CD e vibrazioni - OK ho sottovalutato...ma ora?

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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PPoli
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Messaggio da PPoli »

Paolo, stai per entrare in una valle di lacrime...

Se vuoi, ti posso dare un po' di dritte, a patto che tu prima le metti in opera e poi racconti quel che è successo a casa tua..
Le accetto volentieri. Non troppo estreme però. Non arriverò mai ad avere elettroniche sospese con elastici. E' troppo distante dalla mia forma mentis. E poi non voglio ammalarmi di audiofilia terminale.
Mi impegno anche ad analizzare pubblicamente e quanto più razionalmente e obiettivamente possibile gli eventuali effetti.
Scrivo rischiando bastonate, non conosco l'architettura "reale" di un lettore CD, ma ste cose non mi tornano.
In digitale i bit son bit e in quel modo vanno letti: ON OFF ON ON OFF ...
Anche a me non tornano, altrimenti mica ci sbattevo la testa. Eppure nel ragionamento che facciamo qualcosa che manca ci deve essere. Perchè tra ipotesi-ragionamento-deduzione-osservazione un passaggio non è corretto.
Ti posso assicurare che nella prova di ieri gli effetti erano evidentissimi.
Comunque, per ora lascia stare la CEC, e sopratutto la VRDS..
Aspetto, certo che aspetto. Il bravo autocostruttore è quello che ottiene gli stessi risultati di un buon acquisto spendendo molto più tempo e molti più soldi. Però vuoi mettere il divertimento....
Una scheda audio però la prendo. Mi servirà per avere un riferimento e per decidere che strada battere.
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

C'è ancora un po' di confusione in fatto di audio digitale, e del perchè può essere degradato, mi pare :) Faccio un veloce "ripasso" senza pretese di completezza.

Ovviamente c'è una parte dei lettori CD che gestisce un dato completamente digitale, ossia non influenzabile da rumori o interferenze esterne a meno di casi limite di perdita di bit (impossibile se il CD non è rovinato o il lettore funziona correttamente).

Però attenzione, Nyquist-Shannon (i Marx-Engels dei segnali numerici) dicono che il segnale da numerico può essere ricostruito in analogico solo se si conoscono con esattezza sia i campioni (il valore del campione, ossia i bit), sia l'istante temporale in cui essi sono stati presi durante il campionamento. E' evidente quindi che la corretta ricostruzione avviene solo se ogni campione viene convertito in analogico (ossia presentato come corrente o tensione allo stadio di filtraggio anti-aliasing analogico) con una perfetta regolarità nella tempistica.

Detto questo, siccome i bit è difficile sbagliarli, è evidente che si sbaglia sulla temporizzazione: quest'ultima è un segnale analogico (un clock) che arriva al chip che si occupa della conversione D/A vera e propria (es. i TDA154x della Philips).

In questo segnale non sono importanti i livelli di tensione, ma sono importantissimi gli istanti temporali dei fronti di salita o discesa: un errore sulla precisa regolarità di questi possiamo immaginarlo come fosse un rumore sulla fase (o sulla frequenza) del segnale.

A rumore di fase sul segnale di clock (il famoso jitter) corrisponde in analogico una non perfetta riproduzione dello spettro del segnale originario, con la presenza di segnali spurii che possono essere non-correlati (es. causati dal rumore termico dei dispositivi che generano il clock) o correlati (es. generati dalle alimentazioni che possono contenere del rumore sovrapposto correlato col particolare segnale - ad esempio quando si attivano i servomeccanismi di lettura).

Il più evidente fenomeno di rumore sul clock correlato al segnale è chiaramente quello legato alla decodifica del segnale S/PDIF: la meccanica di lettura codifica sia i dati sia il clock dei dati in un unico flusso, in un unico segnale (quindi già influenzato dal rumore sul clock prodotto dalla meccanica). Il segnale passa attraverso un trasmettitore, un cavo e un ricevitore: ci sono delle specifiche per questi, ad es. l'impedenza caratteristica, che vengono puntualmente disattese negli apparecchi audio commerciali... poi ci si stupisce se i cavi digitali cambiano il suono. Di fatti viene introdotto un rumore sul clock (che qui non è un segnale a sè stante, ma è una funzione del segnale S/PDIF) tipicamente correlato al segnale stesso.

(piccola nota: voi direte, correlato a cosa, un segnale numerico? Non ha più correlazione col segnale audio analogico, quindi il rumore è decorrelato... sbagliato: provate ad attaccare all'amplificatore il segnale S/PDIF, opportunamente filtrato per eliminare tutto ciò che è fuori dalla banda audio. Sentirete un gracchio che ha molto, molto a che fare col segnale audio analogico originario...)

Il convertitore D/A (inteso come apparecchio) non può far altro che ricevere questo flusso S/PDIF col clock rumoroso, e ricavare quest'ultimo grazie a un "ricevitore digitale" che tipicamente usa un anello di aggancio di fase per questo scopo. Non mi addentro, vi basti sapere che questo aggeggio è in grado di filtrare il rumore del clock quasi solo fuori dalla banda audio, quindi non è in grado di rigettare il rumore in banda audio che si è introdotto sul clock in tutta la catena.

Questo clock rumoroso presiede in prima persona alla temporizzazione della ricostruzione del segnale analogico, ed ecco spiegato perchè "si sente diversamente" a seconda del rumore sul clock.

In pratica, l'S/PDIF andrebbe evitato come la peste* se non si può mettere la meccanica di lettura in slave mode. Questo si fa installando un clock di elevata precisione (ben diverso da quelli quindi comunemente presenti nei lettori CD) a basso rumore di fase direttamente nel DAC, che piloti direttamente il convertitore D/A. Il problema qui è che la meccanica vorrà inviare i dati con un suo clock, differente da quello locale del DAC: quindi bisognerà con un cavo dare il clock dal DAC alla meccanica, sostituendo quello suo interno.

Questo si fa negli apparecchi audio professionali, dove di solito quando ci sono molti apparecchi digitali collegati insieme si tende ad alimentarli tutti con lo stesso master clock. Il problema qui è distribuire un clock ad alta frequenza tra diversi apparecchi: si elimina il problema dell'S/PDIF (rumore correlato al segnale) ma c'è comunque degrado del clock quando la distribuzione non è fatta a regola d'arte. E qui, trattandosi di segnali RF, bisogna abbandonare la faciloneria da audio DIY, le specifiche sui cavi, connettori, circuiti di ingresso e uscita sono piuttosto stringenti, anche le piste del circuito stampato fanno la differenza.

* l'I2S non è meglio, non soffre di correlazione tra rumore sul clock e segnale audio, ma comunque soffre di forte deterioramento del clock se non si usa un trasmettitore, un ricevitore e una linea adattati perfettamente ad un'impedenza caratteristica...

Per brevità non vi cito la bibliografia su quanto ho appena scritto, ora come ora non ricordo tutti i link da cui ho tratto le varie informazioni: visto che ci rifletto e ci gioco da molto oramai sono conoscenze acquisite per me. Comunque molte cose sono rintracciabili nel link che ho già dato...

Vorrei, per concludere, quotare Riccardo:
ho spesso l'impressione che sia inutile avere un forum senza paragoni in italia, densissimo di informazioni specialistiche su ogni aspetto dell'audio, GRATIS e constatare che vi fa fatica pure leggere......
Tutte le informazioni che ho dato in questo post, infatti, potevano tranquillamente essere estrapolate sia dal link che ho passato (e similari), sia dalla lettura di alcune passate discussioni sul forum. Non si pretende che prima di scrivere bisogna sapere a memoria il forum, ma usare Google si può :)


Ciao!
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Messaggio da UnixMan »

bbio a questo punto è (e potremmo fare un mini-sondaggio):
Meglio accanirsi in lunghe e faticose messe a punto della meccanica, magari costruendo qualcosa con la CDPro (tipo Camapedel) oppure dedicare risorse ed energie per cominciare ad impostare una sorgente basta sull'accoppiata PC-Scheda audio e convertirsi in toto all'integrazione digitale domestica?


Originally posted by PPoli - 02/11/2008 :  12:41:18
IMHO, meglio investire in un sistema PC-based (magari utilizzando un sistemino dedicato fanless) con uscita digitale sincronizzata al clock del DAC.

BTW, qui` ci sono alcuni spunti interessanti, anche se su una direzione diversa (ed IMHO molto piu` "posticcia"):

Linux Audio the way to go!?

Ah, evitare come la peste USB ed affini... molto meglio PCI o PCI-E, tipo una EMU 1212m.


Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da plovati »

L'argomento "coperchio" è:
Inquinamento elettromagnetico, schermature EMI RFI, e suoi aspetti.

Originally posted by riccardo - 02/11/2008 : 15:43:10
Ne sei sicuro? Puoi distinguere l'effetto schermo elettrico da quello meccanico del coperchio (alterazione delle massa e dei vincoli) ?
Se hai modo per distinguere i due non sarebbe sprecata una spiegazione in merito. Magari una "disamina disincantata" che auspichi sotto.
Breve nota: cerchiamo di tenere fuori le propensioni audiofile, in una certa misura, privilegiando, ove possibile, disamina disincantata.
Abbiamo già diversi problemi con la seconda armonica si, la seconda armonica no, e con i bassi questi e bassi quelli.
Direi che è sufficiente.

Originally posted by riccardo - 02/11/2008 :  15:43:10
:?: Che si mangia aRoma il giorno dei morti, di così pesante da alterare il contenuto biliare :?:

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Messaggio da riccardo »

Si digiuna.
Osservando serenamente il dialogo, si vende che la puntualizzazione, come sempre succede, aiuta il ragionamento, e lo spuntare dell'interesse concreto.
Come giustamente dici, il coperchio influisce in quanto massa e fautore, strutturalmente di rigidità complessiva: (padiglione automobili, p.e.) bene, ci interessa? Lo togliamo, quindi diminuiamo la massa, e rendiamo la rigidità deficitaria rispetto alla sua presenza. Mi pare.
No, non ci dovrebbe interessare: per due motivi: per comune salvaguardia, gli apparati elettrici si tengono chiusi, o protetti, lontani dalle disattenzioni e dagli accidenti. Per convenzione, in casa della maggioranza delle persone, i player sono col coperchio. Lo sono normativamente, visto anche il laser e il doppio isolamento, che necessita di telaio chiuso.
Eppure, stante la presenza diciamo infallibile del coperchio, in questo 3d si scopre che altre sono le cose, che a coperchio chiuso, a parità di coperchi chiusi influiscono sul suono.
Io credo che la maggior parte delle persone abbia più soddisfazione a sentire qualcosa di nuovo, visto che il senza coperchio è una cosa vecchiotta e dopo che lo hai messo e tolto, hai finito lì..
E considerato l'argomenti del 3d, il coperchio non c'entra.





Saluti

Riccardo
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Messaggio da PPoli »

* l'I2S non è meglio, non soffre di correlazione tra rumore sul clock e segnale audio, ma comunque soffre di forte deterioramento del clock se non si usa un trasmettitore, un ricevitore e una linea adattati perfettamente ad un'impedenza caratteristica...
E questo mi lascia ulteriori dubbi sui formati scelti per l'audio. Una linea di trasmissione Ethernet riesce a trasferire una banda dati sufficientemente ampia tra un trasmettitore e un ricevitore molto economici fino a 210 metri (e il limite dipende sostanzialmente dal fatto che ogni stazione può servire contemporaneamente come ricevitore e trasmettitore e che tutte le stazioni sono sempre in ascolto e in ricezione).
Certo le specifiche sull'infrastruttura fisica sono molto stringenti ma anche molto economiche.
Gli standard per la trasmissione dati audio confesso che li conosco poco. Me li sono studiati un tantino quando ho realizzato il dac, soprattutto sui datasheet del ricevitore.

Vado un po' a studiare. Magari mi chiarisco l'importanza della trasmissione del clock sovrapposto alla banda dati.
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Messaggio da Giaime »

E questo mi lascia ulteriori dubbi sui formati scelti per l'audio.
Originariamente inviato da PPoli - 02/11/2008 :  21:38:22
Devi inquadrare storicamente, la tecnologia di cui parliamo risale a metà degli anni '70, dove l'Ethernet veloce (se è per questo anche i PC) era fantascienza pura. Sony e Philips pensarono che sarebbe stato poco user friendly, troppo costoso e poco comprensibile l'usare un cavo separato per il clock tra meccanica e convertitore*; inoltre per le tecnologie TTL dell'epoca era facile realizzare quel particolare tipo di macchina a stati per la decodifica dell'S/PDIF (che a prima vista sembra disordinato come formato).

Di fatto, dopo quella tecnologia non c'è stata alcuna evoluzione fino ad oggi, tant'è che tutt'oggi dopo dieci anni di rivoluzioni informatiche le aziende campano ancora di design di meccaniche e DAC "tradizionali"...

* si narra che l'idea di separare meccanica e conversione fu dettata dal fatto che per uno dei primissimi prototipi non si riuscì a fare uno studio estetico decente per riuscire a contenere tutta l'elettronica in un unico contenitore...

Ciao!
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Messaggio da nullo »

Paolo, stai per entrare in una valle di lacrime...

Se vuoi, ti posso dare un po' di dritte, a patto che tu prima le metti in opera e poi racconti quel che è successo a casa tua..
Le accetto volentieri. Non troppo estreme però. Non arriverò mai ad avere elettroniche sospese con elastici. E' troppo distante dalla mia forma mentis. E poi non voglio ammalarmi di audiofilia terminale.
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Originariamente inviato da PPoli - 02/11/2008 :  18:20:09
Ci sono diverse cose da fare, prima di arrivare agli elastici.....

Sorrido, perchè ancora una volta, si mischiano cose che non andrebbero mischiate.

Ci sentiamo via mail, oppure, se vuoi per telefono.. occorrerà un poco di pazienza, ma puoi tirar fuori un gran bel suono anche da macchine con qualche limite.


Ciao, Roberto

Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione. Lo so benissimo cosa sono e come cominciano: c'è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice "Oh, oh ...è venuto il momento di cambiare tutto..." (...) Io lo so quello che dico, ci sono cresciuto in mezzo alle rivoluzioni... e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo e parlano, parlano. E mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Quindi per favore non parlarmi più di rivoluzione... E, porca troia, lo sai cosa succede dopo? Niente... tutto torna come prima!

Juan Miranda/da:Giù la testa
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Messaggio da Echo »

scusatemi non ho capito una cosa, quì si dice:
che l'usb e simili (per simili intendete firewire penso??) è da evitare come la peste
che l'spdf non è meglio
che la i2s ha anch'essa i suoi problemi..

...ma allora una sorgente pc/mac based degna di questo nome come c'è da farla??
...sfruttando l'ethernet?? ...ma alla fine anche quello che riceviamo dalll'ethernet ci sarà da convertirlo in un formato da dare in pasto al convertitore vero e proprio ( un i2s oopure c'è una alternativa migliore??) o no?

...vi prego date lumi ad un povero depresso che ieri ha mandato in fumo il trafo del suo finale costruito appena 10 giorni fa :? :(

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Messaggio da Giaime »

scusatemi non ho capito una cosa, quì si dice:
che l'usb e simili (per simili intendete firewire penso??) è da evitare come la peste
che l'spdf non è meglio
che la i2s ha anch'essa i suoi problemi..

Originariamente inviato da Echo - 03/11/2008 :  08:31:17
Stai semplificando.

1) l'USB versione 1.x (es. PCM2705 e simili, il cuore di TUTTI i DAC usb commercializzati che io sappia) ha dei GROSSISSIMI problemi con l'audio, perchè ricostruisce il clock del segnale audio tramite il data rate con cui riceve i pacchetti dalla porta USB (che è funzione di cosa sta elaborando il PC in quel momento...). Questa modalità non supporta la possibilità di mettere il PC in slave mode da un clock esterno. Da evitare...

I chip per l'audio USB 2.x sono usciti da poco e non sono così facili da usare come quelli per l'USB 1.x, non sono a conoscenza di prodotti commerciali che li usino e dubito che i prodotti di fascia consumer lo faranno in futuro, questa modalità permette (volendo) un funzionamento in modalità pseudo-slave del PC.

Il Firewire è molto, molto diverso, molto più complicato da gestire ma permette a qualsiasi periferica collegata sul bus Firewire di agire da master clock. Anche se non è una possibilità implementata da tutti, occhio... bisogna conoscere nel dettaglio cosa fa l'apparecchio specifico.

2) L'S/PDIF ha i problemi che ho descritto grossolanamente nel mio precedente post, ci tengo a far notare che anche risolvendo i problemi del trasmettitore, cavo e ricevitore per quanto riguarda l'impedenza caratteristica (cosa che non ho praticamente mai visto fare nè a livello commerciale nè tantomeno DIY, eccetto poche mosche bianche), i problemi dell'S/PDIF non spariscono: ad esempio l'impossibilità di trasmettere multicanale e/o alta risoluzione.

3) l'I2S è un protocollo nato per l'interfacciamento interno dei chip di un singolo apparecchio, è fatto per collegamenti corti insomma, e oltre ai 10-15cm non bisognerebbe usarlo (bisognerebbe usare anche qui un tx, rx e cavo RF, però qui non basta un cavo, ne servono di più... i problemi aumentano). Ha l'unico vantaggio rispetto all'S/PDIF che il clock non viaggia insieme ai dati.

4) per l'Ethernet (essendo un trasferimento dati puro, nel senso informatico del termine) i problemi sarebbero molto ridotti, però c'è la complessità di interfacciarsi alla rete che richiede capacità di calcolo all'interno del DAC, ben pochi lo fanno oggi (penso, lasciando da parte i prodotti strettamente consumer, a Linn).

Questo un breve excursus. Non mi chiedere che apparecchio commerciale comprare perchè non sono informato sui prodotti, mi interesso alla faccenda puramente con l'ottica DIY (e ci si sta lavorando insieme a un gruppo di persone messo insieme dai vari forum internazionali).

Sono qui per ogni chiarimento... sperando di non suscitare i "sorrisi" di nessuno (ogni riferimento a fatti o persone etc etc).

Ciao!
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Messaggio da UnixMan »

scusatemi non ho capito una cosa, quì si dice:
che l'usb e simili (per simili intendete firewire penso??) è da evitare come la peste
che l'spdf non è meglio
che la i2s ha anch'essa i suoi problemi..

...ma allora una sorgente pc/mac based degna di questo nome come c'è da farla??

Originally posted by Echo - 03/11/2008 : 08:31:17
sincronizzando la scheda audio al clock del DAC. Cioe` "mandando indietro" il clock (con una connessione separata) dal DAC alla scheda audio.

(ovviamente la scheda audio deve essere in grado di farlo, e deve anche necessariamente essere in grado di lavorare in modalita` asincrona; per schede PCI e PCI-E e` normale, per USB o fw sono rarissime eccezioni).

Questo perche` il timing (la precisione del clock che arriva ad ADC e DAC ed ancor di piu` il relativo "jitter") ha importanza soltanto al momento delle conversioni A/D e D/A.

Una volta che il segnale e` stato convertito in digitale (fintanto che il contenuto resta inalterato) quello che accade a monte del DAC (tutti i passaggi che portano lo stream di dati dall'ADC fino al nostro DAC) non conta. E` soltanto quando riconvertiamo lo stream di dati in un segnale analogico che il timing torna ad essere fondamentale.

Cosi` come accadeva per la velocita` di trascinamento dei nastri (o la velocita` di rotazione degli dischi) analogici, una differenza tra il clock del ADC e quello del DAC si traduce in una variazione del "pitch" del segnale ricostruito. Ma questo non e` il problema maggiore... come accennato da altri, il problema piu` grande e` il cosiddetto "jitter", cioe` le "fluttuazioni" piu` o meno casuali del clock che causano errori (distorsioni) di vario tipo nel segnale ricostruito.

Anche in questo caso, esiste una certa analogia con il "Wow&Flutter" di nastri (e dischi) analogici. Solo che qui` le cose sono un po` diverse e decisamente piu` complicate, non fosse altro perche` le precisioni richieste sono nell'ordine del picosecondo... :o

Tornando a PC e schede audio, il "trucco" quindi e` tutto li`: si fa` in modo che il DAC riceva un clock il piu` stabile e preciso possibile da un oscillatore locale fisicamente collocato il piu` vicino possibile al (chip del) DAC stesso e poi si sincronizza lo stream di dati "a monte", cosi` che il DAC non "vede" il jitter sulla linea ma solo quello (inevitabile, ma ridotto al minimo possibile permesso dalla tecnologia) dell'oscillatore locale. A quel punto, che il segnale arrivi via S/PDIF, I2S o altro non cambia nulla.

In pratica, conviene utilizzare link s/pdif ottici sia per inviare il clock del DAC alla scheda audio che per trasferire lo stream dati dalla scheda stessa al DAC, cosi` da avere un completo isolamento galvanico ed evitare qualsiasi possibilita` di "inquinamento" EM.

BTW: Mac? x l'audio? lascia perdere. E lascia perdere anche windoze. Per l'audio l'unica via possibile e` Linux, di cui ci sono tutti i sorgenti e si puo` controllare fin nel piu` piccolo dettaglio cosa fa` e cosa non fa`... ; )
...sfruttando l'ethernet?? ...ma alla fine anche quello che riceviamo dalll'ethernet ci sarà da convertirlo in un formato da dare in pasto al convertitore vero e proprio ( un i2s oopure c'è una alternativa migliore??) o no?
Una cosa del genere l'ha fatta "Peufeu", c'e` un thread su diyaudio.com.

Anche in quel caso il trucco e` di usare un clock preciso sul DAC che controlla tutto il resto della catena. La comunicazione sulla Ethernet e` asincrona. Un circuito custom si occupa di generare uno stream I2C per il DAC.


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Ci sentiamo via mail, oppure, se vuoi per telefono..


Originally posted by nullo - 03/11/2008 :  00:25:35
perche` in privato? :(

...direi che la cosa e` decisamente di interesse piuttosto generale! :p

Ciao,
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Messaggio da PPoli »

Rispondo io per Roberto sperando di interpretare correttamente il suo pensiero:
1) Perchè mi vuole suggerire alcune "prove" specifiche per il mio impianto (e infatti mi ha chiesto le foto del lettore).
2) Perchè tratta argomenti che in passato hanno creato alcuni problemi di incomprensioni sul forum.
3) Perchè rischia di portarci fuori tema in questa discussione, anche se ammetto di aver aperto una discussione che si sta sviluppando a Y, con due tematiche che divergono sensibilmente. Se ci incasiniamo vediamo di separarle in due discussioni.

Comunque, dato che, nonostante un certo scetticismo pregiudiziale, ho promesso di relazionare sui risultati, vi terrò aggiornati.

In ogni caso nulla di segreto. Se interessa e se Roberto è disponibile....
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Messaggio da PPoli »

Anche in quel caso il trucco e` di usare un clock preciso sul DAC che controlla tutto il resto della catena.
Apriamo una discussione su come si "innesta" un clock esterno su un DAC, sia esso commerciale o autocostruito?
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Messaggio da Echo »

Anche in quel caso il trucco e` di usare un clock preciso sul DAC che controlla tutto il resto della catena.
Apriamo una discussione su come si "innesta" un clock esterno su un DAC, sia esso commerciale o autocostruito?


Originariamente inviato da PPoli - 03/11/2008 :  21:37:35
mi sembra un ottima idea ...anzi forse meglio aprire una discussione sulla costruzione di una sorgente "definitiva" ( lo sò è un termine utopico in audio ) pc based o no??

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Messaggio da marziom »

CD/DAC definitivo:
http://audio.peufeu.com/node/9

ne parlai tempo fa da qualche parte...non è tanto il costo dell'hardware quanto le conoscenze necessarie per farlo funzionare.

vedrei più profittevole invece lavorare intorno a qualche mangiabit modificando qualcosa di esistente per migliorare la parte DAC, per il resto il clock sarebbe gia abbastanza preciso di suo (e l'alimentazione potrebbe essere a batterie).

se invece si vuole lavorare "ancora" con i vecchi CD... meglio evitare del tutto la trasmissione dei bit, quindi, a parità di risorse, meglio un CD integrato.

PS
lavorare sulla ricezione SPDIF, non è impossibile, io l'ho fatto....certo che poi bisogna vedere come va la sorgente e comunque esiste un limite inferiore di jitter invalicabile.

PPS
a proposito, guardate che ho trovato:
http://www.anagramtech.com/products/hardware-for-hifi/

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Messaggio da andypairo »

Non so se avete visto questo: http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... adid=84056

Un player multimediale basato su hard disk (ma in futuro si potrebbero adoperare hard disk solid-state)...

Io mi sono comprato il tvix 3100 per fare questa operazione ma al momento non ho ancora fatto nulla, principalmente perchè per arrivare alla board dovrei rompere il contenitore. Se l'avessi trovato usato l'avrei già fatto ma sventrare un oggetto nuovo... mi piange il cuore.

Ciao

Andrea
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Messaggio da Echo »

CD/DAC definitivo:
http://audio.peufeu.com/node/9

ne parlai tempo fa da qualche parte...non è tanto il costo dell'hardware quanto le conoscenze necessarie per farlo funzionare.

vedrei più profittevole invece lavorare intorno a qualche mangiabit modificando qualcosa di esistente per migliorare la parte DAC, per il resto il clock sarebbe gia abbastanza preciso di suo (e l'alimentazione potrebbe essere a batterie).
Mi sono letto velocemente il materiale di questo link ed è veramente interessante solo che convengo con te sulla difficile praticabilità di questa strada... facendo riferimento alla tua seconda soluzione: tu hai individuato qualche prodotto sul quale lavorare?

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...siate affamati, siate folli!! S.J.
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gianmaria
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Messaggio da gianmaria »

Anche se leggermente OT, mi pare di capire che oggi gli Audiofili, se potessero (velocità...) scaricare da Internet file musicali con qualità almeno CD (cioè non compressa) NON avrebbero comunque a disposizione (sul mercato anche DIY, intendo) uno strumento veramente hi-end (nel senso positivo del termine) per convertire ed ascoltare questi file a livello almeno paritetico al miglior CD.

Ho interpretato bene?
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hobbit
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Messaggio da hobbit »

Navigando trovato questo sito:
http://www.di.unipi.it/~romani/IAD/IAD.html
in particolare può interessare:
http://www.di.unipi.it/~romani/IAD/IAD6.pdf
e
http://www.di.unipi.it/~romani/IAD/IAD4.pdf
Ciao

_________
Francesco

Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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