Per calcolare il secondario dei filamenti, basta considerare che sono alimentati in corrente tramite integrato LM317, che ha un limite a 40V, mi pare. I filamenti richiedono 16 e 7 volt, l'integrato almeno tre-quattro volt di margine. Ergo basta un secondario che sia in grado di fornire più di (16+7+4V) in continua, tenendo conto anche della tolleranza di alimentazione di +/- 15%. Basta non superare i 36V worst case e dissipare adeguatamente LM317 e si sta tranquilli
I filamenti della PCC88 come della PCL82 vogliono 300mA. La corrente è determinata dalla tensione di riferimento di LM317 di 1,2V divisa per la resistenza. E qui se ho letto bene i valori 1,8+2,2 fa 4ohm che è proprio quanto ci serve.
Quindi devo provvedere un avvolgimento da 21V in ac che potrei rimpiazzare con valori standard di 24V (limite superiore) per mezzo ampere circa (300mA *1,8
http://www.atc-frost.com/products/design/va.htm).
Per l’anodica, partirei dall’inseguitore di catodo di uscita. Il led polarizza a 2,1-2,2V , tolti 0,65V della giunzione BE del transistor Q3, restano 1,55V, che divisi per la resistenza da 62ohm (ammesso che il valore sia quello) fa 24mA. Un valore che per la ECL82 connessa a triodo (
http://www.tubes.mynetcologne.de/roehre ... triode.pdf ) , richiede 60V di anodica a -2V di polarizzazione in griglia (Vgk), o 90V per Vgk -6V o 120V per -10V di griglia per sostenere la corrente di 24mA. Il suggerimento di Nardi, di usare al posto del pozzo di corrente un semplice resistore a filo da 10-15kohm/5W è compatibile con una tensione in questo punto di 150-200V.
In base al transistor abbiamo una corrente che scorre nel led che si dovrà aggirare sul mA, per mantenere un polarizzazione stabile (10volte la Ibase) e il LED in un punto lineare. Assumiamo 1,5mA. La tensione di base vale allora 1,5mA*100Kohm= 150V. Se stiamo più o meno in mezzo alla zona operativa della PCL82 , significa che la nostra ipotesi ci spinge a assumere 150+90V = 240V per la tensione di alimentazione.
Vediamo se l’ipotesi regge. Il secondo stadio è alimentato alla stessa tensione e vede il triodo della PCL82 con Rp=120Kohm e Rk=1,2Kohm. La tensione anodica della PCL82 è poco minore della tensione su catodo prima calcolata, 144V. Facendo due conti per questa polarizzazione, avremmo con la tensione di 240V di alimentazione, circa 1,4mA per una tensione di polarizzazione di -1,5V in griglia. Sembra un punto di lavoro accettabile, la tensione applicabile allo stadio anche considerando il partitore R9-R10 che attenua di 10 è più che sufficiente.
E’ ragionevole però pensare allora che la tensione di alimentazione sia più alta. Se fosse infatti sotto i 250V non ci sarebbe bisogno di ricorrere ad elettolitici C8 da 350V, che sono più costosi di quelli da 250V.
Ripetendo il ragionamento per una corrente nel LED di sui 2mA e un polarizzazione del pentodo finale a 100V, otteniamo 300V, che sono un buon valore, più vicino ad una ripartizione a metà delle tensioni sulle resistenze e sulle placche dei triodi. Questo è anche compatibile con il partitore 220K-22k che solleva i filamenti di una trentina di volt, vicini al catodo della prima ECC88 e che limitano la tensione catodo filamento della PCL 82 a 170V, un valore ammissibile con un impedenza di griglia fino a 60Kohm. Siamo vicini comunque al limite di Vgk, questo significa che la tensione di alimentazione non potrà essere superiore ai 300V
La tensione di alimentazione dovrebbe essere quindi superiore a 250V e inferiore a 300V. Diciamo 275V per stare nel mezzo.
Per avere 275V di alimentazione anodica e fornire circa 50mA nella versione stereo, la serie di resistenze R19 R20 R21 fa cadere una ulteriore tensione di (2k2+1k2+47)*50mA = 170V. E qui sta il busillis, avrei 445V che eccedono il rating di 400V del condensatore C10. L’unica spiegazione è che i valori delle resistenze di caduta siano stati dati per iun aversione mono, quindi da 25mA di assorbimento. Cosa che darebbe un più tranquillizzante 360V.
Con 360Vdc, la tensione alternata del trasformatore deve essere da 260V, per un assorbimento di 100ma circa.
La potenza del trasformatore sarà di circa 45 -50VA, usare un 70VA considerando un flusso più basso ci può stare.
Tutte estrapolazioni a naso e secondo indizi lasciati qua e là, non è detto che siano valori esatti. Non potranno essere valori troppo diversi, ma per avere la certezza bisogna comprarsi questo benedetto trasformatore e dargli i benedetti 75 Euro. O contattare qualcuno che lo ha realizzato cui chiedere di misurare le tensioni in ac del trasformatore.
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Piergiorgio