile (piano di alluminio, boccoline RCA, jack streo, viti e bulloni, ecc). Il valore di resitenza massimo dovrebbe essere 0,2 ohm (in realtà andrebbe misurato con una corrente di 25A, per 10sec così da garantire che il contatto è affidabile, ma il tester comunque è sufficiente per sapere se tutto è collegato come si deve)
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Oggi non tornerò a casa prima delle 23.00 dubito mi verrà voglia di provare, ma domani mi metto all'opera.
La prova col cercafase proprio non mi è venuta in mente di farla... e si che l'avevo a portata di mano
Prima dell'accensione ho controllato più volte i collegamenti e tutti i percorsi del segnale e delle alimentazioni sia mai avevo sbagliato qualcosa in un momento di distrazione, ma tutto dovrebbe essere ok, comunque pensandoci bene... con la terra "sospesa" in quel modo credo anche io che quel test lasci il tempo che trovi.
Domani appena verifico vi aggiorno... faccio tenere un puntale del tester al gatto
La prova col cercafase proprio non mi è venuta in mente di farla... e si che l'avevo a portata di mano

Prima dell'accensione ho controllato più volte i collegamenti e tutti i percorsi del segnale e delle alimentazioni sia mai avevo sbagliato qualcosa in un momento di distrazione, ma tutto dovrebbe essere ok, comunque pensandoci bene... con la terra "sospesa" in quel modo credo anche io che quel test lasci il tempo che trovi.
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
allora... collegato il telaio alla terra della spina, scomparsa la tensione che avevo toccando le parti metalliche dell'ampli.
Poi ho fatto una verifica su rca, presa cuffia e il tester segnava zero.
Ho tolto così la lampada da 100W in serie alla fase prima del fusibile e ripetuto i controlli... mi spaventavano "possibili" tensioni continue/alternate su rca o spinotto cuffia ma il tester comunque segnava zero.
Così ho preso coraggio e provato a fare una prova al volo mettendo come sorgente il cellulare e come cuffia una vecchia Sennheiser da 60ohm per padiglione... non so se sia colpa dell'impedenza 10 volte più bassa di quella concepita ma proprio non ci siamo... credo sia colpa di qualche collegamento strano che ho fatto.
Praticamente succede che (a parte un ronzio di fondo in verità basso credo della 50Hz) la musica non è percettibile, poi quando metto mano al potenziometro si sente qualcosa disturbato poi all'improvviso dei STIK... STOK violenti e si zittisce... se muovo ancora il potenziometro idem come prima.
Altra notazione... nonostante ho montato il potenziometro come indicato sul datasheet dello stesso, quindi 1 su positivo rca, 2 alla valvola e 3 alla massa, per quel poco che sono riuscito a sentire sembra funzionare alla rovescia, cioè girando verso sinistra il volume sale
Adesso il dubbio che mi assale è.... mai possibile sia tutta colpa di un'errata gestione delle masse con i collegamenti?
ps ho tenuto sempre i negativi separati tra i canali, poi si congiungono tutti e due sul negativo del ponte di raddrizzatori... nessun negativo va a massa sul telaio... il potenziometro ha la scocca a massa sul telaio ma non il suo negativo (polo numero 3)
ps2 credo di dover spostare e cambiare il collegamento che ho fatto col condensatore BP da 33 che in foto si vede in piedi tra quelli da 470... analizzando bene non mi convince il percorso che fanno positivo e negativo
Poi ho fatto una verifica su rca, presa cuffia e il tester segnava zero.
Ho tolto così la lampada da 100W in serie alla fase prima del fusibile e ripetuto i controlli... mi spaventavano "possibili" tensioni continue/alternate su rca o spinotto cuffia ma il tester comunque segnava zero.
Così ho preso coraggio e provato a fare una prova al volo mettendo come sorgente il cellulare e come cuffia una vecchia Sennheiser da 60ohm per padiglione... non so se sia colpa dell'impedenza 10 volte più bassa di quella concepita ma proprio non ci siamo... credo sia colpa di qualche collegamento strano che ho fatto.
Praticamente succede che (a parte un ronzio di fondo in verità basso credo della 50Hz) la musica non è percettibile, poi quando metto mano al potenziometro si sente qualcosa disturbato poi all'improvviso dei STIK... STOK violenti e si zittisce... se muovo ancora il potenziometro idem come prima.
Altra notazione... nonostante ho montato il potenziometro come indicato sul datasheet dello stesso, quindi 1 su positivo rca, 2 alla valvola e 3 alla massa, per quel poco che sono riuscito a sentire sembra funzionare alla rovescia, cioè girando verso sinistra il volume sale

Adesso il dubbio che mi assale è.... mai possibile sia tutta colpa di un'errata gestione delle masse con i collegamenti?
ps ho tenuto sempre i negativi separati tra i canali, poi si congiungono tutti e due sul negativo del ponte di raddrizzatori... nessun negativo va a massa sul telaio... il potenziometro ha la scocca a massa sul telaio ma non il suo negativo (polo numero 3)
ps2 credo di dover spostare e cambiare il collegamento che ho fatto col condensatore BP da 33 che in foto si vede in piedi tra quelli da 470... analizzando bene non mi convince il percorso che fanno positivo e negativo
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Comincia col muisurare le tensioni sui catodi e anodi e di alimentazione......
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
In particolare:1) misura la tensione sull'anodo di V1, dopo la resistenza: non dovrebbe superare la metà della tensione di alimentazione;LuCe68 ha scritto:Comincia col muisurare le tensioni sui catodi e anodi e di alimentazione......
2) misura la tensione sui catodi delle valvole di uscita, prima della resistenza da 750 : dovrebbe essere la tensione rilevata al punto 1 + la tensione di bias del CF.
Se ci ho capito qualcosa, hope this helps.
Ciao Trini
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
eccomi qui
allora poco fa ho misurato le tensioni nei punti strategici, le condizioni di misura sono state
- ampli acceso da 10 minuti
- senza carico... cuffia o resistenza che sia, in uscita
- potenziometro del volume a metà strada
- puntale negativo sempre fisso sul negativo del ponte di diodi
appunto, i numeri che precedono i valori sono i pin delle valvole, tranne i valori inseriti sulle griglie delle finali che ho scritto male, s'intendono a coppie uguali per canali.
Poi ho provato a verificare col puntale sul negativo del ponte di Graetz e positivo su pin 9 delle valvole e ho trovato 57 volt alternati, -22 in continua
ricordo che il pin 9 di tutte e tre le valvole è connesso diretto al cavo di terra di rete elettrica.
ecco lo schema aggiornato delle tensioni... a proposito il trattino - prima delle tensioni NON STA AD INDICARE TENSIONE NEGATIVA l'ho solo usato come separatore

allora poco fa ho misurato le tensioni nei punti strategici, le condizioni di misura sono state
- ampli acceso da 10 minuti
- senza carico... cuffia o resistenza che sia, in uscita
- potenziometro del volume a metà strada
- puntale negativo sempre fisso sul negativo del ponte di diodi
appunto, i numeri che precedono i valori sono i pin delle valvole, tranne i valori inseriti sulle griglie delle finali che ho scritto male, s'intendono a coppie uguali per canali.
Poi ho provato a verificare col puntale sul negativo del ponte di Graetz e positivo su pin 9 delle valvole e ho trovato 57 volt alternati, -22 in continua

ecco lo schema aggiornato delle tensioni... a proposito il trattino - prima delle tensioni NON STA AD INDICARE TENSIONE NEGATIVA l'ho solo usato come separatore

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Tiziano
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu
Ciao , per quello che ne capisco così non può andare e andiamo per ordine.
1) la tensione sul catodo di V1 è alta in maniera imbarazzante 52V??? dovrebbe essere dell'ordine di 1-2V al massimo;
2)la tensione sull'anodo di V1 è altrettanto troppo alta perchè un circuito ad accoppiamento diretto possa funzionare;
3)la tensione sui catodi di V2 è troppo bassa; credo che le valvole siano in interdizione ( si dice così?)
Cure:
1) porta la resistenza anodica di V1 a 20K e la resistenza catodica a 200 ohm: cosi dovresti avere la tensione sull'anodo a circa 1/3 VB e una tensione sul catodo di circa 1 V
2)porta la resistenza di catodo di V2 da 750 a 2600 ohm ( parallelo di due serie 4700+1500 2-3W ogni resistenza).
Poi avrei da fare altre considerazioni:
- la tensione di alimentazione è un po' troppo bassa, credo che un valore adeguato della VB sia 150V ; cerca di ridurre quelle resistenze da 470 ohm ed essendo più realista del re alimenta V1 separatamente con il sistema di Unixman, diodo+ cap, cioè elimina la 4700 e mettici un diodo, altrimenti toglila e basta;
- le resistenze grid stopper sui triodi CF sono troppo alte, IMHO, portale a 220 ohm;
- alla stessa maniera metti una grid stopper, sempre da 220 ohm in serie alla griglia di V1 , se già non lo hai fatto;
- non ho capito il perchè del valore di 8,2K come resistenza di griglia di V1; mi sembra eccessivamente basso, potrebbe caricare in maniera abnorme la sorgente, portala a 470K-1M e montala prima della grid stopper;
- hai realmente bisogno del potenziometro in ingresso?
- se ti va monta una resistenza da 100- 150 ohm in serie ad ogni anodo di V2 ( anode stopper).
Hope this helps.
Ciao Trini
1) la tensione sul catodo di V1 è alta in maniera imbarazzante 52V??? dovrebbe essere dell'ordine di 1-2V al massimo;
2)la tensione sull'anodo di V1 è altrettanto troppo alta perchè un circuito ad accoppiamento diretto possa funzionare;
3)la tensione sui catodi di V2 è troppo bassa; credo che le valvole siano in interdizione ( si dice così?)
Cure:
1) porta la resistenza anodica di V1 a 20K e la resistenza catodica a 200 ohm: cosi dovresti avere la tensione sull'anodo a circa 1/3 VB e una tensione sul catodo di circa 1 V
2)porta la resistenza di catodo di V2 da 750 a 2600 ohm ( parallelo di due serie 4700+1500 2-3W ogni resistenza).
Poi avrei da fare altre considerazioni:
- la tensione di alimentazione è un po' troppo bassa, credo che un valore adeguato della VB sia 150V ; cerca di ridurre quelle resistenze da 470 ohm ed essendo più realista del re alimenta V1 separatamente con il sistema di Unixman, diodo+ cap, cioè elimina la 4700 e mettici un diodo, altrimenti toglila e basta;
- le resistenze grid stopper sui triodi CF sono troppo alte, IMHO, portale a 220 ohm;
- alla stessa maniera metti una grid stopper, sempre da 220 ohm in serie alla griglia di V1 , se già non lo hai fatto;
- non ho capito il perchè del valore di 8,2K come resistenza di griglia di V1; mi sembra eccessivamente basso, potrebbe caricare in maniera abnorme la sorgente, portala a 470K-1M e montala prima della grid stopper;
- hai realmente bisogno del potenziometro in ingresso?
- se ti va monta una resistenza da 100- 150 ohm in serie ad ogni anodo di V2 ( anode stopper).
Hope this helps.
Ciao Trini
Ultima modifica di trini il 12 mag 2012, 17:04, modificato 6 volte in totale.
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