Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cuffia

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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da politiz29 »

UnixMan ha scritto:I BY329 si, ma quelli NON sono Schottky!

Gli STPS8H100D/F/G/R/FP invece lo sono, ma hanno Vrrm=100V.
:@ e allora mi ha fregato 2 volte... perché mi ha assicurato si trattasse di schottky...e poi me ne ha rifilato uno che non c'azzecca una mazza con gli altri 3, mi sento proprio un pollo!!!
Se non fosse per gli 8,50 euro del biglietto di ingresso... domani mattina glieli riportavo tutti indietro!!!
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da Echo »

Ma dove si trovano gli schottky ad alto voltaggio, su distrelec massimo li trovo da 150v ??
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da Marcus »

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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da politiz29 »

quasi quasi domani faccio ordinare dal mio negozio di fiducia, questi da Farnell
http://it.farnell.com/semisouth/sda05s1 ... dp/1903290

come prezzo mi sembrano abbordabili rispetto ad altri modelli che costano minimo il doppio. Mi sorge però un dubbio... devono essere necessariamente montati su dissipatore o nella configurazione a ponte dell'ampli in questione rimangono su temperature terrene?... Perché in caso lascio perdere, dubito di riuscire a recuperare spazio per metterli col dissipatore
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da UnixMan »

Se puoi metterci un banale 1N4007, pensi che quelli avrebbero bisogno di un dissipatore? ;)

Però mi sembrano un po' esagerati, non hai a che fare con correnti alte. Non c'è nulla per correnti più basse (e quindi soprattutto che costi meno)?
Ciao, Paolo.

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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da politiz29 »

se ne scelgo uno con tensione inversa minore se ne trovano, ma con 1200 di tensione inversa è quello che costa meno su Farnell... gli altri sono tutti "non disponibili".
Comunque è una prova che vorrei fare in un secondo tempo per vedere anche quanto può influire sul risultato finale
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da hobbit »

Una curiosità.
Nel caso di rettificazione a ponte, è preferibile un ponte con schottky o un ponte ibrido, valvola - diodi al silicio?
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da UnixMan »

hobbit ha scritto:Una curiosità.
Nel caso di rettificazione a ponte, è preferibile un ponte con schottky o un ponte ibrido, valvola - diodi al silicio?
domanda insidiosa e non banale. Quantomeno bisognerebbe prima definire cosa significhi "preferibile", perché ed in che contesto.

Da un punto di vista tecnico, il vantaggio principale dei diodi a vuoto (o a gas) è l'assenza di fenomeni di "reverse-recovery", cosa che li rende molto meno rumorosi dei diodi a giunzione. Altra caratteristica dei tubi è la loro transizione graduale (cioè sostanzialmente la loro elevata impedenza interna); sotto molti punti di vista questo è un difetto, ma contribuisce anche a ridurre il rumore di rettificazione.

Essendo unipolari, al pari dei tubi anche i diodi a barriera Schottky non sono affetti dai fenomeni di "reverse recovery", che sono invece inevitabili nei diodi a giunzione. Rispetto a questi sono quindi più veloci e, cosa più importante per quanto ci riguarda, molto meno rumorosi. Per questo IMHO sono senza dubbio sempre preferibili (anche in un ponte ibrido!).

Come per gli altri diodi a SS, rispetto ai tubi la differenza principale sta' nell'impedenza interna molto più bassa che implica basse cadute di potenziale, basse perdite di potenza e possibilità di gestire correnti (sia medie che impulsive) molto più elevate.

Un ponte interamente a SS ha quindi il vantaggio di offrire una impedenza più bassa e capacità di erogazione di corrente maggiore, è cioè in grado di "rifornire" più velocemente di energia il filtro che segue.

Per contro (fondamentalmente per gli stessi motivi), a parità di altre condizioni, nel caso di filtro ad ingresso capacitivo un raddrizzatore a tubo (o ibrido) produce picchi di corrente più "lenti" e di ampiezza minore, cosa che si traduce in rumore di rettificazione di ampiezza minore e con spettro più limitato.

Ovviamente, questo comporta però anche una risposta più lenta, cioè il raddrizzatore ci mette più tempo per ripristinare l'energia perduta dal filtro, cosa che ha delle ripercussioni sull'andamento della tensione in uscita quando l'assorbimento del carico non è costante (com'è il caso di qualsiasi amplificatore audio).

Qualora siano desiderati, risultati analoghi sono però ottenibili anche con un raddrizzatore interamente a SS limitando il valore della prima capacità di filtro e/o con l'aggiunta di una resistenza (o meglio di un MOSFET utilizzato come limitatore di corrente) in serie al circuito del raddrizzatore.

Quindi, almeno in teoria, con la disponibilità di diodi Schottky per alte tensioni non vedo più molti motivi tecnici per preferire un raddrizzatore a tubo o ibrido rispetto ad uno interamente a SS che, oltre ad essere più compatto, economico ed affidabile è anche molto più versatile e "modulabile" per ottenere il risultato desiderato.
Ciao, Paolo.

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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da politiz29 »

:clap: fantastica spiegazione... sono riuscito a comprenderla in pieno anche io che in materia sono quasi totalmente ignorante :smile:
...e pensare che prima continuavo a chiedermi perché non utilizzavo dei diodi raddrizzatori a valvola in questo ampli visto che ne ho parecchi disponibili :rofl: adesso mi è passata la voglia, se mercoledì riesco mi faccio ordinare i C3D06065A... in fin dei conti mi sembra esagerato puntare su 1200 volt di tensione inversa, credo che 600 bastino e avanzino per questo impiego.

...a meno che per quelli da 1200 mi fa un'offerta che non potrò rifiutare :lol:
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da stereosound »

Si potrebbe usare in parallelo a ciascun diodo di un eventuale ponte un condensatore ceramico da 33 o 47 nF per ridurre il rumore di commutazione.
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da UnixMan »

politiz29 ha scritto:...e pensare che prima continuavo a chiedermi perché non utilizzavo dei diodi raddrizzatori a valvola in questo ampli visto che ne ho parecchi disponibili
...questa però potrebbe essere una ottima ragione per utilizzarli anziché lasciarli marcire in un cassetto. :)

(sfortunatamente, nel tuo caso hai il problema di non avere un TA adatto).
Ciao, Paolo.

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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da politiz29 »

UnixMan ha scritto:
politiz29 ha scritto:...e pensare che prima continuavo a chiedermi perché non utilizzavo dei diodi raddrizzatori a valvola in questo ampli visto che ne ho parecchi disponibili
...questa però potrebbe essere una ottima ragione per utilizzarli anziché lasciarli marcire in un cassetto. :)

(sfortunatamente, nel tuo caso hai il problema di non avere un TA adatto).
(joke mode on)
TI ODIOOOOOO... questo non dovevi dirlo... magari li tiro fuori per il prossimo OTL :inlove:

ps in compenso ho parecchi condensatori dal valore suggerito da stereosound in carta e olio dimensionati per tensioni molto elevate... peccato che sono anche mooolto ingombranti
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da hobbit »

UnixMan ha scritto:
hobbit ha scritto:Una curiosità.
Nel caso di rettificazione a ponte, è preferibile un ponte con schottky o un ponte ibrido, valvola - diodi al silicio?
domanda insidiosa e non banale. Quantomeno bisognerebbe prima definire cosa significhi "preferibile", perché ed in che contesto.

Da un punto di vista tecnico, il vantaggio principale dei diodi a vuoto (o a gas) è l'assenza di fenomeni di "reverse-recovery", cosa che li rende molto meno rumorosi dei diodi a giunzione. Altra caratteristica dei tubi è la loro transizione graduale (cioè sostanzialmente la loro elevata impedenza interna); sotto molti punti di vista questo è un difetto, ma contribuisce anche a ridurre il rumore di rettificazione.

Essendo unipolari, al pari dei tubi anche i diodi a barriera Schottky non sono affetti dai fenomeni di "reverse recovery", che sono invece inevitabili nei diodi a giunzione. Rispetto a questi sono quindi più veloci e, cosa più importante per quanto ci riguarda, molto meno rumorosi. Per questo IMHO sono senza dubbio sempre preferibili (anche in un ponte ibrido!).

Come per gli altri diodi a SS, rispetto ai tubi la differenza principale sta' nell'impedenza interna molto più bassa che implica basse cadute di potenziale, basse perdite di potenza e possibilità di gestire correnti (sia medie che impulsive) molto più elevate.

Un ponte interamente a SS ha quindi il vantaggio di offrire una impedenza più bassa e capacità di erogazione di corrente maggiore, è cioè in grado di "rifornire" più velocemente di energia il filtro che segue.

Per contro (fondamentalmente per gli stessi motivi), a parità di altre condizioni, nel caso di filtro ad ingresso capacitivo un raddrizzatore a tubo (o ibrido) produce picchi di corrente più "lenti" e di ampiezza minore, cosa che si traduce in rumore di rettificazione di ampiezza minore e con spettro più limitato.

Ovviamente, questo comporta però anche una risposta più lenta, cioè il raddrizzatore ci mette più tempo per ripristinare l'energia perduta dal filtro, cosa che ha delle ripercussioni sull'andamento della tensione in uscita quando l'assorbimento del carico non è costante (com'è il caso di qualsiasi amplificatore audio).

Qualora siano desiderati, risultati analoghi sono però ottenibili anche con un raddrizzatore interamente a SS limitando il valore della prima capacità di filtro e/o con l'aggiunta di una resistenza (o meglio di un MOSFET utilizzato come limitatore di corrente) in serie al circuito del raddrizzatore.

Quindi, almeno in teoria, con la disponibilità di diodi Schottky per alte tensioni non vedo più molti motivi tecnici per preferire un raddrizzatore a tubo o ibrido rispetto ad uno interamente a SS che, oltre ad essere più compatto, economico ed affidabile è anche molto più versatile e "modulabile" per ottenere il risultato desiderato.
Grazie per il reply.
La compressione dinamica che il raddrizzatore effettua nei passaggi ad alto contenuto energetico potrebbero essere un vantaggio anziché uno svantaggio, no? Lo stesso ruolo lo svolge l'impedenza di filtro.
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da Echo »

...certo con questi prezzi

http://it.farnell.com/semisouth/sda05s1 ... dp/1903290

un ponte ti costa 20 euro, più di molti tubi rettificatori!! ...ovviamente poi sale anche il prezzo del trasformatore, ma vuoi mettere l'effetto scenico di un tubo in più ...magari a gas :grin:
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da politiz29 »

io stavo puntando su uno di questi tre in ordine di preferenza, mercoledì provo a sentire se riescono a recuperarli in negozio... così evito le spese di spedizione
http://it.farnell.com/cree/c3d06065a/di ... dp/1864928
http://it.farnell.com/cree/c3d04065a/di ... dp/1864927
http://it.farnell.com/infineon/idh03sg6 ... =lookahead

con questi la spesa diventa più umana e facilmente sopportabile :wink:
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da LuCe68 »

hobbit ha scritto: La compressione dinamica che il raddrizzatore effettua nei passaggi ad alto contenuto energetico potrebbero essere un vantaggio anziché uno svantaggio, no? Lo stesso ruolo lo svolge l'impedenza di filtro.
La compressione dinamica è un vantaggio solo se non riesci a gestire tutta la dinamica. Non a caso è largamente utilizzata nei dispositivi commerciali per compensare la bassa sensibilità degli altoparlanti e nascondere le magagne varie degli amplificatori PMPO.
La dinamica più alta è meglio è.
Articolo 12, Comma 21
«L'unico motivo valido per chiedere il congedo dal fronte è la pazzia.»
Articolo 12, Comma 22
«Chiunque chieda il congedo dal fronte non è pazzo.»
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da UnixMan »

hobbit ha scritto:La compressione dinamica che il raddrizzatore effettua nei passaggi ad alto contenuto energetico potrebbero essere un vantaggio anziché uno svantaggio, no?
teoricamente è una eresia, ma in pratica talvolta potrebbe anche essere. Proprio a questo mi riferivo dicendo:
Qualora siano desiderati, risultati analoghi sono però ottenibili anche con un raddrizzatore interamente a SS limitando il valore della prima capacità di filtro e/o con l'aggiunta di una resistenza (o meglio di un MOSFET utilizzato come limitatore di corrente) in serie al circuito del raddrizzatore.
;)
Ciao, Paolo.

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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da hobbit »

LuCe68 ha scritto:
hobbit ha scritto: La compressione dinamica che il raddrizzatore effettua nei passaggi ad alto contenuto energetico potrebbero essere un vantaggio anziché uno svantaggio, no? Lo stesso ruolo lo svolge l'impedenza di filtro.
La compressione dinamica è un vantaggio solo se non riesci a gestire tutta la dinamica. Non a caso è largamente utilizzata nei dispositivi commerciali per compensare la bassa sensibilità degli altoparlanti e nascondere le magagne varie degli amplificatori PMPO.
La dinamica più alta è meglio è.
Mah, non sempre. E' come per i bassi, non è detto che una risposta flat sia quella che si sposi meglio con l'ambiente. E' una forma di distorsione, ma non deleteria come la THD o la IMD.
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Re: Una sfida per i Valvolisti… una sfida per me, OTL per cu

Messaggio da LuCe68 »

Mettiamoci d'accordo su un punto, io adopro la definizione standard di dinamica ossia il rapporto tra il max livello di segnale in uscita (per una prefissata distorsione) e il minimo segnale rilevabile rispetto al rumore di fondo. E' una grandezza adimensionale espressa spesso in decibell. Rappresenta la capacità di un impianto di riprodurre tanto il "fortissimo" quanto il "pianissimo" di un brano musicale. Precisato questo dovrebbe essere lapalissiano che più alto è questo numeretto tanto più l'impianto sarà in grado di riprodurre sia l'alito di vento, come un alito di vento, che i cannoni di Navarone come botti da cannone.
Purtroppo, nel lessico comune, oramai ha preso strada una concezione abonorme della dinamica per cui un impianto è ad alta dinamica se riproduce l'alito e la cannonata sempre con lo stessa pressione acustica. La colpa di questo scempio sospetto fortemente che sia dei produttori di impianti home cinema, ma comunque sia, il meccanismo per ottenerla è quello di applicare una curva di amplificazione non lineare che "appiattisca" la risposta.
Concordo con te che certe volte può non essere un male. Torno adesso dal cinema dove ho visto "The Avenger" e la capacità dell'impianto di farmi sentire a livello simile le parti sussurrate e le esplosioni nucleari, senza dovermi tappare gli orecchi con quest'ultime, è senza dubbio defaticante per le orecchie.
A casa mia, dove con l'impianto ci ascolto solo la musica, troverei la compressione dinamica un grossissimo difetto perchè si traduce in orcheste "in scatola"e cantanti senza voce.
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