Self Split
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Re: Self Split
Qui le tensioni di alimentazione, e sotto i catodi, effettivamente misurate
Qualche suggerimento per un partial feedback? da dove a dove?
Qualche suggerimento per un partial feedback? da dove a dove?
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- UnixMan
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Re: Self Split
la cosa piu` semplice che puoi provare e` unire con un C i catodi delle finali con quello del driver, come dicevo in un post precedente...
Ciao, Paolo.
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Re: Self Split
[quote="UnixMan"
Una cosa che potresti provare e` prelevare il segnale dalla R di catodo comune alle finali ed applicarlo sul catodo del tubo di ingresso. E` una cosa un po` strana e decisamente poco ortodossa che realizza un loop parziale "sbilanciato" rispetto alle finali. Se ci fosse solo la prima finale (==due stadi SE) sarebbe un modo come un altro per applicare del NFB ad entrambi i tubi. La presenza della seconda finale pero` scombina decisamente le cose e (se non sbaglio) quello che ne viene fuori potrebbe essere vagamente simile ad una configurazione "D-NFB".
Chissa`...[/quote]
unire a monte della Rk i catodi di finali e driver tramite un cond con positivo sulle finali e negativo verso i driver?
Una cosa che potresti provare e` prelevare il segnale dalla R di catodo comune alle finali ed applicarlo sul catodo del tubo di ingresso. E` una cosa un po` strana e decisamente poco ortodossa che realizza un loop parziale "sbilanciato" rispetto alle finali. Se ci fosse solo la prima finale (==due stadi SE) sarebbe un modo come un altro per applicare del NFB ad entrambi i tubi. La presenza della seconda finale pero` scombina decisamente le cose e (se non sbaglio) quello che ne viene fuori potrebbe essere vagamente simile ad una configurazione "D-NFB".

unire a monte della Rk i catodi di finali e driver tramite un cond con positivo sulle finali e negativo verso i driver?
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Re: Self Split
unire a monte della Rk i catodi di finali e driver tramite un cond con positivo sulle finali e negativo verso i driver?UnixMan ha scritto:la cosa piu` semplice che puoi provare e` unire con un C i catodi delle finali con quello del driver, come dicevo in un post precedente...
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Re: Self Split
se per "a monte" intendi dire direttamente sui catodi dei tubi, si.
(...dall'altro lato c'e` la massa, che vorresti unire?
).
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Ciao, Paolo.
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Re: Self Split
A me piace precisare. Posto disegnino:
100uF o 33uF?
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Re: Self Split
Io non ci capisco una mazza di elettronica, ma credo che i miei schemi siano carini, no?
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Re: Self Split

meglio 100u
Oh, occhio ad eventuali autooscillazioni! Prima di connetterci un AP prova con un carico fittizio. Hai un oscilloscopio che arrivi ad almeno qualche 10ina di MHz per verificare che non ci siano oscillazioni a RF?
Ciao, Paolo.
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Re: Self Split
Si, ma non lo so usare
Ci provo con il Variac ed un woofer da sacrificio, l'avanzamento della scienza richiede sempre delle vittime...

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Re: Self Split
Diventa questo:
provo e riferisco
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Re: Self Split
Perché non connetti la g2 in ultralineare? Vista l'alta mutua conduttanza delle valvole potresti aver bisogno di poca o niente retroazione. Con il TUU hai la presa al 33% o al 67% nella connessione che vai ad usare te.
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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Re: Self Split
La mia è una scelta ideologica, ma posso provare, per sfizio..
Il cond sará di 220uF.
Piccola modifica anche per il driver
da config 1, passa a config 2:
Il cond sará di 220uF.
Piccola modifica anche per il driver
da config 1, passa a config 2:
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Re: Self Split
in quella configurazione (senza neanche uno straccio di CCS!), temo che l'UL possa essere controproducente... la transconduttanza serve tutta (e di piu`...) per avere un minimo di bilanciamento. BTW, vale indubbiamente la pena provare anche quello.hobbit ha scritto:Perché non connetti la g2 in ultralineare? Vista l'alta mutua conduttanza delle valvole potresti aver bisogno di poca o niente retroazione. Con il TUU hai la presa al 33% o al 67% nella connessione che vai ad usare te.
Ciao, Paolo.
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Re: Self Split
Bene, per usarlo come sintetizzatore Moog , piacerebbe anche a Keith Emerson, come amplificatore , temo di no...
Meglio cercare altre delle altenative per l'NFB...

Meglio cercare altre delle altenative per l'NFB...
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Re: Self Split
Resta aperta la possibbilitá di NFB di anodo ad anodo , quando monteró il pentodo 6AU6A , oppure quello suggerito da Plovati ...
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Re: Self Split
lo temevo... c'e` un mix di feedback positivo e negativo...
Alternative non ce ne sono molte. A monte del TU hai una uscita "bilanciata" ma non hai alcun "ingresso" bilanciato (e comodo) a cui attaccarti...
La via piu` semplice e` il NFB globale dal secondario del TU al catodo del tubo di ingresso. Metti una R da una 20ina di K in serie con un pot da 47 o 100 K (collegato come resistenza variabile, i.e. con il cursore connesso ad un estremo) tra il secondario del TU ed il catodo del driver. (occhio alle fasi!)
Comincia con il pot settato per la max resistenza (minimo NFB) e scendi finche` non comincia ad innescare (se lo fa`). Quindi (dopo averli scollegati dal circuito) misura la resistenza della serie R+Pot. Quel valore (adeguatamente aumentato per avere un minimo di margine) ti da una idea (molto approssimativa!) del massimo tasso di NFB che puoi adottare (perlomeno senza compensazioni, cosa che "a occhio", senza un minimo di verifiche strumentali, non e` il caso di tentare).
A questo punto (per sicurezza) rimpiazza la R fissa con una di tale "valore limite" ed ascoltalo un po`, giocando con il potenziometro (usane uno doppio cosi` regoli contemporaneamente entrambi i canali) per sentire l'effetto che fa`.
Trova la posizione che ti piace di piu`, smonta e misura di nuovo, rimpiazza il tutto con una R fissa del valore standard piu` prossimo a quello misurato ed il gioco e` fatto.
Puoi anche mettere un commutatore che ti stacca il catodo della driver dalla rete di NFB e lo attacca ad un C di by-pass, cosi` senti anche "al volo" la differenza tra NFB e no-NFB...
BTW: devi cercare di ridurre quanto piu` possibile il ronzio, altrimenti ti falsa tutto.
Segui i consigli che ho dato a "vince" nel thread sul suo KT88... disegnati i percorsi delle correnti e cabla in maniera che "l'andata" ed il "ritorno" di ogni loop viaggino insieme in "twisted pair". In questo modo azzeri completamente il ronzio, anche se il layout e` "sparso" su un tavolaccio.
Alternative non ce ne sono molte. A monte del TU hai una uscita "bilanciata" ma non hai alcun "ingresso" bilanciato (e comodo) a cui attaccarti...
La via piu` semplice e` il NFB globale dal secondario del TU al catodo del tubo di ingresso. Metti una R da una 20ina di K in serie con un pot da 47 o 100 K (collegato come resistenza variabile, i.e. con il cursore connesso ad un estremo) tra il secondario del TU ed il catodo del driver. (occhio alle fasi!)
Comincia con il pot settato per la max resistenza (minimo NFB) e scendi finche` non comincia ad innescare (se lo fa`). Quindi (dopo averli scollegati dal circuito) misura la resistenza della serie R+Pot. Quel valore (adeguatamente aumentato per avere un minimo di margine) ti da una idea (molto approssimativa!) del massimo tasso di NFB che puoi adottare (perlomeno senza compensazioni, cosa che "a occhio", senza un minimo di verifiche strumentali, non e` il caso di tentare).
A questo punto (per sicurezza) rimpiazza la R fissa con una di tale "valore limite" ed ascoltalo un po`, giocando con il potenziometro (usane uno doppio cosi` regoli contemporaneamente entrambi i canali) per sentire l'effetto che fa`.
Trova la posizione che ti piace di piu`, smonta e misura di nuovo, rimpiazza il tutto con una R fissa del valore standard piu` prossimo a quello misurato ed il gioco e` fatto.
Puoi anche mettere un commutatore che ti stacca il catodo della driver dalla rete di NFB e lo attacca ad un C di by-pass, cosi` senti anche "al volo" la differenza tra NFB e no-NFB...
BTW: devi cercare di ridurre quanto piu` possibile il ronzio, altrimenti ti falsa tutto.
Segui i consigli che ho dato a "vince" nel thread sul suo KT88... disegnati i percorsi delle correnti e cabla in maniera che "l'andata" ed il "ritorno" di ogni loop viaggino insieme in "twisted pair". In questo modo azzeri completamente il ronzio, anche se il layout e` "sparso" su un tavolaccio.
Ciao, Paolo.
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Re: Self Split
Si, l'andamento senza NFB e facilmente riconoscibile , perché il basso dei piccoli reflex diventa un po gonfio e sottosmorzato.
Naturale, perché la Zout, dev'essere da paura.
Usando il metodo che spieghi, me ne accorgerò subito quando il basso diventi "giusto", sperando di non perdere la fantastica qualità che adesso sento su chitarra e voci...
Naturale, perché la Zout, dev'essere da paura.
Usando il metodo che spieghi, me ne accorgerò subito quando il basso diventi "giusto", sperando di non perdere la fantastica qualità che adesso sento su chitarra e voci...
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Re: Self Split
Alcuni applicano la NFB alla base di Rk, altri a monte di Rk, ed altri ancora dividono Rk in due, con un fattore piu o meno 10:1 e mettono la NFB alla giunzione.
Whichis betta? (per il caso mio)
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Re: Self Split
alla "base" di Rk ne dubito, se e` a massa... 
dividerla in due puo` servire per ridurre la frazione non-bypassata della Rk e quindi il NFB locale in corrente sul tubo di ingresso, cosa che con i triodi (o pseudo-tali) porta piu` danni che benefici.
Come prima prova usala tutta cosi` com'e`. Poi casomai puoi provare a metterci un LED + una piccola R, e.g. 100 ohm. Ovviamente riducendo di un fattore 10 anche la R tra l'uscita ed il catodo.

dividerla in due puo` servire per ridurre la frazione non-bypassata della Rk e quindi il NFB locale in corrente sul tubo di ingresso, cosa che con i triodi (o pseudo-tali) porta piu` danni che benefici.
Come prima prova usala tutta cosi` com'e`. Poi casomai puoi provare a metterci un LED + una piccola R, e.g. 100 ohm. Ovviamente riducendo di un fattore 10 anche la R tra l'uscita ed il catodo.
Ciao, Paolo.
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