Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificatori
Inviato: 02 ott 2012, 12:26
Ecco il mio progetto: basso costo, essenziale, senza fronzoli o inutili sofisticazioni.
La prima uscita HT e' per l'anodica di valvole come le EL504, EL34, 807, KT88, ecc.
La seconda uscita HT e' per l'anodica di valvole come le 6V6, 6L6, ECL82, ECL86, EL84, ecc.
La terza uscita HT e' per l'anodica di valvole di segnale e preamplificatrici come la ECC86, ECC88, ecc.
NOTA BENE: le tre uscite HT devono essere usate singolarmente e non devono essere collegate assieme in alcun modo!
Se si vogliono usare piu' tensioni HT (differenti tensioni anodiche) sullo stesso circuito, senza ottenerle con delle resistenze di caduta, occorrono tre avvolgimenti secondari separati.
Ci sono due alimentazioni separate per i filamenti, una a 6V 6A e l'altra a 12V 3A.
I diodi schottky nelle alimentazioni per i filamenti, sono stati usati per la loro bassa caduta di tensione diretta e poi anche perche' si trovano a costo zero nei vecchi alimentatori da PC, come anche i condensatori elettrolitici ad alta tensione, eventualmente da mettere in serie di due per aumentarne la tensione massima sopportabile
Le alimentazioni dei filamenti sono in corrente continua (non filtrata, ne stabilizzata) sia per sfruttare tutta la corrente dei due avvolgimenti in serie da 6V, sia per adattarsi agli amplificatori che richiedono una tensione di filamento continua, oppure che mettono un capo dei filamenti a massa.
Non usando condensatori di filtro dopo i ponti raddrizzatori per i filamenti, la tensione efficace e la potenza dissipata "lato filamento", non varia rispetto ai valori in alternata.

Le resistenze da 10W, con valori di 100 e di 10 ohm al 1%, in serie alle alimentazioni HT, servono sia da shunt per misurare la corrente con il metodo voltamperometrico (va bene il tester o un millivoltmetro da pannello), sia da limitatori di corrente massima.
Per le induttanze di filtro vanno bene un po' tutte, basta che abbiano almeno un paio di Henry, al limite va anche bene il secondario di un trasformatorino (primario scollegato).
Lo schema Include anche un regolatore negativo stabilizzato (LM337) per il bias negativo da 0 a -20 Volt (24v in ingresso con duplicatore di tensione).
Le tensioni HT di uscita dipendono dalle correnti assorbite dai circuiti collegati, eventuali ulteriori resistenze di potenza in serie alle uscite positive posso essere aggiunte senza problema per raggiungere le tensioni desiderate.

ATTENZIONE: TENSIONI PERICOLOSE!
La prima uscita HT e' per l'anodica di valvole come le EL504, EL34, 807, KT88, ecc.
La seconda uscita HT e' per l'anodica di valvole come le 6V6, 6L6, ECL82, ECL86, EL84, ecc.
La terza uscita HT e' per l'anodica di valvole di segnale e preamplificatrici come la ECC86, ECC88, ecc.
NOTA BENE: le tre uscite HT devono essere usate singolarmente e non devono essere collegate assieme in alcun modo!
Se si vogliono usare piu' tensioni HT (differenti tensioni anodiche) sullo stesso circuito, senza ottenerle con delle resistenze di caduta, occorrono tre avvolgimenti secondari separati.
Ci sono due alimentazioni separate per i filamenti, una a 6V 6A e l'altra a 12V 3A.
I diodi schottky nelle alimentazioni per i filamenti, sono stati usati per la loro bassa caduta di tensione diretta e poi anche perche' si trovano a costo zero nei vecchi alimentatori da PC, come anche i condensatori elettrolitici ad alta tensione, eventualmente da mettere in serie di due per aumentarne la tensione massima sopportabile
Le alimentazioni dei filamenti sono in corrente continua (non filtrata, ne stabilizzata) sia per sfruttare tutta la corrente dei due avvolgimenti in serie da 6V, sia per adattarsi agli amplificatori che richiedono una tensione di filamento continua, oppure che mettono un capo dei filamenti a massa.
Non usando condensatori di filtro dopo i ponti raddrizzatori per i filamenti, la tensione efficace e la potenza dissipata "lato filamento", non varia rispetto ai valori in alternata.

Le resistenze da 10W, con valori di 100 e di 10 ohm al 1%, in serie alle alimentazioni HT, servono sia da shunt per misurare la corrente con il metodo voltamperometrico (va bene il tester o un millivoltmetro da pannello), sia da limitatori di corrente massima.
Per le induttanze di filtro vanno bene un po' tutte, basta che abbiano almeno un paio di Henry, al limite va anche bene il secondario di un trasformatorino (primario scollegato).
Lo schema Include anche un regolatore negativo stabilizzato (LM337) per il bias negativo da 0 a -20 Volt (24v in ingresso con duplicatore di tensione).
Le tensioni HT di uscita dipendono dalle correnti assorbite dai circuiti collegati, eventuali ulteriori resistenze di potenza in serie alle uscite positive posso essere aggiunte senza problema per raggiungere le tensioni desiderate.

