Caro Giancarlo,
se devo essere onesto stento a comprendere l’essenza di tali re-azioni che mi suonano esasperate.
E non sto parlando in particolare della tua.
Su questo forum, un Signore che non ho il piacere di conoscere, spara a zero in modo pressoché gratuito e con somma acredine…
Chiariamo subito un paio di concetti importanti:
1)Questo è un forum di semplici appassionati auto-costruttori.
La presenza è alquanto eterogenea, ed i rapporti sono soprattutto virtuali.
In sintesi, si conosce poco o nulla dell’altro, e varrebbe la pena di usare un pochino di buonsenso ed INTELLIGENZA, esimendosi dall’esprimere giudizi sulle
persone, che NON possono avere, per definizione, valenza alcuna, se non quella di rendersi ridicoli.
Non è un caso che l’accezione latina del termine “persona” contenga al suo “interno” l’idea di
“maschera”, come giusta etimologia., che, a maggior ragione, va a con-seguire una valenza rafforzata nei moderni ambiti virtuali.
Il
continuum filologico condurrebbe poi alla nota estremizzazione del concetto di
“forestiere della vita”…ma questo è un altro discorso.
2)Visto il fine prevalentemente ludico del forum, e considerata la presenza quanto mai eterogenea di personalità ed esperienze, varrebbe la pena di donare rispetto ad ogni singolo, anche se questo fosse semplicemente uno sprovveduto alle “prime armi”.
Lo scopo del forum è anche quello di scambiare tra amici ed appassionati le proprie esperienze…”imponenti” o “misere” che siano…
Detto questo, mi preme sottolineare che la mia esposizione va vista in un contesto DIY.
Essa non ha mai avuto la pretesa di essere assoluta o dogmatica, ed infatti è stato chiaramente e costantemente ripetuto che fa parte di esperienze e convinzioni personali.
L’imposizione di dogmi, in un mondo che sta finalmente prendendo coscienza di tutte le relatività esistenti, la lascio volentieri ad altri.
Così come lascio volentieri agli altri l’idea d’essere (fosse per semplice autostima, o per comprovato conferimento “di-vino”) i depositari dell’unica verità possibile.
L’
ultimate voleva essere solo un “gioco”, dopo un incontro reale tra amici virtuali, ove io ho colto (nei presenti) l’entusiasmo e la voglia di stare insieme in un contesto tutto sommato spensierato.
Non ho colto (né in me né negli amici che ho avuto il piacere di incontrare al Bottom) velleità dogmatiche o di qualsiasi altro genere, che non fossero quelle di divertirsi e scherzare insieme.
Ed infatti abbiamo costantemente scherzato e riso insieme, come se ci si conoscesse da una vita.
Non ho notato acredini né supponenza. Ho avuto modo di incontrare, insomma, “persone” e non presunti profeti.
Quindi, in un certo senso debbo deluderti, perché né l’
eloge de la folie né alcun altro mio oggetto ha la pretesa d’essere (come tu scrivi) il migliore in assoluto, ricadendo appunto in un’ottica di sano divertimento e basta.
Mi chiedi di fornire dati scientifici e prove alla cieca con “mostri sacri” commerciali…
Come ti ripeto, non ho alcuna velleità in proposito, ed in definitiva sto solo “giocando”.
Ed inoltre, questa, nel mio modo di vedere, è una bella contraddizione, perché secondo il mio PERSONALE approccio, questo “modus operandi” (prove alla cieca) ha valenza scientifica ZERO.
Ribadisco, ancora una volta, che nel mio personalissimo ed opinabile modo di agire e pensare, l’utente finale degli apparecchi cosiddetti hi-fi è l’uomo.
E su questo, credo, c’è poco da discutere, anche se noto che più d’uno non vuole farsene una ragione (forse perché preferisce parlare solamente di aspetti ove crede di sapere, ed ignorare i “lati” di cui sa poco o nulla).
Non esiste un uomo standard, non esiste un cervello standard….
Se andiamo a condurre delle prove (che siano alla cieca o meno poco importa) si potranno eventualmente rilevare soltanto differenze.
L’indole personale di alcune persone le porterebbero a votare per l’apparato A, altre voterebbero per B.
Cambiando continuamente il “materiale umano” della prova, si riuscirebbe tranquillamente a far pendere il verdetto da una parte o dall’altra.
Il dato scientifico che se ne ricaverebbe è appunto questo. Che esistono gli uomini e non l’uomo…
…o c’è qualcuno che vuole azzardare l’esistenza di uomini “giusti” e uomini “sbagliati”, per difendere fino al ridicolo le proprie convinzioni?
Ecco perché non mi soffermo alle spiegazioni che tu chiedi.
Non perché non ne sia capace in assoluto, bensì perché mi preme sottolineare l’aspetto più importante (sempre e rigorosamente secondo il mio modesto parere) della questione.
Nell’anno 2008 vi sono molte persone in grado di fare due sterili “calcoletti” matematici atti a mettere in pace la parte “elettronica”. Così come vi sono molte persone in grado di fare due “misurette”…
Vogliamo star lì a parlare sempre e solo di questo? Si ritiene che sia l’unica questione importante, altrimenti si è dei chiromanti o degli stregoni?
Al Bottom Audio, nell’aria scherzosa della manifestazione (lo ribadisco perché anche qui non vorrei essere frainteso), ad un certo punto presentai i miei amici (che mi aiutavano in Teatro) come Team.
Detto Team, però, non è comunque stato formato (nel tempo) “a casaccio”.
Il gruppo infatti è così composto (e ti faccio nomi e cognomi, trattandosi di miei amici e sapendo che questo non comporterà risentimenti o problemi da parte loro):
Carlo Rossi. - Professionista del settore hi-fi da più di 30 anni (attualmente titolare di un importante negozio hi-fi), ed appassionato di musica dal vivo e di musica riprodotta da almeno 50 anni.
Andrea Ramadori. - Psicologo di professione, ed appassionato di musica dal vivo e di hi-fi da molti anni.
Claudio Mercuri - ex musicista e direttore. Appassionato di hi-fi da almeno 20 anni.
Corrado Ciuti. - elettronico di professione. Appassionato di ascolto di musica dal vivo e di hi-fi.
Questa precisazione è stata fatta, per illustrare, se ancora ce ne fosse bisogno, in modo ancor più analitico il mio personalissimo approccio.
Tale approccio prevede, per quel che possiamo (con il giusto limite imposto dalla nostre capacità) di analizzare il fenomeno in ambito elettronico, fisico, musicale e psicologico.
Tu mi vieni a chiedere risposte scientifiche in un ambito ristrettissimo, che consideri come l’unico importante…
Io invece ritengo di aver speso troppo tempo in quel senso (in passato) e non ne voglio perdere altro (e qui continuo a precisare che la scelta è personale e non vuole avere alcuna altra valenza).
Secondo te, una impressione, un risultato sonico, deve avere una motivazione tecnico/elettronica/fisica in un sistema impianto-ambiente…
Secondo me, invece, uno stesso sistema "impianto-ambiente-software e momento" crea infinite e diverse impressioni, appunto perché la variabilità è rappresentata dall’ascoltatore.
Perché vogliamo accanirci a motivare quello che è “immotivabile” senza considerare gli altri fattori?
Il cervello umano ricorda per
esperienze.
Varrebbe perciò la pena di indagare in primis sulla cultura musicale e sulle esperienze in tal senso dell’ascoltatore.
Ora però ti chiedo: questa familiarità con la musica, va ricercata solamente nell’ascoltatore, oppure sarebbe bene che progettisti/tecnicisti, così pieni e sicuri di se, la posseggano in modo accurato?
Altrimenti come fanno a valutare la bontà dei loro preziosi risultati?
In sintesi, hanno sempre e sicuramente, “nelle loro corde”, materiale bastevole (
alta e non medriocre o "imparaticcia" cultura musicale) per giudicare in modo profondo il proprio lavoro?
Il cervello umano procede anche per
analogie ed è
predittivo.
Leggendo un qualsiasi testo (libro, giornale o qualunque altro brano), si nota bene questa funzione predittiva, ove il cervello abituato all’esperienza “lettura”, riesce a prevedere la parola scritta, senza soffermarsi a sillabare, se non nei termini meno comuni o nei termini nuovi.
È logico che un cervello con meno esperienze non riuscirà a far uso di questa capacità altrettanto bene, e perciò si “impunterà” in molte situazioni.
Del resto, il cervello che è allenato, commetterà, ogni tanto qualche errore di previsione (per eccesso di sicurezza) e se ne accorgerà solamente per l'incongruenza della frase, e sarà portato a tornare indietro.
Ed ecco perché molti musicisti di professione se ne infischiano dell’hi-fi, e riescono ad avere un meccanismo di previsione talmente accurato (grazie all’esperienza personale quotifìdiana) anche ascoltando i loro “riferimenti” (i musicisti blasonati) tramite mezzi apparentemente ridicoli, che sulla carta non potrebbero contenere tutti i “dati” (le tue misure!!!) che invece i musicisti riescono a cogliere tranquillamente, ed anche più acutamente di un audiofilo (uno mediamente poco esperto di musica) dinanzi al suo “mostro” hi-fi (altamente rivelatore!) da “centomila dollari”.
E a me interessa, in questo momento, questi aspetti ben precisi. A me interessa fornire alcuni input particolari, per facilitare il ricordo, le analogie ed il meccanismo di previsione.
Chiamala psicoacustica, chiamala stregoneria, chiamala anche cavolata…non è un problema!
Per me non è un mestiere, è un gioco.
Ed ecco, in sintesi, la conclusione.
Io mi diverto a costruire i miei oggetti.
Senza pretesa alcuna, se non il divertimento.
Con la convinzione che sono oggetti adatti a me (ed eventualmente alle persone che hanno un bagaglio di esperienze simili alle mie).
Non ho la pretesa che possano essere adatti a tutti, né che possano rappresentare una “rivelazione mistica universale”.
Tuttavia sono comunque disponibile per confronti e prove sul campo, per gioco.
Anche per continuare ad approfondire il discorso dell'impatto psicologico di certi oggetti nei riguardi di persone che non conosco.
E con l’unica velleità di passare qualche ora insieme ad amici, per divertirmi.
Semplicemente.
Saluti,
Fabio.
***L'insulto è l'arma preferita da chi è a corto di argomenti***