Ciao Luca, ben risentito...
Quando hai scritto questo tuo post io ero in ferie, e me ne accorgo solo ora.
ah, ecco dov'eri finito...

(invidia, invidia...

)
tra le correnti modulate da una finale e quelle della sua driver di norma ci corre (almeno) un ordine di grandezza
Non è una norma, non una norma sempre rispettata, perlomeno in un ambiente (questo) dove si vedono pre phono uscire con 20v-30v usando triodini polarizzati con 15-20mA di anodica.
mmmh... ops, qui pro quo: "di norma" era inteso nel senso di "solitamente", "nel caso tipico"... non certo nel senso di "regola" generale!
(...e visto che stavamo parlando del "Primo" e derivati, direi che quello di avere correnti molto piu` basse nel driver che non nella finale sia il caso "tipico", no? non ce lo vedo molto il "triodino piccolo" della 6EM7 a pompare correnti simili a quelle che passano nell'altra "meta`"...

)
Chiarito questo, direi che su buona parte del resto siamo daccordo...
per evitare le fluttuazioni del BIAS della finale indotte dal driver questo lo si puo` polarizzare in vari modi
In un SET se il riferimento per la polarizzazione della finale è all'anodica del driver, è una relativamente magra consolazione che quest'ultimo non sia polarizzato a sua volta con resistenze ai catodi.
mah, su questo invece non sono molto daccordo. Se valgono le condizioni di cui sopra (cioe` non stiamo parlando di A2, etc), l'alimentazione del driver (premesso che sia fatta con un minimo di criterio, si intende) e` sicuramente ben piu` stabile della corrente di catodo della finale, no?
Senza contare che nulla vieta di adottare varie tecniche per "stabilizzare" il BIAS prodotto dal driver. Ad es., se il BIAS della finale dipende dalle variazioni dell'anodica del driver, questa la si puo` stabilizzare e/o si puo` adottare un driver ad assorbimento costante, etc...
se invece parliamo di un accoppiamento tipo il DCMB in cui il BIAS della finale NON dipende dalla (non e` riferito alla) anodica del driver ma dipende solo dalla corrente che scorre nel driver stesso, se lo si ritiene necessario questa la si puo` anche "stabilizzare" e.g. polarizzando il driver con un CCS (ovviamente by-passato!

) sul catodo.
Certo si potrebbe fare qualcosa del genere anche direttamente sulla finale/i ma, dato che questa/e lavora(no) a correnti che tipicamente sono sensibilmente maggiori, la cosa e` sicuramente meno agevole... e resterebbe comunque irrisolto il non banale problema dell'accoppiamento interstadio.
Da questo punto di vista il trasformatore interstadio resta sicuramente la soluzione piu` "elegante", per molti versi piu` comoda e (forse) anche piu` performante, ma purtroppo presenta anche qualche "piccolo" svantaggio legato soprattutto a qualita`, limiti, costi e reperibilita` dello stesso... (senza considerare ovviamente pesi, ingombri, etc).
Ecco perche` tutto sommato quella dell'accoppiamento diretto driver-finale non mi sembra una cattiva idea in generale (poi ovviamente nello specifico le cose sono sempre da valutare caso per caso...).
E poi come si espliciterebbe un'alimentazione pensata con "buon senso" IN UN SET?
evidentemente con una impedenza di uscita la piu` bassa possibile SU TUTTO LO SPETTRO gestito dall'amplificatore e priva di comportamenti sensibilmente reattivi o risonanze di rilievo in banda.
Mi sembra di sentire echi di Mauro Penasa (oltre che dei tuoi suggerimenti a contenere la Zout sotto i 2ohm)...
magari perche` Mauro, al di la` di certi aspetti "spigolosi" del suo carattere e di punti di vista alquanto diversi dai miei su molte cose (a partire da "cosa sia" il "buon suono" e quali siano i mezzi e gli obbiettivi tecnici principali da perseguire per raggiungerlo...

) e` senza dubbio molto preparato tecnicamente?
Divagazioni a parte, occhio a non fare confusione... io stavo parlando dell'impedenza del PSU, non dell'uscita dell'ampli!
Per quello, mi sembra di vedere un altro fraintendimento: in generale io NON sono affatto un sostenitore del "DF" elevato (e quindi delle basse impedenze di uscita). Al contrario, dalle mie (modestissime e limitatissime) esperienze mi sono fatto l'idea che per ottenere un "buon suono" l'impedenza di uscita dell'amplificatore non deve essere ne` troppo alta ne` troppo bassa. Come dicevo altrove, l'impressione che ho avuto finora e` che il range "ottimale" (cioe` il miglior compromesso tra controllo dei bassi e "vivacita`" del suono) sia tipicamente nell'intorno di qualche (2-4) ohm. O perlomeno cosi` mi e` sembrato essere nelle situazioni che ho avuto modo di sperimentare direttamente finora.
tensione anodica, ancorche` ovviamente la Ia e` in parte legata alla Va
Leva questo "ancorché": appunto.
Che facciamo? Stabilizziamo la corrente anodica?
e perche` no? (vedi sopra...)
Perché tendenzialmente si va incontro a meno questioni (da risolvere) nello stabilizzare un negativo di griglia (piuttosto che un'anodica).
senza dubbio, ma qui` stavamo parlando del driver (della sua tensione di alimentazione e/o corrente di catodo) ed in particolare di quello di un "monotubo" con la 6EM7, quindi di "una manciata" di mA... se proprio si vogliono evitare i bacarozzi a tutti i costi, si potrebbe fare agevolmente anche con i tubi!
Cmq, a meno di non ricorrere ad alimentazioni stabilizzate (che risolverebbero il problema all'origine indipendentemente dal tipo di polarizzazione utilizzato - salvo introdurre altri elementi "estranei" e di difficile controllo sul suono...)
Meno male che l'hai scritto tu! ; )
sara` mica perche`, chiariti gli equivoci, non la pensiamo in maniera poi cosi` diversa? ; )
non vedo come una polarizzazione fissa possa essere "a prescindere" meno sensibile alle variazioni di rete di un qualsiasi sistema accoppiato in DC. IMVHO e` una cosa che dipende fortemente dai dettagli di ciscuna implementazione e che quindi puo` essere giudicata solo caso per caso
Appunto: nel senso, che condivido l'attenzione al caso concreto, e le mie obiezioni erano espresse nel thread dell'Ultimate, che per sua struttura (il Primo 5k) avrebbe potuto prestarsi ad un LW se il capitolato di progetto prevedeva il non stravolgimento dello schema.
aspetta, qui` non ho capito che vuoi dire! Da quanto scrivevi di la` mi pareva chiaro che tu contestassi l'idea di PG sulla opportunita` di provare il LW per "quel" progetto (cosi` come anche il mio suggerimento di provare un DCMB). Anzi, dalle affermazioni che facevi, sembrava proprio (almeno, cosi` e` sembrato a me) che tu contestassi "tout court" l'opportunita` dell'accoppiamento DC in qualsiasi forma. Da quel che scrivi qui` invece sembra quasi di leggere il contrario...
Insomma, che ne pensi dell'accoppiamento diretto? si, no, a volte... (quando?)
ci sono i problemi legati alle correnti di griglia ed alla loro interazione con i condensatori di accoppiamento con i conseguenti fenomeni di "blocking"
Originariamente inviato da UnixMan - 20/07/2008 : 15:40:56
Vedi le mie obiezioni non di sostanza precedenti: che il carico visto dal driver non sia difficile è un'assunzione lecita ma non generalissima, e bisognerebbe preoccuparsi delle correnti di griglia soprattutto per modulazioni della stessa in zona positiva.
...
In ogni caso, più che agli effetti dell'eventuale condensatore, sarebbe forse da prestare maggiore attenzione all'impedenza d'uscita del driver stesso.
Originally posted by Luc1gnol0 - 08/08/2008 : 15:09:46
questo e` senzaltro vero in generale e ci mancherebbe che non sia daccordo...
ma, nel caso specifico di cui parlavamo ("monotubo" 6EM7), non e` che ci sia molto da scegliere... le possibilita` del "triodino" che si ha a disposizione sono quelle che sono, quindi l'A2 mi pare da escludere a priori. Al massimo si puo` (e si deve) cercare di sfruttare al max la zona con Vgk<0 avendo cura di garantire una transizione "morbida" e regolare verso il clipping quando il segnale va` oltre.
Ma questo direi che sia vero in generale a prescindere dal tipo di polarizzazione e/o di accoppiamento...
Ciao,
Paolo.
edit: sistemato un gran pasticcio con il quoting...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»