nullo ha scritto:
Avevo scritto lo spazio dietro ( spazio vuoto tra diffusori e muri)
Ribadisci, ma spiegati.
Come ho spiegato a Maurizio, riferendogli qualche esperimento di vari anni fa, i trattamenti se sono finalizzati al raggiungimento della propria soddisfazione personale sono certamente utili ed ,entro certi limiti, anche necessari( se si riesce a equilibrare al meglio il rapporto tra campo diretto e riverberato).I trattamenti acustici non sono certo difficili da attuare. Ci si può servire anche di apposite tabelle per calcolare il T60 alle diverse frequenze in base alla grandezza , i materiali costituenti gli arredi e altre suppellettili. Si potrebbero anche empiricamente inserire vari pannelli o strutture come i tupe traps...in commercio ne esistono di
vari tipi anche esteticamente accattivanti ad un certo costo.
Se parliamo invece di trattare anche i diffusori stessi (come struttura) dovremmo distinguere quali finalità ci vogliamo proporre.
Se lo scopo è evitare anche l'influenza negativa del cabinet del diffusore vi sono molte indicazioni pratiche su come poterle ridurre( spesso è sufficiente foderare tutto il diffusore con un materiale fonoisolante ed assorbente di un certo spessore). In un ambiente domestico, però, ricorrere a certi accorgimenti, non è la soluzione ideale! Inoltre la correzione del T60 operata su un ambiente di tipo specifico deve pure tenere conto che sotto un certo valore (di solito inferiore ai 04- 0.5 sec in una banda di frequenze medio-alte) si tende a perdere una certa ricostruzione in profondità della scena(appiattimento). Se elimino del tutto(in teoria) le influenze ambientali ( condizione di semispazio ) non avrei quasi più l'apporto del campo riflesso (eccetto quella piccola parte dovuta alla sola presenza del pavimento ipotizzando l'assenza di tappeti).
Dovremmo anche valutare la dispersione polare ,orizzontale e verticale, di ogni traduttore utilizzato, all'uopo potremmo considerare omnidirezionali tutte quelle frequenze al di sotto dei 1000hz anche se la caratteristica polare regolare omogenea sotto il profilo energetico si ha sotto i 300hz ca. Con i trattamenti acustici operati sul diffusore andremo a variare le peculiarità dispersive dei componenti e di conseguenza la riproduzione della scena sul piano orizzontale e verticale...
Se prendiamo come esempio un teatro dell'opera possiamo constatare che il T60, a teatro vuoto, tende ad assumere valori anche superiori ad 1 sec. (quando è vuoto). Durante una rappresentazione orchestrale la platea di persone contribuisce ad abbassare questo dato a valori più bassi . L'orchestra deve essere collocata in una postazione strategica strutturata in modo da essere riflettente acusticamente...
nullo ha scritto:
Si parlava di sequenza, uomo, non di spl o altro, se quelle sono le basi, dei grossi woofer non ce ne facciamo niente, di altro sì.
Come da titolo si parla anche di diffusori...dimmi su quale base asserisci che i grossi woofer non servono?
Vi è per caso una indicazione basata su questioni prettamente tecniche?
Quale sarebbe la misura ottimale degli altoparlanti in tal senso?