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gluca
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Messaggio da gluca »

Volevo solo dire che ho cambiato il C di accoppiamento di 6.8uF MKP della obbligato con un bulgarissimo 6uF in carta olio arrivato poco prima delle vacanze di Natale.

:D

So happy!

Ora temo meno gli stadi SE. Non mi piace molto che l'amp sia sensibile ad alcuni componenti ... ma qualunque fosse la topologia probabilmente lo sarebbe ugualmente.

Next step sarà togliere la 801A (horribile dictu) e metterci una 6H30pi caricata con una EF184 ... speriamo bene. Giusto per curiosità per un pò di tempo e per vedere come va ... sto mettendo insieme l'altro amp tutto in SE.

Ciao
Gianluca (comprate bulgaro)

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Olimpia
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Messaggio da Olimpia »

Allora i vostri commenti? Insomma! Non si fa così!!!!

Ciao
Gianluca
Caro Gianluca,
non mi piace criticare il lavoro altrui, preferisco dirti come la vedo io.
La 801 é una grandissima valvola ma, secondo me, si esprime al massimo solo in PP.
Inoltre, avendo i filamento in Tungsteno Toriato, sonicamente mal si sposa con il filamento ad ossidi della 2A3.
Io sostiuirei la 801 con una 26 che pilota direttamente una 45, ottenendo un tre stadi tutto DHT dalle grandi potenzialità sonore.
Inoltre il valore del primo condensatore dopo la GZ34 lo aumenterei fino a 47uF.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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gluca
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Messaggio da gluca »

Thanks.

Si la 801A è molto bella ed anche io farei tutto in PP. Ho un bel LL1660PP che potrei usare all'uopo: dovrebbe andare ancora bene per caricare le 801A ma forse bisogna ragionarci un pò intorno.

Avevo in effetti già considerato la 26 ...

... ma è un periodo che voglio provare a fare un SE (ho preso un pò di coraggio) ... tengo la 801A così com'è, cofinguro l'autoinduttanza come step-up e ci metto dietro una singola 813 (a triodo) caricata con un trafo SE da 10k. Proverò poi a fare lo stadio di uscita in parafeed. PSU da modificare naturalmente.

Non capisco il consiglio del primo C dopo la GZ34. Quali vantaggi avrei ad aumentarlo? Anzi ...


Ciao
Gianluca

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Messaggio da vexator »

Non capisco il consiglio del primo C dopo la GZ34. Quali vantaggi avrei ad aumentarlo? Anzi ...
io uso la 5U4GB EH, ho messo un 47uF... ma ronza un po' (orecchio sul cono: 90dB eff.... con i FE87E non si sente proprio)
...aumentando la capacità, a parte che il ronzo sparisce, ho notato un "rilassamento" del suono... ("rilassamento": quello che più si addice alla mia sensazione).

ho provato anche 200uF: il trafo scalda un po' di più (45 gradi misurati), dalle simulazioni si evince che non siamo ancora all'esplosione :D


Giovanni

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Giovanni De Filippo

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Messaggio da Giaime »

Ciao Giovanni,

occhio che la 5U4GB è data per massimo 40uF come C subito dopo di essa. Valori superiori portano ad un'usura precoce e alla possibilità di archi quando il tubo è ancora freddo.

La GZ34 invece è data per 60uF.

Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Messaggio da plovati »

Riprendo da un post precedente (http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=128) la seguente affermazione:
Il problema delle valvole rettificatrici, ma anche dei diodi seppure in misura praticamente minore, non è la capacità di ingresso ma la corrente ripetitiva di picco che sono chiamate a fornire.
Questa dipende dalla impedenza (resistenza DC + induttanza leakage e fili collegamento) del trasformatore di alimentazione.

Puoi fare delle simulazioni con PSU Designer scaricabile da Duncanamps e vedere quali sono i picchi con la tua situazione. Per ragioni pratiche la capacità di ingresso non puo' essere troppo diversa da valori simili, ma solo come conseguenza, non causa primaria.
Non esiste una capacità massima delle raddrizzatrici esattamente come non esiste un carico ideale per le valvole finali. Ci sono ragioni di picchi di corrente nel primo caso e di potenza e distorsione nel secondo. Continuare a parlare di capacità o impedenza di carico associate ad una certa valvola è fuorviante.


_________
Piergiorgio
_________
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Messaggio da titano »

Giaime ha perfettamente ragione, in caso di raddrizzamento con diodi a vuoto è necessario valutare sempre la corrente di surge per evitare di esaurire precocemente il tubo.

Si chf, tempo fà, è stata pubblicata una serie di articoli redatti da Callegari riguardo le problematiche in questione, con tanto di diagrammi di Shade.

Nella nostra biblioteca troverai molto materiale interessante a riguardo, a partire dal Radiotron.

Quanto alla questione Tungsteno Toriato VS filamento ad ossidi, mi piacerebbe sentire qualche informazione in più a riguardo. La trovo, francamente, una questione di lana caprina. Posso capire che esistono combinazioni infelici e che le caratteristiche di alcuni componenti mal si sposino con quelle di alcuni altri, ma dire che il problema è la tecnologia produttiva dei filamenti, mi pare un po' avventato.
Se cosi fosse 845 e 211 dovrebbero essere impossibili da pilotare e suonare sempre e comunque male...

Le 26 sono molto interessanti, mi piacerbbe farci un pre. Dove si trovano questi dinosauri?

Marco
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Messaggio da gluca »

E come si potrebbe dire il contrario. Giustissimo e calzante ... tant'è che PSU di Duncan ti dice che hai superato la max corrente non la max C.

Inoltre, spero di non sbagliare, un C maggiore a valle della rettificatrice richiede più corrente al trafo stressando sia la valvola che il trafo stesso che magari va in saturazione

Ciao

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Messaggio da vexator »

Ciao Giovanni,

occhio che la 5U4GB è data per massimo 40uF come C subito dopo di essa. Valori superiori portano ad un'usura precoce e alla possibilità di archi quando il tubo è ancora freddo.

La GZ34 invece è data per 60uF.

Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Originally posted by Giaime - 11/01/2006 :  12:06:38
ma con 47uF ronza...

un mio vecchio ampli, usava la stessa raddrizzatrice, con 200uF, ha oltre 5 anni sulle spalle e ancora campa
probabilmente in questo condizioni dimezzi la vita della valvola, ma quante ore sono garantite normalmente?

Giovanni

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Messaggio da titano »

Quindi...con 47uF hai ronzio, con 200uF no..francamente mi pare una strana faccenda. Apri un nuovo 3D se vuoi, evitiamo di uscire troppo del seminato...


Marco
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Messaggio da Olimpia »

Non capisco il consiglio del primo C dopo la GZ34. Quali vantaggi avrei ad aumentarlo? Anzi ...

Ciao
Gianluca
Minor ripple sull'anodica, molto importante con tubi DHT. ;)

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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Messaggio da vexator »

aggiungo un'altra cosa:

il problema dei condensatori è la corrente iniziale necessaria alla carica, cioè per passare da 0 volt a X volt.
quando sono carichi la corrente (necessaria al condensatore per rimanere carico) cala notevolmente e dipende essenzialmente dal carico.

c'è anche da aggiungere che quando il condensatore è scarico la raddrizzatrice è anche spenta (e quindi fredda), quindi c'è anche da considerare il transitorio d'accensione che "aiuta" la carica del cond... in pratica come se la valvola gli fornisse piano, piano la corrente (quindi durante l'accensione non ci sono picchi di corrente)



Giovanni

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Messaggio da Olimpia »

Quanto alla questione Tungsteno Toriato VS filamento ad ossidi, mi piacerebbe sentire qualche informazione in più a riguardo. La trovo, francamente, una questione di lana caprina. Posso capire che esistono combinazioni infelici e che le caratteristiche di alcuni componenti mal si sposino con quelle di alcuni altri, ma dire che il problema è la tecnologia produttiva dei filamenti, mi pare un po' avventato.
Se cosi fosse 845 e 211 dovrebbero essere impossibili da pilotare e suonare sempre e comunque male...

Marco
Caro Marco,
in un tubo DHT l'influenza sonica del filamento é molto grande.
A grandi linee tutti i tubi con filamenti in tungsteno toriato hanno delle caratteristiche soniche comuni ed i vecchi maestri consigliavano di "assecondare" questa cosa evitando di "mischiare" ossidi con tungsteno.
Io mi attengo a questi vecchi consigli e mi trovo bene, ovviamente nessuno vieta di fare diversamente e sicuramente non ci sono problemi tecnici.
E' solo una questione "filosofica"... :)

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
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Messaggio da Giaime »

Giustissimo quello che avete detto, il problema è la corrente massima e lo stress sul TA e sul tubo, non il valore del C dopo la rettificatrice. Questo valore max specificato sui datasheet, è appunto una "rule of thumb".

Questo però è errato:
c'è anche da aggiungere che quando il condensatore è scarico la raddrizzatrice è anche spenta (e quindi fredda), quindi c'è anche da considerare il transitorio d'accensione che "aiuta" la carica del cond... in pratica come se la valvola gli fornisse piano, piano la corrente (quindi durante l'accensione non ci sono picchi di corrente)

Originally posted by vexator - 11/01/2006 : 12:42:38
Sbagliato: c'è un fortissimo rischio che si verifichi una scarica tra catodo e anodo della rettificatrice quando il catodo è freddo e il C scarico. La valvola fornisce sì piano piano la corrente, ma quanto è totalmente fredda è esposta al rischio di scariche. E' una delle principali cause di morte dei tubi rettificatori...

Sul discorso dei 200uF ma è da 5 anni che lo usi, francamente non saprei dirti: può essere un tubo particolarmente robusto :D Io la prova ce l'ho fatta, e ho distrutto una vecchia GZ34 Philips con soli 160uF dopo di lei... corto anodo-catodo. In linea di massima, se vuoi puoi superare il limite, ma è buona regola mettere una R da 100-200ohm in serie alla rettificatrice. Ciò però porta ad un drammatico incremento dell'impedenza della PSU, e ciò in genere è male... a questo punto mi chiedo: visto che in certe realizzazioni i soldi si sprecano ;) , non si fa prima a metterci un 10uF non elettrolitico dopo il tubo, un'induttanza e poi DOPO l'induttanza metterci tutti i kilofarad che volete? :D

Saluti termoionici
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Messaggio da gluca »

Nel dubbio sul prox amp userò la 801A a guidare la 813 ... per la mia piccola esperienza con questo amp posso dire che

1) passando da driver tipo la 6H30/ECC99/6N6 alla 801A è migliorata la definizione del suono soprattutto ai medio/alti. Attenzione il paragone ha grossi limiti: ho cambiato la valvola, la topologia è passata da PP ad SE, l'accoppiamento da trafo IT a autotrafo parafeed in Ni, si è aggiunto un C. Tant'è.

2) La stanza è tutta più luminosa 8)

Ciao
Gianluca

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Messaggio da titano »

Come ho già avuto modo di dire, il problema è la corrente di surge iniziale.
Come giustamente fa notare Giovanni il problema si ha solo durante lo start up e non in regime dinamico (in pratica parliamo di una Ia di picco e non di una Idc). L'eccessiva emissione iniziale da parte del catodo o del filamento porta i tubi ad esaurirsi precocemente anche se la Idc in uscita è inferiore a quella massima consentita.
Un trucchetto che dovrebbe funzionare bene è quello di usare una resistenza serie tra raddrizzatore e primo condensatore di filtro, bypassato con un certo ritardo da un relè.
In questo modo la carica avviene più lentamente ma a regime impedenza dell'alimentatore e regolazione non dovrebbero peggiorare.

Quanto al consiglio di Silvano, nel caso dell'alimentatore in questione, da una veloce simulazione con psu designer, con 47uF la corrente di picco di 0.75A verrebbe superata.
Francamente, viste del due celle LC in uscita, non vedo come un cambiamento del primo condensatore di filtro possa migliorare in modo apprezzabile il già irrisorio ripple in uscita.

X Silvano...grazie per la precisazione riguardo ai filamenti ;)

Marco
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Messaggio da vexator »

siamo ot?... spero di no

comunque,

credo che la gz34 sia più delicata della 5u4gb perchè dopo questa ho anche messo un bel parallelo di due 330uF...

non ho capito coma si fa a creare l'arco


Giovanni

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Messaggio da MBaudino »

I parametri di cui tiene conto PSU sono quelli inseriti nel suo databse, rectifiers.txt, ovvero:
Name Type DRes Vlaw Vfac Vpiv Ipks Ipkr
quindi PSU non può in nessun modo valutare direttamente la massima C all' ingresso del filtro .
Per quanto riguarda la massima C, (andando a memoria, e potrei quindi sbagliare) non è legata alla carica iniziale del C ( che con raddrizzatori a tubi è relativamente lenta ) quanto ai picchi di corrente durante il periodo di conduzione dei diodi: tanto maggiore è C, tanto minore è il periodo di conduzione e per conseguenza sarà tanto piu' alta la corrente di picco.
La verifica che PSU fa (utilizzando Ipks ) è proprio questa. Nei PSu a tubi, la non bassa resistenza dell' avvolgimento secondario e la resistenza del tubo tendono a limitare la massima corrente di picco.
Mauro
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Messaggio da vexator »

Per quanto riguarda la massima C, (andando a memoria, e potrei quindi sbagliare) non è legata alla carica iniziale del C ( che con raddrizzatori a tubi è relativamente lenta ) quanto ai picchi di corrente durante il periodo di conduzione dei diodi: tanto maggiore è C, tanto minore è il periodo di conduzione e per conseguenza sarà tanto piu' alta la corrente di picco.
se non ci metti nessun carico, puoi anche metterci 8GF (ok, ho esagerato!) dopo la raddrizzatrice (a regime), perchè nel condensatore non circola corrente (a regime)... i picchi di corrente sono dovuti al carico che scarica il condensatore e l'alimentatore lo deve ricaricare (tenendo presente l'andamento sinusoidale)



Giovanni

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Quanto al consiglio di Silvano, nel caso dell'alimentatore in questione, da una veloce simulazione con psu designer, con 47uF la corrente di picco di 0.75A verrebbe superata.
Francamente, viste del due celle LC in uscita, non vedo come un cambiamento del primo condensatore di filtro possa migliorare in modo apprezzabile il già irrisorio ripple in uscita.
Il valore del primo condensatore é, secondo me, fondamentale per l'efficienza di raddrizzamento, la riduzione del ripple e la corretta costante di tempo. ;)
Inoltre, secondo la mia esperienza e la vecchia documentazione in mio possesso, la GZ34, in questo circuito, non ha problemi con 47uF.
X Silvano...grazie per la precisazione riguardo ai filamenti ;)

Marco
Prego, sono io a ringraziarvi per avermi permesso di scrivere su questo bellissimo Forum. :)

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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