Raul ha scritto:Partendo dalla ECC83, il carico anodico non è da 47K, ma bensì da 27K , quindi di male in peggio !!
...che pensavano di fare, un distorsore per chitarra?!
Raul ha scritto: Come primo intervento devo assolutamente fare delle misurazioni: tensione anodica dei vari stadi, tensione catodica , catodo anodo ecc ecc ,
decisamente. Poi riportale sullo schema e posta il tutto. Visto che ci sei, misura anche risposta in frequenza e distorsione (con "Visual Analizer" o RMAA) e posta pure quelle.
N.B.: occhio che in quell'ampli girano tensioni potenzialmente letali! Prudenza! Metti l'ampli in una posizione ben stabile e lavora sempre e solo con una sola mano, tenendo l'altra dietro la schiena. Pensa bene a quello che devi fare e, prima di collegare il cavo di alimentazione, prova tutte le operazioni che dovrai fare con l'ampli scollegato, assicurandoti di avere libero accesso ai vari punti del circuito senza rischiare manovre pericolose.
Quando hai finito, non dimenticare mai che i condensatori possono rimanere carichi a tensioni pericolose anche per molto tempo dopo che hai tolto l'alimentazione!
Raul ha scritto:Ho dato un occhiata a vari schemi e il carico anodico più basso visto è stato di 56K , per arrivare anche a 220K, penso che un 75K o 100K vada bene per cominciare , andrà misurata la tensione anodica e sistemata la polarizzazione che sarà a led.
100K è un valore "tipico" per quel tubo. Valori più alti rischiano di ridurre troppo la banda passante (mentre scendendo aumenta la distorsione).
Raul ha scritto: quindi non penso di utilizzare in ingresso un ulteriore stadio ( vedi i triodi paralleli o SRPP
??
sia nell'uno che nell'altro caso, il numero di stadi diminuisce dagli attuali quattro a tre (compreso quello finale).
Raul ha scritto:Domanda , perche ritenete che il follower li messo non serva a nulla ?
Essendo privo di guadagno, un follower tipicamente ha la sola funzione di "buffer", separatore/adattatore di impedenze. Lo si interpone tra una "sorgente" ed un "carico" laddove la sorgente non è in grado di pilotare direttamente il carico (o quanto meno quando non è in grado di farlo nel migliore dei modi), ad es. perché ha una impedenza di uscita troppo alta (rispetto al carico stesso).
Un follower può essere utile ad es. quale stadio di uscita di un pre o di un ampli, oppure per pilotare una finale che può "tirare" correnti di griglia non trascurabili (minimizzando così le distorsioni indotte dalle brusche variazioni di impedenza dovute alle variazioni della corrente di griglia), oppure ancora come primo stadio per massimizzare l'impedenza di ingresso (ma questo può essere utile e si fa praticamente solo con lo stato solido, in quanto i circuiti a tubi normalmente hanno già di per se stessi impedenze di ingresso più che sufficientemente elevate).
Qui c'è un primo stadio con un tubo che effettivamente ha rp elevata e corrente bassa, ma questo deve pilotare soltanto un altro triodo di segnale, che per giunta ha una resistenza di fuga di ben 1M (tra parentesi, è troppo alta!). A cosa serve metterci di mezzo un follower?
(per altro, così com'è, con un carico di appena 27K, l'impedenza di uscita del primo stadio Rs=~Ra//rp non è poi neanche così terribilmente alta...)
Raul ha scritto:Altra domanda , la resistenza tra i due anodi della 12BH7 è da 14K, ma è formata da ben 14 resistenze da 180K in parallelo…. Per me non servono, meglio metterne al massimo due , che ne dite ??
dipende da quanto devono dissipare. Possibile che abbiano fatto così per non mettere dei resistori con dissipazione maggiore...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»