Carissimi
allego alla vostra attenzione (se mi riesce) una serie di tre circuiti base che possono essere combinati in vario modo.
L'adozione di una alimentazione flottante consente di non utilizzare condensatori.
forse potrebbero essere combinati per un ampli economico.
ho chiamato la topologia "mawashi".
è intrinsecamente refrattaria al rumore dell'alimentazione, un po' come l'aikido,
ma in modo automatico (verifiche in corso)
Sto lavorando all'integrazione con uno stadio finale in PP.
(ovviamente sempre e solo simulazioni)
Vi sarò grato di ogni considerazione e critica. I punti deboli ovviamente sono quelli che più mi interessano
ciao
tanto per cambiare
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tanto per cambiare
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Re: tanto per cambiare
Considerando ad esempio il primo dei tre circuiti, quello con guadagno, questo appartiene ad una famiglia di 7
diversi circuiti tutti accoppiati in DC e con caratteristiche simili. Di questi uno ad un tubo
3 con 2 tubi, 3 con 3 tubi ed uno con 4. Come da imagine differiscono un po' uno dall'altro per guadagno e resistenza di uscita e caratteristiche di reiezione del rumore . Hanno però caratteristiche costruttive differenti. Ad esempio le version con tubo inferior necessitano di alimentazione filament traslata etc.
Anche lo splitter e il buffer possono essere implementati secondo diverse modalità
diversi circuiti tutti accoppiati in DC e con caratteristiche simili. Di questi uno ad un tubo
3 con 2 tubi, 3 con 3 tubi ed uno con 4. Come da imagine differiscono un po' uno dall'altro per guadagno e resistenza di uscita e caratteristiche di reiezione del rumore . Hanno però caratteristiche costruttive differenti. Ad esempio le version con tubo inferior necessitano di alimentazione filament traslata etc.
Anche lo splitter e il buffer possono essere implementati secondo diverse modalità
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Re: tanto per cambiare
Molto interessante.

Fa piacere vedere ogni tanto qualcosa di intelligente e diverso dalle solite banalità trite e ritrite.
Visto che ci sei, oltre agli schemi, puoi/vuoi postare anche qualche simulazione?


Fa piacere vedere ogni tanto qualcosa di intelligente e diverso dalle solite banalità trite e ritrite.

Visto che ci sei, oltre agli schemi, puoi/vuoi postare anche qualche simulazione?

Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: tanto per cambiare
Ciao UnixMan
mi fa piacere che desti qualche interesse.
intanto ti posto un'applicazione con 12ax7 per vedere il funzionamento in continua.
ovvero applico alla grigia -1,0,+1 volts.
I valori non sono perfettamente simmetrici non a causa di sbilanciamento ma semplicemente per la non linearità del tubo.
E' ovvio che occorre lavorarci. sull'influenza del non perfetto match delle sezioni. sull'alim. flottante. ma è proprio lì il divertimento,
la realtà è sempre lì con I suoi trabocchetti.
buona serata
mi fa piacere che desti qualche interesse.
intanto ti posto un'applicazione con 12ax7 per vedere il funzionamento in continua.
ovvero applico alla grigia -1,0,+1 volts.
I valori non sono perfettamente simmetrici non a causa di sbilanciamento ma semplicemente per la non linearità del tubo.
E' ovvio che occorre lavorarci. sull'influenza del non perfetto match delle sezioni. sull'alim. flottante. ma è proprio lì il divertimento,
la realtà è sempre lì con I suoi trabocchetti.
buona serata
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Re: tanto per cambiare
mi congratulo per l'originalita'. I problemi in cui potresti incappare li hai gia' elencati tu. Se permetti un piccolo suggeriemento. Anziche' che le valvole prova coi Jfet: in mezz'ora di realizzi il circuito e lo alimenti con un semplice pila a 9 volt. Il Jfet 'e rognosissimo da accoppiare, ma d'atra parte, quanto incida la differenza delle sezioni sul risultato finale e' prorpio quello che vuoi stabilire.
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genesi del mawashi
volevo illustrarvi da dove salta fuori l'idea, o meglio quali sono I passaggi
per arrivare al circuito di cui sopra.
Si parte da un semplice circuito ad uscita anodica senza condensatore di bypass al catodo.
Vi faccio vedere con una 12ax7 perchè è la prima che mi è capitata.
Ho messo dei valori alle resistenze e alla alimentazione un po' a caso. Poi magari se a qualcuno interessa
altro glielo metto su.
1) il primo passaggio, come da figura, è lo scorrimento del resistore anodico in modo da oltrepassare l'alimentazione e
portarsi a potenziale zero. Non cambia nnulla per ciò che riguarda le correnti alternate e il circuito ha stessa risposta, stessa impedenza d'uscita e stesso psrr. L'alimentazione ora non più a massa, fluttua.
per arrivare al circuito di cui sopra.
Si parte da un semplice circuito ad uscita anodica senza condensatore di bypass al catodo.
Vi faccio vedere con una 12ax7 perchè è la prima che mi è capitata.
Ho messo dei valori alle resistenze e alla alimentazione un po' a caso. Poi magari se a qualcuno interessa
altro glielo metto su.
1) il primo passaggio, come da figura, è lo scorrimento del resistore anodico in modo da oltrepassare l'alimentazione e
portarsi a potenziale zero. Non cambia nnulla per ciò che riguarda le correnti alternate e il circuito ha stessa risposta, stessa impedenza d'uscita e stesso psrr. L'alimentazione ora non più a massa, fluttua.
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Re: tanto per cambiare
ho dimenticato il resistore della batteria, poco male perchè semplifica il concetto.
2) Il secondo step è lo split del condensatore.
a partire dall'estremità calda del resistore di carico, il condensatore viene splittato
in un parallelo . L' estremità di uno dei due condensatori resta sull'anodica.
L'estremità dell'altro scorre al di là della batteria e si posiziona a massa per la continua.
( cambiando discorso, se avessi fatto scorrere tutto il condensatore come il secondo
avrei ottenuto un unico condensatore senza diff di potenziale fra I capi, caso mai servisse).
Nuovamente la risposta in freq. e l'impedenza d'uscita non cambiano.
Però cambia (non molto) il psrr. la sensibilità ai disturbi iniettati dall'alimentazione, che diminuisce.
I segnali proveniente dall'alimentazione si ritrovano sul carico attenuate di circa 7.8 db rispetto a
prima (da -2.1 db a -9.9 db) non vengono però attenuate in alta frequenza come da grafico.
2) Il secondo step è lo split del condensatore.
a partire dall'estremità calda del resistore di carico, il condensatore viene splittato
in un parallelo . L' estremità di uno dei due condensatori resta sull'anodica.
L'estremità dell'altro scorre al di là della batteria e si posiziona a massa per la continua.
( cambiando discorso, se avessi fatto scorrere tutto il condensatore come il secondo
avrei ottenuto un unico condensatore senza diff di potenziale fra I capi, caso mai servisse).
Nuovamente la risposta in freq. e l'impedenza d'uscita non cambiano.
Però cambia (non molto) il psrr. la sensibilità ai disturbi iniettati dall'alimentazione, che diminuisce.
I segnali proveniente dall'alimentazione si ritrovano sul carico attenuate di circa 7.8 db rispetto a
prima (da -2.1 db a -9.9 db) non vengono però attenuate in alta frequenza come da grafico.
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Re: tanto per cambiare
3) segue una serie di modifiche essenzialmente estetiche
nella prima la res da 470k è messa a massa in posizione diversa. poi c'è lo scambio estetico fra ramo del carico e ramo dell'alimentazione e infine un piccolo rìarrangiamento.
il circuito resta lo stesso e nulla cambia nelle sue prestazioni.
4) A questo punto è possibile sostituire i condensatori con resistenze. Questo per eliminare appunto i condensatori. Per mantenere a 0 volt il capo del carico occorre però mettere resistenze di valore preciso. Vogliamo inoltre che nei due rami (destra e sinistra dell’alimentazione ) scorra la stessa corrente, ma non è obbligatorio. Quindi quella inferiore è posta a 40k e la superiore ad un valore, 235.4k, che consente di avere lo stesso salto di tensione di tubo + Res catodica.
Abbiamo ottenuto un circuito accoppiato in continua, senza condensatori.
Magari in basso servirebbe una res. variabile per tarare lo zero.
nella prima la res da 470k è messa a massa in posizione diversa. poi c'è lo scambio estetico fra ramo del carico e ramo dell'alimentazione e infine un piccolo rìarrangiamento.
il circuito resta lo stesso e nulla cambia nelle sue prestazioni.
4) A questo punto è possibile sostituire i condensatori con resistenze. Questo per eliminare appunto i condensatori. Per mantenere a 0 volt il capo del carico occorre però mettere resistenze di valore preciso. Vogliamo inoltre che nei due rami (destra e sinistra dell’alimentazione ) scorra la stessa corrente, ma non è obbligatorio. Quindi quella inferiore è posta a 40k e la superiore ad un valore, 235.4k, che consente di avere lo stesso salto di tensione di tubo + Res catodica.
Abbiamo ottenuto un circuito accoppiato in continua, senza condensatori.
Magari in basso servirebbe una res. variabile per tarare lo zero.
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Re: tanto per cambiare
L’aver introdotto le due resistenze (fra loro in parallelo per l’alternata) a monte della res di carico ha creato un partitore che attenuerà leggermente il segnale in uscita. Allo stesso tempo però è stato creato uno scudo per i disturbi di (modo differenziale) provenienti dall’alimentazione.
Non mi è comunque chiaro come simulare disturbi di modo comune in una questa alimentazione. Per quelli differenziali inserisco semplicemente un generatore in serie alla batteria.
Vediamo comunque la risposta e il psrr. la risposta perde circa mezzo db ma il psrr migliora drammaticmente a -40 db
Non mi è comunque chiaro come simulare disturbi di modo comune in una questa alimentazione. Per quelli differenziali inserisco semplicemente un generatore in serie alla batteria.
Vediamo comunque la risposta e il psrr. la risposta perde circa mezzo db ma il psrr migliora drammaticmente a -40 db
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