http://www.youtube.com/watch?v=n1ENOdYN ... re=related e successivi

Degustibus mettendo prima lo stagno dopo scaldi meno (e se usi filo il cui isolante non tiene bene la temperaturaEcho ha scritto:Una domanda, ho visto che spesso tende ad effettuare la saldatura in due fasi nella prima deposita lo stagno nel pin poi lo riscalda una seconda volta e ci infila il filo o il componente ...è corretto?? Io avevo sempre pensato che prima di tutto c'era da assicurare il contatto meccanico e poi saldarci sopra...
...infatti l'ideale sarebbe prestagnare tutte le parti da saldare successivamente usando sempre stagno di ottima qualità controllando che la stessa saldatura sia lucente e non increspata o opaca( così si ottengono saldature a prova di difetti). A volte è necessario pulire e disossidare le parti da saldare come i reofori delle resistenze e condensatori:per l'occasione uso la lama di un taglierino o carta abrasiva finissima.mrttg ha scritto:Degustibus mettendo prima lo stagno dopo scaldi meno (e se usi filo il cui isolante non tiene bene la temperaturaEcho ha scritto:Una domanda, ho visto che spesso tende ad effettuare la saldatura in due fasi nella prima deposita lo stagno nel pin poi lo riscalda una seconda volta e ci infila il filo o il componente ...è corretto?? Io avevo sempre pensato che prima di tutto c'era da assicurare il contatto meccanico e poi saldarci sopra...)... io in genere prestagno entrambe le parti.
Prova con lo stagno rhosstereosound ha scritto: ...infatti l'ideale sarebbe prestagnare tutte le parti da saldare successivamente usando sempre stagno di ottima qualità controllando che la stessa saldatura sia lucente e non increspata o opaca( così si ottengono saldature a prova di difetti).
Una cosa io non farei per precauzione : far passare i cavi dei trasformatori nel cabinet di metallo senza passacavo (isolato) soprattutto per i collegamenti delle anodiche e trasformatori d'uscita (anche se appaiono ben isolati).
... lo stagno RoHS sembra meno performante(più difficile da usare) del vecchio Pb(60%)St(40%) con o senza Ag. Attualmente per il mio lavoro utilizzo una lega di CuStAg con percentuale di Ag al 5% con una temperatura di fusione non troppo bassa(credo attorno ai 280-300°C) ma preferisco lavorare regolando la temperatura almeno sui 400°C.mrttg ha scritto:
Prova con lo stagno rhosmeglio usare stagno tradizionale che si trova tranquillamente dai ditributori.
Se i terminali (succede in zoccoli antichi) sono un poco ossidati aiuta una pennellata di flussante per SMD; che non lascia molto residuo (lo si trova anche alle fiere dell' elettronica)
No! non è un errore,se le terminazioni sono pulire e disossidate,questa procedura è corretta ed ,allo stesso tempo,più veloce.Echo ha scritto:...ho capito, quindi io in un certo senso sbaglio in quanto ad esempio se devo saldare una resistenza ad un pin di uno zoccolo di una valvola infilo il reoforo della R nel pin poi lo ripiego con una pinza e lo stringo (in pratica la resistenza si tiene da sola sul pin dello zoccolo) solo dopo aver fatto questo ci metto lo stagno. ..il tutto senza prestagnare
Questo stagno lo trovo palloso:stereosound ha scritto: ... lo stagno RoHS sembra meno performante(più difficile da usare) del vecchio Pb(60%)St(40%) con o senza Ag. Attualmente per il mio lavoro utilizzo una lega di CuStAg con percentuale di Ag al 5% con una temperatura di fusione non troppo bassa(credo attorno ai 280-300°C) ma preferisco lavorare regolando la temperatura almeno sui 400°C.
Altre volte uso anche stagno non RoHS per comodità e praticità(ne ho una buona scorta)...Anche l'uso del flussante a parte ,per alcuni contatti ostici o per facilitare la saldatura, è certamente utile.
Purtroppo con la tecnologia SMD ci sono inconvenienti seri con questo tipo di stagno.mrttg ha scritto:
...la fluidità e bassa (difficile da usare con l' SMD); con le valvole il problema non si pone
Come diceva StereoSound è corretto se non hai l' occhio un minimo allenato fatichi a capire se la saldatura è buona.Echo ha scritto:...ho capito, quindi io in un certo senso sbaglio in quanto ad esempio se devo saldare una resistenza ad un pin di uno zoccolo di una valvola infilo il reoforo della R nel pin poi lo ripiego con una pinza e lo stringo
Ciao Massimo,mr2a3 ha scritto: Vediamo se ho capito, il suggerimento è di prestagnare entrambi i terminali e poi riscaldare lo stagno tenendo le parti semplicemente appoggiate, senza pippe mentali circa gli inevitabili piccoli spostamenti durante il raffreddamento della saldatura?
Questa modalità sarebbe comoda anche per chi "appende", visto che con una mano si può tenere il saldatore e con l'altra il componente, diverso è invece se durante l'operazione occorre aggiungere stagno per cui diventa necessario ingegnarsi con la "terza mano".
Grazie
Il problema della "mano ferma" purtroppo esiste...molte saldature vanno a farsi benedire se si muovono in modo tremolante durante la fase di raffreddamento che può avere una durata anche di alcuni secondi. Per maggiore tranquillità a volte soffio sulla saldatura per farla raffreddare prima. Per tale ragione la prestagnatura ha una grande utilità : riduce i tempi utili di raffreddamento.mr2a3 ha scritto:
Vediamo se ho capito, il suggerimento è di prestagnare entrambi i terminali e poi riscaldare lo stagno tenendo le parti semplicemente appoggiate, senza pippe mentali circa gli inevitabili piccoli spostamenti durante il raffreddamento della saldatura?
Questa modalità sarebbe comoda anche per chi "appende", visto che con una mano si può tenere il saldatore e con l'altra il componente, diverso è invece se durante l'operazione occorre aggiungere stagno per cui diventa necessario ingegnarsi con la "terza mano".
Grazie