Beh visto che mi sono già bruciato gli Alphataurus nel post d'apertura, parliamo un po' dei...
Museo Rosenbach
Probabilmente il disco che mi ha fatto innamorare del genere. Già, perchè di "disco" si parla, e non di gruppo: essendo i Museo Rosenbach nati e disciolti rapidissimamente, lasciando ai posteri questo capolavoro, nel 1972-73. Parlo ovviamente di Zarathustra: un lungo album denso di riferimenti classici e tastiere, nella più pura tradizione progressive italiana.
Certo non si può dire che i Museo arrivino per primi, c'è chi li accavalla tra il momento della "novità" e quello degli epigoni del genere: molti problemi ebbe all'uscita il disco a causa delle loro presunte idee di destra, cosa che all'epoca rese non facile la diffusione della loro musica tra i ragazzi.
Sicuramente uno dei simboli del progressive rock sinfonico italiano, personalmente lo considero forse il più grande
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org