Shigaclone by peter daniel

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

guarda caso, riconosciamo quello che ci aspettiamo di riconoscere...

il cervello confronta una informazione "in input" con quello che ha "in memoria" e "ritorna" (ci fa` vedere o sentire) il match piu` prossimo.

Se hai "in testa" la frase "vera", senti quella... ma se invece hai in testa (o davanti agli occhi) l'altra, ecco che senti tutta un'altra cosa.

(era uno dei motivi del contendere con Roberto, che sembra fidarsi ciecamente di quello che sente... mentre invece i nostri sensi prendono continuamente fischi per fiaschi).
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

UnixMan ha scritto:
(era uno dei motivi del contendere con Roberto, che sembra fidarsi ciecamente di quello che sente... mentre invece i nostri sensi prendono continuamente fischi per fiaschi).
No, tu sembri intendere che qualsiasi cosa uno recepisca sia un fake, qui nessuno si fida ciecamente e ti ho anche riportato più volte la cosa e il come ho cercato di limitare quel tipo di problematiche, compreso ascolti con persone selezionate in modo tale che qualcuna di esse, priva di esperienza particolari, non potesse avere aspettative ( non ascolti di gruppo come hai voluto intendere tu). Altro è instillare reazioni nei meccanismi in maniera forzosa, vedi Lipis Inc. e culattoni.
There are other reasons people might think they hear the sound change even when no change is likely. One is the limit of auditory memory - if it takes 15 minutes to swap a set of speaker cables, it will be more difficult to recall the original sound when compared to switching quickly between two different sources.
Anche quando passo dall'autoradio allo stereo di casa mi alzo da un sedile per un altro, poi mi accomodo in un altro luogo e, regolarmente, colgo per suggestione le differenze.

Nel tuo doc., si parla anche di cose diverse:
Because of comb filtering, moving even a tiny distance changes the response by a very large amount at mid and high frequencies. Especially in small rooms having no acoustic treatment at the first reflection points. The response at any given cubic inch location in a room is the sum of the direct sound from the speakers plus many competing reflections arriving from many different directions. So unless you strap yourself into a chair and clamp your head in a vise, there's no way the sound will not change dramatically when you move even one inch.
Nessun commento da parte tua sulla prima parte?

Inoltre... Se ti sposti di così poco non riconosci più il tuo impianto? Se ti sposti di così poco davanti ad uno strumento che suona, cambia così tanto il suo timbro.

Da un altro forum e da un altro mondo, mie domande e considerazioni frutto di mie esperienze, anche qui, mi ero chinato ed alzato ripetutamente, e la pressione mi aveva fatto brutti scherzi ovviamente, ma giuro che non avevo bevuto ancora dei drink ( citazione dal tuo doc. quest'ultime):
L'esperienza ci può aiutare a trarre delle conclusioni e a individuare alcune modalità di percezione. Le esperienze in alcune casi sedimentano in altre devono aprirci e indurci a riconsiderare ciò che ritenevamo acquisito.

Poniamo di essere al vertice del noto triangolo in un normale impianto, abbiamo una percezione determinata dai vari parametri.

Se alziamo od abbassiamo la posizione delle orecchie, otteniamo significativi cambiamenti, nel full Moss, se la dispersione si attiene alle considerazioni espresse precedentemente, NON si hanno variazioni sulla percezione.

Se ruotiamo la testa a destra ed a sinistra, normalmente la "scena sonora" subisce significativi cambiamenti, nel full Moss, non succede a quanto sembra e questo implica domande e risposte del tutto inusuali. Trattando in maniera decisa la stanza, ed usando alcune altre accortezze, sono riuscito ad ottenere qualcosa di simile ( solo sul piano orizzontale per il momento), cioè se localizzo un esecutore in un determinato spazio, posso ruotare la testa di 90° o anche fino a 180°, l'esecutore rimane localizzabile in quel determinato spazio. Una esperienza da cui estrarre particolari considerazioni.

Se, come nel caso del divanetto, ci spostiamo dal vertice, verso una posizione defilata e molto angolata, la radiazione diretta da parte di uno dei due canali viene a ridursi notevolmente ( se non a mancare), nel caso avessimo un campo confinato ed i diffusori direzionati verso il vertice del triangolo. Inoltre la distanza fra orecchie e centri di emissione, ed il volume fra i canali L ed R, subirebbero significativi cambiamenti. Le esperienze di ascolto riportate, ci raccontano che ciò sembra NON avere alcuna influenza sulla localizzazione degli esecutori, e questo è per me sbalorditivo se rapportato a TUTTE le altre esperienze di ascolto di impianti. Ancora una volta interrogativi importanti ed eventuali conclusioni da trarre, assolutamente rivoluzionarie.
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da drpaolo »

date un po` una occhiata qui`: Why We Believe
Perchè dare spazio, banda e immeritata pubblicità gratuita a simili cialtroni ?

Paolo
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da Giaime »

Ethan Winer è un professionista molto quotato, un po' tutto il mondo degli studi di registrazione semi-professionali si rifà al suo (e di altri) modo di trattare l'ambiente. Evidentemente drpaolo ha dei precisi motivi per essere così duro :-| ci spieghi in sintesi cosa c'è che non va?
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da drpaolo »

...ci spieghi in sintesi cosa c'è che non va?
Adesso devo andare alla partita :up:, poi spiegherò.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

nullo ha scritto:No, tu sembri intendere che qualsiasi cosa uno recepisca sia un fake,
no, non e` questo che intendevo. Anche se in certo senso e` proprio cosi`, perche` dopo tutto quello che percepiamo non e` che la nostra personale "visione", cioe` intepretazione della realta` fisica, che di fatto noi non vediamo (o sentiamo) cosi` com'e`, ma dalla quale traiamo soltanto dei "suggerimenti" che richiamano immagini o suoni dalla nostra memoria.

Se cosi` non fosse, la riproduzione audio non funzionerebbe, cosi` come non funzionerebbero cinema, TV, ecc. La realta` fisica di qualsiasi riproduzione audio o video e` lontanissima da quella dell'oggetto o dell'evento "riprodotto". Se percepissimo la realta` per quella che e`, senza filtri, la riproduzione ci apparirebbe talmente diversa che non saremmo in grado di riconoscerci l'originale.
nullo ha scritto:con persone selezionate in modo tale che qualcuna di esse, priva di esperienza particolari, non potesse avere aspettative ( non ascolti di gruppo come hai voluto intendere tu). Altro è instillare reazioni nei meccanismi in maniera forzosa, vedi Lipis Inc. e culattoni.
come dimostra in maniera lampante quel video, basta decisamente poco per "instillare reazioni in maniera forzosa"... e` un po` come la famosa storia dell'asino che "sapeva contare". Che lascio` tutti sconcertati fin quando qualcuno non capi` che in realta` non era l'asino a contare ma il padrone a suggerirgli inconsciamente ed impercettibilmente quando era arrivato al numero giusto. Allontanato il padrone, l'asino non sapeva piu` contare.

I test in doppio cieco hanno proprio questo scopo: quello di "allontanare il padrone". Che in questo caso potremmo essere noi stessi e/o chi conduce il test.
nullo ha scritto:Anche quando passo dall'autoradio allo stereo di casa mi alzo da un sedile per un altro, poi mi accomodo in un altro luogo e, regolarmente, colgo per suggestione le differenze.
perche`, secondo te, se fai un po` di misure, tra la risposta dell'autoradio in macchina e quella dell'impianto in casa non troveresti differenze oggettive tali da giustificare ampiamente le differenze che percepisci?
nullo ha scritto:Nel tuo doc., si parla anche di cose diverse:
mio??? :o l'ho riportato solo perche` introduce alcune cose che forse vale la pena prendere in considerazione (fosse anche solo per "smontarle"), non certo perche` sia espressione delle mie personali opinioni.
nullo ha scritto:Nessun commento da parte tua sulla prima parte?
Robe', sull'importanza dell'ambiente e quindi sul trattamento dell'acustica ambientale con me sfondi una porta spalancata, l'ho gia` detto credo piu` che chiaramente anche in qualche post precedente.

Quello su cui non ci capiamo e` che non solo in casa non otterrai mai quello che cerchi a meno di non trasformare la tua stanza di ascolto in una camera anecoica... ma soprattutto che se ci riuscissi dubito che il risultato ti piacerebbe. Fai la prova all'aperto e poi fammi sapere se ti piace di piu` che in casa...

A te piace l'ascolto in cuffia? io lo detesto, perche` (almeno per quanto mi riguarda) non c'e` modo di ottenere alcuna "immagine", neanche con i vari trucchi che in teoria dovrebbero servire a "spostare" il suono dal centro della testa e ricreare una immagine piu` o meno dove dovrebbe essere.

Senza il contributo dell'ambiente, l'ascolto con gli altoparlanti non sarebbe molto diverso da quello in cuffia. Se a te piace cosi` ok... de gustibus. Ma allora tanto vale che ascolti in cuffia.

Per me invece e` inaccettabile, per non dire intollerabile. Il contributo dell'ambiente ci deve essere, senza non funziona. Tutto sta` a "dosarlo" e "controllarlo" adeguatamente in modo da ottenere un risultato credibile e non un papocchio indefinito e confuso.
nullo ha scritto:Inoltre... Se ti sposti di così poco non riconosci più il tuo impianto? Se ti sposti di così poco davanti ad uno strumento che suona, cambia così tanto il suo timbro.
IMO/IME no, affatto. Sicuramente non dal vero e neanche nel mio impianto a casa mia (altrove mi e` capitato di notarlo).

Ma torniamo al discorso (fatto tempo addietro in altro thread) che, fintanto che il suono e` in qualche modo "coerente" con se stesso, la risposta in frequenza di per se stessa IMHO non conta nulla o quasi. Perche` variazioni simili ci sono anche in ambienti reali di fronte a suoni reali (strumenti, voci, ecc) e quindi in qualche modo il nostro cervello e` abituato a riconoscerle, compensarle ed ignorarle.
nullo ha scritto:Se alziamo od abbassiamo la posizione delle orecchie, otteniamo significativi cambiamenti, nel full Moss, se la dispersione si attiene alle considerazioni espresse precedentemente, NON si hanno variazioni sulla percezione.
allora evidentemente il mio impianto e` un "full moss" o giu` di li` e non lo sapevo! :o :lol:

...perche` io posso anche alzarmi dal divano per andare all'impianto (che e` leggermente dietro alle casse, in mezzo) senza percepire differenze particolarmente significative. Neanche nell'immagine, visto che nel farlo mi capita di "attraversare" strumenti e strumentisti e/o cantanti, tanto che a volte mi verrebbe istintivo di "girargli intorno"! :D (specie se sono al buio o giu` di li`, ovviamente).
nullo ha scritto:Se ruotiamo la testa a destra ed a sinistra, normalmente la "scena sonora" subisce significativi cambiamenti,
da me no. Posso girare la testa fino a guardare una parete oppure l'altra, oppure guardare il soffitto o il pavimento... l'immagine resta sempre ferma li dov'e` e deve essere, non cambia una virgola.

(...mentre sto` scrivendo sono sul divano davanti all'impianto che ascolto il concerto per violoncello di Dvoràk suonato da Rostropovich con la BPO diretti da Karajan in una registrazione del '69. Per sicurezza ho appena ri-fatto la prova e posso confermare: posso muovermi per mezza stanza e guardare dove mi pare, cambia poco o nulla).
nullo ha scritto:Trattando in maniera decisa la stanza, ed usando alcune altre accortezze, sono riuscito ad ottenere qualcosa di simile ( solo sul piano orizzontale per il momento), cioè se localizzo un esecutore in un determinato spazio, posso ruotare la testa di 90° o anche fino a 180°, l'esecutore rimane localizzabile in quel determinato spazio. Una esperienza da cui estrarre particolari considerazioni.
per quel che posso "vedere", io posso anche alzarmi in piedi senza che ci siano "movimenti" o incongruenze innaturali, neanche nel piano verticale. Tutto resta perfettamente li` dove deve essere. ^_^

Come ti ho detto e ti ripeto - che tu ci creda o meno - dal punto di vista dell'immagine ho ottenuto un risultato sostanzialmente impeccabile.
nullo ha scritto:Se, come nel caso del divanetto, ci spostiamo dal vertice, verso una posizione defilata e molto angolata, la radiazione diretta da parte di uno dei due canali viene a ridursi notevolmente ( se non a mancare), nel caso avessimo un campo confinato ed i diffusori direzionati verso il vertice del triangolo. Inoltre la distanza fra orecchie e centri di emissione, ed il volume fra i canali L ed R, subirebbero significativi cambiamenti. Le esperienze di ascolto riportate, ci raccontano che ciò sembra NON avere alcuna influenza sulla localizzazione degli esecutori, e questo è per me sbalorditivo se rapportato a TUTTE le altre esperienze di ascolto di impianti.
allora devi venire a sentire il mio impianto... :D

per scoprire che, evidentemente, molle, elastici, "capi indiani" ed altri ammennicoli strani non sono poi cosi` indispensabili. Basta una stanza "giusta", un po` di elementi di arredamento adatti, un paio di diffusori buoni, elettroniche decenti e... tanta pazienza. ;)

Ho appena provato ad alzarmi e spostarmi da una parete all'altra, parallelamente al piano dei diffusori ed a meno di 2 metri da questo. Piu` angolato di cosi`... niente, l'immagine resta sempre li`.

Comincio a pensare che forse e` Moss che deve venire da me... :D :rofl: :rofl: :rofl:
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Nel tuo doc., si parla anche di cose diverse:
mio??? :o l'ho riportato solo perche` introduce alcune cose che forse vale la pena prendere in considerazione (fosse anche solo per "smontarle"), non certo perche` sia espressione delle mie personali opinioni.
Tuo per ché tu l'hai postato, mamma santa!
UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Nessun commento da parte tua sulla prima parte?
A te piace l'ascolto in cuffia? io lo detesto, perche` (almeno per quanto mi riguarda) non c'e` modo di ottenere alcuna "immagine", neanche con i vari trucchi che in teoria dovrebbero servire a "spostare" il suono dal centro della testa e ricreare una immagine piu` o meno dove dovrebbe essere.

Senza il contributo dell'ambiente, l'ascolto con gli altoparlanti non sarebbe molto diverso da quello in cuffia. Se a te piace cosi` ok... de gustibus. Ma allora tanto vale che ascolti in cuffia.
Ecco qui si capisce che le esperienze sono veramente lontane. A meno che... Di quale ambiente parli? Il primo, il secondo, la somma dei due, più quello che si inventano le elettroniche, ecc. ecc.
UnixMan ha scritto: Per me invece e` inaccettabile, per non dire intollerabile. Il contributo dell'ambiente ci deve essere, senza non funziona. Tutto sta` a "dosarlo" e "controllarlo" adeguatamente in modo da ottenere un risultato credibile e non un papocchio indefinito e confuso.
Non conosco modo di dosarlo e controllarlo che non sia assorbirne il contributo.
UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Se alziamo od abbassiamo la posizione delle orecchie, otteniamo significativi cambiamenti, nel full Moss, se la dispersione si attiene alle considerazioni espresse precedentemente, NON si hanno variazioni sulla percezione.
allora evidentemente il mio impianto e` un "full moss" o giu` di li` e non lo sapevo! :o :lol:

...perche` io posso anche alzarmi dal divano per andare all'impianto (che e` leggermente dietro alle casse, in mezzo) senza percepire differenze particolarmente significative. Neanche nell'immagine, visto che nel farlo mi capita di "attraversare" strumenti e strumentisti e/o cantanti, tanto che a volte mi verrebbe istintivo di "girargli intorno"! :D (specie se sono al buio o giu` di li`, ovviamente).
Sicché tu quando hai le casse ai lati, un volta andato verso l'impianto, non hai modificazione dell'immagine, Paolo, non hai esagerato questa volta?
UnixMan ha scritto: per scoprire che, evidentemente, molle, elastici, "capi indiani" ed altri ammennicoli strani non sono poi cosi` indispensabili.
..e già, a partire dal giradischi che suona uguale, qualsiasi cosa abbia sotto.

Paolo Paolo, nulla è indispensabile, a meno che tu non voglia volare planando, nel caso, occorrono almeno le ali.

PS
UnixMan ha scritto: perche`, secondo te, se fai un po` di misure, tra la risposta dell'autoradio in macchina e quella dell'impianto in casa non troveresti differenze oggettive tali da giustificare ampiamente le differenze che percepisci?
Non credo che ci sia misura che possa dirmi quello che sento e quello che non sento, non trovi? Se ho sentito un brivido, che faccio, corro a prendere il termometro? 18°, 21°, 19°, in ogni caso ora non lo sento più.
Ciao, Roberto

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

nullo ha scritto:
UnixMan ha scritto:Senza il contributo dell'ambiente, l'ascolto con gli altoparlanti non sarebbe molto diverso da quello in cuffia. Se a te piace cosi` ok... de gustibus. Ma allora tanto vale che ascolti in cuffia.
Ecco qui si capisce che le esperienze sono veramente lontane. A meno che... Di quale ambiente parli? Il primo, il secondo, la somma dei due, più quello che si inventano le elettroniche, ecc. ecc.
l'ambiente di riproduzione, ovviamente. Quel che c'e` dell'ambiente originario (se c'e`), piu` tutti i riverberi e trucchi vari aggiunti in post-processing sono gia` nella registrazione e li sentiresti anche in cuffia (o in camera anecoica). Ma, IME, senza il giusto contributo dall'ambiente di riproduzione l'immagine non si forma.
nullo ha scritto:Non conosco modo di dosarlo e controllarlo che non sia assorbirne il contributo.
certamente... ma se non hai fatto una camera anecoica, ne stai assorbendo solo una minima parte e solo ad alcune frequenze. "dosarlo" e "controllarlo" significa giocare con le riflessioni, quindi con posizione ed orientamento dei diffusori e dei materiali assorbenti presenti nella stanza (nel mio caso poltrone, divani, tappeti, ecc).
nullo ha scritto:Sicché tu quando hai le casse ai lati, un volta andato verso l'impianto, non hai modificazione dell'immagine, Paolo, non hai esagerato questa volta?
libero di non crederci, ma sostanzialmente e` cosi`. Camminando da una parete all'altra la sensazione (almeno la mia, se per altri possa essere diverso non lo so) non e` sostanzialmente dissimile da quella che ho camminando davanti ad una sorgente reale, che resta sempre li` dov'e` mentre mi muovo.

Se passi da queste parti, sei il benvenuto. :)
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

questa mi era sfuggita...
nullo ha scritto:Non credo che ci sia misura che possa dirmi quello che sento e quello che non sento, non trovi? Se ho sentito un brivido, che faccio, corro a prendere il termometro? 18°, 21°, 19°, in ogni caso ora non lo sento più.
scommettiamo che se ti mando in costume da bagno in una cella frigorifera a +4° C senti freddo mentre se ti mando in una essiccatrice a +40° C senti caldo?

E allora, non c'e` correlazione? Robe', per favore...
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

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Ethan Winer è un professionista molto quotato, un po' tutto il mondo degli studi di registrazione semi-professionali si rifà al suo (e di altri) modo di trattare l'ambiente. Evidentemente drpaolo ha dei precisi motivi per essere così duro :-| ci spieghi in sintesi cosa c'è che non va?
La discussione continua QUI.
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da piero7 »

Oggi da un amico che ha l'assitenza di varie marche, ho visto un lettore Onkio con il laser a levitazione magnetica! Per davvero! Mo la sigla non me la ricordo, ma era un lettore CD della onkio col laser che in funzione non strisciava su nulla visto di lato :D
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

azz, mica male come idea! :up:

che lettore era?
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da piero7 »

Poca miseria che non mi ricordo la sigla... ma costava milla dollarazzi chiedo ;)
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da piero7 »

piero7 ha scritto:Poca miseria che non mi ricordo la sigla... ma costava milla dollarazzi chiedo ;)
DX-7911 ho trovato qui http://www.lampizator.eu/LAMPIZATOR/REF ... tegra.html qualcosa ma solo un lato è sospeso, l'altro scorre su una rotella :sad:
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

piero7 ha scritto:
piero7 ha scritto:Poca miseria che non mi ricordo la sigla... ma costava milla dollarazzi chiedo ;)
DX-7911 ho trovato qui http://www.lampizator.eu/LAMPIZATOR/REF ... tegra.html qualcosa ma solo un lato è sospeso, l'altro scorre su una rotella :sad:
Non può non essere vincolato, prova a guardare meglio, io vedo un bel tondino a la Onkio:


Immagine

non lo trovo diverso da questo, per quanto sia sfuocata la foto:

Immagine
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

UnixMan ha scritto:questa mi era sfuggita...
nullo ha scritto:Non credo che ci sia misura che possa dirmi quello che sento e quello che non sento, non trovi? Se ho sentito un brivido, che faccio, corro a prendere il termometro? 18°, 21°, 19°, in ogni caso ora non lo sento più.
scommettiamo che se ti mando in costume da bagno in una cella frigorifera a +4° C senti freddo mentre se ti mando in una essiccatrice a +40° C senti caldo?

E allora, non c'e` correlazione? Robe', per favore...
Già, è come dire una differenza fra lo stereo acceso e spento.... o come assaggiare alternativamente un cucchiaio di sale ed uno di zucchero, prova testare lo zucchero contenuto in un cucchiaio, alternandolo ad altri che contengono zucchero in quantità e qualità diversa, ma facendolo velocemente, quando ancora il sapore di quello precedente ti gira ancora in bocca. Poi dimmi quello che è più dolce.

Oppure fa ballare la temperatura in un intorno con variazioni anche alte nel modulo, ma con tempi di variazione di millisecondi, così, tanto per avvicinarci un po' al concetto di musica, poi trova di nuovo la esatta correlazione.

La trovi? :?:
Ciao, Roberto

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

e perche` no? Il fatto che sia piu` complessa e/o che dipenda da una "storia" precedente non significa mica che non ci sia.

BTW, per tornare con i piedi per terra, secondo te, se misuro (in ambiente) e.g. la risposta in frequenza e la distorsione del tuo "stereo" in macchina e poi quella del tuo impianto, sono uguali?

e secondo te questo non basta a giustificare il fatto che li senti diversi?
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

Il fatto che li senta diversi li rende diversi, non devo giustificare proprio nulla con le misure, ma non essere grossolano, le differenze sono decisamente molto più sottili quando entra in gioco il mascheramento, ma non eludere la domanda di prima, tu hai parlato di correlazione fra il percepito e la misure.

Ti ho fatto un esempio con grandezze omogenee e variabili nel tempo in maniera velocissima ed in grado per questo di rendere complessa la loro interpretazione, ciò crea problemi che sono in grado di inficiare tanto le misure quanto la percezione e lo sappiamo benissimo. Quando anche hai fatto decine di misure con finestre temporali variabili, in vari punti della stanza, hai un sacco di dati che solo grossolanamente ti dicono quali caratteristiche possa avere un suono.

Lo zucchero che hai in bocca in un determinato momento rende l'assaggio successivo diverso da uno fatto col gusto salato in bocca a parità di elementi zuccherini presenti in quell'istante. Se campiono un istante brevissimo ho la misura esatta sullo zucchero presente (forse), ma non mi serve a gran che. Se campiono largo, ho un'altra misura e via di seguito.

.. e se alzo il volume di 6dB?.. e se lo alzo di 12dB? Che faccio misuro ed ascolto con la stessa esatta correlazione, o cambia qualcosa?

Un battito di mani nel silenzio mi fa sussultare, in mezzo ad un pieno orchestrale non lo sento quasi, ma sento il triangolo che mi ruba l'attenzione. Ma tu lo misuri e lo freghi, lo so già.

Se poi l'eco maschera il suono durante il test di ascolto, non importa quasi, con le misure posso sapere esattamente dove si somma e dove cancella, passo per passo frequenza per frequenza. ma mi servirà poi? |(
Ciao, Roberto

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

ma si potrebbe sapere dove vuoi andare a parare? Cosa vorresti concludere? Che puoi usare solo le tue orecchie? ma non hai appena affermato tu stesso che - poiche` i tuoi sensi sono non-invarianti - i risultati di una tale valutazione sono del tutto imprevedibili, irripetibili ed inaffidabili, anche volendo prescindere dagli (imprescindibili) effetti psicologici?

E allora, che facciamo?

Ci arrendiamo e buttiamo tutto nel secchio? consultiamo l'astrologo? l'oracolo di Delfi? pendiamo dalle labbra del guru di turno che si inventa qualche nuova teoria strampalata priva di qualsivoglia validita` scientifica?

Sia chiaro, non ce l'ho con nessuno in particolare. Non e` una questione personale. Sono una persona di vedute piu` che ampie, aperta a qualsiasi possibilita`. Nondimeno, ritengo che per essere credibile una tesi che riguarda argomenti scientifici debba essere dimostrata in modo scientifico. Quindi con numeri, formule e prove sperimentali - cioe` misure e dati oggettivi, ripetibili e verificabili.

Una serie infinita di confuse affermazioni vaticinanti sparse per Internet non servono a definire una teoria. Men che meno a dimostrarla. Le valutazioni puramente soggettive di eventuali risultati NON costituiscono una prova della sua validita`. Che ti piaccia o meno, le prove di ascolto (se non sono condotte con metodo, sufficienti basi statistiche e soprattutto con tutte le accortezze necessarie per poter escludere con certezza qualsiasi condizionamento psicologico) NON sono considerate dati oggettivi validi.

Poi ognuno e` libero di credere in tutto cio` che vuole. Ma in tal caso si tratta di fede, non di scienza. La scienza esige fatti, prove, dimostrazioni. Dati oggettivi. Ripetibili e verificabili. Finora di chiacchiere ne ho sentite tante, ma di teorie chiare e ben definite neanche l'ombra. E men che meno di dati oggettivi. Mostratemi le une e gli altri e possiamo riparlarne. Altrimenti stiamo solo sprecando tempo e banda.

BTW, da Wikipedia:
La scienza patologica, così definita, è un processo psicologico con il quale uno scienziato, che accetta a monte il metodo scientifico, inconsciamente si distacca dal metodo e mette in moto un processo patologico di interpretazione dei dati secondo i propri desideri. I criteri della scienza patologica sono:
  • Il massimo effetto osservato viene prodotto da un agente causale di intensità appena percettibile, e l’ampiezza dell’effetto è essenzialmente indipendente dall’intensità della causa.
  • L’ampiezza dell’effetto rimane confinata nei limiti della percettibilità, ovvero si rendono necessarie molte misurazioni a causa della bassa rilevanza statistica dei risultati.
  • È richiesta una grande accuratezza.
  • Vengono suggerite teorie iperboliche, contrarie all’esperienza.
  • Si risponde alle critiche con artifici “ad hoc”.
...non ti ricorda qualcosa? ]:)
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

Devo dire la verità se si rimane su toni scherzosi e leggeri ok, sennò, si può lasciar perdere.

La citazione da Wiki, è una cag... pazzesca, parola di Fantozzi.

Vuoi che ti posti 1.000.000 di foto di diffusori diversi? Un 1.000.000 di foto di amplificatori diversi? Dunque tutta la scienza ha un capacità di sintesi non indifferente. E pur rispondendo a standard precisi e definiti da misure, suonerebbero uguali tra loro?

http://www.youtube.com/watch?v=s81k8faP ... -main-area

Calmati con l'onere della prova, quello c'è, ma non passa per la correlazione fra misure ed ascolto. Un conto è progettare un sistema di comunicazione telefonica, un sistema Mp3, un altro conto è spingersi ad un livello estremo dell'analisi della iterazione fra uomo e sistema. Certo che sì che le prove vanno condotte con rigore, ma che ne sai tu di come sono state condotte, che le snobbi a prescindere.

Tu dici che il fatto di introdurre l'uomo nel sistema non ha risvolti di sorta perché siamo all'ovvio, Dueffe, la pensa diversamente, Misureaudio pure, e via di seguito. Per me pari sono le teste, perché comunque tutti possono dire la loro, ma mettiamoci nei panni di chi segue, come fa a capire chi ha ragione, dalla laurea? Ma no, siete tutti laureati, dai risultati forse?...ma come e dove si giudica un risultato? ... è possibile ascoltare le vostre realizzazioni? In ogni caso, se anche fosse possibile ascoltarle:

Da sempre si propone il proprio pisello come il più lungo ed il proprio impianto come il migliore di tutti, anche quando spesso viene definito dagli altri alla Fantozzi( vedi sopra)

Ma tu lo sai ovviamente che chiunque ascolti un impianto arriva con una idea in testa, lo giudica subito, poi lo ascolta per ore, forse cambia giudizio, forse no, torna a casa pensando di avere ancora quella idea, poi accende il proprio impianto e spesso qualcosa è cambiato.

Ora io ti chiedo hai mai provato ad ascoltare un impianto dove sono state prese in considerazioni tutte o quasi tutte le ipotesi di riduzioni di fonti di mascheramento prima di parlare?

So per certo di no e so per certo che ti manca uno dei requisiti principali dello scienziato in questo caso, vuoi parlare di fenomeni per via deduttiva traendo conclusioni da esperienze precedenti, senza averli in realtà MAI osservati, e già parli di teorie, dimostrazioni matematiche e di nuovo di chi ce l'ha più lungo.

Cominciamo con l'osservazione che deve arrivare prima della confutazione. No?... torniamo a misurare?

Puoi misurare il riverbero della stanza, ma non puoi stabilire esattamente il suo contributo al mascheramento, troppe variabili in gioco.

Puoi misurare quanto vibri una cassa, ma ecc. ecc.

Puoi misurare le eventuali diffrazioni, e il contributo del baffle, ma non puoi ecc. ecc.

Puoi misurare in quanto tempo decade il suono dentro al diffusore, ma ecc. ecc.

Puoi misurare quanto vibri il vetro di un tubo termoionico, ma non puoi stabilire ecc. ecc.

Puoi misurare la fluttuazione della corrente , ma...

Puoi misurare la distorsione, ma...

Puoi misurare quanto vibri il basamento del gira, ma...

Puoi misurare quanto vibri il castello del braccio, ma...

Puoi misurare tutto quello che vuoi, ma...

Quando hai finito di misurare tutto, ricominciamo a +6dB, poi a +12dB, poi a +18dB. La tua famosa correlazione misure ascolto come varia?

Quello che ti/vi si chiede è di provare come possa cambiare il suono ( e cambia, altroché se cambia) se si tiene conto della riduzione del mascheramento e della immissione del suono in condizioni controllate, non di estrapolare da quattro chiacchiere sul forum una verità rivelata, o di confutarla.

http://www.youtube.com/watch?v=xAM7U9azMJM
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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