5Z3P non collegata.

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pro61
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Re: 5Z3P non collegata.

Messaggio da pro61 »

UnixMan ha scritto: 07 nov 2025, 17:00 Comunque, argomenta: "dicono" non significa nulla. Quali sono gli argomenti portati a sostegno dell'una e dell'altra tesi?

Nota che "ultralineare" era (e resta) una "buzzword" del marketing dei tempi. Nella realtà, si tratta di una via di mezzo tra il funzionamento a Pentodo (che permette di ottenere la massima efficienza e potenza ottenibili da un dato tubo, al prezzo della massima distorsione ed impedenza di uscita) e quello a (pseudo-)Triodo (che permette di ottenere la minima distorsione e la minima impedenza di uscita, al prezzo di minore efficienza e potenza di uscita). Quale sia il motivo per cui tale configurazione dovrebbe essere più o meno vantaggiosa in PP rispetto al SE mi sfugge.
Intanto ti ringrazio per le risposte.
Onestamente fino a un mese fa non sapevo manco cosa significasse "amplificatore ultralineare", quindi ricercando in rete ho trovato questo articolo
https://www.sb-lab.eu/category/letture-tecniche/page/2/ verso i due terzi della pagina, che parlava di questa cosa e il tizio mi dava l'impressione di essere abbastanza preparato. Poi se ha scritto una sbronzata, io ne ho scritte due, ma chiedevo solo perchè se effettivamente fosse così, gli amplificatori SE cosiddetti ultralineari, dovrebbero essere tutti una schifezza.
Nel caso volessi provare la configurazione a pseudotriodo, basta che stacco il filo che viene dall'alimentatore dalla G2 isolandolo, e la collego direttamente all'anodo con un resistore, che sarà lo stesso che inserirò sul piedino della G2, o c'è altro da fare?
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Re: 5Z3P non collegata.

Messaggio da UnixMan »

pro61 ha scritto: 07 nov 2025, 20:49 Nel caso volessi provare la configurazione a pseudotriodo, basta che stacco il filo che viene dall'alimentatore dalla G2 isolandolo, e la collego direttamente all'anodo con un resistore, che sarà lo stesso che inserirò sul piedino della G2, o c'è altro da fare?
Ni. In primo luogo devi verificare che la tensione di alimentazione anodica sia inferiore alla max tensione tollerata dalla g2, altrimenti non si può fare. In secondo luogo, poiché nelle due configurazioni cambiano curve ed impedenza interna del tubo, verosimilmente l'impedenza di carico anodico, cioè l'impedenza riflessa al primario del TU non sarà quella più adatta ad una connessione a triodo. Però, se la prima condizione è verificata, nulla vieta di provare.

Per altro, una connessione a pseudo-triodo più corretta andrebbe realizzata impostando una tensione di polarizzazione DC della g2 più bassa di quella anodica (in pratica, oltre al resistore tra g2 ed anodo ci andrebbe una stringa di Zener by-passati da condensatori.

Stessa cosa in realtà andrebbe fatta anche per l'ultralineare (in questo caso con gli Zener andrebbero tra la presa sul TU e la g2).
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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