nel senso che ho frainteso o perché non credi che sia così?nullo ha scritto:Paolo, sono senza parole...
forse non di molto, ma sicuramente si. Poi, a seconda di come li hai disposti, potresti aver eliminato/attenuato le riflessioni primarie, che sono le più dannose.nullo ha scritto:Paolo, ma che stai dicendo? Al bottom avrei ridotto il tempo di riverbero per quei pochi rotoli in una stanza piuttosto grande?
non ho seguito tutte le tue prove al Bottom, ma sia a casa tua che in almeno una delle prove cui ho assistito c'erano un paio di "rotoloni" posti tra i diffusori ed il punto di ascolto, in posizioni che così a occhio mi sono sembrate compatibili con quella funzione.nullo ha scritto:Avrei coperto l'emissione? Ma hai visto come erano posti?
Una prova per verificare quella ipotesi la potresti fare abbastanza facilmente. Invia a ciascuno dei due canali un tono puro in gamma media, di pari ampiezza ma frequenza leggermente diversa (abbastanza diversa da essere facilmente distinguibile ma non troppo da rischiare effetti legati al non uniforme assorbimento delle diverse frequenze; assicurati inoltre di non usare frequenze troppo vicine a quella di cross-over dei diffusori!). Per fare le cose per bene a questo punto ci vorrebbe un sistema di misura con cui fare una FFT in tempo reale e guardare come cambiano i livelli relativi dei due toni spostando il microfono nell'intorno del punto di ascolto. Ma con un po' di fortuna dovresti essere in grado di farti una idea anche con una semplice valutazione a orecchio (sempre spostandoti leggermente intorno al punto di ascolto, girando la testa, ecc).
questi, se erano disposti come nello schema che hai postato di seguito, direi che agiscono sulle riflessioni primarie. Dovrebbero avere un effetto più o meno analogo al più comune trattamento che prevede di porre dell'assorbente sulle pareti laterali in corrispondenza dei punti in cui tali riflessiono avvengono (all'incirca a metà strada tra il piano dei diffusori ed il punto di ascolto).nullo ha scritto:Chiedi a Mau, che sosteneva che l'effetto più significativo lo si otteneva con un rotolo posto all'esterno delle casse ( Dx e SX),
per quanto riguarda il CDP, a dire il vero in altra sede ti avevo detto ben altra cosa. E cioè che se un sistema digitale funziona bene, certi interventi NON si devono sentire. Se si sentono vuol dire che c'è qualcosa che non funziona come dovrebbe (e quindi è piuttosto per risolvere quei problemi che si dovrebbe lavorare).nullo ha scritto:Hai già detto, in precedenza che il trattamento sul CDP non serve,
Se poi vogliamo ammettere che i microscopici effetti legati alle vibrazioni abbiano davvero una qualche conseguenza udibile (cosa che non posso escludere a priori, pur essendo piuttosto scettico) gli unici elementi che forse potrebbero beneficiare di una qualche cura "meccanica" sono quelli analogici, quindi tutto quanto riguarda i circuiti in uscita (dal DAC in poi e le relative alimentazioni) ed i circuiti di clock, oscillatori a quarzo in particolare (e relative alimentazioni).
Sul resto (non sui trattamenti acustici!) diciamo che ho più di qualche dubbio e perplessità, ma per il momento evitiamo di mettere troppa carne al fuoco.
vogliamo scommettere? Se arrivano e piazzano li un PC al volo, senza lavorare su tutto il sistema per riottimizzare il tutto e trovare un nuovo equilibrio, la prova sarà quasi certamente deludente su tutta la linea. Diciamo che sarei alquanto sorpreso se accadesse il contrario.UnixMan ha scritto:Diciamo anche a Paolo e Francesco che non tornino da me per provare come sorgente il PC perché non serve (tu sai già come andrà e perché) e siamo a posto.
