Storia di una guerra persa in partenza.
COMUNICATO N.°1: venerdì 23 novembre 2007, alle ore 21.15, truppe di terra e di cielo della legazione Torinese di Afdt (quelle di mare costeggiavano al largo della Puglia) hanno invaso la fortificazione di Torino di VideoHiFiShop.
Il mio occhietto furbetto da minuscolo imprenditore, di quelli che si sbattono per arrivare a fine mese, ha per prima cosa apprezzato la pensata. Un ottimo esempio di quelle idee che mi piacerebbe spesso avere, e purtroppo sono così rare.
Lungo Dora Pietro Colletta 113/8. Di notte parcheggio infinito, zona tranquilla, assolutamente tranquilla, nessun vicino che possa protestare. Pochissimi costi fissi, fino ad ora aperto solo su appuntamento, d' ora in poi qualche ora alla settimana. Due serate al mese, in comodi orari serali.
Lungo Dora Pietro Colletta 113/8. Dove andiamo? Dove siamo stati? Presso la showroom di Aliante, http://www.aliante.com/aliante_hifi/ali ... ?setstyle= o presso la rivista/negozio http://www.videohifishop.com/chisiamo.php ? In fondo non è importante; Silvio, il cavaliere, la nostra guida, ci ha abituato a ben altre condivisioni di risorse, mezzi ed obiettivi. Un' iniziativa quindi perfetta per la nuova realtà, dove il rosso non è piu' rosso ed il bianco un poco di grigio lo porta impresso. Lasciamoci indietro scenari di fantascienza, incubi da cattocomunisti mestruati in cui i controllori controllavano, i recensori recensivano, i commercianti commerciavano e chi giocava a fare lo scienzato non faceva il produttore o l' importatore o il markettaro nelle terre di Albione.
Nel corridoio di ingresso ci accoglie la produzione Aliante, di proprio marchio e per conto altrui. f**a ( in italiano: pofferbacco) quanto sono bravi con il legno. Una gioia per i miei occhi che sanno apprezzare le cose belle, ma soprattutto quelle fatte con amore e passione. Complimenti. Alla faccia di cantinari, artigiani, dilettanti e dopolavoristi, cinesi e guru. Un mio sincero complimento all' eccellenza industriale.
Nel corridoio di ingresso ci accoglie anche Roberto; nel corso dell' incontro parlerà di ''noi di Aliante'' e quindi presumo che sia un uomo di Aliante. Un altro sincero complimento alla Aliante; non solo lavorano in maniera eccellente ma hanno collaboratori di eccellente qualità. Dovrà suddividersi fra le otto-dieci persone a rotazione presenti, ma ci ha fatto sentire al centro della sua attenzione. Non ci ha chiesto di prostarci davanti all' icona del Bebo,non ci ha chiesto di deridere la concorrenza, non ha deriso la concorrenza -anzi non ha parlato assolutamente degli altri-, non ci ha chiesto nè prima nè dopo se volevamo comperare qualche cosa, non ci ha indirizzato nè allontanato da nulla. Assolutamente perfetto; molti negozianti dovrebbero andare a lezione da Aliante ( o era VideoHiFiShop?).
Dopo la presentazione e qualche piacevole chiacchera, siamo entrati nella sala di ascolto. Che è quella visibile sul sito del negozio, ovviamente. Sarà un 60-80 mq, comunque è grande. Moquette in terra, tendone pesante su tutta una parete, quattro enormi pannelli agli angoli (circa 1,5mx 3m) di un assorbente spugnoso, a grana grossa, abbastanza rigido. In alto, una grata incastrata nel controsoffitto per circa il 60% dell' area, qualche marginale movimento del controsoffitto. Un paio di quadri senza vetro alle spalle degli ascoltatori e poco altro. Apparentemente l' ampio ambiente realizza un buon controllo dei bassi, mai esagerati, che vengono riprodotti. Sempre apparentemente, ai miei occhi innocenti ed inesperti, potrebbero mancare elementi di diffrazione dei suoni piu' acuti. Un' acustica quindi completamente diversa da quella che si potrà avere in casa, dove la norma è invece uno scarso controllo dei bassi ed una notevole diffrazione ed assorbimento delle frequenze piu' alte. Una condizione sostanzialmente simile ad altre sale di venditori, già sentite o viste in fotografia. Mi aspetto quindi una resa brilante in gamma media e medio alta; scelta fatta per colpire l' emozione dell' ascoltatore, o fatta perchè timbricamente piu' corretta o fatta perchè ancora l' iniziativa è in progress????? Chiedo anche un vostro parere.
Quando siamo entrati suonava il sistema completo ( 7+ con il sub); esattamente lo stesso suono e la stessa impressione avuta al TAV da me e PG: niente male, un bel suono maschio dopo tanti plin plin. Sospendiamo l' ascolto per un buon caffè (a cui non sò mai dire di no) e proposta di dolcino e spumantino.
Rientriamo in saletta ed il fantastico Roberto si fa dare un nostro CD, da provare con le sole 7+, senza sub. Gli rifilo il solito Ayub Ogada, Roberto si informa se il volume di ascolto è di mio gusto, lo faccio ritoccare senza esagerazioni per un minimo di rispetto degli altri e parte a suonare l' africano. Bellissimo suono, emozionante. 699 euro sono troppi, sono pochi, suona come un diffusore che costa il doppio o che vale la metà? Lascio ad altri queste valutazioni, in fondo l'animo dell' autocostruttore prevale; poi sono sordo e la musica non mi interessa granchè. Ottima ricostruzione della scena, la registrazione però aiuta: tuttavia visualizzo quello che mi aspetterei di sentire dal vero. Non in un teatro o in un concerto, ma al crocicchio di un mercato in Kenia o nel polveroso slargo di un villaggio. Strumenti e voci sono lì, ben sparsi, ad un apparente distanza di 5-6 metri, come ipotizzo che dovrei trovarmeli in Kenia. Ottimi pizzicati degli strumenti ad arco, percussioni secche e ben controllate, voci molto convincenti per quel che posso fantasticare sulla vera voce di Ogada e partner. Emozionante, veramente emozionante.Spostandosi di 1,5 m a dx o di 1,5 a sx la magia resta sostanzialmente inalterata. La faccio breve: primo brano perfetto,altri mettono altri CD, secondo brano ottimo... quinto brano fastidioso. Notevole fatica di ascolto. Troppo aperti e presenti i medi alti. I miei vicini di destra e sinistra condividono lo stesso parere. Sarà la griglia della 7+, sarà il filtro, sarà il tweeter? O sarà l' ambiente? Non penso che in Aliante siano ciula; o hanno pensato il diffusore per un ambiente diverso, piu' assorbente sul lato acuti, o hanno pensato ad un diffusore per stupire in fase di scelta. Sarebbe da provare in casa, merita di essere provato in casa da parte di chi pensa all' acquisto e non all' autocostruzione. Magari un leggero velo acrilico sul tweeter aiuterebbe?
Esaurita comunque con piacere la 7+, con notevole piacere complessivo, si passa alla 7. Bene, sono 399 euro buttati. Un disastro totale. Andrea, timidamente prova due suoi CD: il primo regge 20 secondi, l' altro dopo 30 lo togliamo: troppo imbarazzante. Con Ogada, la sola musica iniziale è mediocre ma si può ascoltare; appena inizia la voce, l' imbarazzo sale. Sono pochi 399 eur o sono tanti, parlando di oggetti comperati nuovi, si trova di meglio? Non lo sò, non ho esperienza: mi chiedo solo da dove siano nati gli entusiastici commenti letti su questo diffusore. Nè servi , nè padroni: bella utopia; triste fine quella degli imperi quando l' imperatore si circonda di soli nani e ballerine, lasciando i soldati alle periferie.
Poi si torna al sistema 7+ con sub, ascoltato abbastanza a lungo. La gamma bassa, piu' estesa, maschera la fatica di ascolto, ma a mio avviso (modesto) è un poco troppo eccessiva: non è un problema di sbrodolamento o di controllo del woofer, a me è parso semplicemente ad un livello SPL un poco troppo elevato.
Dimenticavo: come sorgente un CD con stadio di uscita a valvole, o così mi è parso di leggere sul frontalino. Produttore Cayn o Cayenne o un nome del genere. Amplificazione: un enorme oggetto, presumo a s.s., marchiato Chateram Audio o qualche cosa del genere; non ne so nulla, ne' nulla ho chiesto.Presumo che fosse in grado di fornire correnti e tensioni tali da far espledere molti diffusori. Cavi enormi, a cui meno potevo essere interessato: con il loro diametro avrebbero quasi potuto inguainare le piccole 7+.
In conclusione: dovessi comperare dei diffusori, terrei in seria considerazione (molto seria) le 7+; le proverei però in un ambiente domestico per vedere se è risolvibile (come penso) il problema della fatica di ascolto. Le 7 non le penserei neppure come reggilibri in una mensola. Sub o non sub? Parere personale: non sub; detto da un fanatico delle percussioni sembra blasfemo, ma in questi mesi di tentativi di servile imitazione qualche cosa ho imparato. Da provare comunque, le 7+.
Esaurite le s*****ate, veniamo alla cosa piu' seria: perchè ho scritto che la guerra è persa in partenza? Parlo per me, come sempre. Contro un ambiente da 60-80 mq, ragionevolmente trattato, non c'è storia: i nostri salottini, soggiorni, studioli, uffici trasformati, camere da letto, 'saloni' non reggono alcun confronto. Parlo per mio ambiente, ma anche per quella che è stata la mia esperienza di ascolto degli impianti di amici. Senza offesa. Forse l' ambiente di VideoHiFi Shop potrebbe essere migliorato (forse sì, forse no, ma non è importante), lo potremmo riempire di feltri - coriandoli- pannelli- diffrattori-cavi -cavetti- filtri ecc. Forse questi accorgimenti lo potrebbero migliorare o forse no, magari le 7+ avrebbero smorzato l' eccessiva enfatizzazione delle medio alte o forse no. Ma rimane il fatto che un locale da 60-80 mq, con possibilità di fare tutto cio' che si ritiene piu' adatto vince, stravince, vincerà sempre contro i normali ambienti di ascolto domestico frutto di mille compromessi. E non vince ai punti o per un 'episodio'. Appurato questo, a me non resta che giocare; almeno con la consapevolezza che mi rimane solo il gioco o, meglio, la curiosità intellettuale di apprendere le regole. Senza scomodare l' abusata formula 1, parcheggiata o meno in garage che sia, difficile è cavare il sangue da una rapa: il tentativo può essere stimolante, ma l' illusione non deve condizionarci. Giustamente il sommo Penasa suggeriva ogni tanto di fare un giro di ascolti seri dei prodotti commerciali ben installati; raccomandazione interessante.
Ciao Mauro
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Concordo in pieno con l'ultima parte.
Ambiente, posizionamento e diffusori fanno la differenza e segnano profondamente il suono di un impianto.
ho messo tutti e tre i fattori insieme perchè alla fine sono fortemente legati, anche se con un ambiente grande è più facile adattare/trovare/posizionare il diffusore giusto.
marzio
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Se con 10 milioni di transistor non riesci a fare tutto sei un p**la!
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ho messo tutti e tre i fattori insieme perchè alla fine sono fortemente legati, anche se con un ambiente grande è più facile adattare/trovare/posizionare il diffusore giusto.
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So di non sapere. Socrate
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Vorrei aggiungere le mie impressioni a quelle di Mauro. Sono rimasto veramente colpito dall’accoglienza da parte di Roberto e dall’ambiente tranquillo che si è creato, sembrava veramente di essere a casa di Roberto e non in uno showroom. (Anche ricordando le pessime esperienze in alcuni negozi torinesi.) A me le Caterham 7+ col sub non sono forse piaciute molto (bassi slabbrati ?). Tenete conto che faccio il confronto a memoria con i miei dipoli che bassi ne hanno pochi, ma forse piu’ definiti. Le 7 non mi sono piaciute, le voci non erano granchè. Viceversa le 7+ suonavano bene e colpivano subito per la grande differenza (in meglio) rispetto alle 7. Dopo tre pezzi di De Andrè comunque c’era un po' di fatica di ascolto (dovuta all’ambiente?). Comunque ottime casse, ben estese, anche pensando alle dimensioni minome e al mini woofer impiegato.
Erano esposte staticamente varie altre casse Aliante e anche Aurum Cantus (cinesi?); al confronto visivo stravincevano le Aliante, ho trovato le Aurum Cantus un po’ pacchiane.
Mi piacerebbe molto ascoltare le Aliante, soprattutto le One Zeta e le Apertura, delle strane casse francesi con una finitura fantastica, che da autocostruttore posso solamente sognare.
Grazie a Mauro per avermi portato allo showroom, è stato molto interessante, fosse stato per me, in lungodora colletta non sarei mai arrivato (sono proprio un bugianen, nel senso peggiore del termine).
Riguardo agli amplificatori e lettori CD utilizzati non so dire nulla, se non che l’amplificatore colpiva per le dimensioni veramente massicce.
Ciao, Andrea
Ps: i mie cd inascoltabili erano Repeater dei Fugazi (disco rumorosetto e registrazione normale, che visti i minidiffusori mi aspettavo non suonasse troppo bene, ed in effetti…) e Ocean Songs dei Dirty Tree, (dico molto piu’ tranquillo che a me piace molto, vi sono solo tre strumenti, batteria violino e chitarra; stranamente riesco ad ascoltarlo decentemente solo a casa mia, probabilmente è l’autoconvinzione).
Erano esposte staticamente varie altre casse Aliante e anche Aurum Cantus (cinesi?); al confronto visivo stravincevano le Aliante, ho trovato le Aurum Cantus un po’ pacchiane.
Mi piacerebbe molto ascoltare le Aliante, soprattutto le One Zeta e le Apertura, delle strane casse francesi con una finitura fantastica, che da autocostruttore posso solamente sognare.
Grazie a Mauro per avermi portato allo showroom, è stato molto interessante, fosse stato per me, in lungodora colletta non sarei mai arrivato (sono proprio un bugianen, nel senso peggiore del termine).
Riguardo agli amplificatori e lettori CD utilizzati non so dire nulla, se non che l’amplificatore colpiva per le dimensioni veramente massicce.
Ciao, Andrea
Ps: i mie cd inascoltabili erano Repeater dei Fugazi (disco rumorosetto e registrazione normale, che visti i minidiffusori mi aspettavo non suonasse troppo bene, ed in effetti…) e Ocean Songs dei Dirty Tree, (dico molto piu’ tranquillo che a me piace molto, vi sono solo tre strumenti, batteria violino e chitarra; stranamente riesco ad ascoltarlo decentemente solo a casa mia, probabilmente è l’autoconvinzione).
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