Bologna Jazz Festival, quest'anno con:
Herbie Hancock 5et
Dave Holland 5et
Cedar Walton 4et & 5et
Milton Nascimento & Jobim Trio
Stefano Bollani-Enrico Rava
Al Teatro delle Celebrazioni:
http://www.teatrocelebrazioni.it/eventi/calendario_concerti.aspx?SearchTerm=&SearchType=1&locazione=50&p=3
Ciao
Francesco
Bologna Jazz Festival 7-15 Novembre
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CHE SPETTACOLO!!!!!
Bollani è un talento naturale.
Probabilmente ha costruito il suo personaggio attorno ad una figura apparentemente scanzonata e "tiene la parte".
In genere in realtà questi personaggi raggiungono certi livelli con sacrificio e dedizione, spesso maniacale.
Comunque l'impressione vedendolo è che abbia sempre del margine. Gioca, scherza con le note, cambia i tempi, passa da un tema all'altro con una semplicità disarmante.
E soprattutto, che invidia, SI DIVERTE.
Bellissima la prima parte da solo e l'ultima insieme ai "Visionari". Un batterista strepitoso, con forte personalità ma mai sopra le righe. Un affiatamento raro con gli altri componenti del gruppo. Spesso si "sfilavano" progressivamente durante i lunghissimi brani per poi "riprendersi" in perfetta sincronia.
Unico momento inferiore al livello stellare del resto la parte in cui, per sostituire Rava all'ultimo momento (impegnato in una operazione; almeno così ho capito) ha condiviso il palco con Irene Grandi.
A me non è piaciuta. Fossimo stati in un pub o in un osteria ci poteva stare; li era decisamente a un livello inferiore, oltretutto con la sindrome da prima della classe che deve sempre dimostrare di essere all'altezza.
Bollani è un talento naturale.
Probabilmente ha costruito il suo personaggio attorno ad una figura apparentemente scanzonata e "tiene la parte".
In genere in realtà questi personaggi raggiungono certi livelli con sacrificio e dedizione, spesso maniacale.
Comunque l'impressione vedendolo è che abbia sempre del margine. Gioca, scherza con le note, cambia i tempi, passa da un tema all'altro con una semplicità disarmante.
E soprattutto, che invidia, SI DIVERTE.
Bellissima la prima parte da solo e l'ultima insieme ai "Visionari". Un batterista strepitoso, con forte personalità ma mai sopra le righe. Un affiatamento raro con gli altri componenti del gruppo. Spesso si "sfilavano" progressivamente durante i lunghissimi brani per poi "riprendersi" in perfetta sincronia.
Unico momento inferiore al livello stellare del resto la parte in cui, per sostituire Rava all'ultimo momento (impegnato in una operazione; almeno così ho capito) ha condiviso il palco con Irene Grandi.
A me non è piaciuta. Fossimo stati in un pub o in un osteria ci poteva stare; li era decisamente a un livello inferiore, oltretutto con la sindrome da prima della classe che deve sempre dimostrare di essere all'altezza.
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