Shigaclone by peter daniel

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

Echo ha scritto:...sicuramente dico una baggianata ma volevo sapere se per isolare il segnale usb l'unico sistema era la fibra ottica oppure ci sono metodi alternativi ..tipo interporre un trasformatore??? :oops:
ni. Un trasformatore e` efficacie per realizzare l'isolamento galvanico (DC), che pero` ci interessa relativamente, mentre non lo e` altrettanto per metterci al riparo dal rumore RF, che trova sempre mille modi per "aggirare l'ostacolo" (capacita` parassite, ecc). E` meglio di niente, ma l'interposizione di un tratto a fibra ottica e` decisamente molto piu` efficacie.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

piero7 ha scritto:unix, a proposito di ambiente e fine tuning di questo o quello. Io le mie casse acustiche, come le ho sentite suonare nella bottega di un artigiano col tetto a botte ed un sacco di cianfusaglie dentro (ambiente assorbente) non le he mai più sentite! La musica era davvero (quasi) tutta intorno a te!!
per l'appunto... ;)

molti audiofili spendono fortune in apparecchi, diffusori ed accessori vari, si fanno delle pippe mentali pazzesche per delle cose che al piu` hanno effetti marginali (ammesso che ne abbiano) mentre spesso sottovalutano, trascurano o addirittura ignorano completamente quelli che sono gli elementi essenziali e piu` importanti di qualsiasi catena di riproduzione audio... che sono per prima cosa l'ambiente e di seguito il corretto posizionamento dei diffusori (e poi conseguentemente quello del punto di ascolto ottimale, ancorche` con una buona acustica ambientale ed un corretto posizionamento dei diffusori il punto di ascolto ottimale in genere diventa meno critico di quanto si pensi).

Finche` non si e` ottimizzata l'acustica ambientale e non si e` trovata la disposizione ottimale dei diffusori, lavorare su elettroniche "e dintorni" IMHO/IME e` solo una perdita di tempo (e di denaro).

(per altro la cosa e` dimostrabile anche in modo oggettivo, strumenti alla mano...).

Insomma, la morale e`: attenzione a non cercare le pagliuzze ignorando la proverbiale trave nell'occhio... ;)
Ciao, Paolo.

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Re: invarianza o non-invarianza...

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto:
dueeffe ha scritto:Perchè, a te come sembra invece il sistema?
Fabio, (Dr)Paolo, p.f. potreste rispondere ai dubbi che ho sollevato in un post precedente? (le domande non erano ne retoriche ne polemiche, e` proprio che non ho capito bene quale sia il problema e quindi tantomeno come affrontarlo). Riuscite a spiegarmi/ci una buona volta in maniera comprensibile questa storia della non-invarianza?

Cos'e` che rende il sistema non-invariante?

L'ascoltatore in se`? mi pare di aver capito che questo e` quello che sottolinea Fabio. Pur nella mia sostanziale ignoranza in materia, non faccio certo fatica a credere che cio` sia vero. Pero`, ripeto, non riesco proprio a capire come questa informazione possa tornarmi utile nella progettazione o nella messa a punto di un sistema di riproduzione. E` un fattore su cui non posso avere alcun controllo... non e` che posso mettere un controllo automatico di emozione, con feedback dalle onde cerebrali dell'ascoltatore! :lol: :O) :rofl:

Oppure, come mi pare di capire sostiene (Dr)Paolo, il sistema e` non-invariante anche da un punto di vista prettamente "fisico", quindi a prescindere dall'ascoltatore? Se e` cosi`, non riesco proprio ad immaginare come e perche`... ?:-/

Ci volete provare a fare un po` di chiarezza sull'argomento? :nod:



Hai visto il gran premio di formula 1?

E l'enorme codice a barre che "troneggia" sulle ferrari, lo hai visto?

FF
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Re: invarianza o non-invarianza...

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto:Hai visto il gran premio di formula 1?
no.
dueeffe ha scritto:E l'enorme codice a barre che "troneggia" sulle ferrari, lo hai visto?
?:-/
Ciao, Paolo.

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Re: invarianza o non-invarianza...

Messaggio da nullo »

unixman ha scritto:
dueeffe ha scritto:E l'enorme codice a barre che "troneggia" sulle ferrari, lo hai visto?
?:-/
http://formula1.ferrari.com/it/

Credo che Fabio si riferisca alla differenza nella percezione dello stesso quando l'auto è ferma o corre. Situazione tempovariante, sbaglio?

Oggi ho tentato il test con lo Hdd, ma vaffanzum! Solo tempo perso, per nulla :swear: Prepara i brani, prepara un monitor, sistema tutto, per scoprire che due sistemi su tre, non leggono il WAV, ma che caspita! WMA, Mp3 e mille formati video sì, e WAV no?... boh!?!... se consideriamo poi che uno è dotato di lettore CD ... comunque torno su a prendere l'ultimo HDVR, e una volta giù, scopro che fra le mille uscite, manca la coassiale, ed il mio DAC ( Lector Digicode ) l'ingresso ottico lo mette come optional, la meccanica come uscita idem. Fra i due io uso mettere il Super Dip Monarchy Audio, che mi permetterebbe di usare in ingresso la fibra ottica, ma la prova risulterebbe falsata e, per dirla tutta, l'unica che avevo, è stata regalata tempo fa ad un amico. Posso vedere di "rimediarne" per curiosità ma, come ho detto prima, se la sostituzione del cavo per il segnale digitale con un altro ha implicazioni sul suono, figuriamoci la sostituzione dello stesso con una fibra ottica.

Ho trovato queste righe su EAC:
Un solo programma però ripara efficacemente alla povertà di correzione del formato permettendo estrazioni bit-per-bit identiche all' originale (salvo rarissimi casi), EAC, acronimo di exact audio copy, il quale effettua due volte la lettura di porzioni di traccia e li confronta continuando ad estrarre in caso di non perfetta coincidenza fino ad avere a disposizione una statistica incoraggiante.
La cosa mi pare sensata, durante la copia ho letto nel report che faceva riferimento anche ad un data base, me lo sono sognato? In alcune tracce pare non abbia trovato il riferimento, con Ronnie Earl ad es:

Immagine
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

Il DB in questione e` questo: http://www.accuraterip.com

BTW, e` questione di lana caprima, perche` le differenze in questione (quelle corrette da accuraterip) si riferiscono unicamente ad un leggero "offset" (qualche ms di silenzio in piu` o in meno) che tutti i lettori introducono all'inizio e/o alla fine di ogni traccia.

Anche cdparanoia effettua controlli simili ad EAC (e con l'opzione -X si puo` aggiustare l'offset), forse anche piu` furbi. Ho piu` volte verificato, ed i risultati sono identici.
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

Ok, grazie.

Sempre rigorosamente OT, ma parliamo di una test di ascolto sulla meccanica, ed occorre parlare del contesto in cui farla, per parlare della sua eventuale valenza.
unixman ha scritto: Prima o poi dovrete farmi sentire uno di questi favolosi impianti (da divorzio per colpa grave su due piedi... anzi su uno solo! ). Sono proprio curioso di vedere, pardon sentire, se c'e` davvero tutta questa differenza (e non in peggio, possibilmente...).
A volte mi preoccupi, ma che tipo di affermazione è questa? Perché qui la domanda non c'è... e neanche la curiosità.

unixman ha scritto:Se il contesto giusto e` quello... io mi tengo stretti tutti i miei errori!
...ah ecco, vedi che avevo ragione. Il problema per te è il "mi piace", il problema per me è, invece, il "mi piacerebbe" e cosa fare per arrivarci, dai un'occhiata qui:


Immagine


Immagine
Noi, abbiamo preso in considerazione i metodi A e B relativi al nostro diffusore. In figura C viene mostrato come potrebbe essere assai utile rivestire di materiale assorbente l’intera superficie del baffle, il quale si comporta come un faro di automobile, intensificando l’effetto riflettivo nell’ascolto in asse, mentre fuori asse l’effetto diffrattivo diventa minore.
In figura D1 viene posto un secondo tweeter, sul pannello posteriore della cassa. In questo modo, l’emissione media e acuta diventa dipolare ( o bipolare ) e il diffusore funziona in regime di campo riverberato. In termini di risposta in ambiente, i fenomeni di diffrazione tendono ad essere normalmente in parte sommersi dal campo di riverbero, per cui aumentando il campo di riverbero, gli effetti di diffrazione potrebbero essere completamente “mascherati”. Invece la figura D2, più “purista”, mostra, laddove è possibile ( moglie permettendo! ) un rivestimento sia per il baffle frontale che per la parete retrostante il diffusore, la quale potrebbe assorbire completamente la riflessione della diffrazione della cassa.
Da: http://www.audiocostruzioni.com/a_d/dif ... carico.htm

C'entra qualcosa il "mi piace"?.... e le misure? facciamole, e come troviamo la correlazione con l'ascolto che non sia grossolana, tot dB, tot risposta in frequenza, tot all'impulso, e ehmm, eseguite dove?... e con cosa gli stimoliamo quegli AP durante la sessione?

Prima hai parlato di collocazione millimetrica in ambiente, come la trovi? ....e se le spostiamo un mm. dunque, che succede alle misure? .. ed alla percezione?.. e se ruotiamo il microfono di 90°?.. e se invece ruoto la testa di 90°o di 180°?

Il tubo reflex suona anche alle medie frequenze?.. in fase, fuori fase, a caso?... il suono dentro una cassa chiusa o reflex, perturba la membrana che lo ha prodotto, oppure no? Il suono riflesso dalle tue pareti ( perché se sono diffondenti riflettono) c'entra qualcosa con quello registrato?.. sì?... ma deve esserci o no?

Poi possiamo anche parlare degli elastici sulle casse e gli apparecchi, ma devi avere la curiosità e la sensibilità per osservare cosa succede al mascheramento, se non ti interessa, non ci sono miracoli che tengano. Mi ricordo Aloia quando consigliava di mettere il fitro LC, dopo aver testato gli apparecchi senza, le sue parole finivano per dire: <<... se non percepite la differenza, niente di male, si può vivere bene anche da sordi>>.
Ciao, Roberto

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da Echo »

nullo ha scritto: Immagine
Noi, abbiamo preso in considerazione i metodi A e B relativi al nostro diffusore. In figura C viene mostrato come potrebbe essere assai utile rivestire di materiale assorbente l’intera superficie del baffle, il quale si comporta come un faro di automobile, intensificando l’effetto riflettivo nell’ascolto in asse, mentre fuori asse l’effetto diffrattivo diventa minore.
In figura D1 viene posto un secondo tweeter, sul pannello posteriore della cassa. In questo modo, l’emissione media e acuta diventa dipolare ( o bipolare ) e il diffusore funziona in regime di campo riverberato. In termini di risposta in ambiente, i fenomeni di diffrazione tendono ad essere normalmente in parte sommersi dal campo di riverbero, per cui aumentando il campo di riverbero, gli effetti di diffrazione potrebbero essere completamente “mascherati”. Invece la figura D2, più “purista”, mostra, laddove è possibile ( moglie permettendo! ) un rivestimento sia per il baffle frontale che per la parete retrostante il diffusore, la quale potrebbe assorbire completamente la riflessione della diffrazione della cassa.
quale sarebbero i materiali più indicati per trattare il baffle e la parete?
...siate affamati, siate folli!! S.J.
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Re: invarianza o non-invarianza...

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto:
dueeffe ha scritto:Hai visto il gran premio di formula 1?
no.
dueeffe ha scritto:E l'enorme codice a barre che "troneggia" sulle ferrari, lo hai visto?
?:-/


Se la percezione non fosse un processo attivo (come peraltro qualche "sprovveduto" in altri luoghi vorrebbe far credere) quella pubblicità col codice a barre non avrebbe modo d'esistere.
La Marlboro starebbe buttando via inutilmente un bel mucchio di soldini...
Se...


salutoni,

Fabio.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da dueeffe »

...eppure conosco più d'una persona disposta a giurare che quella immagine "emana" un potentissimo potere evocativo.
Ancor più "insistente" di una chiara scritta (peraltro vietata dalle Leggi).

Però, se vai a "misurare", ad analizzare l'aspetto fisico della questione, non trovi nulla...

Ecco cosa fai quando misuri una risposta in frequenza in ambiente su un sistema non invariante.
Misuri ciò che è inutile. Ciò che non accade.

Da cosa è data la non invarianza del Sistema?
Principalmente dall'uomo. Chiaro.
Pensa al mascheramento, per esempio.
Fenomeno non misurabile, che però accade. Nell'uomo.
Non misurabile perciò non correlabile con le misure della realtà fisica.

FF
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

nullo ha scritto:A volte mi preoccupi, ma che tipo di affermazione è questa? Perché qui la domanda non c'è... e neanche la curiosità.
ovviamente una provocazione. :)

La curiosita` c'e`, non fosse altro perche` sono un tipo curioso come un gatto in generale. :D
nullo ha scritto:...ah ecco, vedi che avevo ragione. Il problema per te è il "mi piace", il problema per me è, invece, il "mi piacerebbe"
un vecchio adagio recita... chi si accontenta gode. :D

Scherzi a parte, la saletta di Epidauro implementava se non tutte almeno una buona parte delle tecniche di cui parli, ed il risultato non mi e` parso affatto migliore di quello che ho raggiunto io. Sara` mica che c'e` piu` di una strada per arrivare a Roma? ;)
nullo ha scritto:e cosa fare per arrivarci, dai un'occhiata qui:
vedi, c'e` sempre piu` di una strada... ;)

I miei diffusori sono molto angolati, e di fianco hanno degli elementi assorbenti (poltrone imbottite rivestite in tessuto...) che si mangiano parte delle "emissioni indesiderate". Va` poi fatta una distinzione su tali emissioni, perche` sono solo quelle che ci arrivano con ritardi ridotti a dare fastidio (creare mascheramento, ecc), mentre quelle che arrivano con ritardi sufficentemente lunghi vengono percepite come ambienza e non solo non sono dannose, ma al contrario sono indispensabili per la corretta riproduzione stereo.

In una camera anecoica non avresti nessuna riflessione o rifrazione, e basta poco anche per eliminare anche le altre emissioni "spurie", lasciando solo il suono diretto. Ma credi davvero che sentiresti meglio? Prova a chiederlo a chi ci lavora ed ha fatto la prova... ;)

Per evitare che repliche dell'emisione principale arrivino troppo presto alle orecchie dell'ascoltatore si puo` lavorare in molti modi diversi, a partire appunto dal posizionamento dei diffusori e dal trattamento ambientale se/dove sia necessario.
nullo ha scritto:C'entra qualcosa il "mi piace"?....
per quanto mi riguarda, c'entra eccome. Come ho gia` avuto modo di dire piu` volte, a me non importa un fico secco che la riproduzione sia "fedele" (non si sa` bene a cosa). Se cosi` fosse, mi prenderei un paio di monitor professionali e vivrei felice.

Quello che mi importa e` che la riproduzione sia "credibile", verosimile (e quindi anche piacevole, visto che il cervello normalmente giudica piacevole quello che riconosce come familiare). Che una voce riprodotta sembri una voce umana vera, reale, virtualmente ma "fisicamente" presente nella sala d'ascolto. Idem per tutto il resto. Se chiudendo gli occhi ho l'illusione di essere stato "teletrasportato" in un luogo diverso, in cui gli esecutori ed i loro strumenti sono "fisicamente" presenti e stanno suonando e/o cantando, il sistema sta` facendo il suo dovere. Altrimenti no. Tutto qui`. E` solo una questione di pura illusione.

Non e` e non può essere una riproduzione fedele della registrazione ne dell'ambiente in cui e` stata effettuata, ne tantomeno dell'evento registrato in quanto tale (in questo credo di essere esattamente sulla stessa "lunghezza d'onda" di FF).

Tra parentesi, per un apparecchio destinato a questo scopo, il nome "The Illusionist" scelto da FF per la sua ultima creazione non potrebbe essere piu` azzeccato. In effetti mi rode un po` che ci abbia pensato prima di me, lo avrei voluto usare io! :lol: :D
Ciao, Paolo.

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Re: invarianza o non-invarianza...

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto:Se la percezione non fosse un processo attivo (come peraltro qualche "sprovveduto" in altri luoghi vorrebbe far credere) quella pubblicità col codice a barre non avrebbe modo d'esistere.
ovvio che lo e`... ma in questo caso l'invarianza non c'entra nulla. E` semplicemente una questione di riconoscimento di pattern. Di per se, in senso assoluto, il disegno con le barre e` diverso dal testo, ma ci sono abbastanza "hints" (struttura dei chiaroscuri, colori, ...) da far si` che il cervello riconosca immediatamente la similitudine ed "evochi" l'immagine che gia` conosce.
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:e cosa fare per arrivarci, dai un'occhiata qui:
vedi, c'e` sempre piu` di una strada... ;)

I miei diffusori sono molto angolati, e di fianco hanno degli elementi assorbenti (poltrone imbottite rivestite in tessuto...) che si mangiano parte delle "emissioni indesiderate". Va` poi fatta una distinzione su tali emissioni, perche` sono solo quelle che ci arrivano con ritardi ridotti a dare fastidio (creare mascheramento, ecc), mentre quelle che arrivano con ritardi sufficentemente lunghi vengono percepite come ambienza e non solo non sono dannose, ma al contrario sono indispensabili per la corretta riproduzione stereo.

In una camera anecoica non avresti nessuna riflessione o rifrazione, e basta poco anche per eliminare anche le altre emissioni "spurie", lasciando solo il suono diretto. Ma credi davvero che sentiresti meglio? Prova a chiederlo a chi ci lavora ed ha fatto la prova... ;)
No non sono indispensabili per la stereofonia, la cosa è più complicata e la camera anecoica non centra per niente, ne abbiamo parlato diffusamente in passato, l'uomo ha qualche disagio nell'ambiente anecoico, io personalmente mal sopporto pure la cuffia contro il rumore quando giro sul rasa erba.
UnixMan ha scritto: Per evitare che repliche dell'emisione principale arrivino troppo presto alle orecchie dell'ascoltatore si puo` lavorare in molti modi diversi, a partire appunto dal posizionamento dei diffusori e dal trattamento ambientale se/dove sia necessario.
...è sempre necessario.
nullo ha scritto:C'entra qualcosa il "mi piace"?....
per quanto mi riguarda, c'entra eccome. Come ho gia` avuto modo di dire piu` volte, a me non importa un fico secco che la riproduzione sia "fedele" (non si sa` bene a cosa). Se cosi` fosse, mi prenderei un paio di monitor professionali e vivrei felice. [/quote]

?
UnixMan ha scritto: Quello che mi importa e` che la riproduzione sia "credibile", verosimile (e quindi anche piacevole, visto che il cervello normalmente giudica piacevole quello che riconosce come familiare). Che una voce riprodotta sembri una voce umana vera, reale, virtualmente ma "fisicamente" presente nella sala d'ascolto. Idem per tutto il resto. Se chiudendo gli occhi ho l'illusione di essere stato "teletrasportato" in un luogo diverso, in cui gli esecutori ed i loro strumenti sono "fisicamente" presenti e stanno suonando e/o cantando, il sistema sta` facendo il suo dovere. Altrimenti no. Tutto qui`. E` solo una questione di pura illusione.
Uh! Sei diventato sostenitore del non invariante? .. e le misure di prima?

Di grazia, credi forse di essere l'unico ad aver simili desideri? Col ciufolo che la voce è realistica senza quegli accorgimenti, la differenza è disarmante, dici che non inficiano la voce le riflessioni con tempi sopra a tot millisecondi perché li percepisci distinti. Prova a girare per la tua stanza parlando per vedere come cambia la tua voce a seconda di dove ti collochi, prova in una stanza più grande e poi in una chiesa. Poi prova a mischiare i vari tipi di eco, per vedere cosa ne pensa il tuo cervello del risultato.

...parliamo magari dei cori e parlami poi degli applausi, alla faccia del realistico realistici. Ma il mascheramento lo hai ben prima di uscire dalle casse, purtroppo |(

Se invece di parlare di Epidauro, che poco o nulla c'entra, avessi sentito l'impianto di Lorenzo a Roma, sul teletrasportato faresti riflessioni diverse.
UnixMan ha scritto: Non e` e non può essere una riproduzione fedele della registrazione ne dell'ambiente in cui e` stata effettuata, ne tantomeno dell'evento registrato in quanto tale (in questo credo di essere esattamente sulla stessa "lunghezza d'onda" di FF).
Sicuro? .. e le misure di prima? :smile:
Ciao, Roberto

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

Echo ha scritto: quale sarebbero i materiali più indicati per trattare il baffle e la parete?
Il problema sono sempre le basse frequenze, per il resto, io uso lana, la Rogers nelle LS3 5/a e molti altri (Russo compreso), il feltro, poi ci sono tutti gli schiumati.
Ciao, Roberto

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

nullo ha scritto:
UnixMan ha scritto:In una camera anecoica non avresti nessuna riflessione o rifrazione, e basta poco anche per eliminare anche le altre emissioni "spurie", lasciando solo il suono diretto. Ma credi davvero che sentiresti meglio? Prova a chiederlo a chi ci lavora ed ha fatto la prova... ;)
No non sono indispensabili per la stereofonia, la cosa è più complicata e la camera anecoica non centra per niente, ne abbiamo parlato diffusamente in passato, l'uomo ha qualche disagio nell'ambiente anecoico, io personalmente mal sopporto pure la cuffia contro il rumore quando giro sul rasa erba.
se ti ricordi dove, p.f. posta il link. BTW, non sono per nulla daccordo. In una registrazione stereo tutte le informazioni necessarie per una completa ricostruzione 3D semplicemente non ci sono, parte del lavoro lo deve fare l'ambiente di riproduzione. Se non ricordo male lo diceva anche lo stesso Blumlein.
nullo ha scritto:
UnixMan ha scritto:E` solo una questione di pura illusione.
Uh! Sei diventato sostenitore del non invariante? .. e le misure di prima?
che c'entra mo' l'invarianza o non invarianza? questa e` semplicemente una questione di psicoacustica e di valutazione percettiva (o, piu` semplicemente, soggettiva).

Non sono mai stato un "oggettivista" nel senso che intendevi. Non ho mai detto ne pensato che le misure correnti possano dirmi come suona un apparecchio, un diffusore o un impianto completo. Pero` ero (e, fino a prova contraria, lo sono ancora) convinto che questo sia dovuto semplicemente al fatto che ancora non abbiamo capito esattamente cosa dovremmo misurare, come dovremmo farlo e poi come dovremmo valutare correttamente i risultati ottenuti.

IMHO otteniamo risultati poco rilevanti semplicemente perche` misuriamo cose poco rilevanti e/o lo facciamo nel modo sbagliato. Oppure ancora interpretiamo male i dati ottenuti. Mentre probabilmente sottovalutiamo, trascuriamo o ignoriamo completamente cio` che conta maggiormente.

Le misure di cui parlavo prima invece si riferivano semplicemente al fatto che il corretto trattamento ambientale ed il corretto posizionamento dei diffusori li puoi fare tranquillamente anche strumenti alla mano. Ed i risultati coincidono perfettamente con quelli che faresti "a orecchio" (se fatti bene). Pero` se hai gli strumenti e li sai usare fai moolto prima e non rischi di sbagliare. Altrimenti ti devi armare di santa pazienza e magari ci metti degli anni prima di mettere tutto a posto come si deve.

Per quanto riguarda il posizionamento, qualche anno fa` ho letto un articolo (forse del solito Hawksford?) in cui si spiegava come farlo. Ricordo che rimasi sorpreso per come i risultati ottenuti coincidevano perfettamente con tutte le mie esperienze in merito. Almeno per una volta, i risultati di misure ed ascolti coincidevano perfettamente!

Edit: si`, era proprio Hawksford. L'articolo sul corretto posizionamento era questo:

C78 LOUDSPEAKER PLACEMENT FOR OPTIMISED PHANTOM SOURCE REPRODUCTION, Theib, B., Gerhard, J. and Hawksford, M.O.J., 100th AES Convention, Copenhagen, May 1996, preprint 4246 (O-7)

Per tornare all'invarianza, l'unico fattore non-invariante che e` venuto fuori finora e` l'ascoltatore stesso. Cosa IMHO ovvia e scontata quanto (fino a prova contraria) sostanzialmente inutile. Per assurdo, serve solo a confermare quello che ti dicevo in precedenza (e che mi pare tu non riesca ad accettare). E cioe` che i nostri sensi, e l'udito in modo particolare, NON sono ne affidabili ne ripetitivi. I risultati di una prova di ascolto sono inattendibili ed aleatori, perche` dipendono (anche) da una infinita` di fattori che non hanno nulla a che vedere con quello che sta` facendo (o non facendo) l'impianto che si sta` ascoltando. Perche` TU (ascoltatore) sei non-invariante (oltre che suggestionabile). E quindi non puoi fidarti "ciecamente" delle tue prove di ascolto! :o :D
nullo ha scritto:Di grazia, credi forse di essere l'unico ad aver simili desideri? Col ciufolo che la voce è realistica senza quegli accorgimenti, la differenza è disarmante,
di solito chi ascolta il mio sistema rimane colpito per prima cosa proprio dalla naturalezza delle voci... come fai a dire che non funziona se non lo hai mai sentito? :shake:
nullo ha scritto:dici che non inficiano la voce le riflessioni con tempi sopra a tot millisecondi perché li percepisci distinti.
non li percepisci affatto come suoni distinti. Li percepisci come ambienza naturale. Il cervello non ha modo di distinguere un "riverbero" o eco presente nella registrazione da uno creato "al momento" dall'ambiente di riproduzione.
nullo ha scritto:Se invece di parlare di Epidauro, che poco o nulla c'entra, avessi sentito l'impianto di Lorenzo a Roma, sul teletrasportato faresti riflessioni diverse.
Roma non e` lontana, si puo` organizzare una visita?
nullo ha scritto:
UnixMan ha scritto:Non e` e non può essere una riproduzione fedele della registrazione ne dell'ambiente in cui e` stata effettuata, ne tantomeno dell'evento registrato in quanto tale (in questo credo di essere esattamente sulla stessa "lunghezza d'onda" di FF).
Sicuro? .. e le misure di prima? :smile:
vedi sopra. Si riferivano unicamente all'acustica ambientale ed al posizionamento dei diffusori. Che fino a prova contraria non dipendono dal fattore umano e sono invarianti.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto:...eppure conosco più d'una persona disposta a giurare che quella immagine "emana" un potentissimo potere evocativo.
Ancor più "insistente" di una chiara scritta (peraltro vietata dalle Leggi).

Però, se vai a "misurare", ad analizzare l'aspetto fisico della questione, non trovi nulla...
scusa, ma non e` vero. Se lo dai in pasto ad un OCR "calibrato" sui caratteri di stampa questo sicuramente non riconosce nulla, ma se ad es. lo dai in pasto ad una rete neurale che fa` riconoscimento di pattern, calibrata con l'immagine "originale" (quella con la scritta) il match lo trovi eccome!
dueeffe ha scritto:Da cosa è data la non invarianza del Sistema?
Principalmente dall'uomo. Chiaro.
questo lo capisco, ma come detto non capisco pero` come tale informazione possa tornarmi utile... ?:-/
dueeffe ha scritto:Pensa al mascheramento, per esempio.
Fenomeno non misurabile, che però accade. Nell'uomo.

Non misurabile perciò non correlabile con le misure della realtà fisica.
Non ti seguo. Perche` mai il mascheramento non dovrebbe essere misurabile? Forse non siamo (ancora) in grado di misurarne gli effetti direttamente nel cervello, ma sicuramente siamo in grado di fare misure e studi indiretti e di predirne gli effetti. Come avrebbero fatto a sviluppare i codec psicoacustici quali mp3, ogg vorbis, aac, mp4, ecc. altrimenti? Dato che il meccanismo di azione e` noto, il mascheramento si puo` benissimo misurare per via indiretta misurando cio` che arriva all'orecchio (cioe` il famoso "campo fisico"). La correlazione c'e` ed e` anche nota (non a me, ma basta cercare nei posti giusti...).
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

Oh, quasi dimenticavo...
nullo ha scritto:
UnixMan ha scritto:In una camera anecoica non avresti nessuna riflessione o rifrazione, e basta poco anche per eliminare anche le altre emissioni "spurie", lasciando solo il suono diretto. Ma credi davvero che sentiresti meglio? Prova a chiederlo a chi ci lavora ed ha fatto la prova... ;)
No non sono indispensabili per la stereofonia, la cosa è più complicata e la camera anecoica non centra per niente, ne abbiamo parlato diffusamente in passato, l'uomo ha qualche disagio nell'ambiente anecoico, io personalmente mal sopporto pure la cuffia contro il rumore quando giro sul rasa erba.
allora fai cosi`: in una giornata senza vento vai in aperta campagna, meglio se in cima ad una altura. In un grande spazio aperto senza ostacoli, piante, ecc (e` ammessa ed anzi benvenuta l'erba alta). Portati dietro il necessario per mettere su` (ed alimentare...) un impiantino semplice, che in precedenza avrai provveduto a testare, ottimizzare ed ascoltare a casa. Sei in condizioni quasi anecoiche. Non ci sono riflessioni ne rifrazioni di nessun genere ad eccezione di quelle del terreno. Fai qualche ascolto, poi dimmi se funziona meglio cosi` che a casa. Se poi ti piace di piu` cosi`, ok... de gustibus. :wasntme:

BTW, visto che sei per le cose impossibili, posso suggerirti qualcosa di meglio? ;)

Try Ambiophonics with your speakers
Ciao, Paolo.

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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da nullo »

UnixMan ha scritto: In una registrazione stereo tutte le informazioni necessarie per una completa ricostruzione 3D semplicemente non ci sono, parte del lavoro lo deve fare l'ambiente di riproduzione. Se non ricordo male lo diceva anche lo stesso Blumlein.
Quindi le mettiamo a caso? Trovami la coerenza nel caso di registrazioni in grandi e poi in piccoli ambienti, con quello di una saletta di ascolto ancor più piccola.
UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:
UnixMan ha scritto:E` solo una questione di pura illusione.
Uh! Sei diventato sostenitore del non invariante? .. e le misure di prima?
che c'entra mo' l'invarianza o non invarianza? questa e` semplicemente una questione di psicoacustica e di valutazione percettiva (o, piu` semplicemente, soggettiva).
Eh no! Se scrivi che devi avere quegli elementi che possano aiutarti a produrre ( non riprodurre) un evento credibile, riporto per intero:
UnixMan ha scritto:Quello che mi importa e` che la riproduzione sia "credibile", verosimile (e quindi anche piacevole, visto che il cervello normalmente giudica piacevole quello che riconosce come familiare). Che una voce riprodotta sembri una voce umana vera, reale, virtualmente ma "fisicamente" presente nella sala d'ascolto. Idem per tutto il resto. Se chiudendo gli occhi ho l'illusione di essere stato "teletrasportato" in un luogo diverso, in cui gli esecutori ed i loro strumenti sono "fisicamente" presenti e stanno suonando e/o cantando, il sistema sta` facendo il suo dovere. Altrimenti no. Tutto qui`. E` solo una questione di pura illusione.
parli una lingua che prende in considerazione l'uomo e metti da parte le misure, perché si rifà alla esperienza, al gusto ed anche a stimoli non strettamente riconducibili ( da intendere come non perfettamente sovrapponibili) al famoso campo sonoro originario così come lo intendevi fino a quando parlavi di misure.
UnixMan ha scritto: Per tornare all'invarianza, l'unico fattore non-invariante che e` venuto fuori finora e` l'ascoltatore stesso. Cosa IMHO ovvia e scontata quanto (fino a prova contraria) sostanzialmente inutile. Per assurdo, serve solo a confermare quello che ti dicevo in precedenza (e che mi pare tu non riesca ad accettare). E cioe` che i nostri sensi, e l'udito in modo particolare, NON sono ne affidabili ne ripetitivi. I risultati di una prova di ascolto sono inattendibili ed aleatori, perche` dipendono (anche) da una infinita` di fattori che non hanno nulla a che vedere con quello che sta` facendo (o non facendo) l'impianto che si sta` ascoltando. Perche` TU (ascoltatore) sei non-invariante (oltre che suggestionabile). E quindi non puoi fidarti "ciecamente" delle tue prove di ascolto! :o :D
Già, ma ti devi decidere, da che parte stai? A proposito di affidabilità e test, sai riconoscere una tromba registrata da una dal vivo?.. ed una batteria?.. ed una voce?.. e gli applausi?... quante domande ti posso fare ancora?

In ogni caso, in cosa consta la differenza per te?

Oh, a questa domanda ti prego di rispondere.

UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Di grazia, credi forse di essere l'unico ad aver simili desideri? Col ciufolo che la voce è realistica senza quegli accorgimenti, la differenza è disarmante,
di solito chi ascolta il mio sistema rimane colpito per prima cosa proprio dalla naturalezza delle voci... come fai a dire che non funziona se non lo hai mai sentito? :shake:
A parte il fatto che tu lo fai di continuo di sentenziare su ciò che non hai sentito :grin: , conosco la forza di certi accorgimenti e hanno valenza ben prima di investire le casse e l'ambiente. Amplificare gli errori è colpa grave, ed in un impianto, partendo dalla sorgente, si amplifica.
UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:dici che non inficiano la voce le riflessioni con tempi sopra a tot millisecondi perché li percepisci distinti.
non li percepisci affatto come suoni distinti. Li percepisci come ambienza naturale. Il cervello non ha modo di distinguere un "riverbero" o eco presente nella registrazione da uno creato "al momento" dall'ambiente di riproduzione.
Nel caos che c'è nella norma, no di sicuro, in altre situazioni le cose possono cambiare, ad es:
A smearing in the time domain will also cause a smearing in the
frequency domain, leading to frequency dependent phantom images.
In our proposed set-up only three reflections are observable and
these closely resemble the initial transient.
Yes, ok, più che giusto.... ma sono sempre tre, o dipendono dal volume di ascolto?... e se invece di un impulso ho una sequenza musicale, cosa succede quando la seconda e la terza riflessione incontrano la sequenza sonora ( che per comodità riteniamo incontaminata dal processo)?

Vuoi provare ad ascoltare un pianoforte dopo aver perso il tempo a correre dietro alle chimere?..oh, ma lo sai che adesso sento più distintamente la persistenza delle note gravi, mentre le dita sugli altri tasti si muovono agili?..
UnixMan ha scritto: Roma non e` lontana, si puo` organizzare una visita?
A me pare che, per ora, manchino i presupposti, ma non è certo con me che devi parlare.
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Re: Shigaclone by peter daniel

Messaggio da UnixMan »

date un po` una occhiata qui`: Why We Believe :o :?
Ciao, Paolo.

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Re: invarianza o non-invarianza...

Messaggio da giupo »

dueeffe ha scritto: Se la percezione non fosse un processo attivo (come peraltro qualche "sprovveduto" in altri luoghi vorrebbe far credere) quella pubblicità col codice a barre non avrebbe modo d'esistere.
Anche senza scomodare la Ferrari: "gotta make a move to a town that's right for me" :grin:

Ciao, Giupo.
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