come è difficile, il nostro Hobby....
- riccardo
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Mi arriva una lettera, ve la voglio far leggere, tanto per capire come sia difficile, tanto difficile, usare la propria convinzione soggettiva, per mettere a punto sistemi audio, o semplicemente per giudicare come questi suonino, PRIMA ancora di sostenere qualunque cotraddittorio:
--------------------------------------
Sabato siamo stati con XXXX da due ragazzi che hanno fatto un impianto
da zero.
Degli elettronici no-compromise, che si sono costruiti tutto da soli.
50 W biamplificati, giradischi, filtri di rete da tutte le parti,
diffusori a resto quadratico alle pareti,
tetto trattato con stoffa sempre a resto quadratico, cilindri
dell'acustica applicata ovunque, casse "tra le 5 migliori del
mondo"
Insomma si presentava mica male................
Una tragedia.
Scena zero, anche spostandosi con la testa e il corpo intorno allo
"sweet spot" ovvero non c'era il punto preciso di
ascolto, linea di
basso incomprensibile, acuti tshtshtsh tipo autoradio da coatto.
Io non sapevo che dire, perche' uno dei due e' una brava
persona
ragionevole ccon cui si parla, ma l'altro era pazzesco.
Ho detto che non ero abituato a dei bassi cosi' profondio e che mi
confondevano, per vedere la reazione che è stata
"Per forza, si vede che non hai un impianto "analaogico
no-compromise"!!!
Poi ragionavano di buio della musica, di scena, di apertura, gli
spinotti son troppo scuri e bischerate del genere.
Ma come fai, XXXX, a relazionarti con tipi del genere, che mi pare
siano la maggioranza?
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Simpatico, no?
Saluti
R.R.
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Sabato siamo stati con XXXX da due ragazzi che hanno fatto un impianto
da zero.
Degli elettronici no-compromise, che si sono costruiti tutto da soli.
50 W biamplificati, giradischi, filtri di rete da tutte le parti,
diffusori a resto quadratico alle pareti,
tetto trattato con stoffa sempre a resto quadratico, cilindri
dell'acustica applicata ovunque, casse "tra le 5 migliori del
mondo"
Insomma si presentava mica male................
Una tragedia.
Scena zero, anche spostandosi con la testa e il corpo intorno allo
"sweet spot" ovvero non c'era il punto preciso di
ascolto, linea di
basso incomprensibile, acuti tshtshtsh tipo autoradio da coatto.
Io non sapevo che dire, perche' uno dei due e' una brava
persona
ragionevole ccon cui si parla, ma l'altro era pazzesco.
Ho detto che non ero abituato a dei bassi cosi' profondio e che mi
confondevano, per vedere la reazione che è stata
"Per forza, si vede che non hai un impianto "analaogico
no-compromise"!!!
Poi ragionavano di buio della musica, di scena, di apertura, gli
spinotti son troppo scuri e bischerate del genere.
Ma come fai, XXXX, a relazionarti con tipi del genere, che mi pare
siano la maggioranza?
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Simpatico, no?
Saluti
R.R.
Riccardo
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l'hobby non è difficile, è facilissimo, quello che è difficile è far capire che il "riferimento" è uno solo, la musica dal vivo.Mi arriva una lettera, ve la voglio far leggere, tanto per capire come sia difficile, tanto difficile, usare la propria convinzione soggettiva, per mettere a punto sistemi audio, o semplicemente per giudicare come questi suonino, PRIMA ancora di sostenere qualunque cotraddittorio:
Simpatico, no?
Saluti
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Originariamente inviato da riccardo - 14/11/2006 : 11:44:20
Quanti dei ragazzi di cui sopra sono stati a un concerto di musica classica?
Ok, non tutti hanno un auditorium sotto casa, ma non è difficile trovare iniziative valide ovunque.
Per chi è in zona Milano, un biglietto domenicale all'auditorium di Milano costa veramente poco, e una "seduta di ascolto" di quell'ambiente può sollevare molti veli...
Recentemente ho avuto modo di "capire" che spesso vengono date colpe inesistenti ai supporti (CD) mentre la maggior parte delle volte sono i sistemi di riproduzione che non funzionano... Un impianto che io reputo "serio" è quello che "digerisce" di tutto senza fare preferenze, se si hanno problemi (gravi, intendo, non eventuali caratterizzazioni che ci sono sempre) in genere c'è qualcosa che non va
Filippo
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Caro Filippo,
li puoi mandare anche al Metropolitan o alla Scala ma se per loro il mezzo è più importante del fine, allora non c'è verso di capirsi (specialmente dopo aver speso un mucchio di soldi).
Se ci metti che i più imbecilli sono anche i più convinti (e di questo ne sono convinto )
..........
E' molta la gente che ho mandato a cxxxxxxx negli anni e non sento affatto la loro mancanza.....anzi è stata una liberazione da un mucchio di cacchiate sparate perchè lette su qualche rivista X Y Z o su qualche forum senza aver mai verificato quel che dicevano.
Saluti:
Francesco
li puoi mandare anche al Metropolitan o alla Scala ma se per loro il mezzo è più importante del fine, allora non c'è verso di capirsi (specialmente dopo aver speso un mucchio di soldi).
Se ci metti che i più imbecilli sono anche i più convinti (e di questo ne sono convinto )

E' molta la gente che ho mandato a cxxxxxxx negli anni e non sento affatto la loro mancanza.....anzi è stata una liberazione da un mucchio di cacchiate sparate perchè lette su qualche rivista X Y Z o su qualche forum senza aver mai verificato quel che dicevano.
Saluti:
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Singolare e condivisibile la cosa.
Quello che non capisco, nella mia ignoranza (non vado spesso ai concerti di classica e non sono un musicista professionista) e come ci si può porre "in modo corretto" con quello che si sente in un auditorium....
Mi spiego meglio;
Assunto che:
1. Non è possibile materialmente riprodurre la stessa intensità sonora in ambiente casalingo, trattato o meno che esso sia
2. Non è possibile materialmente rigenerare la "struttura fisica" dell' auditorium ne quella di un orchestra di N elementi
3. Il materiale inciso che si compra ha subito alcune decine di passaggi (mediamente, non sempre) di equalizzazione
Secondo me l' unico metro di misura è il pre-ascolto in tempo reale della regia dell' evento, preascolto in base al quale il tecnico del suono (annuncio ai più che esiste questa categoria professionale, forse l' unica che sa qualcosa dei problemi di cui spesso si "sparla") decide in modo insindacabile cosa vuole mettere sul supporto.
Questa persona decide semplicemente TUTTO di quello che arriva in casa nostra. I microfoni li posiziona lui, l' equalizzazione la fa lui in base al suo vissuto personale e alla sua capacità di "visualizzare" il suono finale ecc....
Non stupisce che in molti casi il migliore suono che si possa ottenere provenga dagli stessi diffusori monitor che sono stati usati in sala di incisione per il pre-ascolto, specie se essi sono in un' ambiente molto simile alla saletta stessa (piccolo e riverberante in modo controllato), e si predilige un' ascolto direttivo. Semplicemente quella è la condizione per cui si è predisposta l' incisione, proprio perchè genera una buona media tra ascolto di qualità casalingo e compatibilità con normali compattoni.
Singolare che nessuno prenda mai in considerazione questo elemento scontato....
ciao
Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html
Quello che non capisco, nella mia ignoranza (non vado spesso ai concerti di classica e non sono un musicista professionista) e come ci si può porre "in modo corretto" con quello che si sente in un auditorium....

Mi spiego meglio;
Assunto che:
1. Non è possibile materialmente riprodurre la stessa intensità sonora in ambiente casalingo, trattato o meno che esso sia
2. Non è possibile materialmente rigenerare la "struttura fisica" dell' auditorium ne quella di un orchestra di N elementi
3. Il materiale inciso che si compra ha subito alcune decine di passaggi (mediamente, non sempre) di equalizzazione
Secondo me l' unico metro di misura è il pre-ascolto in tempo reale della regia dell' evento, preascolto in base al quale il tecnico del suono (annuncio ai più che esiste questa categoria professionale, forse l' unica che sa qualcosa dei problemi di cui spesso si "sparla") decide in modo insindacabile cosa vuole mettere sul supporto.
Questa persona decide semplicemente TUTTO di quello che arriva in casa nostra. I microfoni li posiziona lui, l' equalizzazione la fa lui in base al suo vissuto personale e alla sua capacità di "visualizzare" il suono finale ecc....
Non stupisce che in molti casi il migliore suono che si possa ottenere provenga dagli stessi diffusori monitor che sono stati usati in sala di incisione per il pre-ascolto, specie se essi sono in un' ambiente molto simile alla saletta stessa (piccolo e riverberante in modo controllato), e si predilige un' ascolto direttivo. Semplicemente quella è la condizione per cui si è predisposta l' incisione, proprio perchè genera una buona media tra ascolto di qualità casalingo e compatibilità con normali compattoni.
Singolare che nessuno prenda mai in considerazione questo elemento scontato....

ciao
Mauro
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- riccardo
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Filippo ti quoto per dire le mie impressioni sulle cose che giustamente hai scritto.
l'hobby non è difficile, è facilissimo, quello che è difficile è far capire che il "riferimento" è uno solo, la musica dal vivo.
Quanti dei ragazzi di cui sopra sono stati a un concerto di musica classica?
una "seduta di ascolto" di quell'ambiente può sollevare molti veli...
Recentemente ho avuto modo di "capire" che spesso vengono date colpe inesistenti ai supporti (CD) mentre la maggior parte delle volte sono i sistemi di riproduzione che non funzionano... Un impianto che io reputo "serio" è quello che "digerisce" di tutto senza fare preferenze, se si hanno problemi (gravi, intendo, non eventuali caratterizzazioni che ci sono sempre) in genere c'è qualcosa che non va
Filippo
Originariamente inviato da audiofanatic - 14/11/2006 : 12:56:48
mentre sono d'accordo in linea di principio, a mio avviso, che l'ascolto dal vivo educa, per dinamica, volumi, timbrica, e decadimenti (l'aspetto timbrico in misura monore, nei grandi ensemble, imho), non aiuta invece per approfondire il rendimento coerente dell'impianto domestico, perchè la ripresa di registrazione punta a ottenere una soggettiva completa, collocando lascoltatore in punti (discretizzati, se mi passi il termine) dove non avrebbe mai la possbilità di stare.
Almeno, io trovo questa difficoltà, forse perchè quando vado o andavo a teatro, puntavo a poltrone poco costose (sigh!). Ora va da se che questa posizione privilegiata provoca in ambiente domestico problemi sconosciuti, invece, durante l'ascolto, in una certa misura, nell'ambiente "auditorium"..
Sul secondo punto, invece, voglio veramente sottolineare molto profondamente quello che dici. il cdplayer è molto incompreso, per quel che mi consta. Sono parziale, perchè veramente, non sopporto il vinile, ma SO, che la riproduzione su cdp può non avere uguali, checchè la moda dica..
E va da se, che l'impianto "serio" o "vissuto" studiato e sudato, non ha difficoltà o discrimine fra registrazioni o supporti (fatti salvi errori di incisione o rumori veri e propri). Tuttavia si deve aver bene presente che per ottenere grandi prestazioni, non bastano, metaforicamente, delle elettroniche ottime, facilmente interfacciabili.
Queste sono l'ideale per raggiungere una perfetta "somma di errori" mi si passi il termine. Cosa giusta, e del tutto auspicabile, e che non è certo compito mio, o mia pretesa, censurare.
Ma il massimo è ottenibile soltanto dalle macchine "trasparenti" in un sistema "trasparente". E' questo, quello che una volta, con ragione, veniva chiamato Hi End. Una sinergia qualitativa di "somma di qualità indiscusse" per la cui costruzione si devono affrontare studi, e sacrifici, e che costa se non soldi, anni.
Forse in quello che scrivo conta la mia preferenza per il suono assolutamente crudo completo, analitico e apertissimo. Ma conta anche che nel perseguire la realizzazione di questa preferenza, imho, non ho mai avuto le delusioni che invece mi hanno dato le miscelazioni a "somma di errore".
Saluti
R.R.
Riccardo
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Secondo me continuiamo a guardare il problema da sotto le gambe del tavolo.
Quando una persona va a teatro o in una sala, ci va per l'evento in se e cioè cerca le emozioni che la musica, l'artista,l'orchestra,le scene ecc.ecc. fuse in un unico ed IRRIPETIBILE mix possono far giungere non solo alle proprie orecchie ma anche al proprio sentimento.
Non sono mai stato ad un concerto rock ma credo che nessuno ci vada per ascoltare l'impianto o che faccia caso se qualche sibilante si sente un pò troppo o se il tom-tom della batteria sia un pò più cupo del dovuto.
Se non ci fossero ad esempio tutti gli effetti luminosi, penso che sarebbe una cosa scialba (pensate ad un artista sul palco con una luce fissa dall'inizio alla fine dello spettacolo
E' tutto l'insieme che crea l'evento ed infatti ci sono gli effetti visivi, quelli audio, c'è la "scaletta" fatta in modo da far risaltare il concerto nel modo migliore e c'è il plinto di tutta questa costruzione: il PUBBLICO che pulsa tutto insieme e fà parte dello spettacolo stesso.
Non sono mai stato ad un concerto rock ma in teatro si e ci ho anche suonato per anni e posso dirvi che la stessa orchestra, lo stesso direttore, gli stessi artisti e lo stesso luogo non ottengono mai lo stesso risultato delle sere precedenti: ogni evento è a se stante e senza nessuna soluzione di continuità ma ciò che crea "l'atmosfera" è quel feeling che si crea con il pubblico senza che nessuno sappia quando e perchè si sia creato....avviene tutto senza una spiegazione logica.
Un libro lo puoi rileggere, un quadro lo puoi rivedere, una poesia la puoi riascoltare.....la musica no!!
Nel momento in cui sorge, prende corpo e si spande per l'aria....è già finita, è già passato e se non c'eri.......l'hai persa per sempre.
Noi, gente d'oggi, almeno abbiamo la grandissima fortuna di poter riascoltare questi eventi anche se non ci siamo stati attraverso un "accrocco" elettrico e ....ancora non siamo contenti..... vogliamo che suoni anche come vogliamo noi.
A me sembra che ci si fissi sull'impianto come se questo dovesse supplire a tutte le cose che si vivono in un concerto e in maniera maggiore a quella mancanza di "fisicità" che lo stare con altri ti fà sentire parte stessa dell'evento....ma in casa nostra siamo soli, in un mondo completamente diverso da quello che ha generato l'evento.
Ascoltare nella maniera migliore è cosa giustissima ma fare di questo il problema principale facendo passare in secondo piano l'evento musica....è cosa che non mi riesce di capire.
Chi mentre si fà la barba al mattino si mette in atteggiamento critico verso i suoni che escono da una radiolina? Spero nessuno perchè la cosa più importante è la notizia o il pezzo di musica che stanno trasmettendo.....se ci si avvicinasse di più in questo modo all'impianto hifi, forse......
E' solo una considerazione personale.............
Saluti:
Francesco
Quando una persona va a teatro o in una sala, ci va per l'evento in se e cioè cerca le emozioni che la musica, l'artista,l'orchestra,le scene ecc.ecc. fuse in un unico ed IRRIPETIBILE mix possono far giungere non solo alle proprie orecchie ma anche al proprio sentimento.
Non sono mai stato ad un concerto rock ma credo che nessuno ci vada per ascoltare l'impianto o che faccia caso se qualche sibilante si sente un pò troppo o se il tom-tom della batteria sia un pò più cupo del dovuto.
Se non ci fossero ad esempio tutti gli effetti luminosi, penso che sarebbe una cosa scialba (pensate ad un artista sul palco con una luce fissa dall'inizio alla fine dello spettacolo

E' tutto l'insieme che crea l'evento ed infatti ci sono gli effetti visivi, quelli audio, c'è la "scaletta" fatta in modo da far risaltare il concerto nel modo migliore e c'è il plinto di tutta questa costruzione: il PUBBLICO che pulsa tutto insieme e fà parte dello spettacolo stesso.
Non sono mai stato ad un concerto rock ma in teatro si e ci ho anche suonato per anni e posso dirvi che la stessa orchestra, lo stesso direttore, gli stessi artisti e lo stesso luogo non ottengono mai lo stesso risultato delle sere precedenti: ogni evento è a se stante e senza nessuna soluzione di continuità ma ciò che crea "l'atmosfera" è quel feeling che si crea con il pubblico senza che nessuno sappia quando e perchè si sia creato....avviene tutto senza una spiegazione logica.
Un libro lo puoi rileggere, un quadro lo puoi rivedere, una poesia la puoi riascoltare.....la musica no!!
Nel momento in cui sorge, prende corpo e si spande per l'aria....è già finita, è già passato e se non c'eri.......l'hai persa per sempre.
Noi, gente d'oggi, almeno abbiamo la grandissima fortuna di poter riascoltare questi eventi anche se non ci siamo stati attraverso un "accrocco" elettrico e ....ancora non siamo contenti..... vogliamo che suoni anche come vogliamo noi.
A me sembra che ci si fissi sull'impianto come se questo dovesse supplire a tutte le cose che si vivono in un concerto e in maniera maggiore a quella mancanza di "fisicità" che lo stare con altri ti fà sentire parte stessa dell'evento....ma in casa nostra siamo soli, in un mondo completamente diverso da quello che ha generato l'evento.
Ascoltare nella maniera migliore è cosa giustissima ma fare di questo il problema principale facendo passare in secondo piano l'evento musica....è cosa che non mi riesce di capire.
Chi mentre si fà la barba al mattino si mette in atteggiamento critico verso i suoni che escono da una radiolina? Spero nessuno perchè la cosa più importante è la notizia o il pezzo di musica che stanno trasmettendo.....se ci si avvicinasse di più in questo modo all'impianto hifi, forse......
E' solo una considerazione personale.............
Saluti:
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Vero freccia, però indipendentemente dal tipo di musica e di supporto usato è esperienza comune e replicabile che ci sono impianti capaci di emozionarti (magari restituendo un suono 'scorretto') e altri no.
Tutto qui. Il resto è solo per giustificare a posteriori questa esperienza.
_________
Piergiorgio
Tutto qui. Il resto è solo per giustificare a posteriori questa esperienza.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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caro Francesco, qui si aprono orizzonti infinitiSecondo me continuiamo a guardare il problema da sotto le gambe del tavolo.
Quando una persona va a teatro o in una sala, ci va per l'evento in se e cioè cerca le emozioni che la musica, l'artista,l'orchestra,le scene ecc.ecc. fuse in un unico ed IRRIPETIBILE mix possono far giungere non solo alle proprie orecchie ma anche al proprio sentimento.
Non sono mai stato ad un concerto rock ma credo che nessuno ci vada per ascoltare l'impianto o che faccia caso se qualche sibilante si sente un pò troppo o se il tom-tom della batteria sia un pò più cupo del dovuto.
Se non ci fossero ad esempio tutti gli effetti luminosi, penso che sarebbe una cosa scialba (pensate ad un artista sul palco con una luce fissa dall'inizio alla fine dello spettacolo![]()
E' tutto l'insieme che crea l'evento ed infatti ci sono gli effetti visivi, quelli audio, c'è la "scaletta" fatta in modo da far risaltare il concerto nel modo migliore e c'è il plinto di tutta questa costruzione: il PUBBLICO che pulsa tutto insieme e fà parte dello spettacolo stesso.
Non sono mai stato ad un concerto rock ma in teatro si e ci ho anche suonato per anni e posso dirvi che la stessa orchestra, lo stesso direttore, gli stessi artisti e lo stesso luogo non ottengono mai lo stesso risultato delle sere precedenti: ogni evento è a se stante e senza nessuna soluzione di continuità ma ciò che crea "l'atmosfera" è quel feeling che si crea con il pubblico senza che nessuno sappia quando e perchè si sia creato....avviene tutto senza una spiegazione logica.
Un libro lo puoi rileggere, un quadro lo puoi rivedere, una poesia la puoi riascoltare.....la musica no!!
Nel momento in cui sorge, prende corpo e si spande per l'aria....è già finita, è già passato e se non c'eri.......l'hai persa per sempre.
Noi, gente d'oggi, almeno abbiamo la grandissima fortuna di poter riascoltare questi eventi anche se non ci siamo stati attraverso un "accrocco" elettrico e ....ancora non siamo contenti..... vogliamo che suoni anche come vogliamo noi.
A me sembra che ci si fissi sull'impianto come se questo dovesse supplire a tutte le cose che si vivono in un concerto e in maniera maggiore a quella mancanza di "fisicità" che lo stare con altri ti fà sentire parte stessa dell'evento....ma in casa nostra siamo soli, in un mondo completamente diverso da quello che ha generato l'evento.
Ascoltare nella maniera migliore è cosa giustissima ma fare di questo il problema principale facendo passare in secondo piano l'evento musica....è cosa che non mi riesce di capire.
Chi mentre si fà la barba al mattino si mette in atteggiamento critico verso i suoni che escono da una radiolina? Spero nessuno perchè la cosa più importante è la notizia o il pezzo di musica che stanno trasmettendo.....se ci si avvicinasse di più in questo modo all'impianto hifi, forse......
E' solo una considerazione personale.............
Saluti:
Francesco
Originariamente inviato da freccia - 14/11/2006 : 16:44:52
la tua riflessione sull'immaterialità della musica è esattamente ciò che dice Franco Fabbri nel suo "Il suono in cui viviamo", per l'esattezza in un capitolo proprio dedicato alla "riproduzione" della musica, che lui mette in dubbio, affermando invece la realtà della "produzione" della musica, come evento che esiste solo nel momento in cui si realizza...
Ecco che vengono a cadere tutte le menate sulla "riproduzione" musicale e ci si addentra su un sentiero scivoloso.
Per non ruzzolare in terra noi abbiamo a disposizione solo una serie di paletti di riferimento, che sono poi le "misure" e le problematiche tecnologico-progettuali.
Grazie a quasti appigli noi possiamo tracciare una linea di confine tra il giusto e l'errato, tra il funzionante e il non-funzionante.
Poi ci dobbiamo fermare e possiamo solo sperare che qualcuno non ci sbilanci dalle nostre certezze.
Il discorso di Mauro
va confutato quindi con le seguenti opposizioni:1. Non è possibile materialmente riprodurre la stessa intensità sonora in ambiente casalingo, trattato o meno che esso sia
2. Non è possibile materialmente rigenerare la "struttura fisica" dell' auditorium ne quella di un orchestra di N elementi
3. Il materiale inciso che si compra ha subito alcune decine di passaggi (mediamente, non sempre) di equalizzazione
1- Direi che non è sempre vero, a parte grandi masse orchestrali e i concerti rock direi che molte volte avviene l'inverso, cioè si ascolta a un volume (medio) maggiore del reale, vuoi per un peggiore rapporto S/R vuoi per una compressione dei supporti, che ci porta ad alzare il livello medio
2- Il problema non si pone, dato che stiamo parlando di musica ascoltata in un ambiente ristretto... data l'impossibilità fisica di far stare una grande orchestra e magari anche il coro nel proprio salotto nella realtà, il "suonare" musica per orchestra e coro nel proprio salotto è un puro controsenso, quello cui si mira è "ricostruire" la sensazione del grande ambiente in uno più piccolo (e allora si capiscono le menate del surround e del multicanale) e magari questo è un obiettivo cui si può sperare di arrivare
3- Su questo non ci piove, ma non ha molta importanza, dato che l'unico parametro di riferimento sarebbe l'evento reale che ha generato la registrazione, cosa praticamente impossibile da verificare al 99,99%
e quindi torniamo al punto di prima, alla questione "riproduzione" e "produzione"
cioè per esempio: perchè dannarsi per il "cattivo suono" del pianoforte "riprodotto" nel mio salotto se il pianoforte "suonato veramente" nel mio salotto fa schifo ugualmente??
ultimo punto:
e qui IMHO casca l'asino, cioè si pretende di riprodurre esattamente ciò che viene RIPRODOTTO in sala di incisione, mentre lo scopo di tutto è cercare di riprodurre l'evento REALE, e qui entrano in campo dei parametri AUDIOFILI (brutta parola) che la stragrande maggioranza dei fonici IGNORA, cioè la ricostruzione della scena, che NON ESISTE nella registrazione, e non può esistere p.e. per una ripresa microfonica in campo vicino e in multitraccia...Non stupisce che in molti casi il migliore suono che si possa ottenere provenga dagli stessi diffusori monitor che sono stati usati in sala di incisione per il pre-ascolto, specie se essi sono in un' ambiente molto simile alla saletta stessa (piccolo e riverberante in modo controllato), e si predilige un' ascolto direttivo. Semplicemente quella è la condizione per cui si è predisposta l' incisione, proprio perchè genera una buona media tra ascolto di qualità casalingo e compatibilità con normali compattoni
Si tratta quindi di un ARTEFATTO proprio della stereofonia, la quale è una illusione, con la creazione di molteplici sorgenti virtuali nello spazio tra i diffusori, e anche alla loro destra e sinistra.
Per assurdo più il sistema di diffusori (e si, la "scena" nasce dai diffusori, direi che sia impossibile parlare di profondità in un segnale elettrico...) è "delocalizzato", cioè in grado di creare sorgenti virtuali, più la scena è "localizzata", cioè si materializza nell'ambiente...
Al limite una catena di "riproduzione" può eccellere in molti parametri e fornire ai diffusori una serie di informazioni più o meno dettagliate, comprese quelle di basso livello in grado di definire i contorni di una scena credibile, ma la questione si ferma lì... e questo è esattamente ciò a cui Mauro mira, cioè non aggiungere nulla al segnale originale, per estrarne le minime informazioni sonore, e su questo non posso che non essere d'accordo. Sta di fatto che molte "cose" riguardanti la percezione ancora ci sfuggono ed essere certi del perfetto funzionamento delle nostre apparecchiature e quindi della bontà della "riproduzione" non sempre convince l'orecchio della bontà della "produzione".
Filippo
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Ho letto anche io con molto piacere, data la vastità di argomenti, il libro di Fabbri.
Faccio riferimento un poco a tutti quelli che hanno scritto.
Freccia, hai ragione, il pelo ritto, a casa te lo scordi, perchè manca il 99% di ciò che lo fa rizzare.
La lettera che ho postato parlava però di qualcosa di diverso, ossia di un certo "autoconvincimento" incapace di conoscere e quindi di progredire, cosa molto comune nell'hobby specifico..e tra gli audiofili.
Non son invece convinto, avendone esperienza diversa, opposta, del fatto che in riproduzione domestica si possa mai superare indenni il volume complessivo di un evento musicale anche minimo, eccettuato forse un cantato. Forse mi mancano esempi in buon numero,, ma una chitarra acustica di qualità professionale, ben suonata, è capace di muovere notevoli quantità d'aria.
In genere, quasi tutti gli strumenti usati nella musica moderna, (incredibilmente) fanno un suono più forte di quanto i vicini possano sopportare, prodotto dall'impianto, in ambiente domestico condominiale.
Lo dico perchè sto sempre in mezzo a gente che suona, studia suonando...e raramente riesco a ucciderli
con l'impianto, che ne è ben capace......in termini assoluti.
Per finire, vorrei spendere una parola sul sistema che restituisce un suono scorretto. E' senz'altro accettabile, lo è la radiolina, il compattone, e via discorrendo. é emotivamente benvenuto, la musica è spirito, è matematica volante, tuttavia, sono certo che ogni suono è scorretto.
Ma stendere sempre le mani avanti con questa formula a Roma si chiama del< "A me me piasce"> finisce per essere una forma di castrazione dell'intelligenza e pure un poco nazista .
Fino a che ogni soggettività sara giustificata e non sindacabile, sarà meglio cercare di mettere in copertina il Kit della "Panchina", piuttosto che affascinare le persone con la possibilità invece di raggiungere grandi risultati anche in termini di Diy..
Come si dovrebbe spesso ricordare, il sonno della ragione genera mostri..
Saluti
R.R.
Faccio riferimento un poco a tutti quelli che hanno scritto.
Freccia, hai ragione, il pelo ritto, a casa te lo scordi, perchè manca il 99% di ciò che lo fa rizzare.
La lettera che ho postato parlava però di qualcosa di diverso, ossia di un certo "autoconvincimento" incapace di conoscere e quindi di progredire, cosa molto comune nell'hobby specifico..e tra gli audiofili.
Non son invece convinto, avendone esperienza diversa, opposta, del fatto che in riproduzione domestica si possa mai superare indenni il volume complessivo di un evento musicale anche minimo, eccettuato forse un cantato. Forse mi mancano esempi in buon numero,, ma una chitarra acustica di qualità professionale, ben suonata, è capace di muovere notevoli quantità d'aria.
In genere, quasi tutti gli strumenti usati nella musica moderna, (incredibilmente) fanno un suono più forte di quanto i vicini possano sopportare, prodotto dall'impianto, in ambiente domestico condominiale.
Lo dico perchè sto sempre in mezzo a gente che suona, studia suonando...e raramente riesco a ucciderli

Per finire, vorrei spendere una parola sul sistema che restituisce un suono scorretto. E' senz'altro accettabile, lo è la radiolina, il compattone, e via discorrendo. é emotivamente benvenuto, la musica è spirito, è matematica volante, tuttavia, sono certo che ogni suono è scorretto.
Ma stendere sempre le mani avanti con questa formula a Roma si chiama del< "A me me piasce"> finisce per essere una forma di castrazione dell'intelligenza e pure un poco nazista .
Fino a che ogni soggettività sara giustificata e non sindacabile, sarà meglio cercare di mettere in copertina il Kit della "Panchina", piuttosto che affascinare le persone con la possibilità invece di raggiungere grandi risultati anche in termini di Diy..
Come si dovrebbe spesso ricordare, il sonno della ragione genera mostri..
Saluti
R.R.
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Veramente a me sembra un limite dell'intelligenza proprio il sostenere e propagandare l'opposto: deve suonare bene perchè le misure sono perfette.
Ma stendere sempre le mani avanti con questa formula a Roma si chiama del< "A me me piasce"> finisce per essere una forma di castrazione dell'intelligenza e pure un poco nazista .
Originariamente inviato da riccardo - 14/11/2006 : 19:17:09
C'è un certo ineliminabile grado di variabilità tra una persona e l'altra, ma ci sono anche dei dati oggettivi, quando più persone concordano su un giudizio qualitativo complessivo. A questo servono i meeting, indispensabili quando c'è di mezzo un argomento non circoscrivibile in discussioni teoriche. Anzi, dovremmo impostare una certa cadenza (semestrale?) di incontri di ascolto di oggetti autocostruiti e no.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Non conosco Franco Fabbri e me ne dispiace (cercherò di colmare la lacuna).
Quello che ho scritto filosofeggiando un pò è dato solo dall'esperienza personale per cui. .....va presa per quel che è.
Circa i paletti sono completamente d'accordo con te (in qualsiasi tonalità
) ed infatti ho detto che ascoltare nella maniera migliore è giustissimo.
Quello a cui sono arrivato e che mi interessa adesso (dopo tante peripezie cambiando questo e quello) è il modo in cui si fà musica, i fiati suonati come si deve non da banda (con tutto il grandissimo rispetto per le bande), i violini che non sembrino i freni delle macchine, il modo di condurre l'orchestra da parte del direttore ......insomma tutte queste cose, cioè il buon gusto nel fare musica.
Forse è come aver raggiunto la pace dei sensi (oooohhh solo musicalmente) ) ma se anche quella fisica si manifesta nella stessa maniera.......beh non è che mi dispiaccia troppo: un pensiero in meno!
Saluti:
Francesco
Quello che ho scritto filosofeggiando un pò è dato solo dall'esperienza personale per cui. .....va presa per quel che è.
Circa i paletti sono completamente d'accordo con te (in qualsiasi tonalità

Quello a cui sono arrivato e che mi interessa adesso (dopo tante peripezie cambiando questo e quello) è il modo in cui si fà musica, i fiati suonati come si deve non da banda (con tutto il grandissimo rispetto per le bande), i violini che non sembrino i freni delle macchine, il modo di condurre l'orchestra da parte del direttore ......insomma tutte queste cose, cioè il buon gusto nel fare musica.
Forse è come aver raggiunto la pace dei sensi (oooohhh solo musicalmente) ) ma se anche quella fisica si manifesta nella stessa maniera.......beh non è che mi dispiaccia troppo: un pensiero in meno!

Saluti:
Francesco
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la soggettività è, ovviamente, personale e insindacabile ( e ci mancherebbe...)Ho letto anche io con molto piacere, data la vastità di argomenti, il libro di Fabbri.
Faccio riferimento un poco a tutti quelli che hanno scritto.
Freccia, hai ragione, il pelo ritto, a casa te lo scordi, perchè manca il 99% di ciò che lo fa rizzare.
La lettera che ho postato parlava però di qualcosa di diverso, ossia di un certo "autoconvincimento" incapace di conoscere e quindi di progredire, cosa molto comune nell'hobby specifico..e tra gli audiofili.
Non son invece convinto, avendone esperienza diversa, opposta, del fatto che in riproduzione domestica si possa mai superare indenni il volume complessivo di un evento musicale anche minimo, eccettuato forse un cantato. Forse mi mancano esempi in buon numero,, ma una chitarra acustica di qualità professionale, ben suonata, è capace di muovere notevoli quantità d'aria.
In genere, quasi tutti gli strumenti usati nella musica moderna, (incredibilmente) fanno un suono più forte di quanto i vicini possano sopportare, prodotto dall'impianto, in ambiente domestico condominiale.
Lo dico perchè sto sempre in mezzo a gente che suona, studia suonando...e raramente riesco a ucciderlicon l'impianto, che ne è ben capace......in termini assoluti.
Per finire, vorrei spendere una parola sul sistema che restituisce un suono scorretto. E' senz'altro accettabile, lo è la radiolina, il compattone, e via discorrendo. é emotivamente benvenuto, la musica è spirito, è matematica volante, tuttavia, sono certo che ogni suono è scorretto.
Ma stendere sempre le mani avanti con questa formula a Roma si chiama del< "A me me piasce"> finisce per essere una forma di castrazione dell'intelligenza e pure un poco nazista .
Fino a che ogni soggettività sara giustificata e non sindacabile, sarà meglio cercare di mettere in copertina il Kit della "Panchina", piuttosto che affascinare le persone con la possibilità invece di raggiungere grandi risultati anche in termini di Diy..
Come si dovrebbe spesso ricordare, il sonno della ragione genera mostri..
Saluti
R.R.
Originariamente inviato da riccardo - 14/11/2006 : 19:17:09
Il problema sta da un'altra parte, cioè nell'oggettività.
Visto che hai tirato in ballo la Panchina non possiamo che notare come alcuni parametri oggettivi siano stati forniti, abbiamo una banda passante, una risposta all'onda quadra, ci manca è vero la FFT e il rapporto S/R, oltre a una verifica dello smorzamento ecc ecc...
Poi possiamo discutere che sia discutibile sparare onde elettromagnetiche coi trafi in aria, che sia uno spreco tutta quella roba per 6 watt, che con le stesse valvole potrebbe andare meglio ritoccando il circuito, ma questo esula un po' dalla discussione, perchè altrimenti dovremmo bollare i classe A di Pass, i 2 watt alla Telefunken di Mario e salvare solo i dispositivi con il massimo rendimento energetico, e magari neppure gli switching per via delle emissioni EM che possono sfuggire...
Diciamo che si tratta di una curiosa realizzazione, magari sperimentale e migliorabile, ma sicuramente realizzata con un occhio anche all'oscilloscopio e non solo saldando componenti a caso... e neppure a orecchio, se Fabio stesso ammette di non averla ascoltata prima di portarla a Carnate, cioè per assurdo si è fidato dei rilievi strumentali, i quali "dicevano" che l'oggetto avrebbe suonato secondo canoni che possiamo ascrivere all'alta fedeltà.
In fondo che l'oggetto "suonasse" nonostante le premesse lo ha detto per primo Piergiorgio, quindi magari il "mostro" l'ha creato lui e non il sonno della ragione

D'altra parte da un "teslaro" come Fabio potevamo aspettarci cose ben più mostruose, visti i tubi radiogeni che ha in casa non mi stupirei se il suo prossimo ampli avrà un suono radiografante

E direi anche che la Panchina alla fine non dava un "suono scorretto", diciamo che aveva le sue caratterizzazioni, come moltissime realizzazioni, anche commerciali, e anche di alto livello, dato che anche nel dorato mondo dell'Hi-End non tutti gli apparecchi sono uguali...
Filippo
- riccardo
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Vorrei abbandonare questa modalità "barricadera".
Quella degli incontri è una cosa bellissima, ma come al solito, alla conoscenza si arriva sempre scalzi, capo scoperto, e a testa china.
Il giudizio pluripersonale e plurisoggettivo, (quasi "massa" diciamo
) è quanto di più ingannevole si possa sperare di avere.
Per traslare bene la questione, si deve ricordare che a fare il risultato del sondaggio, è il modo con cui viene impostata la domanda.
Oppure, ancora, si deve ricordare che il motto "la legge è uguale per tutti" significa solo e soltanto che ad ogni situazione specifica deve corrispondere una specifica applicazione della norma.
Queste cose, in campo hifi, hanno precisi confini tecnici, e non sono io che lo dico,
ci mancherebbe.
Questo sempre se quello che si ha in mente non è lo stimolare "facili istinti nella folla", (che, in quanto folla, spesso più di li' non va, come ben si sa) ma mostrare e discutere modelli possibili, a portata di mano, egualmente e specificamente trattati per rendere il giusto.Insomma, un poco lo spirito originario, quello "squarciare veli" che in una certa misura mi pare abbia funzionato.
Poi da vecchi, la nostra panchina al parco, non ce la leva nessuno...(speriamo)
Saluti
R.R.

Quella degli incontri è una cosa bellissima, ma come al solito, alla conoscenza si arriva sempre scalzi, capo scoperto, e a testa china.
Il giudizio pluripersonale e plurisoggettivo, (quasi "massa" diciamo

Per traslare bene la questione, si deve ricordare che a fare il risultato del sondaggio, è il modo con cui viene impostata la domanda.
Oppure, ancora, si deve ricordare che il motto "la legge è uguale per tutti" significa solo e soltanto che ad ogni situazione specifica deve corrispondere una specifica applicazione della norma.
Queste cose, in campo hifi, hanno precisi confini tecnici, e non sono io che lo dico,

Questo sempre se quello che si ha in mente non è lo stimolare "facili istinti nella folla", (che, in quanto folla, spesso più di li' non va, come ben si sa) ma mostrare e discutere modelli possibili, a portata di mano, egualmente e specificamente trattati per rendere il giusto.Insomma, un poco lo spirito originario, quello "squarciare veli" che in una certa misura mi pare abbia funzionato.
Poi da vecchi, la nostra panchina al parco, non ce la leva nessuno...(speriamo)
Saluti
R.R.
Riccardo
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- mariovalvola
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Riccardo, sei davvero criptico. In sostanza cosa vuoi dirci?
All'ultimo meeting di massa ce n'era. Ti posso assicurare che non era osannante verso nessuno. Non c'erano polarizzatori trascinanti che piegavano il cervello e le orecchie dei giovani e vergini audiofili.
Le infatuazioni, vengono anche a chi fa vita monastica, Anzi senza termini di paragone sono più facili ad attecchire. Esempio lil conoscente del tuo amico della lettera iniziale.
Mario Straneo
All'ultimo meeting di massa ce n'era. Ti posso assicurare che non era osannante verso nessuno. Non c'erano polarizzatori trascinanti che piegavano il cervello e le orecchie dei giovani e vergini audiofili.
Le infatuazioni, vengono anche a chi fa vita monastica, Anzi senza termini di paragone sono più facili ad attecchire. Esempio lil conoscente del tuo amico della lettera iniziale.
Mario Straneo
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una mia riflessione datata, da una vecchia discussione.......
C'è chi dice che l'impianto non debba "suonare" e c'è chi dice che invece, sia giusto e opportuno che esso abbia un suo timbro.
La seconda via, ti permette, tramite l'ausilio di colorazioni ed altro, di goderti praticamente quasi tutte le registrazioni, senza però poterti avvicinare troppo alla realtà .
Con l'impianto veramente trasparente, ovviamente, ciò non accade per via del grandissimo numero di registrazioni ciofeca immesse sul mercato, ma già ascoltando dischi almeno decenti, o addirittura (raro!) ben fatti, avviene la magia che abbiamo sempre sognato e inseguito....chiudi gli occhi e ti sembra di "vedere" qualcuno davanti, suonare per te.
Ora non sono certo io a dire quale sia la miglior scuola di pensiero, ho fatto la mia soggettiva scelta, pagandone il prezzo, ma non giudico affatto male chi preferisca altri tipi di impostazione.......ma dopo che non si dica che, poichè essi non avvertono differenze fra originale e clone, che queste non esistano.
Sarebbe come guardare il cielo attraverso telescopi con filtri colorati e affumicati, o come fotografare i tramonti con le fotocamere digitali... i colori possono essere anche belli e particolari, ma li chiamereste veri?
Roberto
.....e qualche perla a firma Moss, cercate di vagliare e troverete del buon succo...... :p
STRIKE!
sei l'esempio di cosa può servire un forum,
a smuovere riflessioni, a rimettere in pista delle intuizioni che la scienza ufficiale ha fatto di tutto per spegnere con la violenza della menzogna e dell'ignoranza!
il suono si propaga per via aerea e per via endossea, dal vivo i due segnali congruiscono e non creano problemi, in riproduzione l'informazione endossea è una informazione di errore, se riesci ad eliminarla o attenuarla hai fatto strike.
perchè l'effetto accada devi sospendere elasticamente la poltrona a frequenza subsonica.
pensavi di cavartela con poco?
CAVE MULIEBRIS (niente critiche al latino, please!)
se vuoi continuare sulla strada della riproduzione dei suoni prima devi risolvere il problema moglie!
moss
..................
L'analisi ha portato a cercare l'elemento unificatore di tutta la fenomenologia dell'ascolto (con l'ipotesiiniziale, poi dimostratasi fondata che ci fosse) e lo ha trovato appunto nell'allungamento dei tempi di esistenza dei suoni le cui cause sono innumerevoli e tutte tremende!
una maggiore durata del suono è del tutto indifferente se vista dalla parte invariante mentre provoca effetti di ampiezza infinita nella parte non invariante, provoca la copertura del suono che deve avvicendarsi nel tempo di extraesistenza attraverso il meccanismo del mascheramento fino alla totale interdizione dell'informazione.
Il mascheramento per il suono fisico (indagato nella parte invariante ovvero con teorie e mezzi della fisica NON ESISTE!
Non è che i mezzi di indagine sono imperfetti, il fenomeno non sussiste, il microfono somma tutti i suoni, l'ascoltatore ne fa le sottrazioni, ognuno sottrae a modo suo.
Si capisce che a partire da qui viene giù il teatro?
Si capisce che chi dovrà fare i conti con questa roba dovrà spiegare dove era e dovra dire dove vuole andare adesso?
Quanto detto è la più grande rivoluzione della storia della riproduzione dei suoni musicali ed a partire da qui si dovrà ricostruire tutto su basi totalmente differenti.
Occorre tempo e pazienza, solo per raccontare della teoria e delle metodologie e dei mezzi da impiegare ci vogliono mesi!
Ho già costruito un sistema dove tutto ciò è implementato; il risultato?
venti decibel di smascheramento su tutta la banda audio!
quando vuoi vieni ad ascoltare, poi fonderemo il club ( questo si pronuncia cleb!) dei venti decibel.
Un caro saluto
Lorenzo Russo
moss
....................
hanno tutti paura di due cose: delle verità assolute e del soggettivo.
il mondo è fatto solo di due cose: le verità assolute ed il soggettivo.
c'è da aver paura del rifiuto di entrambe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
se sei daccordo sulla non invarianza devi sapere che non c'è altro che il soggettivo.
un decibel è un decibel?
e quando mai!
un db è un db per il suono fisico, per la sensazione sonora soggettiva un decibel che ti scappa fuori dall'impianto portandoti una informazione che prima ti era oscurata corrisponde ad un cataclisma.
ma come lo devo asserire che vi sono fenomeni di ampiezza infinita in corrispondenza di variazioni infinitesime?
proviamo con questo esempio: due auto hanno una velocità che differisce di un infinitesimo, la fisica ha misurato, il suo compito è finito.
guarda adesso che succede; il cervello elabora e sentenzia: l'auto più lenta non raggiungerà mai l'altra.
attento ancora; per fare questa elaborazione il cervello ha creato un ambito: le auto partono nello stesso istante, vanno nella stessa direzione e sono in competizione.
modifica l'ambito e si modificano le conclusioni; se andassero in direzioni diverse si annullerebbe tutto, se non partissero nello stesso istante chi parte prima e di quanto?
se non sono in competizione formulare la proposizione perde quasi interamente di significato!
la fisica da i numeri, l'essere umano ci mette i significati, ognuno si sceglie il suo ambito.
lo immagini cosa succede con i suoni musicali? l'apocalisse...........anzi la tanta lisse!
la sensazione musicale NON HA NULLA A CHE VEDERE CON IL LIVELLO SONORO!
lo sai che intensità di sensazione produce un pianissimo? forse la massima! guarda i direttori d'orchestra come sono accaniti a cercarsela, sparerebbero al professore d'orchestra che gli alza il livello se potessero!
visto che qualcuno mi accusa di fare il sapientone......come se spuntassi da sotto un cavolo.......come se non si potesse dire la propria dopo quarantanni di passione e venti di sperimentazione che neppure Nelson Piquet se la sogna.............io fin dal 1977 ho delle patrician electrovoice multiamplificate attivamente in tutte e quattro le vie (woofer da 78 cm per i giuvingelli).
lo sai cosa fanno le pat?
ti stirano i capelli se li hai ricci, ti rendono calvo se li hai lisci!
se alzi il volume raggiungi la soglia del dolore, devi uscire dalla stanza e loro non fanno una piega, i pink floyd in concerto dal vivo sembrano suonare a qualche km di distanza;
se ascolti in un certo modo, oggi non hai ancora al mondo un sistema che le superi!
dove stanno i venti decibel?
la sensazione sonora che ti produce il sistema realizzato ti ammazza!
quando ascoltiamo il sistema, mai da soli, lo sai quale è l'unica espressione: è troppo!
una sera ascoltando Giuliette Greco, da solo ad un certo punto ho pensato: questa ce l'ha con me!
ho spento e me ne sono andato a dormire!
non ci credi, vuoi i testimoni, è una provocazione!
io più che dirle le cose non posso fare, l'invito a Bebo è stato fatto; non debbo dirlo?
non si dice?
va detto in un altro modo?
stavolta lo dico io boh!
venti decibel di smascheramento non significa venti decibel più forte, significa una sensazione indicata in venti decibel per quantificare in un qualche modo forte ma comprensibile ma trattasi di una sensazione sonora infinitamente più forte!
sono concetti nuovi e violenti, io non posso farci nulla, ci vorrà il suo tempo.
per ora scrivi questa e leggila ogni volta: nel mondo della non invarianza che significa come già detto quando nel sistema ci considero l'ascoltatore, tra livello sonoro e sensazione sonora non c'è nessun rapporto. MAI!
suona un brano musicale: uno si addormenta, uno si eccita!
quanto è grande la sensazione sonora a parità di volume?
si vede che è soggettiva e non invariante?
il tizio ha preso la bumba ed è eccitato, caio ha avuto una giornata faticosa e non regge più, la sensazione sonora non dipende dalla storia personale di ambo fino a quell'istante?
ora nasce un problema, come se non bastassero quelli che ci sono!
chi è ambo?
moss
...........
se stai alle conoscenze tecniche che io chiamo convenzionali, il sitema a multiaplificazione attiva è tutt'ora il migliore!
i vantaggi sono tutti noti e tutti notevoli, li riassumo brevemente:
effettui i tagli a livello di segnale e non sulla corrente erogata dal finale; riduci enormemente la lunghezza dei cavi migliorando il fattore di smorzamento ( se vuoi); specializzi i finali per ogni via;
contoindicazioni: nessuna alla luce delle conoscenza tecniche note; puoi ripetere tutto quello che si fa per un sistema a filtri normali e puoi perfino aggiungere anche ulteriori filtri di tipo tradizionale, e quindi!
questo stando alle conoscenze note.
ora accade che un ampli produce suoni in tempo differito perchè eccitato dal suono da lui prodotto; se ti poni il problema di far congruire tutti i suoni prodotti ti trovi ad avere a che fare con alterazione dei tempi di esistenza diversi per ciascuna via.
cosa vuol dire farli congruire, come lo verifichi?
queste è una delle parti più importanti del lavoro teorico e sperimentale di cui sto cercando di parlare e che naturalmente è in atto;
il discorso è lungo e difficile e vado per sintesi: devi innanzitutto cambiare le modalità di osservazione, devi osservare non il suono degli strumenti ma se percepisci strumenti che suonano; sembra la stessa cosa ma è un altro mondo; se ascolto da una radiolina certamento ascolto il suono degli strumenti, non si pone naturalmente per nulla l'evenienza che possa ascoltare strumenti che suonano.
mano a mano che l'impianto si perfeziona il problema comincia ad affiorare ma sono io che debbo innanzitutto pormi nella condizione di guardare al risultato sotto quel riguardo.
se sto osservando uno strumento che suona allora percepisco che tutti i suoni che lui ha emesso gli appartengono; lo strumento viene a costituirsi come individuo, non cambia di dimensione, di posizione e soprattutto tutti i suoni si riconducono a lui, sempre!
perchè questo accada tutte le informazioni che si riportano a lui come generante debbono congruire; siccome le affido a parti diverse dell'impianto, i diversi altoparlanti, ampli, canale sx e dx, un conto è dirlo ed un conto è farlo.
pensa cosa accade se tutte le note basse le percepisci appartenere a ciascuno strumento che le ha emesse e così ciascuna parte del suono!
il nemico principale ed alla fine unico, ma il fatto che sia unico non riduce il problemi, è l'allungamento dei tempi di esistenza dei suoni, errori sistematici che se non rimuovo mi precludono ogni è qualsivoglia sviluppo e prestazione ulteriore.
ecco perchè occorre una rivoluzione totale! la strada compiuta con le tecniche ed i mezzi di tipo convenzionale E' FINITA!
le cose sono molto complicate e molto onerose ma almeno ora si sà, io dico di sapere, come fare per andare avanti!
presunzione? arroganza? ma non sarebbe il caso di dotarsi di un poco di iniziativa e venire ad ascoltare?
dopo le pernacchie!
marameo!
moss
.................
il problema è uno solo: tempi di esistenza dei suoni!
come, perchè, chi li altera richiede un lunghissimo elenco e la illustrazione della modellizzazione a componenti perfetti; come riportarli in ordine è stato molto, molto complicato teoricamente e la sperimentazione molto costosa.
devi considerare che il problema del mascheramento per suono correlato, del suono che maschera se stesso e quello che deve avvicendarsi dopo il suo tempo di esistenza finora è rimasto nascosto ad ogni indagine teorica e sperimentale; e si capisce perchè, ci volevano prima dei formidabili mezzi di indagine (basi sismiche etc.), posti all'origine della storia proprio come condizione sperimentale imprescindibile.
chi altro lavora con basi sismiche?
e poi una continua elaborazione teorico-sperimentale in un continuo percorso circolare dove l'elaborazione teorica portava alla sperimentazione e la sperimentazione obbligava a nuove elaborazioni teoriche.
lo sai quanti sono gli eventi di errore in un brano musicale? miliardi di miliardi di miliardi di miliardi ...fermatemi!...... tutti quelli occorrenti per descrivere lo spazio sonoro per ogni istante di esistenza del suono(una volta Nuti indicò in un articolo su A.R. il numero di parametri occorrenti per la descrizione completa dello spazio sonoro, qualcuno ricorda dove? non l'ho più ritrovato).
pensate che il suono sia una cosa da mettere in mano a quelli dei filtri?
il suono è una cosa tremenda! e la musica peggio!
e chi prevale tra musica e suono... ditemi voi ...ancora più tremendo!
aver trascurato il problema dei tempi di esistenza dei suoni è il problema dei problemi, è il più madornale errore sistematico di tutta la storia della scienza della riproduzione dei suoni.
pensate che gli antichi nel costruire gli strumenti, gli ambienti e nello scrivere la musica lo abbiano trascurato?
e come avrebbero fatto a realizzare tutto quel ben di dio!
guarda se c'è qualcosa che si nasconde in una intera orchestra sinfonica, se non si distingue qualcosa individualmente è solo perchè deve fondersi col resto a comporre una quantità di colori assolutamente fantasmagorica!
e come hanno fatto?
ad orecchio e cervello!
potevano non sapere come si chiamasse ma metodo e scelte sono state impecabili!
osservazione, interazione, scelta dell'evento favorevole; tutta la storia del suono è stata costruita e si costruisce così, con una selezione di eventi favorevoli, con l'avvento della riproduzione dei suoni le cose si sono ulteriormente complicate ma chi ha spento la luce della ragione nel mondo della riproduzione dei suoni?
qualcuno si agita?
fa bene!
moss
..................
Il talco lo metti dentro un palloncino di gomma e lo metti sotto gli apparecchi; solo tre punti di appoggio, è anelastico, il quarto appoggio non lavorerebbe mai!
Una delle affermazioni assolute di cui tutti hanno paura!
ATTENZIONE!
in questo fai meno danni di tutti gli altri dispositivi!
ATTENZIONE se non conosci i meccanismi di inganno all'ascolto (noi inganniamo noi stessi facendoci attrarre da una parte rispetto al tutto!) potresti trarre conclusioni sbagliate.
l'impianto mette in evidenza dei particolari rispetto agli altri, la scelta che ti si pone ogni volta è tra i nuovi elementi che emergono e quelli preesistenti; la scelta E' SEMPRE a favore dei nuovi perchè il fatto che prima non c'erano corrisponde al concetto di miglioramento; in realtà accade che se prima avevo il mal di denti e lo baratto con un dolore al dito il sollievo è elevatissimo!
dovrei badare invece alla coesistenza dei suoni e come vedi sono tutti concetti nuovi, qui apri una scatola e ce ne trovi dentro altre centomila una più complicata dell'altra da aprire!
ti dico solo per ora osserva bene ma molto bene quello che succede, vedrai SCOMPARIRE alcune cose e probabilmente percepirai una diversa organizzazione spazio temporale.
meno fuochi artificiali e più luce uniformemente distribuita.
cosa attrae di più: i fuochi artificiali o la luce diurna??????
tutte le risonanze strutturali provocano i fuochi artificiali, aumentano la dinamica, specie in basso dove ce ne sono di più ed è più facile aggiungerle.
noi li chiamiamo i BOTTI! ovvero ciabum! un botto di acuti e bassi insieme, un pieno orchestrale........... appunto!
moss
......................
C'è chi dice che l'impianto non debba "suonare" e c'è chi dice che invece, sia giusto e opportuno che esso abbia un suo timbro.
La seconda via, ti permette, tramite l'ausilio di colorazioni ed altro, di goderti praticamente quasi tutte le registrazioni, senza però poterti avvicinare troppo alla realtà .
Con l'impianto veramente trasparente, ovviamente, ciò non accade per via del grandissimo numero di registrazioni ciofeca immesse sul mercato, ma già ascoltando dischi almeno decenti, o addirittura (raro!) ben fatti, avviene la magia che abbiamo sempre sognato e inseguito....chiudi gli occhi e ti sembra di "vedere" qualcuno davanti, suonare per te.
Ora non sono certo io a dire quale sia la miglior scuola di pensiero, ho fatto la mia soggettiva scelta, pagandone il prezzo, ma non giudico affatto male chi preferisca altri tipi di impostazione.......ma dopo che non si dica che, poichè essi non avvertono differenze fra originale e clone, che queste non esistano.
Sarebbe come guardare il cielo attraverso telescopi con filtri colorati e affumicati, o come fotografare i tramonti con le fotocamere digitali... i colori possono essere anche belli e particolari, ma li chiamereste veri?
Roberto
.....e qualche perla a firma Moss, cercate di vagliare e troverete del buon succo...... :p
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a smuovere riflessioni, a rimettere in pista delle intuizioni che la scienza ufficiale ha fatto di tutto per spegnere con la violenza della menzogna e dell'ignoranza!
il suono si propaga per via aerea e per via endossea, dal vivo i due segnali congruiscono e non creano problemi, in riproduzione l'informazione endossea è una informazione di errore, se riesci ad eliminarla o attenuarla hai fatto strike.
perchè l'effetto accada devi sospendere elasticamente la poltrona a frequenza subsonica.
pensavi di cavartela con poco?
CAVE MULIEBRIS (niente critiche al latino, please!)
se vuoi continuare sulla strada della riproduzione dei suoni prima devi risolvere il problema moglie!
moss
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L'analisi ha portato a cercare l'elemento unificatore di tutta la fenomenologia dell'ascolto (con l'ipotesiiniziale, poi dimostratasi fondata che ci fosse) e lo ha trovato appunto nell'allungamento dei tempi di esistenza dei suoni le cui cause sono innumerevoli e tutte tremende!
una maggiore durata del suono è del tutto indifferente se vista dalla parte invariante mentre provoca effetti di ampiezza infinita nella parte non invariante, provoca la copertura del suono che deve avvicendarsi nel tempo di extraesistenza attraverso il meccanismo del mascheramento fino alla totale interdizione dell'informazione.
Il mascheramento per il suono fisico (indagato nella parte invariante ovvero con teorie e mezzi della fisica NON ESISTE!
Non è che i mezzi di indagine sono imperfetti, il fenomeno non sussiste, il microfono somma tutti i suoni, l'ascoltatore ne fa le sottrazioni, ognuno sottrae a modo suo.
Si capisce che a partire da qui viene giù il teatro?
Si capisce che chi dovrà fare i conti con questa roba dovrà spiegare dove era e dovra dire dove vuole andare adesso?
Quanto detto è la più grande rivoluzione della storia della riproduzione dei suoni musicali ed a partire da qui si dovrà ricostruire tutto su basi totalmente differenti.
Occorre tempo e pazienza, solo per raccontare della teoria e delle metodologie e dei mezzi da impiegare ci vogliono mesi!
Ho già costruito un sistema dove tutto ciò è implementato; il risultato?
venti decibel di smascheramento su tutta la banda audio!
quando vuoi vieni ad ascoltare, poi fonderemo il club ( questo si pronuncia cleb!) dei venti decibel.
Un caro saluto
Lorenzo Russo
moss
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hanno tutti paura di due cose: delle verità assolute e del soggettivo.
il mondo è fatto solo di due cose: le verità assolute ed il soggettivo.
c'è da aver paura del rifiuto di entrambe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
se sei daccordo sulla non invarianza devi sapere che non c'è altro che il soggettivo.
un decibel è un decibel?
e quando mai!
un db è un db per il suono fisico, per la sensazione sonora soggettiva un decibel che ti scappa fuori dall'impianto portandoti una informazione che prima ti era oscurata corrisponde ad un cataclisma.
ma come lo devo asserire che vi sono fenomeni di ampiezza infinita in corrispondenza di variazioni infinitesime?
proviamo con questo esempio: due auto hanno una velocità che differisce di un infinitesimo, la fisica ha misurato, il suo compito è finito.
guarda adesso che succede; il cervello elabora e sentenzia: l'auto più lenta non raggiungerà mai l'altra.
attento ancora; per fare questa elaborazione il cervello ha creato un ambito: le auto partono nello stesso istante, vanno nella stessa direzione e sono in competizione.
modifica l'ambito e si modificano le conclusioni; se andassero in direzioni diverse si annullerebbe tutto, se non partissero nello stesso istante chi parte prima e di quanto?
se non sono in competizione formulare la proposizione perde quasi interamente di significato!
la fisica da i numeri, l'essere umano ci mette i significati, ognuno si sceglie il suo ambito.
lo immagini cosa succede con i suoni musicali? l'apocalisse...........anzi la tanta lisse!
la sensazione musicale NON HA NULLA A CHE VEDERE CON IL LIVELLO SONORO!
lo sai che intensità di sensazione produce un pianissimo? forse la massima! guarda i direttori d'orchestra come sono accaniti a cercarsela, sparerebbero al professore d'orchestra che gli alza il livello se potessero!
visto che qualcuno mi accusa di fare il sapientone......come se spuntassi da sotto un cavolo.......come se non si potesse dire la propria dopo quarantanni di passione e venti di sperimentazione che neppure Nelson Piquet se la sogna.............io fin dal 1977 ho delle patrician electrovoice multiamplificate attivamente in tutte e quattro le vie (woofer da 78 cm per i giuvingelli).
lo sai cosa fanno le pat?
ti stirano i capelli se li hai ricci, ti rendono calvo se li hai lisci!
se alzi il volume raggiungi la soglia del dolore, devi uscire dalla stanza e loro non fanno una piega, i pink floyd in concerto dal vivo sembrano suonare a qualche km di distanza;
se ascolti in un certo modo, oggi non hai ancora al mondo un sistema che le superi!
dove stanno i venti decibel?
la sensazione sonora che ti produce il sistema realizzato ti ammazza!
quando ascoltiamo il sistema, mai da soli, lo sai quale è l'unica espressione: è troppo!
una sera ascoltando Giuliette Greco, da solo ad un certo punto ho pensato: questa ce l'ha con me!
ho spento e me ne sono andato a dormire!
non ci credi, vuoi i testimoni, è una provocazione!
io più che dirle le cose non posso fare, l'invito a Bebo è stato fatto; non debbo dirlo?
non si dice?
va detto in un altro modo?
stavolta lo dico io boh!
venti decibel di smascheramento non significa venti decibel più forte, significa una sensazione indicata in venti decibel per quantificare in un qualche modo forte ma comprensibile ma trattasi di una sensazione sonora infinitamente più forte!
sono concetti nuovi e violenti, io non posso farci nulla, ci vorrà il suo tempo.
per ora scrivi questa e leggila ogni volta: nel mondo della non invarianza che significa come già detto quando nel sistema ci considero l'ascoltatore, tra livello sonoro e sensazione sonora non c'è nessun rapporto. MAI!
suona un brano musicale: uno si addormenta, uno si eccita!
quanto è grande la sensazione sonora a parità di volume?
si vede che è soggettiva e non invariante?
il tizio ha preso la bumba ed è eccitato, caio ha avuto una giornata faticosa e non regge più, la sensazione sonora non dipende dalla storia personale di ambo fino a quell'istante?
ora nasce un problema, come se non bastassero quelli che ci sono!
chi è ambo?
moss
...........
se stai alle conoscenze tecniche che io chiamo convenzionali, il sitema a multiaplificazione attiva è tutt'ora il migliore!
i vantaggi sono tutti noti e tutti notevoli, li riassumo brevemente:
effettui i tagli a livello di segnale e non sulla corrente erogata dal finale; riduci enormemente la lunghezza dei cavi migliorando il fattore di smorzamento ( se vuoi); specializzi i finali per ogni via;
contoindicazioni: nessuna alla luce delle conoscenza tecniche note; puoi ripetere tutto quello che si fa per un sistema a filtri normali e puoi perfino aggiungere anche ulteriori filtri di tipo tradizionale, e quindi!
questo stando alle conoscenze note.
ora accade che un ampli produce suoni in tempo differito perchè eccitato dal suono da lui prodotto; se ti poni il problema di far congruire tutti i suoni prodotti ti trovi ad avere a che fare con alterazione dei tempi di esistenza diversi per ciascuna via.
cosa vuol dire farli congruire, come lo verifichi?
queste è una delle parti più importanti del lavoro teorico e sperimentale di cui sto cercando di parlare e che naturalmente è in atto;
il discorso è lungo e difficile e vado per sintesi: devi innanzitutto cambiare le modalità di osservazione, devi osservare non il suono degli strumenti ma se percepisci strumenti che suonano; sembra la stessa cosa ma è un altro mondo; se ascolto da una radiolina certamento ascolto il suono degli strumenti, non si pone naturalmente per nulla l'evenienza che possa ascoltare strumenti che suonano.
mano a mano che l'impianto si perfeziona il problema comincia ad affiorare ma sono io che debbo innanzitutto pormi nella condizione di guardare al risultato sotto quel riguardo.
se sto osservando uno strumento che suona allora percepisco che tutti i suoni che lui ha emesso gli appartengono; lo strumento viene a costituirsi come individuo, non cambia di dimensione, di posizione e soprattutto tutti i suoni si riconducono a lui, sempre!
perchè questo accada tutte le informazioni che si riportano a lui come generante debbono congruire; siccome le affido a parti diverse dell'impianto, i diversi altoparlanti, ampli, canale sx e dx, un conto è dirlo ed un conto è farlo.
pensa cosa accade se tutte le note basse le percepisci appartenere a ciascuno strumento che le ha emesse e così ciascuna parte del suono!
il nemico principale ed alla fine unico, ma il fatto che sia unico non riduce il problemi, è l'allungamento dei tempi di esistenza dei suoni, errori sistematici che se non rimuovo mi precludono ogni è qualsivoglia sviluppo e prestazione ulteriore.
ecco perchè occorre una rivoluzione totale! la strada compiuta con le tecniche ed i mezzi di tipo convenzionale E' FINITA!
le cose sono molto complicate e molto onerose ma almeno ora si sà, io dico di sapere, come fare per andare avanti!
presunzione? arroganza? ma non sarebbe il caso di dotarsi di un poco di iniziativa e venire ad ascoltare?
dopo le pernacchie!
marameo!
moss
.................
il problema è uno solo: tempi di esistenza dei suoni!
come, perchè, chi li altera richiede un lunghissimo elenco e la illustrazione della modellizzazione a componenti perfetti; come riportarli in ordine è stato molto, molto complicato teoricamente e la sperimentazione molto costosa.
devi considerare che il problema del mascheramento per suono correlato, del suono che maschera se stesso e quello che deve avvicendarsi dopo il suo tempo di esistenza finora è rimasto nascosto ad ogni indagine teorica e sperimentale; e si capisce perchè, ci volevano prima dei formidabili mezzi di indagine (basi sismiche etc.), posti all'origine della storia proprio come condizione sperimentale imprescindibile.
chi altro lavora con basi sismiche?
e poi una continua elaborazione teorico-sperimentale in un continuo percorso circolare dove l'elaborazione teorica portava alla sperimentazione e la sperimentazione obbligava a nuove elaborazioni teoriche.
lo sai quanti sono gli eventi di errore in un brano musicale? miliardi di miliardi di miliardi di miliardi ...fermatemi!...... tutti quelli occorrenti per descrivere lo spazio sonoro per ogni istante di esistenza del suono(una volta Nuti indicò in un articolo su A.R. il numero di parametri occorrenti per la descrizione completa dello spazio sonoro, qualcuno ricorda dove? non l'ho più ritrovato).
pensate che il suono sia una cosa da mettere in mano a quelli dei filtri?
il suono è una cosa tremenda! e la musica peggio!
e chi prevale tra musica e suono... ditemi voi ...ancora più tremendo!
aver trascurato il problema dei tempi di esistenza dei suoni è il problema dei problemi, è il più madornale errore sistematico di tutta la storia della scienza della riproduzione dei suoni.
pensate che gli antichi nel costruire gli strumenti, gli ambienti e nello scrivere la musica lo abbiano trascurato?
e come avrebbero fatto a realizzare tutto quel ben di dio!
guarda se c'è qualcosa che si nasconde in una intera orchestra sinfonica, se non si distingue qualcosa individualmente è solo perchè deve fondersi col resto a comporre una quantità di colori assolutamente fantasmagorica!
e come hanno fatto?
ad orecchio e cervello!
potevano non sapere come si chiamasse ma metodo e scelte sono state impecabili!
osservazione, interazione, scelta dell'evento favorevole; tutta la storia del suono è stata costruita e si costruisce così, con una selezione di eventi favorevoli, con l'avvento della riproduzione dei suoni le cose si sono ulteriormente complicate ma chi ha spento la luce della ragione nel mondo della riproduzione dei suoni?
qualcuno si agita?
fa bene!
moss
..................
Il talco lo metti dentro un palloncino di gomma e lo metti sotto gli apparecchi; solo tre punti di appoggio, è anelastico, il quarto appoggio non lavorerebbe mai!
Una delle affermazioni assolute di cui tutti hanno paura!
ATTENZIONE!
in questo fai meno danni di tutti gli altri dispositivi!
ATTENZIONE se non conosci i meccanismi di inganno all'ascolto (noi inganniamo noi stessi facendoci attrarre da una parte rispetto al tutto!) potresti trarre conclusioni sbagliate.
l'impianto mette in evidenza dei particolari rispetto agli altri, la scelta che ti si pone ogni volta è tra i nuovi elementi che emergono e quelli preesistenti; la scelta E' SEMPRE a favore dei nuovi perchè il fatto che prima non c'erano corrisponde al concetto di miglioramento; in realtà accade che se prima avevo il mal di denti e lo baratto con un dolore al dito il sollievo è elevatissimo!
dovrei badare invece alla coesistenza dei suoni e come vedi sono tutti concetti nuovi, qui apri una scatola e ce ne trovi dentro altre centomila una più complicata dell'altra da aprire!
ti dico solo per ora osserva bene ma molto bene quello che succede, vedrai SCOMPARIRE alcune cose e probabilmente percepirai una diversa organizzazione spazio temporale.
meno fuochi artificiali e più luce uniformemente distribuita.
cosa attrae di più: i fuochi artificiali o la luce diurna??????
tutte le risonanze strutturali provocano i fuochi artificiali, aumentano la dinamica, specie in basso dove ce ne sono di più ed è più facile aggiungerle.
noi li chiamiamo i BOTTI! ovvero ciabum! un botto di acuti e bassi insieme, un pieno orchestrale........... appunto!
moss
......................
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
-
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Hola All!
Confermo quanto detto, la panchina e' stata terminata alla una di notte:
ho avuto giusto giusto il tempo una rapidissima verifica di funzionamento
con due altoparlantacci da car-audio collegati alle uscite e
nientepocodimeno di un cacciavite a stella infilato negli RCA di ingresso
come sorgente audio...... si sente il ronzio a destra.... OK ..... si sente il
ronzio a sinistra...... OK COLLAUDO PERFETTAMENTE RIUSCITO, ora a nanna perche' domani devo andare a Carnate e mi devo svegliare presto!
Anzi, giusto per dirla proprio tutta, le misurazioni strumentali fatte con
oscilloscopio, generatore di segnali e frequenzimetro le ho potute fare solo
su un singolo canale....... dell' altro canale NON ho misurato proprio nulla
perche' mi mancava il tempo materiale per poterlo fare, mi sono solo
limitato a copiare pari-pari la modifica eseguita e niente piu!
Diciamo che io ci ho provato, ho voluto portare comunque la panchina
al raduno nonostante NON fosse del tutto completata e assolutamente
NON testata giusto per mostrarne l' estetica e mostrare la soluzione dei
TU in aria, sono rimasto anc'io un po sorpreso del fatto che suonasse
gia' bene nonostante fosse ancora tutta da ricontrollare e ci fosse ancora
molto da migliorare, ad ogni modo mi consola il fatto che NON sono stato
affatto l' unico ad aver terminato il proprio ampli alla una di notte del
giorno prima ( ecco a cosa servono realmente i raduni e le mostre, ad
obbligarci moralmente a terminare i lavori fermi da mesi!!!! )
perche' no, un bell' ampli al livello di quello che ha fatto suonare l' organo
rigorosamente in classe A con i TU in aria! :p
Ciao!
Fabio.
________________________________________________________
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
________________________________________________________
Mc Gyver e-mail: webmaster@teslacoil.it
Sito internet: www.teslacoil.it
Moderatore dell' ###ALTATENSIONE### Mailing List
www.altatensione.tk
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Diciamo che si tratta di una curiosa realizzazione, magari sperimentale e migliorabile, ma sicuramente realizzata con un occhio anche all'oscilloscopio e non solo saldando componenti a caso... e neppure a orecchio, se Fabio stesso ammette di non averla ascoltata prima di portarla a Carnate, cioè per assurdo si è fidato dei rilievi strumentali, i quali "dicevano" che l'oggetto avrebbe suonato secondo canoni che possiamo ascrivere all'alta fedeltà.
Confermo quanto detto, la panchina e' stata terminata alla una di notte:
ho avuto giusto giusto il tempo una rapidissima verifica di funzionamento
con due altoparlantacci da car-audio collegati alle uscite e
nientepocodimeno di un cacciavite a stella infilato negli RCA di ingresso
come sorgente audio...... si sente il ronzio a destra.... OK ..... si sente il
ronzio a sinistra...... OK COLLAUDO PERFETTAMENTE RIUSCITO, ora a nanna perche' domani devo andare a Carnate e mi devo svegliare presto!

Anzi, giusto per dirla proprio tutta, le misurazioni strumentali fatte con
oscilloscopio, generatore di segnali e frequenzimetro le ho potute fare solo
su un singolo canale....... dell' altro canale NON ho misurato proprio nulla
perche' mi mancava il tempo materiale per poterlo fare, mi sono solo
limitato a copiare pari-pari la modifica eseguita e niente piu!

Diciamo che io ci ho provato, ho voluto portare comunque la panchina
al raduno nonostante NON fosse del tutto completata e assolutamente
NON testata giusto per mostrarne l' estetica e mostrare la soluzione dei
TU in aria, sono rimasto anc'io un po sorpreso del fatto che suonasse
gia' bene nonostante fosse ancora tutta da ricontrollare e ci fosse ancora
molto da migliorare, ad ogni modo mi consola il fatto che NON sono stato
affatto l' unico ad aver terminato il proprio ampli alla una di notte del
giorno prima ( ecco a cosa servono realmente i raduni e le mostre, ad
obbligarci moralmente a terminare i lavori fermi da mesi!!!! )

Calma, lasciatemi finire la panchina, poi arriveranno le casse ed infine,D'altra parte da un "teslaro" come Fabio potevamo aspettarci cose ben più mostruose, visti i tubi radiogeni che ha in casa non mi stupirei se il suo prossimo ampli avrà un suono radiografante (occhiali scuri per radiazioni)
perche' no, un bell' ampli al livello di quello che ha fatto suonare l' organo
rigorosamente in classe A con i TU in aria! :p
Ciao!
Fabio.
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La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
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- Iscritto il: 29 dic 2005, 23:19
- Località: Italy
Molto interessante tutto quello quello mandato da Roberto da studiare con calma.
Il termine di paragone puo' essere purtroppo anche ascoltare con calma qualche impianto realmente no- compromise ascoltato in un negozio qualificato (fingendosi uno che ha tanti soldi da spendere,lo facevo in verità con la faccia tosta di quand'ero più giovane) e devo dire sinceramente che spesso sono stato scioccato!!
Dimensioni stumentali e voci a grandezza naturale ,scena acustica eccezionale per larghezza e profondita' e soprattutto grandi emozioni e suono bellissimo.
La mia personale idea e che l'impianto è tanto 'più buono ' quanto più generi musicali riesce a suonare con coivolgimento ed emozione, e in questo il riferimento è la musica dal vivo :quello che l'artista voleva trasmettere.Qui spesso ci si rifugia nell'ambiente d'ascolto non idoneo ,quando è in realta è l'impianto super che non va'.
Poi devo avere un 'bel suono' e questo è arte ,frutto della sensibilità personale ,del tempo e prove che uno puo' fare ,competenza tecnica e esperienza,ecc.Insomma questo è quello che ha reso famosi nel mondo tanti prodotti realmente bensuonanti.Io riesco avere un bel suono dall'amplificatore 'a fortuna' perchè non sono competente abbastanza.
Per finire ci vorrebbe poi ci vorrebbe un po' di studio della musica,dove esiste l'armonia ,la melodia,il ritmo,ecc e invece si continua a parlare sempre di alti,bassi,medi .Magari sarebbe più giusto parlare di come suonano o come emozionano violini,chitarre, sax,batterie,ecc.
La soggettività la fa' comunque da padrone e in questo l'autocostruttore e sempre fortunato tanto 'fa come gli pare'.
Buon piacere d'ascolto a tutti!
Il termine di paragone puo' essere purtroppo anche ascoltare con calma qualche impianto realmente no- compromise ascoltato in un negozio qualificato (fingendosi uno che ha tanti soldi da spendere,lo facevo in verità con la faccia tosta di quand'ero più giovane) e devo dire sinceramente che spesso sono stato scioccato!!
Dimensioni stumentali e voci a grandezza naturale ,scena acustica eccezionale per larghezza e profondita' e soprattutto grandi emozioni e suono bellissimo.
La mia personale idea e che l'impianto è tanto 'più buono ' quanto più generi musicali riesce a suonare con coivolgimento ed emozione, e in questo il riferimento è la musica dal vivo :quello che l'artista voleva trasmettere.Qui spesso ci si rifugia nell'ambiente d'ascolto non idoneo ,quando è in realta è l'impianto super che non va'.
Poi devo avere un 'bel suono' e questo è arte ,frutto della sensibilità personale ,del tempo e prove che uno puo' fare ,competenza tecnica e esperienza,ecc.Insomma questo è quello che ha reso famosi nel mondo tanti prodotti realmente bensuonanti.Io riesco avere un bel suono dall'amplificatore 'a fortuna' perchè non sono competente abbastanza.
Per finire ci vorrebbe poi ci vorrebbe un po' di studio della musica,dove esiste l'armonia ,la melodia,il ritmo,ecc e invece si continua a parlare sempre di alti,bassi,medi .Magari sarebbe più giusto parlare di come suonano o come emozionano violini,chitarre, sax,batterie,ecc.
La soggettività la fa' comunque da padrone e in questo l'autocostruttore e sempre fortunato tanto 'fa come gli pare'.
Buon piacere d'ascolto a tutti!
- riccardo
- sostenitore
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- Iscritto il: 08 ott 2005, 02:05
- Località: Italy
Premettendo che è tutto condivisibile, quello che dici, tuttavia sottovaluti troppo l'ambiente di ascolto.
E' sostanzialmente la parte più importante della faccenda, quello, che come "il fato" decide sempre come ascolterai la musica.
Lavorarci sopra è difficile, sia per competenza che per WAF, ma alla fine è probabilmente la cosa che paga di più.
La "scenografia" e le conseguenti emozioni raramente dipendono solo dall'impianto.
Sarebbe molto bello se qualcuno esperto di acustica ambientale intervenisse nel forum...
Intanto, visto che se ne parla nella mail che ha aperto il 3d, la realizzazione di piccoli pannelli diffusori a resto quadratico non dovrebbe essere troppo ardua, con materiali poveri tipo polistirolo e plastica e compensato.
R.R.
E' sostanzialmente la parte più importante della faccenda, quello, che come "il fato" decide sempre come ascolterai la musica.
Lavorarci sopra è difficile, sia per competenza che per WAF, ma alla fine è probabilmente la cosa che paga di più.
La "scenografia" e le conseguenti emozioni raramente dipendono solo dall'impianto.
Sarebbe molto bello se qualcuno esperto di acustica ambientale intervenisse nel forum...
Intanto, visto che se ne parla nella mail che ha aperto il 3d, la realizzazione di piccoli pannelli diffusori a resto quadratico non dovrebbe essere troppo ardua, con materiali poveri tipo polistirolo e plastica e compensato.
SalutiMolto interessante tutto quello quello mandato da Roberto da studiare con calma.
Il termine di paragone puo' essere purtroppo anche ascoltare con calma qualche impianto realmente no- compromise ascoltato in un negozio qualificato (fingendosi uno che ha tanti soldi da spendere,lo facevo in verità con la faccia tosta di quand'ero più giovane) e devo dire sinceramente che spesso sono stato scioccato!!
Dimensioni stumentali e voci a grandezza naturale ,scena acustica eccezionale per larghezza e profondita' e soprattutto grandi emozioni e suono bellissimo.
La mia personale idea e che l'impianto è tanto 'più buono ' quanto più generi musicali riesce a suonare con coivolgimento ed emozione, e in questo il riferimento è la musica dal vivo :quello che l'artista voleva trasmettere.Qui spesso ci si rifugia nell'ambiente d'ascolto non idoneo ,quando è in realta è l'impianto super che non va'.
Poi devo avere un 'bel suono' e questo è arte ,frutto della sensibilità personale ,del tempo e prove che uno puo' fare ,competenza tecnica e esperienza,ecc.Insomma questo è quello che ha reso famosi nel mondo tanti prodotti realmente bensuonanti.Io riesco avere un bel suono dall'amplificatore 'a fortuna' perchè non sono competente abbastanza.
Per finire ci vorrebbe poi ci vorrebbe un po' di studio della musica,dove esiste l'armonia ,la melodia,il ritmo,ecc e invece si continua a parlare sempre di alti,bassi,medi .Magari sarebbe più giusto parlare di come suonano o come emozionano violini,chitarre, sax,batterie,ecc.
La soggettività la fa' comunque da padrone e in questo l'autocostruttore e sempre fortunato tanto 'fa come gli pare'.
Buon piacere d'ascolto a tutti!
Originariamente inviato da tonino60 - 18/11/2006 : 09:21:06
R.R.
Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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