
Vorrei aprire un dibattito sul "perchè" del pre linea.
Partirei dai seguenti presupposti, discutiamone perchè vorrei avere le vostre opinioni.
1) un CD player ha la capacità di pilotare benissimo 1m di cavo di segnale + un potenziometro da 100k + l'impedenza d'ingresso di un finale a valvole. Ovviamente c'è CD e CD, io mi riferisco a quelli con uno stadio d'uscita ben fatto, ad es. il mio NAD che esce con circa 100ohm di impedenza.
2) un finale a valvole (a meno di evidenti compromessi con la semplicità costruttiva) non ha bisogno di più di 2Vrms per arrivare al clipping ANZI, ne ha bisogno di molto meno! Di solito in fase di progettazione si punta a clippare a 0dB, ossia 0.775Vrms.
3) uno stadio attivo (qualsiasi) in più sul percorso del segnale è male, specie se non serve assolutamente a niente (visto i sopraccitati presupposti). Avrebbe del guadagno, che noi dobbiamo in realtà buttare via, peggiorando quindi il rapporto S/N. E anche se non ce l'avesse, è comunque uno stadio attivo nonlineare e rumoroso che sicuramente ha più influenze negative sul suono che un misero metro di cavo di segnale.
Detto ciò, a cosa mi serve un pre linea? io deduco "a niente", però visto che il mondo è pieno di gente che si costruisce il pre linea, con le topologie più disparate, mi viene il dubbio che sia IO a sbagliare qualcosa nei miei "presupposti".
La mia esperienza negli stadi linea? Ne ho prototipati molti, con diverse configurazioni, e suonavano tutti bene per carità, ma non vedevo il punto, visto che era chiara l'aggiunta "eufonica" del sound delle valvole (che IMHO è bello da sentire ma non è hi-fi, se per hi-fi intendiamo la fedeltà) ma anche chiarissimo il rumore in più aggiunto. E questo ad orecchio, senza contare le inevitabili rotazioni di fase in frequenza che purtroppo, causa mancanza di attrezzatura adeguata, posso solo immaginare. Poi la microfonicità... Insomma non c'era niente da guadagnare rispetto al pilotaggio del finale tramite "pre passivo" (potenziometro e basta).
Questo nel linestage "attivo", nel semplice CF che ho prototipato (anche per questo schemi nel mio sito) non c'era poi così tanto rumore in più, ma comunque c'era.
Quindi la mia domanda è: sbaglio io o ipotizzando (cosa non del tutto scontata) uno stadio d'uscita del lettore CD ben fatto e un finale a valvole (col solito ingresso da 100-500k e 10/20pF, sensibilità 0.775Vrms) un pre linea è PERFETTAMENTE INUTILE?
Queste considerazioni, infatti, mi hanno portato ad eliminare la sezione linea dal pre che sto costruendo, rendendola "passiva" appunto.
Non scarto però la possibilità di "inserirmi" con segnale della linea nel CF dopo gli stadi RIAA, per valutare le differenze soniche tra pre a CF e pre passivo.
C'è da dire anche un'altra cosa. Prima, pensavo che con un grosso budget, la voglia di fare un pre linea no compromise (triodi DHT, alimentazione regolata a tubi, trasfi interstadio, componentistica di un certo livello) c'era, pensando che comunque lavorando col meno di compromessi possibili qualche parametro della semplice connessione diretta CD-finale potesse essere migliorabile, ma... adesso pensandoci meglio, non capisco IN COSA posso migliorare l'interfacciamento in questione, a mio parere quasi esente da difetti (SE ripeto SE ipotizziamo uno stadio d'uscita ben fatto sul lettore CD).
Che forse lo stadio linea abbia senso appunto perchè gli stadi d'uscita dei lettori CD son fatti male? Io ho sentito che la mia scheda audio del pc gode di benefici passando nel CF prima di pilotare il finale a stato solido nell'impianto del pc, ma il lettore CD (NAD514 per essere precisi) non ne beneficia, acquista solo rumore di fondo (e a quel punto, tutti i discorsi sulla gamma dinamica del digitale ad alta risoluzione vanno a farsi friggere).
Opinioni?
Saluti termoionici



Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org