NON INVARIANZA
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Apro questo nuovo 3d per cercare di proporre e raccogliere qualche parere su questa famigerata NON INVARIANZA
che sembra essere diventata tanto di moda nelle recenti discussioni.
Direi che possiamo premettere intanto che:
Ogni sistema fisico reale (cioè non ideale), intendendo il sistema come: un fenomeno causa (o ingresso),
un fenomeno effetto (o uscita) ed un insieme di elementi che li correlano,
non è generalmente LINEARE, non è generalmente INVARIANTE, è generalmente CAUSALE.
Causa di NON iNVARIANZA sono ad esempio tutte le forme di disturbo, aleatorie o meno, che intervengono
in maniera additiva, moltiplicativa, non lineare, a modificare l'effetto in maniera non dipendente
esclusivamente dalla causa IN SENSO STRETTO.
Il solo fatto che esistono fonti di rumore o disturbo, fa si che un sistema non sia più INVARIANTE.
Molti sistemi reali però, sono molto ben approssimati da modelli di tipo INVARIANTE, più, eventualmente,
una qualche sorgente di rumore ADDITIVO.
Se poi la dinamica dell'effetto (uscita) dipendente dalla causa (ingresso), è DOMINANTE rispetto a quella
dipendente dal rumore, il sistema viene considerato praticamente INVARIANTE.
In questo caso il criterio ed i parametri secondo i quali viene definito questo "DOMINANTE" costituiscono
la discriminante fondamentale.
Alcuni sistemi reali non possono essere utilmente approssimati con modelli INVARIANTI.
Possiamo ora considerare il sistema fisico composto da una catena di riproduzione sonora che lavora
in un ambiente chiuso, oppure da parti di questa.
Il sistema completo include nell'accezione più generale tutti gli elementi fisici che formano l'ambiente,
gli elementi strutturali dell'ambiente stesso e quelli esterni ad esso collegati.
Se includiamo nel sistema gli organi di percezione dell'ascoltatore nonchè gli organi ed i processi di
elaborazione della percezione sonora, allora semplicemente il sistema non è più un sistema fisico in senso
stretto.
Non ha più un significato rigoroso parlare di linearità o invarianza quando l'effetto è la sensazione
sonora elaborata dal cervello umano.
Poichè però è anche (e soprattutto) questo che ci interessa, cerchiamo di estendere il concetto di sistema
in maniera da includere anche questi importanti elementi.
Se facciamo questa generalizzazione, allora vediamo che sicuramente ne gli organi ne i processi di percezione ed elaborazione sonora sono approssimabili con modelli LINEARI o INVARIANTI.
Questo fatto ha conseguenze importantissime che è assolutamente fondamentale tener presente ed investigare ed
in questo senso i recenti "clamori" attorno alla non invarianza sono assolutamente giustificati.
Mi si permetta tuttavia di dire che il problema è noto ...da tempo!
Quello che tuttavia è importante sottolineare è che questo elemento è stato sicuramente un pò troppo trascurato
nel definire le linee e gli orientamenti per la progettazione dei sistemi di riproduzione ed in questo senso
- torno a dire - ben venga che se ne parli con la giusta enfasi.
L'importatnte però - come al solito - è che se ne parli in termini tecnicamente e concettualmente precisi e
corretti!
Per esempio, secondo me, se togliamo dal sistema l'ascoltatore e consideriamo come effetto il campo
delle onde acustiche in uno o più punti dello spazio, il sistema torna ad essere strettamente fisico e
dovrebbe essere ben approssimato da un modello INVARIANTE, giusto?
No perchè leggendo quà e là per i fora si trova scritto di tutto, di parti invarianti e parti non invarianti,
che la parte invariante per alcuni sembrerebbe arrivare solo fino alla membrana degli altoparlanti o cose del genere,
mentre il resto della propagazione acustica sarebbe - chissa perchè - NON INVARIANTE... mah...!
Allo stesso modo, ritengo che abbiano poca attinenza i paragoni che spesso trovo proposti, con sistemi
STRETTAMENTE FISICI e NON INVARIANTI, come quelli legati alla propagazione delle onde elettromegnetiche
in un collegamento radio-mobile (ma anche fisso) satellitare o terrestre...
Bene, ora che ho lanciato il sasso spero in numerosi vostri commenti e contributi!
Ciao.
Davide
che sembra essere diventata tanto di moda nelle recenti discussioni.
Direi che possiamo premettere intanto che:
Ogni sistema fisico reale (cioè non ideale), intendendo il sistema come: un fenomeno causa (o ingresso),
un fenomeno effetto (o uscita) ed un insieme di elementi che li correlano,
non è generalmente LINEARE, non è generalmente INVARIANTE, è generalmente CAUSALE.
Causa di NON iNVARIANZA sono ad esempio tutte le forme di disturbo, aleatorie o meno, che intervengono
in maniera additiva, moltiplicativa, non lineare, a modificare l'effetto in maniera non dipendente
esclusivamente dalla causa IN SENSO STRETTO.
Il solo fatto che esistono fonti di rumore o disturbo, fa si che un sistema non sia più INVARIANTE.
Molti sistemi reali però, sono molto ben approssimati da modelli di tipo INVARIANTE, più, eventualmente,
una qualche sorgente di rumore ADDITIVO.
Se poi la dinamica dell'effetto (uscita) dipendente dalla causa (ingresso), è DOMINANTE rispetto a quella
dipendente dal rumore, il sistema viene considerato praticamente INVARIANTE.
In questo caso il criterio ed i parametri secondo i quali viene definito questo "DOMINANTE" costituiscono
la discriminante fondamentale.
Alcuni sistemi reali non possono essere utilmente approssimati con modelli INVARIANTI.
Possiamo ora considerare il sistema fisico composto da una catena di riproduzione sonora che lavora
in un ambiente chiuso, oppure da parti di questa.
Il sistema completo include nell'accezione più generale tutti gli elementi fisici che formano l'ambiente,
gli elementi strutturali dell'ambiente stesso e quelli esterni ad esso collegati.
Se includiamo nel sistema gli organi di percezione dell'ascoltatore nonchè gli organi ed i processi di
elaborazione della percezione sonora, allora semplicemente il sistema non è più un sistema fisico in senso
stretto.
Non ha più un significato rigoroso parlare di linearità o invarianza quando l'effetto è la sensazione
sonora elaborata dal cervello umano.
Poichè però è anche (e soprattutto) questo che ci interessa, cerchiamo di estendere il concetto di sistema
in maniera da includere anche questi importanti elementi.
Se facciamo questa generalizzazione, allora vediamo che sicuramente ne gli organi ne i processi di percezione ed elaborazione sonora sono approssimabili con modelli LINEARI o INVARIANTI.
Questo fatto ha conseguenze importantissime che è assolutamente fondamentale tener presente ed investigare ed
in questo senso i recenti "clamori" attorno alla non invarianza sono assolutamente giustificati.
Mi si permetta tuttavia di dire che il problema è noto ...da tempo!
Quello che tuttavia è importante sottolineare è che questo elemento è stato sicuramente un pò troppo trascurato
nel definire le linee e gli orientamenti per la progettazione dei sistemi di riproduzione ed in questo senso
- torno a dire - ben venga che se ne parli con la giusta enfasi.
L'importatnte però - come al solito - è che se ne parli in termini tecnicamente e concettualmente precisi e
corretti!
Per esempio, secondo me, se togliamo dal sistema l'ascoltatore e consideriamo come effetto il campo
delle onde acustiche in uno o più punti dello spazio, il sistema torna ad essere strettamente fisico e
dovrebbe essere ben approssimato da un modello INVARIANTE, giusto?
No perchè leggendo quà e là per i fora si trova scritto di tutto, di parti invarianti e parti non invarianti,
che la parte invariante per alcuni sembrerebbe arrivare solo fino alla membrana degli altoparlanti o cose del genere,
mentre il resto della propagazione acustica sarebbe - chissa perchè - NON INVARIANTE... mah...!
Allo stesso modo, ritengo che abbiano poca attinenza i paragoni che spesso trovo proposti, con sistemi
STRETTAMENTE FISICI e NON INVARIANTI, come quelli legati alla propagazione delle onde elettromegnetiche
in un collegamento radio-mobile (ma anche fisso) satellitare o terrestre...
Bene, ora che ho lanciato il sasso spero in numerosi vostri commenti e contributi!
Ciao.
Davide
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Scusa Davide se mi permetto, ma prima di intervenire con clamore sull'argomento, non sarebbe stato meglio leggersi i thread precedenti, dove veniva evidenziato come questo problema -in campo audio- fosse già stato sollevato da Richard Heyser nel 1974, con conseguente divulgazione e volgarizzazione di queste acquisizioni teoriche da parte della rivista Suono (nel 1977 o nel 1978 ) ?Mi si permetta tuttavia di dire che il problema è noto ...da tempo!
All'epoca la rivista Suono veniva tirata in 120.000 copie, se ricordo bene e aveva qualche centinaio di migliaia di lettori mensili; non si può proprio dire che la cosa fosse caduta sotto silenzio.

(che le conseguenze non ne siano state tratte, beh, questo è un altro paio di maniche...).
Scusa, non è per polemica, ma sono proprio curioso: cosa ti dà questa sicurezza. Lavori in questo campo ? (se è così la cosa ovviamente mi interessa, perchè il tuo parere potrebbe aiutarmi a risolvere "qualche problemino")Allo stesso modo, ritengo che abbiano poca attinenza i paragoni che spesso trovo proposti, con sistemi
STRETTAMENTE FISICI e NON INVARIANTI, come quelli legati alla propagazione delle onde elettromegnetiche
in un collegamento radio-mobile (ma anche fisso) satellitare o terrestre...
Lasciamo pure perdere le "tonnellate" di pagine web che potrei linkarti riguardo questo argomento, perchè il web è tutto fuorchè scientifico e spesso è autoreferente.
Io potrei dimostrarti il contrario con dati sperimentali alla mano e ti assicuro che quando devi controllare semoventi alti 32 metri e del peso di svariate tonnellate, il fatto di lavorare in ambiente invariante o non invariante fà la sua bella differenza !

Cordialmente.
Paolo Caviglia
- Giaime
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Se n'è già parlato qui:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2016
forse non è il caso di disperdere i contributi.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2016
forse non è il caso di disperdere i contributi.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Giaime Ugliano
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Innanzitutto grazie a Giaime e Paolo per i primi contributi.
Per Giaime:
Il 3d che hai linkato lo conoscevo e lo avevo già letto, ma in quella sede si parlava delle teorie di Russo in generale ed in alcuni post si accennava anche alla non invarianza.
In questa sede la mia intenzione era quella di concentrare il discorso sul concetto di invarianza/non invarianza (che non è una teoria di Russo...) applicato ai sistemi di riproduzione; concetto che recentemente trovo spesso richiamato in varie discussioni (per merito probabilmente di Russo...), in alcuni casi in maniera a mio avviso poco chiara e corretta.
Per Paolo:
Non ho ben compreso il senso del tuo intervento sul quale peraltro contavo in quanto sei una delle persone che più spesso ha toccato l'argomento in varie discussioni precedenti.
Non sono certo io uno di quelli che interviene con clamore sulla questione, finora ho letto sui fora diverse cose al riguardo e non sono quasi mai intervenuto nel merito. Ora, poichè le cose lette in molti casi mi sembravano poco chiare ed in alcuni casi inesatte, ho pensato che poteva essere interessante sviscerare un po la questione, soprattutto per capire se le inesattezze da me ravvisate potevano essere frutto di una mia cattiva interpretazione.
Io sinceramente nel '77 non compravo SUONO
, ne sento la necessità di andarmi a rileggere gli arretrati, tuttavia quanto tu dici è appunto una conferma che l'argomento è tutto meno che nuovo.
Forse non sono stato sufficientemente chiaro, il mio discorso, fino alla prima frase da te quotata, era ancora al livello delle premesse.
Il nocciolo del discorso viene subito dopo e cioè: ma se tolgo l' ascoltatore dal sistema, tutto il resto voi lo considerate essenzialmente INVARIANTE o NON INVARIANTE?
No perchè magari per me (o per te) puo essere scontato, ma ti assicuro che in giro ho letto varie interpretazioni.
Anche riguardo alla tua risposta alla seconda frase quotata (e ti confesso che quando l'ho scritta avevo in mente proprio i tuoi interventi
), non ho capito di che cosa mi chiedi se sono sicuro...
Forse anche in questo caso non mi sono spiegato bene:
Io so benissimo e non metto assolutamente in dubbio il fatto che alcuni sistemi RIGOROSAMENTE FISICI come quelli che coinvolgono la propagazione di onde elettromagnetiche in un canale radio sono NON INVARIANTI. Su questo sono daccordo con te ( e se proprio lo vuoi sapere, si, mi "guadagno il pane" avendo a che fare con problemi elettromegnetici, ma questo non aggiunge ne toglie nulla ai discorsi che qui affrontiamo
).
Quello che trovo, permettimi, un pò fuorviante è il portare a paragone la non invarianza di questi sistemi, con quella di un sistema (in generale non strettamente fisico) di riproduzione sonora.
Un tale paragone potrebbe indurre a pensare, per esempio, che il sistema di riproduzione sonora possa essere essenzialmente NON INVARIANTE, anche quando viene considerato come sistema FISICO in SENSO STRETTO, cioè senza l'ascoltatore......!
(scusa la... complicazione)
Ciao.
Davide
Per Giaime:
Il 3d che hai linkato lo conoscevo e lo avevo già letto, ma in quella sede si parlava delle teorie di Russo in generale ed in alcuni post si accennava anche alla non invarianza.
In questa sede la mia intenzione era quella di concentrare il discorso sul concetto di invarianza/non invarianza (che non è una teoria di Russo...) applicato ai sistemi di riproduzione; concetto che recentemente trovo spesso richiamato in varie discussioni (per merito probabilmente di Russo...), in alcuni casi in maniera a mio avviso poco chiara e corretta.
Per Paolo:
Non ho ben compreso il senso del tuo intervento sul quale peraltro contavo in quanto sei una delle persone che più spesso ha toccato l'argomento in varie discussioni precedenti.
Non sono certo io uno di quelli che interviene con clamore sulla questione, finora ho letto sui fora diverse cose al riguardo e non sono quasi mai intervenuto nel merito. Ora, poichè le cose lette in molti casi mi sembravano poco chiare ed in alcuni casi inesatte, ho pensato che poteva essere interessante sviscerare un po la questione, soprattutto per capire se le inesattezze da me ravvisate potevano essere frutto di una mia cattiva interpretazione.
Io sinceramente nel '77 non compravo SUONO

Forse non sono stato sufficientemente chiaro, il mio discorso, fino alla prima frase da te quotata, era ancora al livello delle premesse.
Il nocciolo del discorso viene subito dopo e cioè: ma se tolgo l' ascoltatore dal sistema, tutto il resto voi lo considerate essenzialmente INVARIANTE o NON INVARIANTE?
No perchè magari per me (o per te) puo essere scontato, ma ti assicuro che in giro ho letto varie interpretazioni.
Anche riguardo alla tua risposta alla seconda frase quotata (e ti confesso che quando l'ho scritta avevo in mente proprio i tuoi interventi

Forse anche in questo caso non mi sono spiegato bene:
Io so benissimo e non metto assolutamente in dubbio il fatto che alcuni sistemi RIGOROSAMENTE FISICI come quelli che coinvolgono la propagazione di onde elettromagnetiche in un canale radio sono NON INVARIANTI. Su questo sono daccordo con te ( e se proprio lo vuoi sapere, si, mi "guadagno il pane" avendo a che fare con problemi elettromegnetici, ma questo non aggiunge ne toglie nulla ai discorsi che qui affrontiamo

Quello che trovo, permettimi, un pò fuorviante è il portare a paragone la non invarianza di questi sistemi, con quella di un sistema (in generale non strettamente fisico) di riproduzione sonora.
Un tale paragone potrebbe indurre a pensare, per esempio, che il sistema di riproduzione sonora possa essere essenzialmente NON INVARIANTE, anche quando viene considerato come sistema FISICO in SENSO STRETTO, cioè senza l'ascoltatore......!

Ciao.
Davide
- nullo
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Questa è una proposizione chiave!Se poi la dinamica dell'effetto (uscita) dipendente dalla causa (ingresso), è DOMINANTE rispetto a quella
dipendente dal rumore, il sistema viene considerato praticamente INVARIANTE.
In questo caso il criterio ed i parametri secondo i quali viene definito questo "DOMINANTE" costituiscono
la discriminante fondamentale.
Secondo me, esiste un grosso problema (questo anche quando si parla di misure). Il fatto che esista una parte predominante (in senso quantitativo) che si possa ascrivere alle invarianti, ha fatto credere di potersi dimenticare dell'effetto della parte invariante ( la parte quantitativamente minore).
Se la scelta è fatta per poter agire semplificando in ambiti di studio o di progetto, la cosa può essere comunque sensata.
Ma se passiamo dal concetto di quantita, al concetto di qualità, ecco spuntare un cervello che analizza e dice la sua su parametri che chi ragiona SOLO quantitativamente, non concepisce neanche.
Quindi bisogna capire quali siano i disturbi che creano il problema, per potere agire su di loro, e se siamo impossibilitati a farlo nel particolare, bisognerà agire ad ampio spettro.
Rimangono da analizzare anche le aspettative (di cui si è già parlato), una mente che si indirizza su alcuni particolari e si lascia sedurre dagli stessi vedrà cose che gli altri non vedono, e gli attribuirà un alto valore come significato. Difficile lasciar fuori l'ascoltatore.
Ciao, Roberto
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2152
Davide si è ASSISO!
Davide....e poi?
Possibile che uno che si cimenta con certi concetti si firmi solo Davide?
Ora regola lui il traffico e chiarisce concetti e spolvera cognizioni.......e magari bacchetta!
Lucida e rimette tutto in bell'ordine!
Dice alcune cose corrette ed altre approssimate, molto approssimate o errate.
Aspettiamo di vedere il proseguo, per ora mi sembra di poter dire che se scende dallo scranno dove si è ASSISO fa del bene a se stesso.....ed agli altri!
Aria RAREFATTA provoca affanno!
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la vita è letteratura, qualche volta diventa fumetto.
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lorenzo russo - moss
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Registrato: 15/01/07 06:17
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Inviato: Mar Feb 27, 20076:23 am Oggetto:
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Salve Ing. Russo,
piacere, mi chiamo Davide Maiarelli.
Innanzitutto la ringrazio per aver letto il thread da me aperto sul forum di AudioFaidate.
E'comprensibile il fatto che Lei preferisca affrontare l'argomento in questa sede piuttosto che in altra e quindi non ho difficoltà a risponderle intervenendo nel suo interessante forum, al quale peraltro sono iscritto già da un po di tempo.
Gli interventi che faccio nei forum, per i quali considero in genere appropriato un tono informale ed amichevole, preferisco firmarli sempre con il solo nome, ma non certo per voler nascondere la mia identità! Daltronde basta aprire il mio profilo personale (in tutti i forum al quale sono registrato) per trovare nome, cognome e tutte le info.
Non vedo poi perchè uno debba firmarsi diversamente a seconda dei concetti che affronta; io sono abituato a valutare i concetti per il loro contenuto, non per chi li ha espressi (se mai faccio il contrario, cioè posso valutare alcuni aspetti della persona in base ai concetti che esprime), ma questa è una mia opinione.
Mi dispiace che lei abbia interpretato il mio atteggiamento come di colui che è salito in cattedra per spiegare. Le assicuro che non era e non è questa la mia intenzione, anzi...
Tengo inoltre a precisare che non ho intenzione di bacchettare nessuno, nè daltronde mi sento bacchettato quando qualcuno dovesse indicarmi un eventuale errore nei miei convincimenti o nei miei atteggiamenti.
La mia disamina iniziale nel post al quale fa riferimento, voleva essere soltanto un tentativo di riorganizzare le idee (le mie innanzitutto!) sui concetti di invarianza/non invarianza applicati ai "nostri" contesti, con il minimo di rigore ragionevolmente consentito dalla circostanza (e dalle mie capacità). Idee che credevo di avere abbastanza chiare e che mi avevano fatto sorgere dei dubbi in merito alla chiarezza ed alla correttezza di certe affermazioni (per quello che ho letto non sue, tengo a precisare) viste di recente nei forum sull'argomento.
Insomma, o la mia comprensione dei concetti è corretta, e quindi le suddette affermazioni risultavano quanto meno poco chiare, oppure -viceversa - le cose non stanno precisamente come pensavo io.
C'è una terza possibilità, a dire il vero, e cioè che la mia comprensione sia corretta e che io abbia mal interpretato le affermazioni lette.
Per tutti questi motivi, ho deciso di aprire sul forum la discussione dedicata alla non invarianza, allo scopo di raccoglire i vari punti di vista e cercare possibilmente di chiarire i dubbi miei e di chi ne avesse in merito.
In quest'ottica sono ben lieto che lei abbia letto il mio thread e sia intervenuto. Sarei ancora più contento se lei volesse proseguire la discussione, anche qui sul suo forum, in quanto considero i suoi contributi sicuramente fra i più utili ed interessanti, essendo - se ho ben capito - il concetto di non invarianza uno dei cardini fondamentali della sua "filosofia" di progetto.
Se lo ritiene opportuno, le sarei grato se potesse indicarmi innanzitutto quali sono le cose approssimate e le cose errate nei concetti da me espressi, sarebbe per me un buon punto di partenza.
In ogni caso spero di essere riuscito a convincerla che non mi sono..."assiso" nè ho intenzione di "assiedermi" su nessuno scranno!
La saluto cordialmente.
Davide
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Possibile che uno che si cimenta con certi concetti si firmi solo Davide?
Ora regola lui il traffico e chiarisce concetti e spolvera cognizioni.......e magari bacchetta!
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Dice alcune cose corrette ed altre approssimate, molto approssimate o errate.
Aspettiamo di vedere il proseguo, per ora mi sembra di poter dire che se scende dallo scranno dove si è ASSISO fa del bene a se stesso.....ed agli altri!
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piacere, mi chiamo Davide Maiarelli.
Innanzitutto la ringrazio per aver letto il thread da me aperto sul forum di AudioFaidate.
E'comprensibile il fatto che Lei preferisca affrontare l'argomento in questa sede piuttosto che in altra e quindi non ho difficoltà a risponderle intervenendo nel suo interessante forum, al quale peraltro sono iscritto già da un po di tempo.
Gli interventi che faccio nei forum, per i quali considero in genere appropriato un tono informale ed amichevole, preferisco firmarli sempre con il solo nome, ma non certo per voler nascondere la mia identità! Daltronde basta aprire il mio profilo personale (in tutti i forum al quale sono registrato) per trovare nome, cognome e tutte le info.
Non vedo poi perchè uno debba firmarsi diversamente a seconda dei concetti che affronta; io sono abituato a valutare i concetti per il loro contenuto, non per chi li ha espressi (se mai faccio il contrario, cioè posso valutare alcuni aspetti della persona in base ai concetti che esprime), ma questa è una mia opinione.
Mi dispiace che lei abbia interpretato il mio atteggiamento come di colui che è salito in cattedra per spiegare. Le assicuro che non era e non è questa la mia intenzione, anzi...
Tengo inoltre a precisare che non ho intenzione di bacchettare nessuno, nè daltronde mi sento bacchettato quando qualcuno dovesse indicarmi un eventuale errore nei miei convincimenti o nei miei atteggiamenti.
La mia disamina iniziale nel post al quale fa riferimento, voleva essere soltanto un tentativo di riorganizzare le idee (le mie innanzitutto!) sui concetti di invarianza/non invarianza applicati ai "nostri" contesti, con il minimo di rigore ragionevolmente consentito dalla circostanza (e dalle mie capacità). Idee che credevo di avere abbastanza chiare e che mi avevano fatto sorgere dei dubbi in merito alla chiarezza ed alla correttezza di certe affermazioni (per quello che ho letto non sue, tengo a precisare) viste di recente nei forum sull'argomento.
Insomma, o la mia comprensione dei concetti è corretta, e quindi le suddette affermazioni risultavano quanto meno poco chiare, oppure -viceversa - le cose non stanno precisamente come pensavo io.
C'è una terza possibilità, a dire il vero, e cioè che la mia comprensione sia corretta e che io abbia mal interpretato le affermazioni lette.
Per tutti questi motivi, ho deciso di aprire sul forum la discussione dedicata alla non invarianza, allo scopo di raccoglire i vari punti di vista e cercare possibilmente di chiarire i dubbi miei e di chi ne avesse in merito.
In quest'ottica sono ben lieto che lei abbia letto il mio thread e sia intervenuto. Sarei ancora più contento se lei volesse proseguire la discussione, anche qui sul suo forum, in quanto considero i suoi contributi sicuramente fra i più utili ed interessanti, essendo - se ho ben capito - il concetto di non invarianza uno dei cardini fondamentali della sua "filosofia" di progetto.
Se lo ritiene opportuno, le sarei grato se potesse indicarmi innanzitutto quali sono le cose approssimate e le cose errate nei concetti da me espressi, sarebbe per me un buon punto di partenza.
In ogni caso spero di essere riuscito a convincerla che non mi sono..."assiso" nè ho intenzione di "assiedermi" su nessuno scranno!
La saluto cordialmente.
Davide
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E gli rispondi pure? fai il suo gioco. Mah, ciascuno è libero di comportarsi come gli pare, almeno quando è educato e rispettoso come Davide.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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Eh, ognuno ha le proprie opinioni...E gli rispondi pure? fai il suo gioco. Mah, ciascuno è libero di comportarsi come gli pare, almeno quando è educato e rispettoso come Davide
Originariamente inviato da Giaime - 27/02/2007 : 18:41:26
...in ogni caso, sono piuttosto curioso di vedere una eventuale risposta di Russo: in genere non presta a trattazioni ad personam, ma si limita a suggerimenti ed indicazioni se non, quando non è in buona vena, ad allusioni.
--- --- ---
Ciao, Luca
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Ciao, Luca
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Beh, quando vengo chiamato in causa, se posso e se lo ritengo opportuno, cerco di rispondere; a Russo come a chiunque altro.E gli rispondi pure? fai il suo gioco. Mah, ciascuno è libero di comportarsi come gli pare, almeno quando è educato e rispettoso come Davide.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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Originally posted by Giaime - 27/02/2007 : 18:41:26
In genere non parto dal presupposto che il mio interlocutore stia facendo un "suo gioco", poi se invece è cosi si vedrà, ma sinceramente... non riesco a capire quale sarebbe il "gioco"...
A parte tutto ciò il parere di Russo in merito all'argomento mi interessa molto e daltronde posso pure comprendere che uno che ha un forum suo preferisca rispondere su quello.....
Comunque, a parte Russo, c'è qualcuno che ravvisa qualcosa di errato nei pochi concetti espressi nel post di apertura?
Avete dei commenti/contributi/opinioni in merito a quanto da me scritto?
Ciao
Davide
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L'assiso è stato irretito?..conquistato?...o ha qualche subdola intenzione....
Ovviamente scherzo Davide
Un vero piacere vedere che si può ancora parlare normalmente, con grande vantaggio per chi segue la vostra chiaccherata con interesse :p
Ciao, Roberto
Ovviamente scherzo Davide


Un vero piacere vedere che si può ancora parlare normalmente, con grande vantaggio per chi segue la vostra chiaccherata con interesse :p
Ciao, Roberto
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
- Luc1gnol0
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Per ora non sembrerebbe, almeno a leggere lo scambio tra lo "sfinito" e l'"assiso"...conquistato?
Originariamente inviato da nullo - 02/03/2007 : 23:21:53
In ogni caso, per me sarebbe molto bello se Paolo Caviglia, dico Paolo ma potrei dire Russo (solo che sarebbe assai più difficile), mettesse(ro) da parte per un momento la maieutica socratica perché, come dice Russo, ci vogliono solide basi anche per lasciarsi illuminare dalle suggestioni e dagli indizi (Russo credo lo dica per discutere con compiutezza i fondamenti della nuova scienza). Suggestioni, Russo, qui sta per suggerimento (3° significato, De Mauro)
Per esempio, se Paolo Caviglia volesse spiegare il paragone iniziale con i semoventi da 36 tonnellate in relazione all'invarianza o alla non invarianza dell'ambiente in cui operano, io lo gradirei molto.
Per ora l'unica cosa che mi pare di aver intuito è che non si potrebbe fare il gioco di astrarre il soggetto dal campo non invariante per rendere lo "spazio" *nuovamente* invariante. Ma è una debole, labile intuizione, probabilmente fallace.
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Ciao, Luca
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Salve a tutti,
Lo spazio dedicato alla riproduzione rimane comunque non invariante, poichè è un sistema che comprende un ambiente "acustico", come tale ha si una risposta forzata, ma anche un'evoluzione libera.
Praticamente è un sistema con MEMORIA: ed è questo che genera gli "errori di ampiezza infinita", ovvero la presenza e persistenza di segnali "vecchi" quando non ci dovrebbero essere (come spiegava Paolo in altro thread).
Almeno da come la vedo io, con tutti i suoi problemi di soggettività della percezione, il "soggetto" forse potrebbe essere la parte più invariante: anche se bisogna dire che il soggetto probabilmente condiziona la sua percezione ad una memoria a lungo termine influenzata da, come si diceva appunto, dalle informazioni sonore della "stanza" in cui ascolta, ovvero che tipo di riverberi presenta.
Ed è forse lì il problema, se ho capito bene: il confronto tra due memorie incoerenti.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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Non credo, sono piuttosto fresco dall'esame di SistemiComunque, a parte Russo, c'è qualcuno che ravvisa qualcosa di errato nei pochi concetti espressi nel post di apertura?
Originally posted by Davide - 27/02/2007 : 20:36:40

Tanto per beccarmi di nuovo insulti, ti rispondo: secondo me, assolutamente no.Per ora l'unica cosa che mi pare di aver intuito è che non si potrebbe fare il gioco di astrarre il soggetto dal campo non invariante per rendere lo "spazio" *nuovamente* invariante. Ma è una debole, labile intuizione, probabilmente fallace.
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Ciao, Luca
Originally posted by Luc1gnol0 - 03/03/2007 : 00:11:34
Lo spazio dedicato alla riproduzione rimane comunque non invariante, poichè è un sistema che comprende un ambiente "acustico", come tale ha si una risposta forzata, ma anche un'evoluzione libera.
Praticamente è un sistema con MEMORIA: ed è questo che genera gli "errori di ampiezza infinita", ovvero la presenza e persistenza di segnali "vecchi" quando non ci dovrebbero essere (come spiegava Paolo in altro thread).
Almeno da come la vedo io, con tutti i suoi problemi di soggettività della percezione, il "soggetto" forse potrebbe essere la parte più invariante: anche se bisogna dire che il soggetto probabilmente condiziona la sua percezione ad una memoria a lungo termine influenzata da, come si diceva appunto, dalle informazioni sonore della "stanza" in cui ascolta, ovvero che tipo di riverberi presenta.
Ed è forse lì il problema, se ho capito bene: il confronto tra due memorie incoerenti.
Saluti termoionici
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Una memoria potrebbe anche essere una linea di ritardo no? Perché pare che un certo "problema" su cui sto lavorando (che non nomino per non urtare le anime sensibili...) consista proprio nel fatto che, all'interno di un unico sistema, viaggino, a velocità differenti (acustica da una parte ed elettrica dall'altra) due rappresentazioni dello stesso segnale (all'origine) che si combinano lungo il percorso in modi continuamente diversi, come una sorta di interfereza delle due fenditure in versione acustica anziché ottica.Ed è forse lì il problema, se ho capito bene: il confronto tra due memorie incoerenti.
Se ho detto castronerie chiedo clemenza...
Ciao
Piercarlo
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Più che altro giocavo sull'ambiguità dei termini: se la "memoria" dell'ambiente d'ascolto alle onde sonore può essere vista come una linea di ritardo (io direi.... tante linee di ritardo in parallelo, ciascuna con un diverso tempo caratteristico), la nostra "memoria" ha un nome ben preciso e non credo sia rappresentabile come linea di ritardo (tranne nei libri di Joyce)Una memoria potrebbe anche essere una linea di ritardo no?
Originally posted by Piercarlo - 03/03/2007 : 12:22:38


Saluti termoionici
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Nessuna delle tre, Roberto... (la terza men che meno...).L'assiso è stato irretito?..conquistato?...o ha qualche subdola intenzione....
Ovviamente scherzo Davide![]()
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Un vero piacere vedere che si può ancora parlare normalmente, con grande vantaggio per chi segue la vostra chiaccherata con interesse :p
Ciao, Roberto
Originally posted by nullo - 02/03/2007 : 23:21:53
Sto semplicemente cercando di conoscere e capire meglio le idee di Russo che come ho gia detto mi sembrano per molti aspetti assolutamente interessanti.
Sul discorso della non invarianza, Lorenzo ha fugato le mie "preoccupazioni", chiarendo appunto che - per come intende lui - questa la fa l'essere umano. Non è poco, secondo me, visto che nonostante gli ulteriori chiarimenti miei e di Russo, pare che ci sia qualcuno nel forum che non ha ancora capito.....! (...Giaime, il tuo ultimo intervento mi sembra contenga qualche contraddizione...).
Se ti riferisci al relativamente lungo periodo di "silenzio" dopo l'ultimo post, direi che l'aggettivo giusto è "indaffarato", o meglio "incasinato" (in altre questioni ovviamente), ma conto di riprendere presto il discorso con Lorenzo (sfinimenti permettendo...



Ciao e grazie dell'interessamento!
Davide
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E se il "soggetto" nell'"ambiente" fosse, anziché un "essere umano", un sistema di ripresa in qualsivoglia modo concepito, microfonico ad es.?Sul discorso della non invarianza, Lorenzo ha fugato le mie "preoccupazioni", chiarendo appunto che - per come intende lui - questa la fa l'essere umano
Originariamente inviato da Davide - 06/03/2007 : 11:26:10
Una delle cose che Russo sostiene con più vigore è la necessità di "sradicare" il "comune" ragionare (?) "in frequenza"... ma, per certi versi, è quasi come cercare di convincere un ipovedente dicendogli semplicemente (fino allo sfinimento!): tu ci vedi (bene)!

Lo dico pensando anche a quei pochi accenni che ho letto, da parte di Russo, su nuove ricerche/approcci nel campo della ripresa/incisione di "suoni musicali".
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Ciao, Luca
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Perchè, siamo a lezione? Non andiamo avanti finchè anche l'ultima ruota del carro non ha capito?Non è poco, secondo me, visto che nonostante gli ulteriori chiarimenti miei e di Russo, pare che ci sia qualcuno nel forum che non ha ancora capito.....! (...Giaime, il tuo ultimo intervento mi sembra contenga qualche contraddizione...).
Originally posted by Davide - 06/03/2007 : 11:26:10

Gente, se fossi privo di contraddizioni probabilmente non sarei qui, sarei nell'alto dei cieli, uno e trino. Si discute, suvvia: il punto è la discussione, non la cattedratica accettazione.
Saluti termoionici
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..io aspetto Davide!quote:L'assiso è stato irretito?..conquistato?...o ha qualche subdola intenzione....
Ovviamente scherzo Davide
Un vero piacere vedere che si può ancora parlare normalmente, con grande vantaggio per chi segue la vostra chiaccherata con interesse
Ciao, Roberto
Originally posted by nullo - 02/03/2007 : 23:21:53
Nessuna delle tre, Roberto... (la terza men che meno...).
Sto semplicemente cercando di conoscere e capire meglio le idee di Russo che come ho gia detto mi sembrano per molti aspetti assolutamente interessanti.
Sul discorso della non invarianza, Lorenzo ha fugato le mie "preoccupazioni", chiarendo appunto che - per come intende lui - questa la fa l'essere umano. Non è poco, secondo me, visto che nonostante gli ulteriori chiarimenti miei e di Russo, pare che ci sia qualcuno nel forum che non ha ancora capito.....! (...Giaime, il tuo ultimo intervento mi sembra contenga qualche contraddizione...).
Se ti riferisci al relativamente lungo periodo di "silenzio" dopo l'ultimo post, direi che l'aggettivo giusto è "indaffarato", o meglio "incasinato" (in altre questioni ovviamente), ma conto di riprendere presto il discorso con Lorenzo (sfinimenti permettendo...).
Ciao e grazie dell'interessamento!
Davide
Ribadisco l'ovviamente scherzo

...non cè fretta Davide, anzi direi che la fretta è il nemico da combattere in questo caso, più lasci decantare, più grande si fa il baratro fra il vecchio ed il nuovo.....
Una cosa, hai già provato a mettere in atto alcuni dei tanti suggerimenti di Lorenzo? Oppure sei solo interessato ad una analisi teorica per ora?
Accorgimenti del genere possono dare una spinta incisiva, alla comprensione della portata che potrà avere un approccio decisamente più confacente alla nostra natura.
Continuare a fare valutazioni con misure "precise" che prescindono da questo, per accordare poi ad orecchio, tutta una sequela di parametri è semplicemente assurdo.
Occorrerebbe un metodo....... esiste un metodo?
Qualcuno dice dice sì.
Ciao, Roberto
PS per tutti!
Pongo una domanda a cui mi piacerebbe corrispondesse una risposta possibilmente univoca, cos'è che determina la timbrica di uno strumento?
Dopodichè, mi piacerebbe sapere cosa determina la cosidetta timbrica di un sistema di riproduzione invece?
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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