
Add border, un bel casino aggiunto

Inoltre noi dobbiamo pensare a segnali impulsivi a spettro ampio, non a segnali sinusoidali.
Si, ma poi i testimoni oculari, almeno di norma, li interroghi uno alla volta, se li ascoltiamo tutti assieme, si capisce lo stesso quello che dicono? Sono modi di vedere molto diversi, inoltre col mix, si fanno dei danni non da poco.stereosound ha scritto: Il racconto dell’evento si basa sul principio della “molteplice attestazione”che comporta tanti più dettagli,aspetti e sfumature quanto maggiore sarà il numero di testimoni oculari .
Nelle tecnica di ripresa si può applicare lo stesso principio: più microfoni equivalgono ad un numero maggiore di testimoni “auricolari” che racconteranno la storia da molteplici angoli di ripresa:essa sarà molto più ricca di dettagli .
Con grande candore, Marcello, ti dico che NON CONOSCO questo sacro testo che tu citi, nè conosco chi lo ha scritto: però se vieni nella mia regia ti alzo oppure ti abbasso a piacere un cantante, in diretta e in tempo reale.
Mi stupisco che pure tu, che ben sai cosa significa il termie "Esperienza" ti riduci a parlare citando libri e sentito dire, dopo che ammetti di non avere sufficiente esperienza diretta in materia.
Questo 3D ha veramente superato il suo senso di esistere. Continuate senza di me.
M.L.
(*): La tecnica per ottenere artificialmente gli stessi filtraggi a pettine introdotti da un padiglione auricolare è concettualmente semplice, anche se un pò macchinosa. Si copia la traccia e si filtra la copia sopra i 5 KHz. Quindi si ritarda di pochi millisecondi, quanto basta a far comparire i buchi desiderati nella risposta, quando si missano le due tracce...
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...VABBE'... mi sono già incacchiato in pvt con Fabrizio Calabrese per aver scoperto con nonchalance un altarino che mi sarebbe piaciuto tenere coperto: comunque questa citata è ESATTAMENTE la tecnica da utilizzare per "alzare" un cantante o comunque un solista.
E aggiungo che non l'ho imparata sui libri, ma me l'ha insegnata il mio socio Andrea Valfrè. E lui non l'ha imparata sui libri, ma gliel'ha insegnata il suo relatore di laurea in Sound Engineering all'Univrsità di Orlando, Florida, che altri non fu se non il sound engineer che ha firmato, fra gli altri, "Amused to Death" di Roger Waters.
E con questo a nanna tutti e smettete di sproloquiare cazzate, please.
Ok, fantastico!!![/size=6]...VABBE'... mi sono già incacchiato in pvt con Fabrizio Calabrese per aver scoperto con nonchalance un altarino che mi sarebbe piaciuto tenere coperto: comunque questa citata è ESATTAMENTE la tecnica da utilizzare per "alzare" un cantante o comunque un solista.
Quindi, trattandosi di mera elaborazione della fase e risposta in frequenza, NON si fornisce all'ascoltatore e NON si veicola NESSUN DATO SULL'ALTEZZA, GIUSTO???
La pubblicità unisce sempre l'inutile al dilettevole. (Ennio Flaiano, umorista e sceneggiatore MORTO nel 1972)[/size=1]
Modificato da - Gibson345 il 23/04/2009 10:55:08
ADESSO BASTA!!!
O SIETE TUTTI IDIOTI, OPPURE NON ASPETTATE ALTRO CHE PRENDERE UNA PAROLA DI CHICCHESSIA PER DISTORCERLA A VOSTRO USO E CONSUMO, E QUINDI SIETE DISONESTI.
NESSUN' ALTRA POSSIBILITA'.
HO DETTO A CHIARE LETTERE CHE QUESTO E'
UNO - DEI - DUE - MODI - POSSIBILI,
L'ALTRO AVVIENE PER VIA NATURALE CON UNA RIPRESA STEREO.
RIPETO, A QUESTO PUNTO,
O SIETE IDIOTI
O SIETE DISONESTI.
TERTIUM NON DATUR.
...E ANDATE A 'FFANCULO TUTTI!
M.L.
Modificato da - marco lincetto il 23/04/2009 14:08:31
...
Di fatto la STEROFONIA, a quanto pare, è un tipo di riproduzione TRIDIMENSIONALE ESATTO della realtà (almeno per quanto concerne l'audio).
La pubblicità unisce sempre l'inutile al dilettevole. (Ennio Flaiano, umorista e sceneggiatore MORTO nel 1972)[/size=1]
TRIDIMENSIONALE = SI'
ESATTO = ASSOLUTAMENTE NO
M.L.
Una ripresa microfonica "cattura" delle informazioni.
Tali informazioni, rispetto alle aspettative del complesso sistema orecchio/cervello sono in genere bastevoli per una "interpretazione" tridimensionale dell'evento, a patto che non vengano snaturate sopratutto in fase di ri-produzione (ed è quello che in genere fai tu e la maggior parte degli "inquisitori" da strapazzo comparsi in questo 3D).
Per quanto ci si possa sforzare di "devastare" in sede di ripresa e di elaborazione, certe informazioni riescono spesso e volentieri a "salvarsi".
Se poi vi è una registrazione cosciente, il risultato sarà chiaramente migliore.
Il massimo della devastazione, insomma, avviene generalmente in fase di riproduzione.
Se rileggi bene Nuti ti accorgerai che parla di un esperimento da condurre con una sorgente.
Inizia a soffermarti sul termine una, e prova a ragionare, per una volta.
Al di là della particolarità di quelle affermazioni, per il caso specifico, l'importanza di quell'esperimento è la dimostrazione che nel segnale ci sono informazioni sufficienti per una percezione spaziale tridimensionale, anche usando una sorgente.
E questo mette fine a qualsiasi dubbio o disputa.
quote:
Ma queste informazioni sull'altezza, ci sono o no?
Mi sembra di aver capito che se qualcuno si aspetta dei dati "numerici", in grado di posizionare le sorgenti sonore virtuali in altezza, come già avviene sull'asse orizzontale (left-right) si sbaglia di grosso.
Viceversa è possibile influire in maniera sensibile su questo parametro, usando dei "trucchi" del mestiere. Questi risultati non sono però assoluti, in quanto influenzati dalla tipologia dei diffusori e dal loro posizionamento in ambiente. Le varie tracce del disco prova di Lincetto, credo siano una buona dimostrazione di ciò.
Insomma, se metto la chitarra al centro ed il basso tutto a sinistra, questo avverrà a prescindere dall'impianto usato per l'ascolto, mentre non posso essere certo che la cantante risulti alta 1,70, in tutti gli impianti in cui il disco suonerà.
Ho spiegato il tutto in un linguaggio terra terra, perché non sono un tecnico e perché volevo essere sicuro di spiegarmi bene.
E' così?
Marco illuminami ...
... e Lincetto accese gli abbaglianti
buona musica
Leonardo
Una volta per tutte: per via naturale, ovvero con l'utilizzo di una sola coppia di microfoni in configurazione stereo, la differenza di altezza che si può catturare è quella fra una sezione d'archi d'orchestra e il coro posizionato 5 metri più su; oppure un'orchestra sull'altare di una chiesa e le canne d'organo dietro di lei, 10 metri più in alto. Si parla quindi di MACRODIFFERENZE, non micro.
E spero sia ovvio che queste differenze sono riportate in ovvia proporzione di scala: altrimenti in casa, con soffitto di 2,80 quando va bene, temo che non si sentirebbe il coro o l'organo...
Certamente non si può sentire l'altezza della cantante rispetto al chitarrista seduto, a meno di non manovrare elettricamente.
Spero sia definitivamente chiaro questo concetto: se non lo fosse pazienza, mica si può stare qui a ripetere le cose ennemila volte.
M.L.
Ho letto l'articolo ed è decisamente interessante.
La spiegazione data non contrasta affatto con l'ipotesi di C. Puddie Rodgers, che individuava negli effetti di filtraggio a pettine introdotti dal padiglioni auricolari esterni il meccanismo alla base della possibilità di individuare la collocazione verticale di una sorgente sonora (*).
Se ci fermiamo un attimo a pensare, questo comporta la necessità di "conoscere" anticipatamente quale sia lo spettro della determinata sorgente, onde attribuire correttamente alla sola collocazione verticale le anomalie timbriche riscontrate intorno ai 5-9 KHz. Questo è facile per un essere umano in ambiente (basta muovere di poco la testa, anche senza accorgersene), ma impossibile per un microfono fissato ad un'asta.
In ripresa microfonica è pur possibile duplicare le caratteristiche di direttività e di interferenza di un padiglione auricolare esterno, per esempio impiegando una testa artificiale... Ma chi lo fa davvero...???
Infine: anche ammettendo che i microfoni captino la "verticalità"... ebbene essi sono quasi invariabilmente collocati ad un'altezza maggiore, rispetto a quella degli strumenti il cui suono registrano... Ragion per cui dovrebbe essere normale ascoltare i suoni del proprio impianto come provenienti dal pavimento o addirittura da sotto...
Queste sono semplici osservazioni derivate da logica, elementare logica.
Diciamo che siano riassuntive, perlomeno per quanto mi riguarda.
Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese
(*): Non dimentichiamo che, in natura, la simmetria perfetta praticamente non esiste, per cui le alterazioni spettrali di cui si parla saranno sempre DIVERSE all'orecchi destro, rispetto al sinistro...
Resta sempre interessante annotare che:
1)Secondo i nostri "scienziati" la percezione della collocazione spaziale deriverebbe dalle differenze "binaurali".
E questo è stato smentito dal semplice quanto evidente "esperimento" presentato nell'articolo di Nuti.
2)Allora i nostri "scienziati" hanno teorizzato una differenza di risposta in frequenza dovuta alla natura dell'orecchio (v. "pinna").
Alla fine troviamo però in rete un mare di documenti creati dai produttori di protesi acustiche.
Perchè?
Preoccupati dell'importanza della "pinna" si sono "affannati" per anni a cercare una soluzione, per poi scoprire che:
3)l'individuazione spaziale dei suoni si otteneva aumentando le qualità del segnale, piuttosto che variando la risposta in frequenza "emulando" la "pinna".
Alias non hanno capito nulla per anni, solo per dar retta ai presunti tecnicisti da strapazzo.
Un po' come accade in hi-fi (in modo molto più grezzo, si intenda! Grezzo come certi "pezzi da novanta" incartapecoriti nelle loro posizioni cosiddette "scientifiche").
Vi è una profonda spaccatura tra il poter comprendere cosa possa catturare uno o più microfoni in ripresa, come possa funzionare il sistema orecchio/cerevello, cosa si possa comprendere e misurare (ed anche "codificare") della stereofonia oggi, cosa si debba fare per ri-produrre l'evento registrato.
Sono altresì completamente ignorate le incongruenze (errori) dovute alla translazione spazio/temporale di un evento già accaduto, in un ambiente ed un tempo estraneo, con tutte le problematiche che ne conseguono!
C'è, insomma, da ridere!
Appunto per questo, alla lunga, apprezzo più un atteggiamento come quello di artepaint/Tonino, che si basa escusivamente sull'osservazione e la presa d'atto di certe fenomenologie (senza avere la pretesa di poterle o doverle spiegare), rispetto ai cosiddetti "scienziati", perennemente imbrigliati in una presunta scienza "povera", inadeguata, assurda, "scheletrica".
In base ad essa si sottopongono a torture inimmaginabili, ad improbabili ascolti bestiali, eppure si convincono che quello è il TOP!
Lo dice la scienza (quella che hanno nella loro testa, naturalmente!)
Tortura, "pura" e "suprema" tortura che diviene quasi piacere (quasi...)
Essi cercano "numeri" dove non posson esistere, giacchè la fisiologia umana funziona diversamente.
Quando capiranno (i nostri "scienziati") che il tutto è solo ed esclusivamente in funzione dell'uomo, si potrà uscire da questo medioevo delirante.
L'utenza finale, del resto, qual'è?
è poi così difficile capirlo?
FF
Non vorrei entrare nel campo delle tecniche di ripresa in quanto non sono un esperto del settore e ritengo che qui( in questo 3D) conti in maniera relativa.nullo ha scritto:
Si, ma poi i testimoni oculari, almeno di norma, li interroghi uno alla volta, se li ascoltiamo tutti assieme, si capisce lo stesso quello che dicono? Sono modi di vedere molto diversi, inoltre col mix, si fanno dei danni non da poco.
Robbe' spero che tu stia solo facendo il finto tonto... qui non stiamo parlando di emozioni o filosofia, stiamo parlando di elettronica ed acustica, cioè in definitiva di fisica. Tutti i tuoi intricatissimi dubbi si possono esprimere in forma di equazioni matematiche. Con l'intuizione non vai da nessuna parte. Non farti abbindolare da venditori di fumo più ignoranti di te...nullo ha scritto:Caro Paolo, se uno legge un libro sul dolore e dopo è convinto di sapere cosa sia il dolore è una scimmia. Fra documentarsi, studiare ... e sapere con la S maiuscola, dopo che ci hai sbattuto il naso, c'è un abisso.
sicuro? a me pare che si parli proprio di questo invece.... non è principalmente emozione la musica?UnixMan ha scritto:... qui non stiamo parlando di emozioni ...
Ovvio, non è che possa migliorare le mie capacità nel giro di un post.UnixMan ha scritto:Hai capito male.
Vero, ma il problema è che non esiste una correlazione, o, se c'è, è molto approssimata, fra la tecnologia del mezzo che riproduce musica e le emozioni che "quel" mezzo induce all'ascolto.UnixMan ha scritto:la musica è emozione. I mezzi per riprodurla sono mera tecnologia. Non facciamo confusione, please.
indubbiamente. Ma se non vado errato si stava parlando banalmente di acustica, di come i campi emessi dai vari trasduttori interagiscono tra di loro, con le strutture dei diffusori e con l'ambiente. In tutto questo il "fattore umano" e la sua percezione non hanno nulla a che fare (al più va considerata la presenza umana come parte integrante dell'ambiente fisico, ma da quel punto di vista non è diverso da un divano o altro elemento inanimato con le sue caratteristiche acustiche).stereosound ha scritto:La correlazione c'è,questo è inequivocabile altrimenti non potremmo fare nessuna valutazione seppur limitata ai nostri concetti astrattivi!!!
Però sarebbe corretto precisare cosa s'intende per "correlazione" in questo preciso ambito...se si pensa ad un modello matematico per ora siamo in alto mare!
Come ho già ribadito altre volte, almeno per le mie idee, la percezione,i condizionamenti ambientali ed il bagaglio culturale sono un elementi fondamentali ai fini valutativi: il mio concetto di percezione e sua elaborazione,secondo la mia formazione culturale, è stato già espresso in altri 3D e non mi va di ripetermi.
Ciascuno tende a rimanere con le proprie idee!!!sarebbe errato comunque pensare di assolutizzare il proprio sapere come se fosse fonte di verità immutabile!
ma queste relazioni non puoi descriverle tu se ti sono gia' note?dueeffe ha scritto: Vedete un po' se riuscite almeno ad individuare la tipologia del Sistema in "oggetto" e descrivere le relazioni utilizzabili per lo studio e la trattazione dello stesso.
Bene! questo è uno degli aspetti che definirei determinanti per attribuire alcune valutazioni qualitative!UnixMan ha scritto:
Nel nostro piccolo mondo, l'unico elemento che realmente presenta ancora molti lati oscuri rilevanti è quello della percezione.
gluca ha scritto:ma queste relazioni non puoi descriverle tu se ti sono gia' note?dueeffe ha scritto: Vedete un po' se riuscite almeno ad individuare la tipologia del Sistema in "oggetto" e descrivere le relazioni utilizzabili per lo studio e la trattazione dello stesso.
Domanda ! come andrebbe valutata nella teoria dei sistemi l'aspetto "percettivo"(ovvero l'elemento UMANO nella totalità delle operazioni mentali che si compiono per attribuire valutazioni di merito!?).dueeffe ha scritto:
Perciò il solo studio della parte fisica del suono, ovvero lo studio del campo sonoro, è perfettamente inutile ai nostri scopi.
Nel 2011, per agire in modo scientifico, bisogna individuare il Sistema nella sua interezza e studiarlo in quanto tale.
FF