Telaio e schermi. Due componenti?

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mrttg
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Messaggio da mrttg »

Ciao e scusa il ritardo.
Il libro sudddetto rappresenta, a mio parere (ma non solo mio, vedi un thread precedente), la bibliografia essenziale per capire i problemi di riduzione delle interferenze senza doversi studiare le equazioni di Maxwell come antipasto.
Ciao Antonino,
grazie a tè per l' intervento :) e per il prezioso suggerimento bibliografico
Ovviamente articoli su questo argomento ne trovi su centinaia di riviste, dalla defunta Electronics a Electronics Design a EDN ad alcune -recenti- specializzate su EMI ed EMC, ma documenti con soluzioni "pronte da infornare" al tuo problema difficilmente ne troverai.
Questo è poco ma sicuro... in questi articoli a volte puoi trovare uno spunto.
Un esempi per tutti: se prendi un trasformatore NON PROGETTATO sin dall'inizio per fascia antiflusso e incapsulamento in schermo, e gli metti entrambi, avrai buone probabilita' di fare un "arrosto di bobina"... ! Le schermature vanno progettate dall'inizio come il circuito, l'alimentazione, ecc. e misurate ed affinate, per ottenere il massimo, esattamente come queste, ovvero usando anche strumenti per la misura dei campi irradiati



In genere questo viene fatto in campi altamente specializzati... visto che serve una solida preparazione di base..... e strumentazione hw&Sw adeguata.

Due parole infine per la cosiddetta "distorsione magnetica". Teoricamente un cavo che trasporti un livello elevato di corrente di segnale il cui campo si accoppi ad un telaio in materiale ferromagnetico potrebbe, tramite questo mezzo, generare due possibili forme di "distorsione":
- sulla corrente stessa trasportata se il telaio nelle vicinanze del filo saturasse -molto improbabile, ma non impossibile- e l'impedenza di sorgente non fosse bassa (lo stessa origine della distorsione causata dalla saturazione del nucleo di un trasformatore d'uscita, insomma);
- sull'amplificazione in generale a causa di accoppiamento via campo magnetico con fili portanti segnali a basso livello (il telaio fungerebbe in questo caso da pseudo "trasformatore" di accoppiamento).
Questi fenomeni sono intereassanti da conoscere e studiare però quanto incidono sul risultato finale qualche punto percentuale.
Ribadisco il termine "teoricamente" in quando basterebbe distanziare i fili (o, meglio, il PCB...) di alcuni cm dal telaio (e attorcigliarli e/o schermarli), per annullare questi fenomeni, supposto che non fossero gia' trascurabili in partenza rispetto a tutto il resto.
Alla fine le ricette sono sempre quelle... i buoni e sani principi di progettazione spesso sbandierati e poco applicati.


Ribadisco la mia opinione; l'eliminazione dei telai magnetici ha una base essenzialmente di marketing: con alluminio (e rame) massicci - o legni esotici- si fa molta piu' scena e si hanno meno problemi di lavorazione.
Condivido e un marketing incentrato su questo mi sembra deboluccio.

Tiziano
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nullo
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Messaggio da nullo »

Ecco come ho risolto il problema del disaccoppiamento, ovviamente tutto e stato scelto a naso e in base al parametro "comodità di reperimento".

Le bobine più leggere poggiano su piedini in gomma da sedia ( due cp di diversa altezza), il serraggio superiore è costituito da una specie di volantino, in gomma morbida:

Immagine

Immagine

La vite sotto il piano passa attraversa un ulteriore gommino, l'accrocchio si può muovere di un paio di cm. in senso orrizzontale e di circa un mezzo cm., in senso verticale. Il serraggio determina lo smorzamento.

Sulle bobine più grosse mi sono limitato ad un solo gommino, ho interposto una lamina d'alluminio accoppiata ad una pellicola bituminosa, di circa tre mm., a chiusura gli stessi volantini in gomma morbida visibili nella foto sopra.

Anche questo ulteriore accrocchio si muove abbastanza agevolmente nelle varie direzioni, lo smorzamento è sempre determinato dal serraggio.

Immagine

Ho messo in vista la lamina in allluminio e un a versione in rame della stessa.

Il loro potere schermante è da verficare, dato l'esiguo spessore, quello smorzante è sicuramente molto valido, consiglio di porle su tutto ciò che potenzialmente possa vibrare ( bobine, condensatori ecc..)


Ciao, Roberto
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Ottima soluzione. Unico rischio, che dopo un poco la gomma si 'rilassi'. Penso che una ripresa del tiraggio dopo un mesetto possa essere definitva.
Come funziona il tutto? Vibra, scalda ?

A chi interessa, tanto per ridurre il mistero che sembra circondare l' argomento trasformatori ed affini (manco fosse la 'luce di sincrotone') ed in attesa del libro di Ott, segnalo qualche link interessante relativo alle schermature.

Nel sito della Lustrecal, nella sezione info
http://www.lustrecal.com/enginfo.html

ci sono due pdf con formule e nomogrammi per il calcolo degli schermi elettrici e magnetici
http://www.lustrecal.com/pdfs/nomosimple.pdf
http://www.lustrecal.com/pdfs/nomosolve.pdf
articoli ben spiegati, facilmente comprensibili, con formule, nomogrammi ed esempi.

Altro link in

www.mushield.com
http://www.mushield.com/documentation/s ... metals.pdf

Per le misure, un sensore ad effetto di Hall 'lineare' costa circa 2 euro su Rs (coprono un ampio range).

Un 'giocattolo' finito in
http://www.spin-it.com/eh100.htm a 200 euro

Mauro
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