audi4live ha scritto:allora, su molti forum ho visto che le persone vengono aiutate anche su robe del genere, anche sapendo che ci sono problemi come descritti da te.
capisco che è complesso
se non avete voglia di aiutarmi, ditemelo e chiudiamo quì, scusandomi di avervi fatto perdere tempo.
nella mia situazione non serve continuare a dire "è impossibile".
grezie
p.s.
ripeto a me per cominciare serve sapere come fare delle misure affidabili con i problemi del caso, ci mancherebbe
non mi servono spiegazioni sull'errore sistematico
Paolo ha una visione alquanto estrema del problema, non è il caso di continuare a evidenziare il fatto che un sistema di altoparlanti soffrirà sempre di problemi collegati al posizionamento in ambiente, la letteratura è piena zeppa di esempi, analisi, possibili rimedi, palliativi e stroncature...
nel tuo caso, più che il posizionamento in ambiente, bisogna capire se i 7 altoparlanti sono accrocchiati in modo congruo sotto il profilo delle sensibilità e delle dispersioni, dato che ho visto più di un sistema che non poteva funzionare neppure sotto quel punto di vista
Quindi per prima cosa serve un esame degli altoparlanti (il trittico simmetrico dei nastri potrebbe avere ben più di un problema, per esempio...)
poi si può procedere, ma se il mobile è già stato costruito c'è poco da fare, bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro
per quanto riguarda le misure (premesso che si lavora sempre in "anecoica simulata", prendendo in esame solo l'impulso principale, quindi il problema ambiente va affrontato in modo parallelo, non secondario come importanza, ma comunque non in via preliminare) direi che la maggior differenza tra LspCAD e AFW (almeno nelle versioni che ricordo) risiede nella possibilità di simulare le dispersioni dei componenti
in soldoni AFW, a partire da una risposta sull'asse, in base al diametro, può restituire una risposta fuori asse abbastanza congruente, con cui si può analizzare il sistema dai vari angoli, per contro LspCAD, molto interessante per il filtro a matrice e per la possibilità di avere una uscita multicanale filtrata in base al filtro impostato, obbliga a fare più misure fuori asse e aggiornare i filtri sui vari sistemi per analizzarne il comportamento.
Sinceramente se si utilizza CLIO e il diffusore è già stato realizzato ritengo superfluo l'uso di un simulatore, in pratica si può benissimo realizzare il filtro in tempo reale, sapendo cosa si sta facendo e avendo le idee chiare...
Non sapendo neppure da dove iniziare nella scelta dei componenti di filtro e avendo poca esperienza con le reti di crossover, si può provare a realizzare qualche prototipo passando per un simulatore
Un sistema "ibrido", e più veloce, potrebbe essere quello di impostare un filtro in asse con LspCAD e poi ottimizzarlo anche per il fuori asse con CLIO
Le misure da effettuare mi pare di avertele già suggerite in un altro post, comunque sia, qualunque sia il metodo utilizzato (simulatore o misure dirette con CLIO) l'importante è una cosa soltanto:
NON MUOVERE MAI IL MICROFONO
le misure sui singoli componenti devono integrare gli offset relativi e gli sfasamenti derivanti, quindi il lavoro sulle varie risposte (simulando o facendo il filtro) PRENDERANNO IN ESAME UN SOLO PUNTO NELLO SPAZIO, tipicamente a 1 metro dalle sorgenti
Se la sorgente da misurare ha una dimensione molto grande potrebbe essere utile spostarsi a una distanza maggiore ma, in via teorica (e pratica), se si analizza solo l'impulso principale annullando il tempo di volo, le misure a 1 metro o a 2 metri devono essere uguali (fatte salve le -piccole- alterazioni dovute alla variazione dell'angolo di ripresa e di conseguenza delle dispersioni e delle relazioni di fase)
una volta realizzato un filtro "in asse" si potrà cominciare a spostare il microfono per indagare lo spazio circostante, e scoprire cosa non va...
Filippo