L'abitudine a pensare ai diodi al silicio per il raddrizzamento, per i queli il grosso problema è proprio la corrente di picco non ripetitiva di surge, mi ha portato fuori strada. Riguardando alcuni appunti di Callegari, in effetti, il problema per i diodi a vuoto è proprio la Ipks a regime. Mi spiace per l'abbaglio.I parametri di cui tiene conto PSU sono quelli inseriti nel suo databse, rectifiers.txt, ovvero:
Name Type DRes Vlaw Vfac Vpiv Ipks Ipkr
quindi PSU non può in nessun modo valutare direttamente la massima C all' ingresso del filtro .
Per quanto riguarda la massima C, (andando a memoria, e potrei quindi sbagliare) non è legata alla carica iniziale del C ( che con raddrizzatori a tubi è relativamente lenta ) quanto ai picchi di corrente durante il periodo di conduzione dei diodi: tanto maggiore è C, tanto minore è il periodo di conduzione e per conseguenza sarà tanto piu' alta la corrente di picco.
La verifica che PSU fa (utilizzando Ipks ) è proprio questa. Nei PSu a tubi, la non bassa resistenza dell' avvolgimento secondario e la resistenza del tubo tendono a limitare la massima corrente di picco.
Mauro
Quanto alla fase di start up, neppure questa è da sottovalutare. Anche nel Radiotron se ne parla. Resta però il fatto che la massima correnete ammissibile di solito è 2/3volte la Ipks.
Detto questo, resta il fatto che il parametro sul quale risulta più facile agire è proprio il primo condensatore di filtro. Modificare le caratteristiche del trasformatore o cambiare diodo a vuoto mi pare poco pratico...
Nel caso in questione passando da 10uF a 47uF la corrente di picco viene superata. Chioaramente bisogna valutare la resistenza effettiva degli avvolgimenti del trasformatore che influenza proprio i picchi ripetitivi.
Io non volevo dire che non si può utilizzare, solo che bisogna valutare bene se potrebbero insorgere problemi.
Viste poi le due celle seguenti, non mi aspetterei grossi cambiamenti.
Marco