drpaolo ha scritto:...infatti, come già detto prima, senza andare a scomodare il big-bang, un test in "cieco" di questo tipo può solo dirci se il soggetto è in grado di percepire differenze.
I test scientifici si fanno sulla base di ipotesi scientifiche: mi diresti, di grazia, sulla base di che teoria o pratica statistica funzionerebbe il test che citi tu (doppio cieco), condotto in un sistema dove - a priori- tu non conosci il livello e il tipo di errore temibile ?
Come saresti in grado di annullare gli effetti di tale errore, in modo che il test assuma una confidenza di tipo statistico ?
Mi spiego meglio: in un sistema di ascolto stereofonico caoticizzato, qual è il 99,999 dei sistemi di ascolto audio attuali, gli unici criteri rilevanti di valutazione a confronto vertono su risposta in frequenza e livello.
E se al soggetto sotto test capitasse un'improvvisa ipoacusia che lo rendesse inadatto a valutare frequenze e livelli durante il test (eventualità da prendere in considerazione, se se no non si fà scienza, ma si fanno chiacchiere) quali sarebbero i rimedi in fasi di elaborazione ed analisi dei risultati per depurare il risultato da questo colossale fattore di errore ?
Che sia colossale o meno, non importa; se il tuo metodo è veramente "scientifico", la "ripulitura" dei dati dagli errori temibili durante il test ci deve essere, se no è solo fuffa e aria fritta !
Gli adoratori del doppio cieco fanno spesso riferimento all'ambiente medico; lo sanno che questo tipo di test è solo uno dei metodi per produrre scienza, nell'ambito medico-scientifico e non è affatto l'unico,né il più produttivo ?!
Passando ad altro: chi dice che le valutazioni di merito io le faccia ad orecchio, nel mio impianto ?
Paolo
appunto, una IMPROVVISA acusia, l'ho detto prima io
però l'acusia dovrebbe andare e venire SEMPRE in concomitanza con la commutazione, che so, con la posizione B... perchè se fosse costante le DIFFERENZE permarrebbero (l'acusia sarebbe una pesatura della misura)
eh, statisticamente sarebbe un vero caso fortuito...
Tolto il caso, in una prova del genere, non essendovi la probabilità di danno, il colossale fattore di errore (mortale, in caso medico) non può esistere, altrimenti ci sarebbero milioni di morti per strada con l'iPod in mano...
Statisticamente basta vedere quante volte il soggetto ci azzecca, non mi pare molto difficile...
Il problema non è mio... mi spiego meglio:
in un precedente post hai mostrato una meccanica DVD sospesa su elastici
L'unica cosa differente "misurabile" rispetto al DVD normale potrebbe essere la frequenza di risonanza dell'insieme
Il resto è una opinione, espressa da più soggetti, te compreso, formulata in un contesto non solo tempo-variante, ma anche luogo-variante... e l'oggetto era stato "testato" da altre persone, in altri tempi, in altro luogo
Ora, come fai a spiegarmi l'univocità di giudizio di più persone in quel contesto se poi neghi la stessa possibilità a un solo soggetto, in un solo luogo e con "sbalzi temporali" infinitamente più piccoli?
Perchè quel DVD "era il meglio suonate della mostra" a giudizio di persone che, a minuti di distanza, facevano paragoni tra sistemi diversi, e un poveretto su una poltrona non potrebbe dire la sua ascoltando un sistema in commutazione istantanea?
il sistema sarà anche caotico, ma evidentemente c'è la possibilità di fare un po' di ordine...
riguardo alle questioni di merito (ma quale merito, su un oggetto che deve suonare cosa si deve privilegiare?) non fatte a orecchio (che, non lo dico io, sono le uniche a poter giudicare, ed evidentemente lo fanno bene, dato che si sostiene siano in grado di percepire il non misurabile) la cosa si scontra con il ragionamento stesso della noninvarianza, della tempovarianza e sul valore reale delle misure... le cose quindi sono due, o sei un cattivo allievo, o hai un cattivo maestro
Mi pareva passata da diverso tempo la stagione dell'alta fedeltà = distorsione più bassa possibile o cose del genere, non mi dire che un oggetto "tecnicamente perfetto" è al 100% sicuramente anche "sonicamente ineccepibile" (per tutti gli abitanti del globo terracqueo, ovviamente, non per uno solo)
Filippo