JJT ha scritto:Beh, potrei provare, se non è incompatibile con la presenza del altro CCS.
no, ovviamente non è incompatibile. Ma se a te sembrava già fin troppo simmetrico così...
L'unico problema (che non è necessariamente un problema
) è che con il CCS -se non lo by-passi- lavori esclusivamente in classe A pura. Se invece lo by-passi, hai fatto solo un VCS non stabilizzato con filtro attivo (che come recentemente mostrato da Gianluca può non essere una cattiva idea...).
JJT ha scritto:Oppure cercar di vedere la differenza tra CCS sotto driver e CCS sotto le finali.
le driver fanno anche da invertitore di fase... se togli il CCS da li, per avere un bilanciamento decente sei costretto a fare una sorta di "self-split" sul finale e quindi a lavorare esclusivamente in classe A.
JJT ha scritto:In ogni caso proveró a modellare quel circuito , che secondo Broskie, regge fino a 80mA, come "side project" a se stante.
non so, a me i regolatori integrati piacciono poco per non dire nulla. Tipicamente "dentro" hanno op-amp piuttosto scadenti, con prodotti gain/bandwidth ridicoli. In applicazioni come queste, in cui devono avere a che fare con tutta la banda utile (ed oltre), preferisco di gran lunga circuitazioni più semplici a discreti. Che magari hanno prestazioni peggiori "in DC" ma queste si mantengono molto più costanti al crescere della frequenza (come dire che già a pochi KHz tipicamente vanno meglio di quelli integrati).
Per queste applicazioni IMHO il miglior CCS è probabilmente il classico cascode di MOSFET depletion (guarda i circuiti di Gianluca). Che con componenti (e dissipatori) adeguati è capace di gestire anche ben più di 80mA.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»