PPoli ha scritto:
E in un momento come questo in cui no so se più per cause esogene (in generale non mi piace molto questo paese e la gente che lo popola) oppure tutte personali (età?) il mio desiderio di confronto sociale e di condivisione è messo a dura prova, isole felici come questo forum, in cui un gruppo di persone che nemmeno si conoscono sono disposte a spendere il proprio tempo e le proprie conoscenze ad esclusivo vantaggio di qualcun altro, beh....tutto questo riesce a riconciliarmi con il mondo.
Grazie
Prego!
Quando avrai ultimato i filtri ci farai sapere come vanno!
Ps,la tua riflessione mette in evidenza uno degli aspetti positivi di questo forum: dove vi è un confronto ci può essere anche un arricchimento reciproco non solo di natura tecnica...
Ciao paolo, quando presi i filtri considerai anche io le Zero ohm, il costo è tutto sommato simile, quindi abbordabili, ma furono consigliate le L200 nonostante la resistenza più alta perchè comunque quelle in aria timbricamente "vanno meglio".
Ora....penso che su bobine di questa qualità, parlare di differenze sul suonare bene o male o meglio o peggio.....beh....è come disquisire con un mago sul fatto che sia meglio usare l'olio di struzzo condito da polvere di pelle di salamandra, o raggi di sole mischiati ad erba della tasmania....
Tant'è.....che se guardi le bobine.........si arriva ad alcune che costano più di 3500 euro?! filo di Argento/oro.....
quindi, stiamo chiaccherando di aria fritta in fin dei conti.
penso che i pregi delle Zero ohm siano evidenti, no sovraccarico all'ampli, trasparenza, un basso molto energico, dimensioni compatte, facilità di montaggio sopportazione di correnti elevate, versatilità.
Per i condensatori approvo a pieno e sperimenterei molto, sopratutto su quelli in serie....
Per la bobina del medio invece, visto che puoi di certo permettertelo essendo una piccola, mettila in Lamina assolutamente.
Detto ciò, non riesco ad amare la regolazione fine che stai intraprendendo, solo ed esclusivamente per la taratura fine, e poi la togli.
ma è solo un'opinione personale, non amo i potenziometri/attenuatori a sfregamento....ma è un po come dire, a me non piace lo zucchero a velo sul panettone....potrei aver torto come ragione. (le mie ragioni tecniche sono solo: scarso contatto, impasto di carbone non uniforme, sfregamento,deterioramento,scarsa tolleranza.....)....poi arriva il genio e mi dice, e gli ALPS noble?....e lì non so cosa rispondere...
Di fatto un contatto mobile è sempre critico...gli l- pad comunque sono a filo. A tal proposito ho consigliato a Paolo due possibili tipologie di regolazione: L-PAD e commutazione di resistenze fisse non induttive.
La seconda soluzione è costosa soprattutto se si decide di intraprendere la strada dell'impedenza costante(come gli L-PAD). Vi era un'alternativa più economica ma non garantiva la normalizzazione dell'impedenza anche se ciò non andava a scapito della qualità. Vorrei però fare una considerazione sulla attenuazione fissa dei drivers:essa non permette nessun adattamento all'ambiente ed alle tipologie di ascolto e alle diversità delle incisioni...la vedo come una limitazione potendo fare diversamente.
Io sono daccordo con berga12 (appro, come ti chiami?). Metti dei pot. economici per la fase di messa a punto e poi, una volta trovato il settaggio ottimale, li sostituisci con una rete fissa.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
UnixMan ha scritto:Io sono daccordo con berga12 (appro, come ti chiami?). Metti dei pot. economici per la fase di messa a punto e poi, una volta trovato il settaggio ottimale, li sostituisci con una rete fissa.
Luca
Non sono estremamente daccordo con il discorso " così regoli i livelli a seconda delle incisioni " etc etc...
ma che vuol dire che voi smanettare con le attenuazioni dei vostri sistemi per "modificare" le incisioni? ma allora che alta fedeltà è? l'attenuazione serve solo per rendere Flat la risposta o circa flat, del sistema, da non avere picchi dovuti ad una maggior efficienza e anche per meglio adattarsi alla propria sensibilità...
ma smanettare con attenuatori variabili, è come giocare con il "bass" "mid" "treble" degli amplificatori, come si faceva da bambini....
Poi si può sempre preparare una matrice in cui inserire i resistori e cambiare 2 o 3 tipi di attenuazioni.
Sono appena stato a rovistare negli scatoloni in cantina. Trovati (mi sembrava di ricordarli) due selettori Palazzo, due dischi (uno per i medi e uno per i tweeter) due vie (serie e parallelo) cinque posizioni. Ci potrei fare un -2db -1db 0 +1db +2db. Mi sa che alla fine 'sti filtri diventano degli scatolotti più completi di un paio di finali. E ovviamente il bobinone Zero Ohm esterno sopra, assieme ai condensatori. Bellissimi.
Ma le reti di attenuazione non si possono mettere prima del filtro? Le ho sempre viste solo dopo.
...se si operasse una multiamplificazione il crossover elettronico dovrebbe allineare i livelli di emissione delle diverse vie; se si operasse invece un multiamping si dovrebbero regolare i livelli dei rispettivi amplificatori demandati a pilotare i vari altoparlanti già filtrati ma non attenuati. Nel caso di una monoamplificazione questa possibilità mancherebbe: qui non si tratta di avere i controlli di tono!!!
Certo con una regolazione passiva di dissipa potenza utile,anche se minima data l'efficienza delle trombe utilizzate,ma si avrebbe un vantaggio in termini di versatilità non indifferente ...ma questa è una mia personale opinione.
Non a caso i monitors sono quasi sempre dotati di controlli di livello...anche se i prodotti commerciali devono essere adattabili per definizione.
Tornando alle incisioni si capisce bene che le varie tecniche di ripresa e la diversità di qualità delle stesse, non essendo standardizzate,potrebbero dare piccoli problemi inerenti alla linearità di riproduzione...ogni volta che cambio brano/dischetto mi accorgo di questo aspetto...ormai da quasi 40 anni!!!
PPoli ha scritto:Sono appena stato a rovistare negli scatoloni in cantina. Trovati (mi sembrava di ricordarli) due selettori Palazzo, due dischi (uno per i medi e uno per i tweeter) due vie (serie e parallelo) cinque posizioni. Ci potrei fare un -2db -1db 0 +1db +2db. Mi sa che alla fine 'sti filtri diventano degli scatolotti più completi di un paio di finali. E ovviamente il bobinone Zero Ohm esterno sopra, assieme ai condensatori. Bellissimi.
Ma le reti di attenuazione non si possono mettere prima del filtro? Le ho sempre viste solo dopo.
stereosound ha scritto:...se si operasse una multiamplificazione il crossover elettronico dovrebbe allineare i livelli di emissione delle diverse vie; se si operasse invece un multiamping si dovrebbero regolare i livelli dei rispettivi amplificatori demandati a pilotare i vari altoparlanti già filtrati ma non attenuati. Nel caso di una monoamplificazione questa possibilità mancherebbe: qui non si tratta di avere i controlli di tono!!!
Certo con una regolazione passiva di dissipa potenza utile,anche se minima data l'efficienza delle trombe utilizzate,ma si avrebbe un vantaggio in termini di versatilità non indifferente ...ma questa è una mia personale opinione.
Non a caso i monitors sono quasi sempre dotati di controlli di livello...anche se i prodotti commerciali devono essere adattabili per definizione.
Tornando alle incisioni si capisce bene che le varie tecniche di ripresa e la diversità di qualità delle stesse, non essendo standardizzate,potrebbero dare piccoli problemi inerenti alla linearità di riproduzione...ogni volta che cambio brano/dischetto mi accorgo di questo aspetto...ormai da quasi 40 anni!!!
Max, difatti non ti ho dato torto... dico solo che personalmente non amo smanettare con le attenuazioni, a me piace ascoltare, e quando il livello di attenuazione è "più o meno" corretto, ovvero che ho riallineato elettricamente l'efficienza delle 3 o più o meno vie, dopo io mi godo solo della gran musica e non tocco più un tubo.
Poi ci sbattiamo tanto con attenuazioni complesse, poi un bel giorno ci viene di multiamplificare e....puf....dobbiamo dissaldare le resistenze o i nostri bei potenziometri!
PPoli ha scritto:Sono appena stato a rovistare negli scatoloni in cantina. Trovati (mi sembrava di ricordarli) due selettori Palazzo, due dischi (uno per i medi e uno per i tweeter) due vie (serie e parallelo) cinque posizioni. Ci potrei fare un -2db -1db 0 +1db +2db. Mi sa che alla fine 'sti filtri diventano degli scatolotti più completi di un paio di finali. E ovviamente il bobinone Zero Ohm esterno sopra, assieme ai condensatori. Bellissimi.
Ma le reti di attenuazione non si possono mettere prima del filtro? Le ho sempre viste solo dopo.
Già invidio come verranno i tuoi bellissimi filtri...
i miei sono molto sempliciotti e confusionari, li coprirò solo con del plexy...
ma ho scelto il cablaggio in aria e tutto su un lato,per praticità nel caso di veloci modifiche....
berga12 ha scritto:
Max, difatti non ti ho dato torto... dico solo che personalmente non amo smanettare con le attenuazioni, a me piace ascoltare, e quando il livello di attenuazione è "più o meno" corretto, ovvero che ho riallineato elettricamente l'efficienza delle 3 o più o meno vie, dopo io mi godo solo della gran musica e non tocco più un tubo.
Poi ci sbattiamo tanto con attenuazioni complesse, poi un bel giorno ci viene di multiamplificare e....puf....dobbiamo dissaldare le resistenze o i nostri bei potenziometri!
Non penso questo...ognuno esprime le proprie opinioni con libertà!
PPoli ha scritto:Sono appena stato a rovistare negli scatoloni in cantina. Trovati (mi sembrava di ricordarli) due selettori Palazzo, due dischi (uno per i medi e uno per i tweeter) due vie (serie e parallelo) cinque posizioni. Ci potrei fare un -2db -1db 0 +1db +2db.
ottimo (forse però farei passi da 1.5dB).
PPoli ha scritto:Ma le reti di attenuazione non si possono mettere prima del filtro? Le ho sempre viste solo dopo.
puoi metterli sia prima che dopo... ma occhio a come interagiscono tra loro filtri, AP ed attenuatori. Considera che le impedenze dei filtri e dell'AP sono tuttaltro che costanti...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
A proposito di dissaldare i componenti...quelli fighi che pubblicano i lavori su internet usano delle belle basette con le anelle di saldasture. Ma a quel punto perchè non una bella stecca di morsettini mamut? I contatti a vite sono di qualità inferiore?
PPoli ha scritto:A proposito di dissaldare i componenti...quelli fighi che pubblicano i lavori su internet usano delle belle basette con le anelle di saldasture. Ma a quel punto perchè non una bella stecca di morsettini mamut? I contatti a vite sono di qualità inferiore?
ahahah chi sono quelli fighi?
un amico diceva: I mammut sono "Estinti ormai".....
il gioco sta sempre nel ridurre le superfici di contatto, lo stagno, se buono, è un collante per me....non fa ossidare il contatto primario ed è sicuro anche con le vibrazioni.
il Mammut è comodo.....posso dire la mia? Azz...bella idea, se ci pensavo prima mettevo dei bei mammuttoni Neri!!!!!
PPoli ha scritto:A proposito di dissaldare i componenti...quelli fighi che pubblicano i lavori su internet usano delle belle basette con le anelle di saldasture. Ma a quel punto perchè non una bella stecca di morsettini mamut? I contatti a vite sono di qualità inferiore?
Con un contatto a serrare avresti una perdita di potenza di circa 30-60 mw ( in base al tipo di connessione) su 100w di pilotaggio!!!
Con una buona saldatura la perdita sarebbe circa 5-10 volte inferiore,ma ai fini uditivi non ti accorgeresti di nulla con ambedue le scelte.
puoi metterli sia prima che dopo... ma occhio a come interagiscono tra loro filtri, AP ed attenuatori. Considera che le impedenze dei filtri e dell'AP sono tuttaltro che costanti...
Giusto. Mi sa che la rete di attenuazione dopo il filtro contribuisca decisamente a linearizzare l'impedenza vista dal filtro (resistenze + altoparlante) e lo fa lavorare meglio.
puoi metterli sia prima che dopo... ma occhio a come interagiscono tra loro filtri, AP ed attenuatori. Considera che le impedenze dei filtri e dell'AP sono tuttaltro che costanti...
Giusto. Mi sa che la rete di attenuazione dopo il filtro contribuisca decisamente a linearizzare l'impedenza vista dal filtro (resistenze + altoparlante) e lo fa lavorare meglio.
sì, è come se il filtro vedesse un carico "più costante"...
PS: i Filtri funzionano alla grande!! provati oggi!!!
puoi metterli sia prima che dopo... ma occhio a come interagiscono tra loro filtri, AP ed attenuatori. Considera che le impedenze dei filtri e dell'AP sono tuttaltro che costanti...
Giusto. Mi sa che la rete di attenuazione dopo il filtro contribuisca decisamente a linearizzare l'impedenza vista dal filtro (resistenze + altoparlante) e lo fa lavorare meglio.
Ciao Paolo,
Ti ho preparato uno schemino di regolazione per eliminare gli L-PAD che ti permette una variazione fine di +o- 1,5dB utilizzando poche resistenze(24 in tutto+ 4 commutatori).
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ciao max, lo schema è interessante, ma alla fine una Lpad fissa ce l'hai....
faccio una domanda, ma, non si potrebbe NON mettere la Lpad dopo il filtro, e inserire solo un commutatore che mette resistenze in serie al filtro? solo che si andrebbe da 0db in giù.
ricordo che anni fa i primi filtri da tweeter li facevo così, R-serie prima del filtro...
berga12 ha scritto:ciao max, lo schema è interessante, ma alla fine una Lpad fissa ce l'hai....
faccio una domanda, ma, non si potrebbe NON mettere la Lpad dopo il filtro, e inserire solo un commutatore che mette resistenze in serie al filtro? solo che si andrebbe da 0db in giù.
ricordo che anni fa i primi filtri da tweeter li facevo così, R-serie prima del filtro...
Si potrebbe mettere un commutatore prima del filtro che inserisce solo R serie,non prima però di aver stabilito una attenuazione fissa massima rispetto all'efficienza di riferimento del sistema. Non è detto che l'attenuazione debba partire necessariamente da 0dB (potrebbe partire anche da +3/6dB calcolandola così in rapporto all' efficienza dei drivers da attenuare);il problema però è che con una attenuazione di questo tipo l'amplificatore vedrebbe una impedenza variabile sulla quale erogherebbe un valore di potenza decrescente con l'aumentare del valore delle R serie. Il miglior sistema è mantenere il più costante possibile l'impedenza vista dall'amplificatore. L'unico neo,con questa configurazione, è che la rete resistiva serie/parallelo posta prima del filtro dissipa potenza su tutta la banda audio (sembrerebbe però che faccia suonare meglio...amplificatore permettendo!).
Per ovviare a tale inconveniente la commutazione delle R di attenuazione dovrebbe essere posta dopo il filtro stesso(come fanno in verità molti costruttori ).
La sola R serie prima del filtro semplifica ulteriormente la tipologia circuitale,infatti inserendo una commutazione di n valori si ottengono le attenuazioni desiderate.